LE PRIME SERIE DI FANTASCIENZA SULLA TV ITALIANA

LE PRIME SERIE DI FANTASCIENZA SULLA TV ITALIANA

Dopo aver parlato degli sceneggiati e delle serie tv di fantascienza realizzate in Italia, e dei telefilm giapponesi con lo stesso tema, diamo ora uno sguardo agli altri telefilm esteri che hanno a che fare con la fantascienza trasmessi dalla nostra tv negli anni sessanta, settanta e prima metà degli anni ottanta. Sono tutte serie americane e inglesi, salvo una tedesca.

 

Martedì 5 luglio 1960, alle 18.45, sull’unico canale Rai allora esistente va in onda L’uomo invisibile (The Invisible Man, 1958 – GB).
Con Lisa Daniely (Diane Brady Wilson), Tim Turner (dottor Peter Brady), Deborah Watling (Sally Brady), Ernest Clark (Sir Charles Anderson). Ispirato all’omonimo romanzo del 1897 di H.G. Wells, con ambientazione moderna e con il personaggio che collabora con la giustizia.

Il dottor Brady sperimenta un modo per diventare invisibile in maniera temporanea, ma l’esperimento non va per il verso giusto e diventa invisibile in modo permanente. Il governo britannico cerca di tenere segreta la faccenda, ma Brady insiste per tornare nel suo laboratorio e provare a realizzare un antidoto. Il servizio segreto gli assegna poi una missione, e da allora Brady inizia a sfruttare la sua invisibilità per lottare contro criminali e spie nemiche.

 

Sabato 14 aprile 1962, alle 22.45 sul Canale Nazionale (l’attuale Rai Uno), va in onda Ai Confini della Realtà (The Twilight Zone, 1959-64 – USA).
La serie creata da Rod Serling mescola temi di fantascienza, fantasy, horror e soprannaturale.

Ogni puntata è una storia completamente autonoma con diversi protagonisti coinvolti in situazioni fantastiche, paradossali o inquietanti. Il finale è quasi sempre a sorpresa ed evidenzia una morale: lo stesso Serling interviene a commentare l’episodio in oggetto. Vi hanno partecipato diversi attori e attrici famosi o che lo sono poi diventati.
Il titolo originale fa riferimento alla “Zona del Crepuscolo”, che il malcapitato di turno si trova ad attraversare, capendo poco o nulla.

 

Domenica 3 ottobre 1971, sul Nazionale alle 16.45, all’interno della “Tv dei Ragazzi”, va in onda Ufo (1970-71 – GB), realizzata da Gerry e Sylvia Anderson.
Sempre nello stesso periodo sulla Televisione Svizzera Italiana andava in onda a colori con il titolo Minaccia dallo spazio.

Gli alieni rapiscono gli umani per trapiantare su di sè i loro organi. Vengono contrastati dall’organizzazione di difesa militare segreta Shado (Supreme Headquarters Alien Defence Organisation), che ha sede in uno studio cinematografico di Londra. I membri sono il comandante Ed Straker (Ed Bishop), Alec Freeman (George Sewell), Paul Foster (Michael Billington) e Virginia Lake (Wanda Ventham).
La Shado possiede anche una base sulla Luna, mentre con i sottomarini Skydivers pattuglia gli oceani. Moonbase è comandata dal tenente Gay Ellis (Gabrielle Drake) e poi dal tenente Nina Barry (Dolores Mantez). Tutti insieme cercano di bloccare i piani degli alieni che si danno da fare per far fuori Straker e la sua organizzazione.

 

Martedì 5 novembre 1974 sul Nazionale, alle 17.45 all’interno della “Tv dei Ragazzi”, vanno in onda Le fantastiche avventure dell’astronave Orion (Raumpatrouille – Die phantastischen Abenteuer des Raumschiffes Orion, 1965 – Germania).
Con Dietmar Schönnherr (Magg. Cliff Allister McLane), Eva Pflug (Uff.le sicurezza: Ten. Tamara Jagellovsk), Wolfgang Völz (Uff.le armi: Ten. Mario de Monti), Claus Holm (Uff.le macchine: Ten. Hasso Sigbjörnson), Ursula Lillig (Controllo spaziale: Ten. Helga Legrelle), Friedrich G. Beckhaus (Astronavigatore: Ten. Atan Shubashi), Benno Sterzenbach (Uff.le della Trav: Generale Winston Woodrow Wamsler). La serie era stata presentata in precedenza sulla Televisione Svizzera Italiana dal 23 agosto 1972 alle 21.40, dove trasmisero tutti gli episodi, mentre la Rai ne scelse solo quattro e senza seguire l’ordine corretto.

La Terra ha un unico governo e i terrestri hanno costruito astronavi in grado di viaggiare nel cosmo colonizzando lo spazio. Devono fronteggiare la minaccia di una razza aliena chiamata frogs, extraterrestri dall’aspetto umanoide e il corpo traslucido, che vogliono invadere il nostro pianeta.
La Orion, la nave più veloce della flotta, è comandata dal maggior McLane, un tipo che va per le spicce e che non esita a disobbedire agli ordini se contrastano con la sicurezza dei propri uomini. A causa di ciò la sua astronave viene declassata al semplice pattugliamento e lui stesso è sorvegliato dal Servizio di sicurezza galattico tramite il tenente Yagellovsk, una donna ligia al regolamento. Altri membri dell’equipaggio: il tenente De Monti si occupa degli armamenti e non perde occasione per fare il cascamorto con le donne; Sigbiörson mantiene l’efficienza dell’astronave; Legrelle contende al Yagellovsk le attenzioni del comandante; Shubashi si occupa del settore scientifico; e il generale Wamsler striglia spesso McLane, ma in realtà ne ammira il coraggio.

 

Lunedì 11 novembre 1974, sul Secondo alle 19, va in onda Il Prigioniero (The Prisoner, 1967 – GB).
Con Patrick McGoohan (Numero 6), Angelo Muscat (Il maggiordomo), Peter Swanwick (Supervisore), Leo McKern – Colin Gordon – Kenneth Griffith (Numero 2).

McGoohan interpreta un agente segreto del governo britannico che si è appena dimesso: mentre si prepara a partire viene stordito. Al risveglio si ritrova in un piccolo villaggio posto in una zona sconosciuta. In questo strano posto tutti gli abitanti portano un numero per identificarsi tra loro, e a lui viene assegnato il Numero 6.
Il prigioniero cerca di capire l’identità del Numero 1, il quale dà ordini a tutti, compresi i Numeri 2, che sono quelli che spiano e interrogano gli abitanti del villaggio e che cambiano sempre come persona. Viene sottoposto a continue domande per scoprire i motivi per cui si è dimesso dal lavoro, e viene usato qualsiasi mezzo per indurlo a rispondere, anche strumenti di tortura fisica e psicologica. I tentativi di evasione sono resi impossibili dalla presenza di enormi sfere, i Rover, che bloccano il fuggitivo. Il Numero 6 però non si arrende mai.

 

Sabato 31 gennaio 1976, alle 22 sul Secondo, va in onda Spazio 1999 (Space 1999, 1973-75 – GB, Italia), serie creata da Gerry e Sylvia Anderson e prodotta in collaborazione con la Rai per la prima stagione.
Con Martin Landau (Com. John Koenig), Barbara Bain (Dr. Helena Russell), Nick Tate (Cap. Alan Carter), Barry Morse (Prof. Victor Bergman), Prentis Hancock (ViceCom. Paul Morrow), Zienia Merton (Sandra Benes), Clifton Jones (David Kano), Anton Phillips (Dr. Bob Mathias), Catherine Schell (Maya), Tony Anholt (Vicecomm. Tony Verdeschi).

I membri della base Alpha sono obbligati a peregrinare nello spazio sulla Luna, sbalzata fuori dall’orbita terrestre a causa dell’esplosione di scorie nucleari. Durante il “viaggio” incontrano alieni e affrontano avventure su pianeti sconosciuti o nella stessa base. Il comandante Koenig flirta con la dottoressa Russel, Victor mette a disposizione il suo sapere scientifico, Carter comanda la flotta delle Aquile. Paul, il vicecomandante, ha una storia con Sandra. Kano si occupa del computer.
Nella seconda serie l’aliena Maya prende il posto di Victor, e Tony Verdeschi di Paul.
I primi sei episodi della prima serie vennero trasmessi ogni sabato alle 22 fino al 6 marzo. Poi altri sei episodi alle 20.45 di giovedì, dal primo luglio e fino al 5 agosto. Infine gli ultimi dodici episodi, di domenica alle 19, dal 31 ottobre 1976 fino al 9 gennaio 1977.
La seconda serie fu trasmessa su Rai Uno alle 19.05 da venerdì 6 aprile 1979, con gli episodi divisi in due parti, tutti i giorni tranne la domenica.

 

Martedì 20 marzo 1979 alle 20.40 su Tv 1 (Rai Uno) vanno in onda I Sopravvissuti (Survivors, 1975 – GB). La serie era stata già stata trasmessa dalla Televisione Svizzera Italiana dal 15 agosto 1976.
Con Ian McCulloch (Greg Preston), Lucy Fleming (Jenny Richards), Carolyn Seymour (Abby Grant), Denis Lill (Charles Vaughan), John Abineri (Hubert Goss), Lorna Lewis (Pet Simpson).

Il mondo è sconvolto da un terribile morbo generato da un virus creato in laboratorio e sfuggito al controllo, che uccide milioni di persone in poco tempo. La razza umana sembra avviata all’estinzione.
Abby Grant supera la malattia e, rimasta sola, va a cercare il figlio Peter in collegio, ma non lo trova. Jenny Richards, dopo la morte di un’amica, decide di abbandonare Londra per sfuggire in qualche modo al contagio. Strada facendo incontra l’ingegner Greg Preston, anche lui rimasto solo. Abby, Jenny e Grant fanno gruppo e vanno in cerca sia del figlio di Abby sia di altri sopravvissuti.

 

Martedì 1 maggio 1979 alle 22.35 su Telemontecarlo, con il titolo Destinazione Cosmo: Oltre la galassia, va in onda Star Trek (1966 – USA), serie creata da Gene Roddenberry. In seguito, dai primi anni ottanta, le tre stagioni della serie classica si Star Trek vengono trasmesse più volte sulle nostre tv private (dal 6 marzo 1981 su Rete 4).
Con William Shatner (James T. Kirk), Leonard Nimoy (Spock), DeForest Kelley (Leonard McCoy), James Doohan (Montgomery Scott), Nichelle Nichols (Nyota Uhura), George Takei (Hikaru Sulu), Walter Koenig (Pavel Chekov), Majel Barrett (Christine Chapel), Grace Lee Whitney (Janice Rand).

In un lontano futuro la Terra è governata da un’unico governo mondiale, che ha creato la Federazione Unita dei Pianeti unendo varie forme di vita aliena in una sorta di alleanza, per condividere tecnologie e risorse, e garantire una difesa comune.
L’equipaggio dell’Enterprise, sotto il comando del capitano Kirk, ha come ufficiale scientifico il vulcaniano Spock (i vulcaniani, amanti della logica, hanno soppresso le emozioni: sono molto intelligenti e dotati di poteri telepatici). La freddezza di Spock è bilanciata dall’esuberanza del capitano Kirk e dal “brontolone” dottor McCoy, che non perde occasione per stuzzicare il vulcaniano. Scott è il capo ingegnere, in grado di fare miracoli per mantenere in efficienza i motori dell’astronave. Uhura è l’addetta alle comunicazioni. Sulu l’ufficiale di plancia che si occupa di dirigere la nave. Chekov è il navigatore, che può anche sostituire Spock al settore scientifico.
L’equipaggio deve guardarsi dai “caccia predatori” dei bellicosi klingon e dalle trame dei romulani. Inoltre, durante le esplorazioni, l’astronave si imbatte in esseri bizzarri e pericolosi.

 

Dal 10 maggio 1979 sulle tv locali va in onda Project Ufo (1978-79 – USA).
Protagonisti sono il maggiore Jake Gatlin (William Jordan), e il sergente Harry Fitz (Caskey Swaim). A dar loro una mano c’è Libby Virdon (Aldine King). Nella seconda stagione della serie Gatlin è sostituito dal Capitano Ben Ryan (Edward Winter).

Gli ufficiali della US Air Force investigano sugli Ufo, cercando di dare sempre una spiegazione logica agli avvistamenti. I casi si ispirano al Progetto Blue Book, archivi veramente esistenti del governo Usa che trattano degli avvistamenti di oggetti volanti non identificati, con l’indicazione dei testimoni. Alcuni di questi fenomeni alieni hanno spiegazioni “terrestri”, come palloni volanti, riflessi sulle nuvole o imbrogli architettati da burloni. Altri, però, restano insoluti.
Ogni episodio ricostruisce l’evento con la testimonianza delle persone che hanno assistito allo strano fenomeno.

 

Lunedì 12 novembre 1979 alle 19.05 sulla Tv 2 (Rai Due), all’interno del varietà “Buonasera con Alberto Lupo” va in onda Mork & Mindy (1978 – USA).
Con Mindy McConnell (Pam Dawber), impiegata in un negozio di strumenti musicali, e Mork (Robin Williams), un alieno giunto sulla Terra dal pianeta Ork a bordo di un’astronave a forma d’uovo.

Altri protagonisti: Robert Donner (Exidor, il profeta), Conrad Janis (Fred McConnell, padre di Mindy), Elizabeth Kerr (Cora Hudson, nonna di Mindy), Tom Poston (Sig. Bickley, il vicino di casa), Jay Thomas (Remo Da Vinci, proprietario del “New York Delicatessen”), Jeanie Da Vinci (Gina Hecht, sorella di Remo), Ralph James (voce di Orson).
Alla fine di ogni episodio Mork si mette in contatto con Orson, il capo del suo pianeta d’origine, per discutere degli aspetti della vita sulla Terra. Famoso è il suo saluto: “Na-no, na-no”.

 

Dal 26 dicembre 1979 sulle tv locali va in onda L’Uomo di Atlantide (Man from Atlantis, 1977 – USA). Ma forse viene ricordata di più la sua messa in onda successiva su Canale 5, dal febbraio 1981.
Con Patrick Duffy (Mark Harris), Belinda Montgomery (Dr. Elizabeth Merrill), Alan Fudge (C.W. Crawford), Victor Buono (Mr. Schubert).

La Dottoressa Merrill, della Fondazione per le Ricerche Oceaniche, salva un inconsueto essere umano: le sue mani e i suoi piedi sono palmati ed è in grado di respirare sott’acqua grazie alle branchie di cui è dotato. Si scopre che è l’ultimo sopravvissuto della leggendaria Atlantide, ma ha perso la memoria.
L’uomo di Atlantide si mette al servizio della Fondazione aiutando C.W. Crawford, il quale si occupa di gestire il lato burocratico e amministrativo e cerca di porre un freno alle iniziative personali di Mark e della dottoressa, che segue il suo amico a bordo del sottomarino Cetaceo. L’equipaggio del sottomarino è impegnato in missioni esplorative e di salvataggio, ma Mark spera di trovare indizi sulle sue origini.
Un loro pericoloso avversario è Schubert, che brama il potere predisponendo piani diabolici, come minacciare di scongelare le calotte polari.

 

Mercoledì 6 febbraio 1980, alle 19.20 su Rai Uno, va in onda Doctor Who (1963 – GB). La serie trasmessa è la dodicesima, quella del 1974, con la quarta reincarnazione del dottore, interpretato da Tom Baker.

Doctor Who è un Signore del tempo che viaggia attraverso lo spazio e il tempo con il tardis, un veicolo dell’aspetto di una cabina blu della polizia inglese degli anni sessanta. All’esterno è di piccole dimensioni, ma all’interno è molto più spaziosa. Nel suo girovagare, Who affronta molti esseri e popoli alieni, preoccupandosi di proteggere la Terra e di curiosare qui e là. Ad accompagnarlo c’è Sarah Jane Smith (Elisabeth Sladen) e, a volte, Harry Sullivan (Ian Marter).
Nelle avventure trasmesse dalla nostra tv affronta un robot indistruttibile, orridi insetti vespoidi, un sontariano ostile, temibili ciberniani che bisticciano con il pianeta dei vogani, i zigoniani responsabili del mostro di Loch Ness, e lo spirito del malvagio Sutekh.

 

Lunedì 24 marzo 1980, alle 17.30 sulla Tv 1. all’interno del programma “3,2,1…Contatto!” va in onda Prigionieri delle pietre (Children of the Stones, 1977 – GB).
Con Peter Demin (Matthew), Gareth Thomas (Adam), Iain Cuthbertson (Hendrick), Veronica Strong (Margaret), Katharine Levy (Sandra), Dai (Freddie Jones), Mrs. Crabtree (Ruth Dunning), Kevin (Darren Hatch), Jimmo (Gary Lock), Dr. Lyle (Richard Matthews), Miss Clegg (June Barrie), Browning (Hubert Tucker).

L’astrofisico londinese Adam Brake, in compagnia del figlio Matthew si reca nel villaggio di Milbury per effettuare delle ricerche su un complesso megalitico. Nel villaggio aleggia un’aria inquietante e gli abitanti sembrano automi.

 

Domenica 6 luglio 1980, alle 19.10 su Rete Uno, va in onda Sky (1975 – GB). In seguito replicato nel programma-contenitore “Fresco Fresco” di Rete Uno, dal 29 giugno 1981.
Con Marc Harrison (Sky), Stuart Lock (Arby Vennor), Cherrald Butterfield (Jane Vennor), Richard Speight (Roy Briggs). Robert Eddison (Ambrose Goodchild), Frances Cuka (Mrs Vennor), Thomas Heathcote (Joe Vennor), Jack Watson (Major Briggs).

Durante un temporale un misterioso ragazzo, Sky, capita nel villaggio di West Country Lad. Il suo arrivo destabilizza l’equilibrio della natura e gli “elementi” lo attaccano.
I fratelli Jane e Arby, e il loro amico Roy, lo soccorrono e diventano suoi amici. Sky è dotato di incredibili poteri e si rende conto di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato. Deve ritornare nel suo tempo e nel suo mondo, per farlo necessita di un macchinario chiamato Juganet. Deve però proteggersi dagli attacchi di un tipo vestito di nero, Goodchild, che è la manifestazione delle forze delle natura, la quale respinge il ragazzo come un corpo estraneo.
Dopo una serie di disavventure e di attacchi sventati, che coinvolgono anche i genitori dei suoi nuovi amici, Sky riesce ad individuare il Juganet a Glastonbury Tor, ma il macchinario è danneggiato e non può usarlo, e Goodchild non gli dà tregua.

 

Lunedì 27 ottobre 1980, alle 19.20 sulla Tv 1, va in onda Zaffiro e Acciaio (Sapphire & Steel, 1979 – GB).
Con Joanna Lumley (Zaffiro), David McCallum (Acciaio), Val Pringle (Piombo), David Collings (Argento), David Suchet (voce dell’Entità Superiore).

Gli agenti dello Status quo sono esseri di un’altra dimensione che mantengono inalterato l’ordine naturale delle cose: se si verifica un intoppo nel tempo o nello spazio, l’Entità superiore li invia a ristabilire l’equilibrio. L’evento si verifica in presenza di un anacronismo, ossia di un oggetto non collegato con l’epoca in cui si trova.
Zaffiro, l’agente più sensibile, cerca di rendere meno traumatica possibile l’esperienza agli esseri umani coinvolti nei casi. Acciaio, invece, bada al sodo e poco si preoccupa dello stato emotivo dei malcapitati, l’importante è risolvere il problema. Piombo usa soprattutto la forza, mentre Argento è bravo nella tecnica. Il loro principale avversario è Tempo, che sfrutta i punti deboli della trama spazio-temporale per colpire. Ci sono poi altre “creature” che cercano le stesse brecce per poter fuggire.
La serie oscilla tra il fantascientifico e l’occulto. Le avventure sono sei e occupano dai quattro agli otto episodi l’una.

 

Dal 13 febbraio 1981 sulle nostre tv locali vanno in onda Gli Invasori (The Invaders, 1967-68 – USA).

Il protagonista è David Vincent (Roy Thinnes), un architetto consapevole di un’invasione aliena, avendola vista con i propri occhi. Gli invasori, in grado di assumere una forma umana, si confondono con i terrestri per conquistare il pianeta attraverso il sotterfugio, piuttosto che con un’azione di forza. A coordinarli c’è il Capo (Alfred Ryder). Viaggiano nello spazio a bordo di classici dischi volanti, hanno un forte autocontrollo, non sanguinano se feriti e non hanno battiti cardiaci. Ma devono rigenerarsi in una specie di tubo trasparente, altrimenti tornano nella loro vera forma e muoiono perché non possono sopravvivere nell’atmosfera terrestre. Quando succede si inceneriscono dopo essersi accesi di rosso.
David cerca invano di convincere le autorità, e deve pure stare attento agli alieni infiltrati. Alla fine raduna un gruppo di “credenti”, testimoni oculari dell’attacco degli alieni. Ad aiutarlo è soprattutto il suo amico Edgar Scoville (Kent Smith), che essendo molto ricco finanzia la guerra contro gli alieni.

 

Dal 22 marzo 1981 sulle tv locali va in onda L’uomo da sei milioni di dollari (The Six Million Dollar Man, 1973-78 – USA).
Con Lee Majors (Steve Austin), Richard Anderson (Oscar Goldman, membro dell’Osi), Alan Oppenheimer (Dott. Rudy Wells nella seconda stagione), Martin E. Brooks (Dott. Rudy Wells nelle stagioni restanti), Lindsay Wagner (Jaime Sommers, “La donna bionica”, che diventa poi protagonista di una serie tutta sua, in onda da noi dal 15 ottobre 1981 su Retequattro).

Steve Austin è un astronauta, pilota collaudatore, colonnello dell’Air Force, che subisce un grave incidente in seguito allo schianto di un aereo sperimentale. Perde le gambe, il braccio destro e l’occhio sinistro. Con una operazione dal costo di sei milioni di dollari quello che ha perso viene rimpiazzato da impianti bionici. Ottiene così la capacità di correre a 60 miglia all’ora, una notevole forza fisica nel braccio, e l’occhio diventa in grado di “zoomare” su obiettivi lontani.
Steve si mette a lavorare come agente segreto per l’Osi (Office of Scientific Intelligence), che aveva sborsato i soldi per il progetto, anche se all’inizio gradisce poco l’impiego. Suo amico diventa Oscar Goldman, capo dell’ufficio operativo strategico di Washington dell’Osi.
La fidanzata di Steve, Jaime, ex stella del tennis professionista, subisce anche lei un gravissimo incidente durante un lancio con il paracadute. Steve prega l’amico Goldman di rimetterla in sesto come avevano fatto con lui, nasce così la “donna bionica” con cui, a volte, fa coppia nelle missioni.

 

Domenica 12 aprile 1981, su Rete Due alle 15.50, va in onda Il Pianeta delle Scimmie (Planet of the Apes, 1974 – USA). Basato sull’omonimo film di Franklin J. Schaffner del 1968, a sua volta tratto dall’omonimo romanzo del 1963 di Pierre Boulle.
Con Ron Harper (col. Alan Virdon), James Naughton (magg. Pete Burke), Roddy McDowall (Galen), Booth Colman (dottor Zaius), Mark Lenard (generale Urko).

L’astronave terrestre Icarus, con a bordo tre astronauti, a causa di una distorsione temporale si schianta su un pianeta sconosciuto. Uno dei tre muore, gli altri due sono il colonnello Virdon e il maggiore Burke.
Un anziano li trova e li conduce nel proprio rifugio. Gli fa vedere un libro che dimostra che si trovano sulla Terra del futuro. L’incidente è stato visto anche dalle scimmie che governano il pianeta. Il consigliere Zaius ordina al capo della sicurezza, il gorilla Urko, di trovare gli umani, e lo fa accompagnare dal giovane assistente Galen, perché poco si fida di Urko, che non ci pensa mai due volte a uccidere gli “inferiori” esseri umani. Virdon e Burke tornano all’astronave per recuperare il registro di volo e per scoprire se c’è un modo per tornare indietro, ma vengono catturati. Galen legge anche lui il libro, scoprendo che, prima della loro, la razza dominante era quella degli umani. Viene accusato di eresia, ma aiuta gli umani a scappare. Ora tutti e tre sono dichiarati fuorilegge. Il generale Urko dà loro una caccia spietata, mentre Virdon, Burke e Galen cercano di salvare la pelle e vagabondano incontrando altre scimmie, umani e rovine antiche.

 

Dal 10 giugno 1981 sulle tv locali va in onda Kronos, conosciuto anche con il titolo Kronos – Sfida al passato, (The time tunnel, 1966-67 – USA).
Con James Darren (Tony Newman), Robert Colbert (Douglas Phillips), Whit Bissell (ten. generale Heywood Kirk), John Zaremba (Raymond Swain), Lee Meriwether (Ann MacGregor).

Il governo degli Stati Uniti finanzia un esperimento che permette il viaggio nel tempo. Il dottor Newman prova di persona il tunnel e gli va dietro anche il dottor Phillips. Nei vari episodi i due continuano a viaggiare nel tempo, sia passato sia futuro, mentre i loro colleghi scienziati provano a riportarli nel presente.

 

Dal 13 giugno 1981 sulle tv locali va in onda Supertrain (1979 – USA).
Con Edward Andrews (Harry Flood), Patrick Collins (Dave Noonan), Harrison Page (George Boone), Robert Alda (Dr.Dan Lewis), Nita Talbot (Rose Casey), Aarika Wells (Gilda), Bill Nuckols (Wally), Michael DeLano (Lou Atkins), Charlie Brill (Robert).

Il Supertrain è un treno ad alta velocità alimentato da energia nucleare, dotato di vari servizi come una nave da crociera: piscina, palestra, discoteca, centro commerciale eccetera. Viaggia tra le città di New York e Los Angeles, nelle opposte coste degli Stati Uniti. Il telefilm narra le avventure del personale e dei passeggeri.

 

Dal 20 luglio 1981 alle 19.15 sulle tv locali va in onda Medusa (Star Maidens, 1976 – GB-Germania).
Con Lisa Harrow (Liz), Christian Quadflieg (Rudi), Christiane Krüger (Octavia), Judy Geeson (Fulvia), Gareth Thomas (Shem), Pierre Brice (Adam), Derek Farr (Evans), Dawn Addams (Clara).

Un pianeta di un altro sistema solare, a causa dell’urto con una cometa, se ne va a zonzo per lo spazio capitando dalle nostre parti. È un mondo dominato dalle donne dove gli abitanti sono stati costretti a costruire città sottoterra perché sulla superficie non si vive per niente bene. Gli uomini sono utilizzati come servi, con i più intelligenti che possono avere un minimo di autonomia. Due di loro provano a scappare sulla Terra…

 

Sabato 25 settembre 1982, alle 22.15 su Italia 1, va in onda Buck Rogers (Buck Rogers in the 25th Century, 1979 – USA), serie basata sul personaggio creato nel 1928 da Philip Francis Nowlan per la rivista pulp Amazing Stories e l’anno successivo pubblicato a fumetti con i disegni di Dick Calkins.
Con Gil Gerard (Buck Rogers), Erin Gray (Colon. Wilma Deering), Tim O’Connor (Dott. Elias Huer), Eric Server (Dott. Theopolis); nella 2a stagione arrivano: Thom Christopher (Hawk), Jay Garner (Ammir. Asimov), Wilfrid Hyde-White (Dott. Goodfellow).

Il capitano William Anthony “Buck” Rogers si trova alla guida di un veicolo spaziale lanciato nel maggio 1987. A causa di un malfunzionamento viene “congelato” per 504 anni e si risveglia nel 2491 ritrovandosi sulla Terra del futuro, ricostruita dopo un conflitto nucleare che l’ha devastata.
Grazie alle sue doti di pilota è assegnato al dipartimento di Difesa della Terra comandato dall’affascinante colonnello Wilma Deering. Suoi amici fidati sono il robottino Twiki (Felix Silla) e il dottor Theopolis, un computer dotato di volontà propria dalla forma di un disco che viene trasportato da Twiki.
Buck e Wilma sono agli ordini del dottor Elias Huer, che non è più presente nella seconda serie, così come anche Theopolis. Al loro posto arrivano l’ammiraglio Efram Asimov, comandante dell’astronave Searcher, l’anziano scienziato dottor Goodfellow e Hawk, l’ultimo sopravvissuto del popolo degli uomini-uccello.
Nella prima stagione Buck aiuta la sua “nuova” Terra a difendersi dalla minaccia di invasori alieni, tra cui spiccano i draconiani guidati dalla principessa Ardala (Pamela Hensley) e dal suo comandante Kane (Michael Ansara). Nella seconda si imbarca sulla Searcher per esplorare l’ignoto alla ricerca di sperdute colonie terrestri.

 

Il 7 ottobre 1982, alle 19.30 su Canale 5, va in onda Galactica (Battlestar Galactica, 1978 – USA).

Nel telefilm la razza umana ha origini extraterrestri e colonie sparse su dodici pianeti di altri sistemi. Queste colonie sono aggredite dai cyloni, un popolo robotico. Dopo una guerra di mille anni sembra si possa firmare una pace, ma è solo un trucco: i cyloni attaccano e sterminano quasi tutti. I superstiti fuggono nello spazio a bordo di astronavi alla ricerca del pianeta Terra, dove si trova l’ultima colonia rimasta: la tredicesima.
La nave principale si chiama Galactica, ed è guidata dal comandante Adamo (Lorne Greene) che ha perso la moglie e un figlio nell’attacco nemico. Vicecomandante e amico di Adamo è il colonnello Tigh (Terry Carter). Insieme a loro ci sono il capitano Apollo (Richard Hatch), altro figlio del comandante e capo dei piloti degli astro-caccia Viper. Il tenente Scorpion (Dirk Benedict), migliore amico di Apollo e temerario pilota. Il Tenente Boomer (Herb Jefferson, Jr.), amico dei due piloti. Il tenente Athena (Maren Jensen), figlia del comandante e addetta alle comunicazioni. E il piccolo Boxey (Noah Hathaway), adottato da Apollo dopo la morte della madre Serina, che si era da poco sposata con lui.
Infine c’è il traditore, il conte Baltar (John Colicos): proprio a causa del suo doppio gioco i cyloni hanno effettuato l’attacco a sorpresa durante le trattative di pace. I cyloni continuano a perseguitare la flotta iniziando una caccia spietata.

 

Sabato 24 settembre 1983 su Italia 1 va in onda Il mio amico marziano (My favorite martian, 1963-1966 – USA).
Con Ray Walston (il marziano Martin), Bill Bixby (Tim O’Hara), Pamela Britton (Lorelei Brown,) Alan Hewitt (Bill Brennan).

Il giovane giornalista Tim O’Hara aiuta un alieno precipitato con la sua astronave sulla Terra. Lo ospita a casa dicendo in giro che si tratta di suo zio Martin, per evitare che qualcuno scopra la sua vera natura. Martin, dotato di poteri come telepatia, levitazione e invisibilità, cerca di riparare l’astronave e si diletta a sfornare invenzioni che coinvolgono il malcapitato Tim.
I due vivono nel garage dell’appartamento della signora Lorelei Brown, simpatica ma un po’ invadente. Mentre un detective, Bill Brennan, ha dei sospetti sullo “strano zio”.

 

Lunedì 21 novembre 1983, alle 18.50 su Italia 1, va in onda Il principe delle stelle (The Powers of Matthew Star, 1982 – USA). Con: Peter Barton (Matthew Star), Louis Gossett Jr. (D’Hai – Walt Shepard), Amy Steel (Pamela Elliot), Chip Frye (Bob Alexander), Michael Fairman (Preside Heller), John Crawford (Gen. Tucker), James Karen (Magg. Wymore).

Matthew Star, principe ereditario del pianeta Quadris, da piccolo è costretto a fuggire sulla Terra perché il suo mondo viene conquistato. A portarlo in salvo è il suo difensore, che sulla Terra, con il nome di Walt Shepard assume l’identità di un professore di scienze nella stessa scuola frequentata da Matthew. Il giovane stringe amicizia con Pam Elliot, la quale diventa la sua fidanzata, e con Bob. Nessuno di loro conosce la sua vera identità.
Il ragazzo, dotato di poteri telecinetici, cerca di sopravvivere agli attacchi dei nemici alieni, mentre continua l’addestramento per riprendere un giorno il possesso del suo regno.

 

Lunedì 26 dicembre 1983, alle 18.10 su Italia 1, va in onda La Fenice (The Phoenix, 1981 – USA).
Con Judson Earney Scott (Bennu), Richard Lynch (Justin Preminger), E.G. Marshall (Dr. Ward Frazier), Sheila Frazier (Mira). Oltre al film tv pilota, in Italia sono stati trasmessi solo quattro degli otto episodi.

Un alieno di nome Bennu torna in vita dopo diversi millenni trascorsi all’interno di un sarcofago situato in Perù. Dopo il risveglio parte alla ricerca della sua compagna, Mira, giunta sulla Terra insieme a lui, l’unica che può spiegargli la sua missione. Bennu dispone di un amuleto con il quale aumenta i suoi poteri di telecinesi, levitazione, chiaroveggenza, telepatia, proiezione astrale. Proviene da un lontano pianeta, Eldebran. Ha un mortale nemico di nome Yago, che possiede un braccialetto chiamato “Le campane di Thon”, il quale assorda i bersagli. Di Bennu si interessa anche il “duro” agente del governo Justin Preminger, che lo vuole acciuffare a ogni costo considerandolo un truffatore, mentre lo scienziato dottor Frazier cerca di aiutarlo.

 

Domenica 19 febbraio 1984, alle 16.30 su Italia 1, va in onda La fuga di Logan (Logan’s Run, 1977 – USA).
Con Gregory Harrison (Logan 5), Heather Menzies (Jessica 6), Donald Moffat (Rem), Randy Powell (Francis 7). Basato sull’omonimo romanzo di William F. Nolan e George C. Johnson del 1967, da cui era già stato tratto un film nel 1976, con regia di Michael Anderson e Michael York come protagonista principale.

In una Terra uscita dalla guerra nucleare, i sopravvissuti si sono divisi in tante piccole città autonome. In una di queste, Domes, ci si deve sottoporre al rito del Carousel per il “rinnovo” di tutti coloro che raggiungono il trentesimo anno di età. Tutto ciò in realtà è fatto per porre un limite all’aumento demografico, infatti si viene uccisi.
Uno dei “sorveglianti” (coloro che fanno fuori chi non vuole sottoporsi al rito), Logan 5, viene convinto da Jessica 6 a ribellarsi. Scappano e si mettono a cercare Sanctuary, un luogo in cui si dice che tutti sono liberi e felici. A loro si unisce l’androide Rem. A inseguirli viene inviato un collega e amico di Logan, Francis 7. Nel loro peregrinare i tre fuggitivi incontrano diverse comunità di individui, che cercano di sopravvivere in un mondo che porta ancora i segni del passato conflitto.

 

Domenica 7 ottobre 1984, alle 20.25 su Canale 5, va in onda V-Visitors (V, 1983 – USA).

Una flotta di astronavi aliene arriva sulla Terra piazzandosi sopra le principali città. Gli alieni, guidati dal comandante John (Richard Herd) e dal suo vice Diana (Jane Badler), sembrano avere un aspetto “umano” e si dichiarano amici. Affermano di volere solo dei minerali per soccorrere il loro morente pianeta, e in cambio mettono la loro tecnologia al servizio dei terrestri. I governi del mondo accettano l’offerta.
Ma alcuni nutrono dei sospetti, in particolare il reporter Michael Donovan (Marc Singer) riesce a scoprire che gli alieni sono dei “rettiloidi” che mangiano piccoli animaletti. Gli scienziati diventano oggetto di persecuzione da parte degli alieni, e chi si oppone viene ricondizionato mentalmente o fa una brutta fine. Non mancano gli avidi terrestri che si mettono a collaborare con l’invasione, ma nasce anche la resistenza guidata dalla biologa Juliet Parrish (Faye Grant). Per fortuna non tutti gli alieni sono spietati conquistatori, Martin (Frank Ashmore) aiuta gli umani “resistenti”.

 

Dal 6 marzo 1986 su Euro Tv va in onda Misfits (Misfits of Science, 1986 – USA).

Billy Hayes (Dean Paul Martin) ed Elvin Lincoln (Kevin Peter Hall), sono ex-ricercatori del Humanidyne Institute, che si occupa di “anomalie” umane. Dopo il loro licenziamento reclutano un ex musicista rock, John Bukowski (Mark Thomas Miller), e Gloria Dinallo (Courteney Cox) per formare un team dotato di poteri sovrannaturali con lo scopo di combattere i malvagi. Johnny è in grado di manipolare l’energia elettrica e correre veloce, Gloria ha capacità telecinetiche e Lincoln è in grado di rimpicciolirsi.

 

 

7 commenti

  1. Vari anni prima de “Ai confini della realtà”, andò in onda un altra serie antologica, “Scienza e fantasia” (Science Fiction Theatre), la trasmettevano subito dopo “Zurli’ mago del giovedì’.

  2. Hai ragione Dick73. Simile ai “Confini”, “Scienza e fantasia” (Science Fiction Theatre, 1955 – USA), andò in onda sull’unico canale Rai dell’epoca, da giovedì 11 settembre del 1958 alle 19.30. Approfitto per segnalare un’altra serie fantascientifica degli anni ’50: “Le avventure di Jet Jackson” (Captain Midnight, 1954 – USA), trasmessa da sabato 26 maggio 1956 alle 22.15.

  3. Io ricordo che da piccolo, negli anni ’80, seguivo su Rete 4 (mi pare) un telefilm di fantascienza con i protagonisti che si miniaturizzavano e con personaggi che indossavano uniformi tipo Star Trek. Vi dice qualcosa questa descrizione?

    • “La terra dei giganti” (Land of the Giants, 1968-70), ma trasmessa in Italia solo nel 1987, proprio su Rete4. Dovrebbe essere lei.

      • Esatto, deve essere la “terra dei giganti” ed era in onda da Domenica 11 gennaio 1987 su Rete4.

      • E’ proprio lui, grazie

  4. Visitors ha avuto anche una seconda stagione (e ce ne sarebbe una terza) e più di recente un reboot, così come anche Galactica
    Poi ci sarebbe anche la serie Dimensione Alfa…

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