RE-ANIMATOR, DA H.P. LOVECRAFT A STUART GORDON

RE-ANIMATOR, DA H.P. LOVECRAFT A STUART GORDON

Il racconto Herbert West rianimatore (dal quale è stato ricavato il film Re-Animator, 1985), credo sia, insieme al Ciclo di Cthulhu, una delle opere più conosciute di H.P. Lovecraft. Sebbene questo racconto del 1922 si basi su Frankenstein di Mary Shelley, il “Re-Animator” di Lovecraft ha contribuito alla definizione degli zombie nella cultura popolare.
In particolare l’idea che i morti resuscitati siano incontrollabili. Per lo più muti, primitivi ed estremamente violenti. Anche se il termine “zombie” non viene mai utilizzato, Lovecraft anticipa di decenni la concezione, così come la intendiamo oggi, di morto vivente.

C’è da dire che gli anni ottanta sono stati un periodo particolarmente vivace per quel che riguarda il cinema horror. Tra grandi capolavori e film proprio scemi, ne buttavano fuori veramente a nastro.
Dagli slasher come Nightmare e Venerdì 13, fino ai remake dell’epoca d’oro della fantascienza come Blob – Il fluido che uccide e La Mosca.
Passando per fantasiosi mostrilli di ogni genere e tipo. Tanto per capirci, solo nel 1985 uscirono: Il giorno degli zombie, Il ritorno dei morti viventi. Nightmare II, Ammazzavampiri, Demoni, Phenomena, Space Vampires e un’altra tonnellata di film.
Va da sé che riuscire a emergere in un panorama talmente inflazionato non era cosa da ridere. Eppure, Stuart Gordon con il suo Re-Animator ce l’ha fatta.

RE-ANIMATOR

La storia del film comincia in Svizzera. Per la precisione all’Istituto di medicina dell’Università di Zurigo. La cui rinomata tranquillità, viene rotta da urla agghiaccianti.

RE-ANIMATOR

Si tratta di una questione fra studente e professore. Lo studente in questione è Herbert West (Jeffrey Combs) che, semplicemente, sta tentando di riportare in vita il suo professore probabilmente ucciso da lui stesso: Hans Gruber.

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Peccato che, come avrà modo di constatare la polizia accorsa sul luogo, i risultati siano un tantino discutibili. Ma per West un cadavere urlante con gli occhi che scoppiano fuori dalle orbite è, più o meno, un successo.

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A questo punto, visto che a quanto pare in Svizzera non ha più nulla da imparare, Herbert West si trasferisce in America. Iscrivendosi a medicina all’Università Miskatonic. Dove fa la conoscenza del rettore Alan Halsey (Robert Sampson). Il primario di neurochirurgia Carl Hill (David Gale) e la promessa della medicina, lo studente Dan Cain (Bruce Abbott).

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Dato che il giovane Herbert da grande vuole fare il rianimatore, è chiaro che abbia concentrato tutti i suoi sforzi in questo senso. Perciò, forte delle sue conoscenze, non ne perde un’occasione per prendersi a sputi e fischi col dottor Hill.

RE-ANIMATOR

Dopo aver dato dell’ignorante e ladro al professore (per essersi appropriato di meriti non suoi) durante la lezione, Herbert West si presenta a casa di Cain. Il quale, aveva messo un annuncio in bacheca in cui avvisava che cercava un coinquilino. Qui fa anche la conoscenza di Megan Halsey (Barbara Crampton), fidanzata di Cain, nonché figlia del rettore.

RE-ANIMATOR

Tra Herbert e Megan è stato subito schifìo a prima vista. Lei aveva sconsigliato al fidanzato di accogliere West in casa perché estremamente inquietante. La cosa tra i due degenera giusto un pochettino quando Megan scopre Rufus, il gatto di Dan, stecchito nel frigorifero della camera di West.

Herbert West è sì un uomo ambiguo e inquietante, ma anche incredibilmente convincente e persuasivo. Tanto è vero che Dan resta affascinato dalla sue teorie, quando West gli mostra i risultati che ha ottenuto rianimando davanti a lui il gatto morto orrendamente mutilato.

Dan ormai si è lasciato “assorbire” da West. Tanto che ha messo addirittura a rischio il suo futuro e la sua carriera pur di aiutarlo. Infatti, dopo aver cercato di raccontare al dottor Halsey le miracolose scoperte di West, i due sono stati uno sospeso e l’altro cacciato dall’università. Nonostante questo, Dan aiuta Herbert a intrufolarsi nell’obitorio della facoltà.

In modo tale da dargli l’opportunità di provare il reagente su un soggetto umano. Almeno, spera Dan, nel caso funzioni potrebbe ancora salvare la sua carriera medica. Purtroppo per lui, il reagente che West inietta nel corpo di un cadavere ha effetti peggiori di quello usato su Gruber. Il corpo torna in vita, certo. Ma come zombie frenetico, violento e iper-aggressivo.

Arrivati a questo punto, ci si avvicina al terzo atto. Il quale è una dolce discesa verso i rossi prati dello splatter. Con teste mozzate che tentano abusi sessuali. Nudità gratuite. Intestini che prendono vita e si muovono autonomamente. Insomma, tutto quello che si può desiderare e ci si aspetta da un film simile. Perciò, credo sia giunto il momento di passare alla Domanda: com’è ‘sto Re-Animator?

Più su si diceva di come il panorama horror fosse più colmo del secchio della spazzatura dopo tre giorni. Perciò non è che fosse semplice riuscire a distinguersi. Quindi, com’è che Re-Animator c’è riuscito?

Fondamentalmente, il Re-Animator di Stuart Gordon è un film horror corale. Che trova un ritmo e uno stile in grado di farlo funzionare in modo sorprendente. E sinceramente sono molto pochi i film su scienziati pazzi che funzionano così bene.
In tutto questo, immagino che essendo l’opera prima di Stuart Gordon, la tentazione di fare qualcosa di “aggressivo” per imporsi sul genere, sia stato abbastanza forte. Intendo un po’ come fece Paul Morrissey in Frankenstein di Andy Warhol. Andare controcorrente (a tutti i costi, anche) nel tentativo di distinguersi dalla massa.
Fortunatamente Gordon non abbracciò il lato oscuro, quello che ti fa copiare gli altri nel tentativo di essere originale. Non so se mi spiego.

Al contrario, Gordon con Re-Animator abbraccia il genere e gioca con esso. Una riuscita amalgama di sesso, violenza e sì, anche umorismo. Cioè, l’uso intelligente del tongue-in-cheek. Un umorismo sottile, via di mezzo fra il serio e il faceto.
Il giusto equilibrio tra il film di genere, che rispetta archetipi e stilemi, ma che comunque non rinuncia a sottili prese in giro, senza mai scadere nell’autocompiacimento prendendosi troppo sul serio.

Il motivo principale per cui funziona, probabilmente è perché Gordon e lo sceneggiatore Dennis Paoli sono letteralmente innamorati di Lovecraft e dei personaggi che ha creato. Re-Animator di Gordon è un adattamento, ok? Tuttavia, non segue per niente il racconto originale, che è totalmente diverso. Nondimeno il loro lavoro, pur non essendo Lovecraft, è comunque Lovecraft.

Intendo dire che poco importa la forma. Ciò che conta è la sostanza. Un adattamento si può tranquillamente definire un fallimento quando trascende il materiale originale a cui si ispira. Tradendolo e stravolgendone il significato. Vedi Silent Hill di Christophe Gans o Io Sono Leggenda con Will Smith, tanto per dirne un paio. A differenza di questi film, Re-Animator seppur totalmente diverso nella forma, non lo è per niente nella sostanza.

E tutti i personaggi sono riuscitissimi, certo. Ma voglio spendere una parola su chi spicca fra tutti: Jeffrey Combs. Un altro tizio che come Bruce Campbell non ha mai ottenuto il giusto riconoscimento che meriterebbe.
Perché Combs dà una tale iconica performance che il suo Herbert West non solo ha catturato perfettamente l’essenza del West Lovecraftiano, ma ha anche ridefinito l’immagine dello scienziato pazzo per tutta una nuova generazione di appassionati dell’orrore.

Premesso che Re-Animator è un film assolutamente da vedere, voglio dire un’ultima cosa. Ovvero, grazie al successo del film originale, sono usciti due seguiti: Bride of Re-Animator e Beyond Re-Animator. Che di sicuro non sono il massimo, ma vale comunque la pena di guardarli perché tutto sommato divertenti.

 

Detto questo, credo che sia tutto.

Stay Tuned, ma sopratutto Stay Retro.

 

Re-Animator, il trailer

Re-Animator

Titolo originale
Re-Animator

Regia
Stuart Gordon

Produzione
Brian Yuzna

Sceneggiatura
Stuart Gordon
William J. Norris
Dennis Paoli

Basato su
“Herbert West, Reanimator” di H.P. Lovecraft

Con
Bruce Abbott
Barbara Crampton
David Gale
Robert Sampson
Jeffrey Combs

Società di produzione
Re-Animator Productions

Distribuzione
Empire International Pictures

Data di uscita
18 ottobre 1985

 

 

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