SCANDALO PROFUMO, UNA BELLA SPIA FA CADERE IL GOVERNO

SCANDALO PROFUMO, UNA BELLA SPIA FA CADERE IL GOVERNO

Il ministro Profumo incontra l’amante Christine nei ritagli di tempo, quando non c’è sua moglie. Si tratta di una relazione senza sottintesi sentimentali, tra un uomo maturo e una giovane fin troppo disponibile. I due non sospettano che intorno a loro si stanno muovendo nell’ombra agenti dei servizi segreti e giornalisti, pronti a trasformare un apparentemente banale adulterio nel più grande scandalo che la storia inglese ricordi.

Il barone John Profumo nasce a Londra nel 1915, in una famiglia aristocratica di origine italiana. Dopo gli studi a Oxford, John intraprende la carriera politica nel Partito conservatore, entrando in Parlamento nel 1940. Con i suoi 25 anni è il deputato più giovane. Subito dopo partecipa alla Seconda guerra mondiale, distinguendosi sul campo di battaglia. Esperienza che nel 1960 gli agevola la nomina a ministro della Difesa, da parte del primo ministro Harold MacMillan. Un incarico delicato, negli anni segnati dalla Guerra fredda con l’Unione Sovietica. John Profumo è un uomo soddisfatto anche nella vita familiare, da quando ha sposato Valerie Hobson, una famosa attrice cinematografica che gli dà un figlio, David.

Passiamo ora a una storia completamente diversa. Christine Keeler nasce nel 1942 e viene subito abbandonata. L’adotta una povera coppia che vive in due vagoni ferroviari dismessi sulle sponde del Tamigi. Il primo rapporto sessuale di Christine avviene a 12 anni.
Dalla provincia, arriva a Londra tre anni dopo per lavorare come modella in un negozio di vestiti. A 17 anni, messa incinta da un soldato americano, cerca di abortire da sola usando un ferro da calza: il bambino nasce lo stesso, ma sopravvive pochi giorni. La ragazza trova un nuovo lavoro, adesso è la cameriera in topless di un night club.

A un certo punto, Christine Keeler molla tutto e va a vivere nella sontuosa dimora di uno strano personaggio, il dottor Stephen Ward. Si tratta di un noto osteopata che vanta tra i suoi pazienti lo statista Winston Churchill e l’attrice Liz Taylor. Il medico non cerca rapporti con lei, si limita a presentarla, insieme ad altre ragazze altrettanto disponibili, agli amici dell’alta società che invita alle sue feste. Siccome non chiede una percentuale alle ragazze, non è chiaro dove sia il suo guadagno. Salvo quella di propiziarsi la simpatia di personaggi potenti, cosa peraltro strana pure questa, essendo Ward un simpatizzante comunista.

In un pomeriggio del luglio del 1961, durante una festa nella villa di campagna del suo amico Lord Astor, il dottor Ward fa strada al ministro John Profumo fino al parco dietro l’edificio, dove Christine prende il sole distesa nuda sul bordo piscina. «Corpo da cerbiatto, capelli bruni, gambe perfette, sguardo spregiudicato, bocca sensuale e seno alto»: sarà lei stessa a descriversi così anni dopo.
Alla navigata diciannovenne ci vuole poco per far capitolare il politico quarantacinquenne. Profumo non lo sa, ma Christine frequenta anche il capitano Yevgeny Ivanov, addetto militare dell’ambasciata sovietica.

L’MI5, il controspionaggio inglese, tenendo sotto controllo i frequentatori dell’ambasciata sovietica si accorge della pericolosità della situazione: Christine Keeler potrebbe essere stata reclutata dagli agenti stranieri per carpire informazioni militari al ministro della Difesa. Il direttore del servizio segreto avverte con molto tatto Profumo, affinché interrompa immediatamente la relazione con la ragazza. Il 9 agosto 1961, un mese dopo averla conosciuta, il ministro scrive a malincuore una lettera a Christine comunicandole che non potrà più incontrarla.

La faccenda sembra chiusa per sempre, ma l’anno successivo le voci di questa breve relazione iniziano a diffondersi. Nei Paesi anglosassoni il tradimento coniugale da parte di un politico viene considerato un fatto grave, ma soprattutto l’opinione pubblica rimane scossa dall’eventualità che Christine abbia potuto avere accesso ai segreti nazionali.
 Nel marzo del 1963, John Profumo interviene in Parlamento sostenendo di avere conosciuto solo superficialmente quella donna, ma per tutta risposta i giornali pubblicano la lettera che le aveva incautamente inviato. A Profumo non rimane che ammettere di avere mentito per salvaguardare il proprio matrimonio e, il 5 giugno, rassegna le dimissioni da ministro e da deputato.

SCANDALO PROFUMO

L’annuncio delle dimissioni di Profumo (nella foto con la moglie, la nota attrice Valerie Hobson)

 

Il dottor Stephen Ward viene rinviato a giudizio con l’accusa di aver lucrato sulla prostituzione. I numerosi “giocattoli erotici” scoperti nel suo palazzo destano grande scalpore sui giornali, così come i finti specchi che permettono di vedere quello che succede nelle camere da letto.
 Ad agosto, l’osteopata, prima di venire condannato, decide di suicidarsi ingoiando una grande quantità di sonniferi. Il capo del governo, Harold MacMillian, dà pure lui le dimissioni, adducendo motivi di salute. Pochi mesi dopo, sempre sulla scia dello scandalo, il Partito conservatore finora al governo perde le elezioni.

Quanto a Christine Keeler, avendo reso falsa testimonianza durante un interrogatorio, viene condannata a sei mesi di prigione.
 Agli esperti di politica questo scandalo sembra solo il pretesto per una resa dei conti all’interno del Partito conservatore, nel quale i borghesi rampanti riescono così a togliere di mezzo la tradizionale dirigenza aristocratica rappresentata da MacMillian e Profumo.

Per capire come stiano veramente le cose, l’agente Peter Wright dell’MI5 viene mandato a interrogare Christine Keeler. All’inizio, sentendola parlare solo di argomenti futili, l’agente ritiene che sia una ragazza senza sale in zucca. Poi, quando lui sposta il discorso sugli armamenti, viene colpito da una parola pronunciata con noncuranza dalla giovane: “payload”, una espressione tecnica usata dagli esperti di missili nucleari. Dove può averla sentita?

Wright arriva alla conclusione che, effettivamente, ci deve essere stato un tentativo per estorcere informazioni militari segrete al ministro inglese attraverso la ragazza. L’agente sospetta anche che la vera spia sia Stephen Ward, il medico che conviveva con Christine. Tutto questo Peter Wright lo renderà pubblico solo nel 1985, dopo essere andato in pensione.

Ritiratosi dalla vita politica, John Profumo per quarant’anni si occupa di iniziative di beneficenza. Spesso insieme alla moglie Valerie, che lo ha perdonato e sostenuto. Tutti considerano Profumo una vittima. Il primo ministro conservatore Margareth Thatcher lo definisce addirittura «uno dei nostri eroi nazionali». «Quest’uomo ha mostrato dignità», dice più pacatamente il premier laburista Tony Blair, «e si è saputo redimere dall’errore».
John Profumo muore nel 2006, a 91 anni.

Christine Keeler, nel 1965, sposa un modesto elettrotecnico, ma dopo cinque anni vissuti da casalinga abbandona il tetto coniugale. In seguito scrive libri raccontando la sua vicenda con particolari sempre più eclatanti e forse non del tutto veri. È morta nel 2017, a 75 anni.

Nel 1985 esce il film Scandal – Il caso Profumo, diretto da Michael Caton-Jones, ma la prima pellicola sullo scandalo, The Keleer affair, risale al 1963. Per decisione del governo, una serie di documenti ufficiali sul caso Profumo dovrà rimanere segreta fino al 2046: per il quotidiano Daily Mirror conterrebbe il coinvolgimento di un membro della famiglia reale. Si fa il nome del principe Filippo, marito della regina Elisabetta, che forse ha partecipato ai festini di Stephen Ward. L’osteopata era un assiduo frequentatore della famiglia reale, con la quale condivideva l’avvocato che lo difese dalle accuse di favoreggiamento della prostituzione. Ward aveva pure l’hobby della fotografia. Una persona rimasta sconosciuta, dopo il suo suicidio, ha comprato dagli eredi tutte le foto che il medico aveva scattato ai Reali, per farle sparire dalla circolazione.

 

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