FANTASCIENZA E SOPRANNATURALE NELLA RAI DEGLI ANNI ’60 E ’70

FANTASCIENZA E SOPRANNATURALE NELLA RAI DEGLI ANNI ’60 E ’70

Negli anni sessanta e settanta la Rai realizzò diversi sceneggiati e originali televisivi aventi come tema la fantascienza, l’occulto e il fantastico. Dopo aver parlato dei due più famosi sceneggiati “misteriosi”, Il Segno del Comando e Ritratto di donna velata, diamo uno sguardo a tutti gli altri sceneggiati di genere fantascientifico o soprannaturale, prodotti dalla Rai in quei due decenni.

Tralascio solo quelli della Tv dei Ragazzi:
Obiettivo Luna, trasmesso dal 10 aprile 1964;
I legionari dello spazio, trasmesso dal 6 febbraio 1966;
Le avventure di Ciuffettino, trasmesso dal 4 dicembre 1969;
I passi sulla Neve, andato in onda il 10 febbraio 1971 per il Ciclo “Racconti Italiani del ‘900”;
Il versificatore, in onda il 17 febbraio 1971 per il Ciclo “Racconti Italiani del ‘900”.

Martedì 9 settembre 1958 (ritrasmesso mercoledì 1 febbraio 1961) sull’allora unico canale Rai, alle 19.05, va in onda L’ultima faccia di Medusa.
Originale televisivo di Paolo Levi. Regia di Luigi Di Gianni. Con Tino Bianchi, Giulia Lazzarini, Riccardo Cucciolla, Ferruccio Amendola, Benedetta Valabrega, Giulio Girola, Antonio La Rajna, Gianni Partanna, Tullio Tomadoni.

L’extraterrestre Achtab atterra sulla Terra nei pressi di un paesino di campagna. Fabio e Alice, due paesani che stavano ammirando le stelle, restano sbalorditi dall’arrivo dell’astronave. Alice, una ragazza coraggiosa a cui piace il mistero, si avvicina allo strano essere chiuso nello scafandro riuscendo in qualche modo a comunicare. Poi arrivano le forze dell’ordine a prelevarlo.
Achtab però rifiuta di togliersi lo scafandro perché rischia di dissolversi nell’aria, e trova rifugio da Alice, che lo nasconde nella sua soffitta. Achtab le racconta di quanto siano evoluti nel suo mondo, ma poi, pressato dalle insistenze della ragazza che si sta infatuando di lui, le dice la verità…

Lunedì 2 luglio 1962 sul Secondo canale, alle 21.10, va in onda Operazione Vega.
Regia di Vittorio Cottafavi. Con Aldo Giuffrè, Ottorino Guerrini, Michele Malaspina, Raoul Consonni, Attilio Ortolani, Pietro Privitera, Gastone Moschin, Attilio Duse, Lia Angeleri, Arnoldo Foà, Umberto Ceriani, Mario Morelli.

Film tv italiano di fantascienza tratto dall’omonimo radiodramma di Friederich Durrenmatt, tradotto da Italo Chiusano. In un lontano futuro i rappresentanti di alcuni Stati della Terra, a bordo dell’astronave Vega, raggiungono il pianeta Venere che è stato trasformato in una specie di colonia penale per gli “indesiderabili” politici e sociali.
Siccome la Terra è divisa in due fazioni in lotta per la supremazia, i membri della spedizione Vega vogliono installare su Venere una base missilistica per bombardare i loro avversari. Ma gli esuli del pianeta, che hanno imparato a collaborare tra loro per far fronte alle avverse condizioni atmosferiche, si oppongono a questo folle piano…

Domenica 16 febbraio 1969, alle 21.00, sul Nazionale va in onda la prima delle 4 puntate di Jekyll di Ghigo De Chiara, Paolo Levi e Giorgio Albertazzi che è anche il regista. Liberamente tratto dal romanzo del 1886 di Robert Louis Stevenson “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”.
Con Giorgio Albertazzi, Massimo Girotti, Bianca Toccafondi, Claudio Gora, Ugo Cardea, Ursula Davis, Marina Berti e molti altri.

Lo sceneggiato è ambientato in epoca moderna. Il dott. Jekyll è un professore che sta illustrando, in un’aula gremita di studenti, le sue innovative teorie sulla biologia molecolare. È andato a trovarlo il suo amico avvocato John Utterson, il quale vuole fargli qualche domanda sui rapporti esistenti tra lui e un certo Edward Hyde.
Nel testamento fatto da Jekill, che oltre che amico è anche cliente dell’avvocato, Hyde risulta essere l’erede dei suoi beni.
Utterson è stato appena informato dell’aggressione subita da una ragazza da parte di un bruto che, a titolo di risarcimento, al padre della vittima ha lasciato un assegno sostanzioso con la firma del dottor Jekyll…

Venerdì 26 settembre 1969 sul Secondo Canale, alle 21.15, per il ciclo “Racconti Italiani”, va in onda La giacca stregata, tratto da un racconto di Dino Buzzati.
Regia di Massimo Franciosa. Con Alberto Lionello, Elsa Merlini, Raffaella Carrà, Nuto Navarrini, Warner Bentivegna, Laura Adani, Franco Sportelli, Agostino De Berti, Paola Dapino, Franco Ferrari, Luciano Zuccolini, Ernesto Pagano, Silvia Monelli, Italo Dall’Orto, Renzo Scali, Emilio Delle Piane, Anna Nogara, Nataniella De Micheli.

Il protagonista è Dino, un uomo modesto oppresso dalla zia ricca e tirchia. Sogna di conquistare la bella Deborah, ma avrebbe bisogno di sistemarsi economicamente per poterlo fare.
Un giorno un sarto gli consegna una giacca e scopre che basta infilare una mano nella tasca per tirarne fuori diecimila lire: succede ogni volta che vi infila la mano. Ora è felice e può coronare il suo sogno d’amore, liberandosi anche della zia taccagna, ma non tutto si risolve come sperava…

Mercoledì 9 giugno 1971 sul Secondo, alle 21.20. per il ciclo “Oltre il 2000” va in onda l’originale televisivo La fabbrica dell’uomo. Per lo stesso ciclo, giovedì 8 luglio sul Nazionale, alle 21.30, va in onda Il computer.
Entrambi con soggetto e sceneggiatura di Inìsero Cremaschi e la regia di Piero Nelli.

Nella La fabbrica dell’uomo ci troviamo in una clinica immaginaria di un lontano futuro, dove è possibile trapiantare qualsiasi organo del corpo umano prelevandolo da “banche” appositamente create. Addirittura si può aumentare l’intelligenza delle persone agendo sui cervelli e, attraverso l’uso di psicofarmaci, si possono integrare nella società gli individui disadattati.
Con Bruno Cattaneo, Giorgio Bonora, Pietro Biondi, Tino Schirinzi, Walter Maestosi, Daniele Dublino, Simona Caucia, Bruno Cirino, Mirella Gregori, Rosita Torosh, Massimo Marchetti, Fabrizio Jovine.

Ne Il computer, ogni cittadino di una società del futuro si rivolge a un supercomputer per scegliere il partner da sposare. A scuola e ovunque si usa il computer per qualsiasi cosa. Un ricercatore vuole sposarsi con una donna scelta da lui, ma il computer ostacola questa unione ritenendola inadatta.
Con Luciano Virgilio, Carmen Scarpitta, Tino Carraro, Gianfranco Ombuen, Roberto Rizzi, Maria Grazia Antonini, Giovanna Mainardi, Vittorio Zizzari, Renato Turi, Emilio Cappuccio, Aldo Massasso.

Sabato 19 giugno 1971 sul Secondo canale, alle 22.05, va in onda L’amor glaciale.
Originale televisivo di Giuseppe Cassieri. Regia di Dino Partesano. Con Valeria Valeri, Gianrico Tedeschi, Alfredo Bianchini, Liliana Sangiuliano, Luigi Lizzo, Gerardo Panipucci, Laura Redi, Enrico Di Domenico.

Hermes Dominedò è un contabile di 55 anni sofferente di depressione che ha tentato il suicidio. La moglie Alba, di diversi anni più giovane, lo convince a sottoporsi alle cure del dottor Franz, titolare di una clinica in cui ibernano i ricoverati per sette anni, per poi scongelarli pienamente ristabiliti e carichi di energia. A Dominedò la cosa non piace per niente, ma il dottore e, soprattutto, l’entusiasmo della moglie, lo convincono a provare…

Martedì 28 dicembre 1971 sul Nazionale, alle 21.00, va in onda la prima delle 2 puntate di Orfeo in Paradiso, tratto dal libro omonimo del 1967 di Luigi Santucci.
Sceneggiatura di Italo A. Chiusano e Leandro Castellani, che è anche il regista. Con Alberto Lionello, Magda Mercatali, Arnoldo Foà, Graziella Galvani, Luigi Casellato, Leda Palma, Mariella Furgiuele, Didi Perego, Erminio Macario, Carlo Enrici.

Orfeo, un uomo disperato per la perdita della madre Eva, vuole suicidarsi gettandosi dal Duomo di Milano. Un misterioso individuo, Monsieur des Oiseaux, lo convince a desistere proponendogli un patto: Orfeo potrà tornare nel passato, rivivendo l’intera vita della madre fin dall’infanzia, ma non dovrà fare nulla per interferire con gli avvenimenti.
Orfeo accetta, si trova così catapultato nella Milano del 1892 e rivive anche la storia italiana di quel periodo, restando vicino alla madre da quando era bambina grazie a dei camuffamenti. L’incontro con un prete, Don Pasqua, lo convince a non temere lo svolgersi del tempo…

Martedì 4 gennaio 1972 sul Nazionale, alle 21.00, va in onda la prima delle 5 puntate di A come Andromeda, ispirato alla serie tv britannica del 1961, di Fred Hoyle e John Elliot.
Adattamento di Inisero Cremaschi. Regia di Vittorio Cottafavi. Con Luigi Vannucchi, Paola Pitagora, Tino Carraro, Nicoletta Rizzi, Gabriella Giacobbe, Enzo Tarascio, Claudio Cassinelli, Franco Volpi, Giampiero Albertini.

Al nuovo osservatorio di Bouldershaw Fell, nello Yorkshire (Inghilterra), in una data non precisata di un prossimo futuro lo scienziato John Fleming scopre un messaggio probabilmente proveniente dalla costellazione di Andromeda.
Il messaggio arriva alla vigilia dell’inaugurazione ufficiale del nuovo osservatorio. Per l’occasione era giunta la giornalista Judy Adamson. Giornalista che, in realtà, è un’agente del controspionaggio con il compito di indagare su un’apparente fuga di notizie dall’interno dell’osservatorio.
Il segnale che Fleming riesce a decifrare fornisce istruzioni per realizzare un supercalcolatore in grado di creare cellule viventi…

Domenica 27 maggio 1973 sul Nazionale, alle 21.00, va in onda la prima delle 4 puntate di Esp.
Soggetto e sceneggiatura di Flavio Nicolini. Regia di Daniele D’Anza. Con Paolo Stoppa, Ferruccio De Ceresa), Omero Antonutti, Gianna Piaz, Marzia Ubaldi, Emilio Bonucci, Walter Maestosi, Giampiero Bianchi, Ornella Grassi, Raffaele Bondini, Carlo Enrici.

Gerard Croiset, ex contadino, scopre di avere notevoli capacità extrasensoriali e le sfrutta per rendersi utile alla comunità. Con le sue qualità di “veggente” aiuta a scovare persone scomparse e collabora anche con le forze di polizia. Il suo caso interessa le autorità scientifiche che lo sottopongono a diversi test ed esami. (Si tratta della biografia, piuttosto romanzata, di Croiset, un “veggente” olandese).

Martedì 9 novembre 1974, alle 20.40, sul Nazionale va in onda la prima delle 2 puntate de Il dipinto.
Originale televisivo di Orietta Emmolo e Narciso Vicario. Regia di Domenico Campana. Con Marianella Lazslo, Gerardo Amato, Walter Maestosi, Carlo Hintermann, Mauro Di Francesco, Maria Grazia Grassini, Paride Calonghi, Bruno Cattaneo, Margherita Guzzinati, Roberto Herlitzka, Sonia Gessner, Aldo Pierantoni.

Siamo in Germania, negli uffici del commissario Menzel giunge la telefonata concitata di Agnes Winner, un’indossatrice che teme per la propria vita. Dà appuntamento al commissario presso il ponte sul Danubio l’indomani all’una di notte. Dal commissario capo, Adams, si presenta Frida Holm, che denuncia la scomparsa del signor Klinger, presso cui lavora come governante. La donna viene pedinata e si scopre che è in combutta con un sospettato di una rapina che costò la vita a due guardie.
Su questi casi si mette al lavoro l’ispettore Bode, il quale è un po’ frastornato a causa di una ferita rimediata per aver tentato di sventare una rapina. Dopo quell’incidente, inoltre, sembra avere sviluppato capacità extrasensoriali.
Intanto Menzel, recatosi all’appuntamento presso il ponte, vede passare un corpo nel fiume sottostante. Si tratta del cadavere di Agnes…

Sabato 17 maggio 1975, alle 22.30, sul Secondo per il ciclo “Storie in una stanza” va in onda Lo strano caso di via dell’Angeletto. Si tratta del quarto episodio di quel breve ciclo, originali televisivi con diversi registi che hanno in comune la particolarità di svolgersi in un ambiente ben definito e in un breve arco di tempo con elementi “fantastici”.

Lo strano caso di via dell’Angeletto, regia di Mario Ponzi, ha come protagonisti due coniugi dal carattere opposto. Giovanni (Nino Castelnuovo) ama l’intimità domestica e il calore dato dai rapporti umani, mentre la sua compagna Liliana (Paola Gassman) pensa solo al lato pratico delle cose.
Giovanni compra una vecchia casa, la ridipinge, la arreda con cura, ci parla anche, e la casa sembra rispondergli tramite il suono dei rubinetti o lo sbattere di una finestra. Liliana non condivide l’eccessivo entusiasmo di Giovanni per la loro nuova dimora.
La “casa” sembra affezionarsi a Giovanni, mentre inizia a comportarsi in modo ostile nei confronti di Liliana (quadri che cadono, specchi che si rompono eccetera). A un certo punto, stufa della situazione, Liliana chiede a Giovanni di cambiare abitazione. Giovanni cede e inizia i preparativi per il trasloco, ma un giorno Liliana resta sola in casa e accade una tragedia…

Martedì 21 ottobre 1975, alle 20.40, sul Nazionale va in onda la prima delle 4 puntate di Gamma.
Soggetto di Fabrizio Trecca. Regia di Salvatore Nocita. Con Giulio Brogi, Mariella Zanetti, Laura Belli, Sergio Rossi, Nicoletta Rizzi, Walter Maestosi, Regina Bianchi, Ugo Cardea.

Nella Francia di in un ipotetico futuro, Daniel Lucas è condannato a morte per aver ucciso un poliziotto. Lo ha fatto istigato da una ragazza, Marianne Laforet.
Daniel muore ghigliottinato lasciando una madre disperata e la sorella Nicole, sposata con il pilota Jean Delafoy.
Passa il tempo, Marianne è ora la ragazza di Philippe, grande amico di Jean, il quale, durante le prove automobilistiche subisce un incidente che gli lede gravemente il cervello.
L’equipe del professor Duval vuole tentare una cosa mai fatta: il trapianto di un cervello. Molti rimangono perplessi e la stessa Nicole non sa cosa fare, ma alla fine accetta in mancanza di altre possibilità. Tra i cervelli conservati appositamente si sceglie quello con la sigla Gamma…

Domenica 23 novembre 1975 sul Nazionale, alle 20.30, va in onda la prima delle 4 puntate de L’amaro caso della baronessa di Carini.
Soggetto e sceneggiatura di Lucio Mandarà. Musiche di Romolo Grano. Regia di Gabriele D’Anza. Con Ugo Pagliai, Janet Agren, Adolfo Celi, Paolo Stoppa, Enrica Bonaccorti, Guido Leontini, Vittorio Mezzogiorno, Arturo Dominici, Ugo Bonardi, Gisela Hahn.

Sicilia, 1812. La prima costituzione federale sta per entrare in vigore ponendo fine ai privilegi dei feudatari. Il ministro delle Finanze, Principe di Castelnuovo, incarica il suo uomo di fiducia, Luca Cordara, di fare delle indagini sul possesso dei feudi.
Luca inizia dal feudo del barone di Carini, Don Mariano D’Agrò. Giunto sul posto, vede gli uomini del barone picchiare il cantastorie Nele Carnazza, colpevole di aver cantato una ballata in cui si narra la morte della baronessa di Carini, uccisa tre secoli prima per questioni d’onore.

Luca non viene visto di buon occhio, trova solo l’amicizia del cantastorie, di Don Ippolito Ventignano, che lo ospita, e della figlia del notaio, Cristina.
Il barone è minacciato dalla setta segreta dei Beati Paoli. Sospettando che Luca sia uno di loro, lo fa rinchiudere in un castello abbandonato. Luca riesce a scappare grazie, forse, alla stessa baronessa di Carini, che però, interrogata, nega di averlo aiutato. Ad aiutare lei è invece Luca, durante una battuta di caccia nelle terre del barone.
Tornato da Nele per raccogliere ulteriori indizi dalla ballata, lo trova morto. Sorpreso da un uomo di Don Mariano, fugge e si ritrova nelle mani degli incappucciati Beati Paoli…

Domenica 21 dicembre 1975 sul Nazionale, alle 20.30, va in onda la prima delle 3 puntate de La traccia verde.
Soggetto e sceneggiatura di Flavio Nicolini. Regia di Silvio Maestranzi. Con Sergio Fantoni, Paola Pitagora, Luigi Casellato, Cesare Ferrario, Paolo Malco, Sergio Rossi, Lilla Brignone, Marco Bonetti, Paola Montenero, Giorgio Bonora.

La vicenda trae spunto dagli esperimenti effettuati dal ricercatore americano Cleve Backster sulla sensibilità e memoria delle piante.
Thomas Norton, scienziato di Los Angeles, collabora con la polizia dopo aver ideato una macchina della verità per incastrare i criminali. Con questo sistema accerta la colpevolezza di un certo Edward Steptoe, ma questo fatto lo porta ad avere una crisi di coscienza per le tragiche conseguenze che ne sono scaturite, e anche perché riceve minacce di morte.
Un giorno, mentre sta innaffiando una pianta ornamentale, gli viene in mente di applicarle gli elettrodi della sua macchina, e si accorge che alcune reazioni della pianta sembrano avvalorare la tesi della sensibilità del mondo vegetale. Ne discute con la signora Flora Sills, che ha trasformato una terrazza del suo attico in una serra.
Continuando con gli esperimenti, nota che la pianta reagisce soprattutto agli episodi di violenza, lasciando sul grafico un’ampia traccia. La Sills collabora con passione, ma una sera, mentre sta portando una nuova pianta nel laboratorio dello scienziato, viene uccisa. Unica testimone: la pianta…

Martedì 9 marzo 1976 sul Nazionale, alle 20.40, va in onda la prima delle 2 puntate di Extra.
Sceneggiatura di Lucio Mandarà. Regia di Daniele D’Anza. Con Franca Nuti, Vittorio Mezzogiorno, Giampiero Albertini, Ferruccio Amendola, Marco Bonetti, Giancarlo Maestri, Solvejg D’Assunta, Luca Dal Fabbro, Daniela Surina, Bruno Cattaneo, Mario Valdemarin, Giacomo Piperno, Alessandro Sperlì, Alfredo Sernicoli, Germano Longo.
L’11 ottobre 1973 a Pascagoula (Mississippi) alcune persone affermarono di aver visto diversi Ufo. Due pescatori dissero di essere stati costretti a salire a bordo di uno di questi oggetti. Il tutto generò un gran trambusto tra giornalisti, militari e scienziati. Lo sceneggiato si basa su queste reali vicende.

Mentre Diana Hyers sta tornando a casa in auto, all’improvviso il motore si spegne e un sibilo assordante la fa svenire per tre ore. Il marito Tom e la sorella Janet sono increduli, ma ben presto accadono altri fatti inspiegabili.
Due operai vanno dallo sceriffo sostenendo di essere stati rapiti da alieni e portati sulle loro astronavi prima di essere rilasciati.
Si scatenano i giornalisti e arrivano i militari, che cercano di sgonfiare la vicenda. E fa la sua comparsa Jim Crane, il quale invita tutti a dimenticare questi episodi, alimentando così le voci sulla presenza degli “uomini in nero” che tendono a insabbiare le indagini.

Domenica 27 febbraio 1977 su Rete 1, alle 20.40, va in onda la prima delle 2 puntate di Uova fatali, basato sul racconto del 1924 di Michail Bulgakov.
Regia e sceneggiatura di Ugo Gregoretti. Con Gastone Moschin, Mario Brusa, Alessandro Haber, Bruno Alessandro, Wilma D’Eusebio, Santo Versace, Bob Marchese, Ilse Mantrino, Luigi Palchetti, Giovanni Conforti, Carla Bonello, Michele Renzullo, e lo stesso Gregoretti in qualità di narratore.

Il racconto è ambientato in un fantascientifico 1928 a Mosca, dove un professore di zoologia, Vladimir Ipatevic Persikov scopre un “raggio rosso” che moltiplica la capacità riproduttiva delle cellule. Con l’aiuto dell’assistente Ivanov realizza un raggio più grande e lo sperimentano su alcuni girini. I quali, in breve, si trasformano in rane giganti che minacciano di distruggere l’Università.

Nel frattempo, nella cittadina di Steklovsk scoppia una peste aviaria che stermina tutti i polli e si diffonde ovunque. Il burocrate Alexander Rokk pensa di usare la nuova scoperta per rimediare alla penuria di pollame. Il professore si oppone, perché non conosce gli effetti collaterali, ma Rokk ordina la requisizione forzata.
Per un errore fatale, le uova destinate al professore, quelle di rettili, struzzi e coccodrilli, vengono scambiate con le uova destinate a Rokk: gli animali che escono dalle uova bombardate dal raggio diventano mostri giganteschi che seminano morte e distruzione…

Domenica 25 settembre 1977 su Rete 1, alle 20.40, va in onda la prima delle 3 puntate de Gli occhi del drago.
Soggetto e sceneggiatura di Lucio M. Battistrada, regia di Piero Schivazappa. Con Ugo Maria Morosi, Stefania Casini, Mario Adorf, Enrico Papa, Renato Scarpa, Roberta Paladini, Guerrino Crivello, Ernesto Colli, Roberto Posse.

L’ingegnere Giulio Cafiero è convinto che suo fratello, morto in un incidente di montagna, sia stato ucciso dal compagno di cordata Franco per avere Elli, una ragazza ambita da entrambi.
Il commissario Ferrari e Renata Bonfiglio, suoi amici, cercano di togliergli questa ossessione, ma Giulio ne aggiunge un’altra. Pensa che l’apparente omicidio compiuto da una certa Carla, la quale avrebbe ucciso dopo una lite il fidanzato durante una gita in moto, sia collegato al presunto omicidio del fratello. Sia Carla che Franco, prima di compiere il delitto, avevano usato una moto della stessa marca: la Banzai…

Mercoledì 28 settembre 1977 su Rete 2, alle 20.40, va in onda la prima delle 3 puntate de Il fauno di marmo, tratto dall’omonimo romanzo di Nathaniel Hawtorne del 1860.
Sceneggiatura di Massimo Franciosa e Luisa Montagnana. Regia di Silverio Blasi. Con Orso Maria Guerrini, Marina Malfatti, Consuelo Ferrara, Donato Placido, Giorgio Bonora.

Una sera, sulla terrazza di un appartamento di Roma, ospiti di Kenyon, americano d’origine, scultore e studioso d’arte, si trovano Miriam, famosa pittrice; Hilda, una ragazza americana che studia pittura; e Donatello, un giovane ricco e di buona famiglia che somiglia al Fauno dello scultore greco Prassitele.

Donatello fa la corte a Miriam mentre Kenyon è attratto da Hilda. Quest’ultima confida agli amici un sogno ricorrente: si vede aggirarsi in un antico palazzo romano con un pacchetto in mano, tormentata da un signore misterioso che non riesce a vedere in viso. Poi lo uccide con una pistola che si ritrova al posto del pacchetto.
Kenyon resta colpito dal racconto perché sta studiando un antico diario in cui è narrata, più o meno, la stessa cosa, e dove ci sono quattro protagonisti che sembrano percorrere i loro stessi passi.

Durante una visita alle catacombe di San Callisto i due incontrano un uomo zoppo e pallido avvolto in un mantello nero. Miriam resta sconvolta dalla sua apparizione. Da questo momento vediamo lo svolgersi delle sequenze in due tempi diversi: Miriam e Donatello si aggirano per la città di Roma con abiti ottocenteschi, con la donna perseguitata dal misterioso sconosciuto e nel presente anche lì compare un diabolico persecutore…

Venerdì 13 gennaio 1978 su Rete 2, alle 21.50, inizia il ciclo “Racconti di Primo Levi”, tre episodi fantascientifici con la regia di Massimo Scaglione. Il primo ad andare in onda è La bella addormentata nel frigo.
Con Ileana Ghione, Gipo Farassino, Irene Aloisi, Lugi Palchetti, Mariella Furgiuele, Piero Sammataro, Silvia Monelli, Laura Bottigelli.

A Berlino nel 2115 una bella ragazza di 23 anni, ibernata nel 1965 per un esperimento scientifico, viene scongelata temporaneamente, come accade una volta all’anno, per effettuare controlli medici. Solo durante questi brevi periodi la ragazza “invecchia”, infatti ora ha fisicamente solo 24 anni.
Alcuni la invidiano, altri la corteggiano, come il giovane Baldur che le propone di fuggire insieme…

Il 20 gennaio va in onda il secondo episodio del ciclo intitolato Il sesto giorno.
Con Franco Nebbia, Eligio Irato, Vittoria Lottero, Mario Marchetti, Ottavio Marcelli, Mario Brusa, Bruno Alessandro, Anna Bolens, Franco Vaccaro, Edgar De Valle.

Il sesto giorno è quello in cui fu creato l’uomo. Alcuni scienziati stanno cercando di creare un essere perfetto, ma i problemi sono numerosi…

Infine, il 27 gennaio va in onda il terzo episodio: Procacciatori d’affari.
Con Pierangelo Civera, Ruggero De Daninos, Donatella Ceccarello, Renato Scarpa.

A un individuo che deve venire al mondo alcuni “rappresentanti” mostrano diversi destini tra cui scegliere. Tutti gli mostrano le cose belle della vita, mentre solo uno di loro, alla fine, gli fa vedere anche le cose brutte che potrebbero capitargli, ma che può ancora evitare se lo vuole.
Il nascituro deve prendere una decisione…

Giovedì 13 luglio 1978 su Rai 1, alle 20.40, inizia il ciclo “Nella città vampira”, originali tv con la regia di Giorgio Bandini, tratti da racconti di vari autori che hanno in comune la presenza di un vampiro o un fantasma. Inoltre c’è sempre un professore (Flavio Bucci) impegnato in un viaggio fantastico alla ricerca di mondi migliori.
Il primo originale è Ma è un vampiro?, tratto da un racconto di Luigi Capuana. Con Flavio Bucci, Alessandro Haber, Micaela Pignatelli, Adolfo Lastretti.

Nella Sicilia della fine dell’Ottocento, Giorgio, innamorato da tempo, ha potuto sposare Luisa solo quando è diventata vedova. Senonché il defunto marito torna come vampiro a dare fastidio alla coppia. Solo l’intervento dell’amico Mongeri, scienziato e viaggiatore, restituisce serenità ai due dopo aver bruciato il vampiro.

Giovedì 20 luglio va in onda il secondo episodio, Kaiserstrasse, liberamente tratto dai racconti di Oliver Onions e Hanns Ewers.
Con Flavio Bucci, Alessandro Haber, Marzia Ubaldi, Micaela Pignatelli.

Nella Germania nazista del 1933 il protagonista vorrebbe fuggire dalla sua realtà, ma piuttosto che andare nel futuro con la donna che ama, sceglie di andare nel passato e amare una donna che forse non è mai esistita…

Infine, venerdì 4 agosto, alle 21.35, va in onda Casa delle streghe.
Con Flavio Bucci, Alessandro Haber, Oreste Rizzini, Osvaldo Salvi, Micaela Pignatelli.

Gli episodi sono tratti da tre racconti di Howard Philip Lovecraft: “La musica di Erich Zann”, “Aria fredda” e “I ratti nel muro”. Nel primo uno strano individuo suona un violino con molta passione. Nel secondo un altro strano personaggio cerca di allontanare la morte con l’ibernazione, ma con “bizzarre” conseguenze. Infine, nel terzo, assistiamo a un’invasione di famelici topi.

Sabato 15 luglio 1978 sulla Rete 2, alle 20.40, va in onda Eva futura, libero adattamento di Alberto Gozzi del romanzo del 1886 di Auguste de Villiers de L’Isle-Adam.
Con Tino Schirinzi, Roberto Herlitzka, Marzia Ubaldi, Roy Bosier, Franco Bergesio, Mario Brusa, Ottavio Marcelli, Enrico Longo Doria.

Lord Ewald è un inglese infatuato di una cantante, di cui però non apprezza la povertà spirituale. Giunto negli Stati Uniti, lo scienziato Edison gli fabbrica un automa con sembianze femminili, capace di imitare una donna vera. Lord Ewald è tutto contento, ma nel viaggio di ritorno in Inghilterra è piuttosto sfortunato…

Venerdì 12 gennaio 1979 su Rete 2, alle 21.50, inizia il Ciclo: “Ultima scena: 5 storie fantastiche”.
Quella sera viene trasmesso La morte al lavoro, liberamente ispirato al racconto di Hanns H. Ewers “Il ragno”.
Regia di Gianni Amelio. Con Federico Pacifici, Clara Colosimo, Fausta Avelli, Eva Axen, Giovannella Grifeo.

Alex è un giovane che vive in una stanza di un palazzo signorile, dove si trova un ripostiglio pieno di foto di cinema, un abito di scena e una pistola. La stanza era occupata da un attore che si era suicidato.
Di fronte alla sua finestra c’è n’è un’altra che si affaccia sullo stesso cortile, da dove vede l’ombra di una ragazza, Eva, con la quale inizia un rapporto a distanza fatto di dialoghi. Senza che la incontri mai da vicino, ne viene fortemente influenzato nel modo di agire…

Il 19 gennaio va in onda Play back.
Regia di Mario Chiari. Con Giorgio Bettinelli, Donatella Archivolti, Leopoldo Mastelloni, Renato Scarpa, Annamaria Gherardi, Vera Matania.

Il 26 gennaio, Il segreto di Eva.
Regia di Stefano Roncoroni. Con: Paola Borboni, Patrizia Terreno.

Un’anziana attrice di teatro riceve una giovane collega alle prime armi che da lei vuole consigli per primeggiare. La veterana rivede se stessa da giovane nella ragazza e, dopo un po’, subentra la gelosia a guastare il rapporto…

Il 2 febbraio, Camera.
Regia di Augusto Zucchi. Con: Angelica Ippolito, Giancarlo Zanetti, Altea De Nicola.

Una coppia si ritrova dopo anni di separazione per passare una vacanza insieme, allo scopo di rinverdire la loro passione. La donna ha portato un videotape con cui si diverte a riprendere il suo compagno in quasi tutti i momenti della giornata.
Inizia come un gioco, ma poi si trasforma in un’ossessione. Intanto il rapporto tra i due non si rinnova, anzi, dopo un’ennesima litigata, l’uomo se ne va.
La donna rivede tutto quello che è successo tramite le registrazioni, vede anche l’ultima litigata, ma a questa si aggiunge un fatto strano: la scena della sua morte…

Il 9 febbraio, Effetti speciali.
Regia di Gianni Amelio. Con Aldo Reggiani, Angela Goodwin, Josè Quaglio, Olga Karlatos, Jacques herlin, Pamela Villoresi, Domenico Caruso.

Boris Delvaux è un vecchio regista di film horror che trascorre il tempo nella propria villa, proiettando sempre i suoi vecchi film. A trovarlo arriva, insieme alla moglie, un giovane sceneggiatore che vuole un parere professionale. Ma nella casa cominciano a accadere strane cose e arrivano strani personaggi, mentre la moglie sembra sparire nel nulla. I film di Delvaux stanno prendendo vita o si tratta solo di un incubo?

Mercoledì 17 gennaio 1979 su Rete 2, alle 20.40, va in onda la prima delle 3 puntate della miniserie tv “I Racconti di Fantascienza”.
Sceneggiatura di Lucio Mandarà, regia di Alessandro Blasetti. Sono adattamenti di racconti di fantascienza scritti da Ray Bradbury, Murray Leinster, Robert Sheckley, Charles Beaumont, Richard Matheson, Edmund Cooper, Franco Bellei, Fredric Brown, Italo Calvino, Robert Lory, Aldous Huxley.

In ogni puntata vengono trasmessi tre cortometraggi interpretati da Orso Maria Guerrini, Nanni Loy, Orazio Orlando e Angelo Pellegrino; Paolo Poli, Marina Malfatti e Giuseppe Pambieri; Umberto Orsini, Catherine Spaak, Riccardo Cucciolla, Graziano Giusti e Franco Scandurra. Nelle vesti di Narratore: Arnoldo Foà.

La prima puntata è dedicata a “I misteri del tempo e dello spazio”. Gli episodi sono Primo contatto di Murray Leinster, Un caso insoluto di Franco Bellei e La crisalide di Ray Bradbury.
La seconda a “I robot”, con I sosia di Ray Bradbury, Ultimi riti di Charles Beaumont e L’assassino di Ray Bradbury.
La terza e ultima è dedicata a “I mostri dentro di noi”, con L’esame di Richard Matheson, La decima vittima di Robert Sheckley, O.B.N. in arrivo di Edmund Cooper.

Domenica 11 febbraio 1979 su Tv 1, alle 20.40, va in onda la prima delle 3 puntate di Paura sul mondo. Liberamente tratto dal romanzo di Corrado Alvaro “L’uomo è forte”.
Sceneggiatura di Arnaldo Bagnasco e Domenico Campana, che è anche il regista. Con Ugo Pagliai, Laura Belli, Arnoldo Foà, Raoul Grassilli, Daniela Piperno, Marisa Bartoli, Enzo Fisichella, Umberto Verdone, Francesco Talotta, Paride Calonghi e altri.

Roberto Dale è un ingegnere che ritorna nella propria patria, rinnovata da una rivoluzione in nome della scienza e della tecnologia. Deve consegnare una lettera a Barbara, che ha conosciuto all’estero.
Una volta arrivato, Dale avverte uno strano sentimento di paura tra la popolazione. Ora, a capo di tutto, c’è un inquisitore, il quale gli parla degli ideali del nuovo Stato che vuole tutti felici e contenti. Il clima di sospetto e tensione dilagano: Dale finisce per unirsi a un gruppo di ribelli per battersi in nome dei vecchi ideali.

Domenica 11 marzo 1979 su Tv 1, alle 20.40, va in onda il primo dei 4 episodi dei “Racconti Fantastici”, ispirato ai racconti di Edgard Allan Poe, che vengono rappresentati in epoca “moderna”: non nell’Ottocento, ma sul finire degli anni settanta del Novecento.
Sceneggiatura di Biagio Proietti e Daniele D’Anza, che è anche il regista. Con Gastone Moschin, Vittorio Mezzogiorno, Philippe Leroy, Umberto Orsini, Dagmar Lassander, Janet Agren, Nino Castelnuovo, Paola Gassman, Erika Blank, Maria Rosaria Omaggio, Silvia Dionisio.

Il primo episodio è Notte in casa Usher, seguito da Ligeia forever, poi Il delirio di William Wilson e infine La caduta di casa Usher.
Ogni episodio, pur essendo autoconclusivo, è legato agli altri. Il tutto ruota intorno al personaggio principale, Roderick Usher, e alla sua poco accogliente villa avvolta nel mistero e nell’inquietudine.

Martedì 5 giugno 1979 su Tv 1, alle 21.40, va in onda Diario di un pazzo”, liberamente tratto da un racconto di Nikolaj Golgov.
Regia di Giorgio Bandini. Con Flavio Bucci, Alessandro Haber, Micaela Pignatelli.
In origine avrebbe dovuto essere trasmesso nel ciclo “Nella città vampira”.

Il protagonista è un modesto impiegato statale che si rifugia nel delirio per realizzare in qualche modo i suoi sogni…

Martedì 21 agosto 1979 su Tv 1, alle 20.40, inizia il ciclo “Il filo e il labirinto”. Quattro episodi di Diana Crispo e Biagio Proietti.
Il primo a essere trasmesso è Il sognatore.
Regia di Paolo Fondato. Con Mario Santella, Luigi Diberti, Angiola Biaggi, Sergio Fiorentini, Luigi Uzzo.

Il protagonista sogna un delitto, in cui il colpevole è il suo vicino di casa. Piccole coincidenze e fatti misteriosi lo convincono che abbia sognato la realtà e si mette a spiarlo. La moglie e un amico parapsicologo cercano di dissuaderlo, ma lui è ossessionato e trova un modo per entrare nella casa del vicino…

Il 28 agosto va in onda il secondo episodio, Dietro la tenda scura.
Regia di Stefano Calanchi. Con Elisabetta Carta, Anna Bonaiuto, Caterina Boratto.

Marina e Dora sono due amiche che abitano nella stessa casa, secondo Marina troppo piccola. Ne trova un’altra occupata da una signora anziana che vuole lasciarla a causa di “strane presenze”, e le due donne ci vanno ad abitare…

Il 4 settembre va in onda Sono già stato qui.
Regia di Nanni Fabbri. Con: Renzo Rossi, Cristina Donadio, Salvatore Puntillo, Valeria Sabel.

Paolo arriva in una nuova città per iniziare un nuovo lavoro. Lì trova alcune lettere che raccontano un tragico amore del passato tra un giovane e una donna sposata, poi il giovane si è suicidato. Quindi Paolo incontra la donna fatale…

L’11 settembre va in onda l’ultimo episido, L’armadio.
Regia di Biagio Proietti. Con: Ivana Monti, Sandro Dori, Pino Colizzi.

Luisa, una giovane donna, per sfuggire alla noia si dà all’antiquariato. Compra, da un misterioso rigattiere, un armadio che non sembra avere alcuna attrattiva, senonché la donna vi entra dentro e scopre che l’anta posteriore si apre dando su una scala oscura che la conduce in una stanza vuota e piena di luce. Lei inizia a rifugiarsi in questa stanza, portandoci dentro i suoi oggetti più cari.
Il marito è sconvolto dalle condizioni mentali della moglie, la quale decide di portarlo nella stanza…

Venerdì 31 agosto 1979 su Rete Due, alle 20.40, va in onda la prima delle 3 puntate de La dama dei veleni, tratto dal romanzo del 1937 “La corte delle streghe”, di John Dickson Carr.
Sceneggiatura di Giovannella Gaipa. Regia di Silverio Blasi. Con Ugo Pagliai, Susanna Martinkova, Warner Bentivegna, Giorgio Bonora, Paola Bacci e altri.

Dario Gherardi, giovane dirigente di una casa editrice, sposa la bella francocanadese Marie D’Aubray, che ha incontrato a Parigi.
Un giorno, leggendo il libro del misterioso criminologo Guido Santa-Croce, scopre l’incredibile somiglianza tra la sua Marie e una donna ghigliottinata per avere ucciso con il veleno ai tempi di Napoleone III. Ha pure lo stesso nome.
Raggiunta la consorte per avere la sua impressione, vengono interrotti dal sopraggiungere del loro vicino, nonché amico, Carlo Desgrez, e da Cesare Urbinati, un medico radiato dall’albo.
Carlo propone a Dario di fargli da testimone nell’autopsia che intendono fare sul corpo dello zio, Maurizio Desgrez, morto in circostante oscure. Secondo Marie non troveranno nulla.
Infatti nella bara c’è solo una cordicella con nove nodi, chiamata la “scala della strega”.
Tornati nella villa dei Desgrez, Carlo racconta fatti strani sulla morte dello zio e salta fuori la storia dell’avvelenatrice dell’Ottocento che, guarda caso, fu arrestata da un antenato dei Desgrez.
A casa, Dario non trova più la moglie: gli ha lasciato un messaggio in cui gli dice di avere fiducia in lei…

Giovedì 25 ottobre 1979 su Tv 2, alle 20.40, va in onda il film tv Circuito chiuso.
Sceneggiatura di Nicola Badalucco con la collaborazione di Mario Gallo e Giuliano Montaldo, che è anche il regista. Con Flavio Bucci, Ettore Manni, Brizio Montinaro, Giuliano Gemma e William Berger, Tony Kendall, Loris Bazzocchi, Aurore Clement.

In un cinema stanno proiettando un western. Nella scena finale l’eroe avanza lentamente verso l’avversario. Estrae la pistola e spara… una donna in platea urla e si accendono le luci. La donna guarda con orrore un uomo accanto a lei che, con le mani strette al petto, cade a terra colpito a morte.

La polizia accorre bloccando le uscite. Se nessuno è uscito il colpevole e l’arma del delitto devono per forza trovarsi nella sala. Ma, non trovando niente e non sapendo che pesci pigliare, si decide di ricostruire la scena del crimine rimandando il film, con un volontario che accetta di sedersi nel posto del defunto.
Giunti alla stessa scena, parte il colpo di pistola, e lo spettatore seduto allo stesso posto di quello precedente muore colpito al petto.

Ormai tutti parlano di un evento soprannaturale, anche i giornalisti e la tv suppongono le cose più assurde. La polizia brancola nel buio. Un sociologo suggerisce l’ipotesi di contatti con il mondo degli spiriti, ma il questore è piuttosto seccato da queste spiegazioni soprannaturali e decide di far ripetere tutto sedendosi lui sulla sedia fatale.
Al momento cruciale, l’eroe del film western, invece di mirare al suo avversario, cerca in sala con lo sguardo…

10 commenti

  1. Articolo bellissimo che mi ha riportato indietro di tanti anni , quando da bambino negli anni sessante non perdevo quasi nessuno dei programmi riportati.
    Alcuni sceneggiati ( come si chiamavano allora) ricordo perfettamente di averli visti alla loro prima trasmissione ( ovvero non in replica) e che spesso ho amato tantissimi; altri sceneggiati li ricordo poco e male e altri ancora non li ricordo affatto soprattutto quelli più recenti.
    Sarebbe bello un articolo che parlasse delle fiction di fantascienza e soprannaturale realizzate negli ultimi anni dalla rai ( se ce ne sono).

  2. Salve amici Qi mancano ,, SAUND…. CON PITER FONXZ. , DI UGO GREGORETTI,, UNA SERATA CON SALGARI. CON GIGI PROIETTI,,, E ,,, IL CONTO DI MONTECRISTO ,,, riadattamento fantapolitica grottesco del 1982.,,,,,,, Eva Futura,,,,,, oltre il 2000 il computer e la fabbrica dell uomo non si spara ai poeti,,, ,,, I 5 della scuola,, OBIETTIVO LUNA,,,, i legionari dello spazio,,,, il marziano Filippo ULTIMA FACCIA DI MEDUSA,,, L ISOLA DEL TESORO REG NARGHERITJB197I ALICE NEL PAESE DELE MERAVIGLIE. CJUHFFDTFUNI PINOCCHIO LAURA STORM RACCONTI FANTASTICI 4 DI LE J E 8 DI VKASDTFI ECCXSVBBINKBESER FRUIBILI AL PUBBLICO LIBERAMENTE TRAMITE YOUTUBE COME CENEDINO CE FJNAIA X L’A PURA CULTURA E CONOSCI ENZA URGE SOLLECITARE LE TFCBD RAI CHE AGVJINJNO SONO TROPPO I RITARDO SIAMO NEL E020 ALE XJZMOCI DA FARE IL TEMPO STRINGE. GRAZIE X L’A COLLABORAZIONE. PIETRO DA TORINO FANTAPOLITICA

  3. Ricordo (ma siamo già negli anni ’80), l’episodio “La specialità della casa” (1982) di Augusto Zucchi, facente parte della serie “Il fascino dell’insolito”, ispirato al noto romanzo breve omonimo di Stanley Ellin, già portato sullo schermo tv (per ben due volte) da Alfred Hitchcock. Ma la versione di Zucchi era ottima ed è un peccato che molti non la rammentino.

  4. Per me che divoravo Urania sin dalla tenera età il top fu ovviamente “I Racconti di Fantscienza” di Blasetti perchè erano senza filtro e finalmente si prendeva in considerazione la Hard Sci-Fy americana di Leinster, Sheckley, Matheson e Brown con ovviamente “spazio” per i Santoni Bradbury e Asimov. Non che gli inglesi o il solito Calvino mancassero…ma il geniale Blasetti aveva capito dove stava andando la Fantascienza, forse avrebbe potuto avere di più, intendo come puntate, ma la tetta fuori della Malfatti nei “Sosia” di Bradbury e la lettura della “Sentinella” di Brown causarono al solti scompiglio, e pensate che era già il ’79…
    Comunque l’idea dei mini episodi e della lettura di mini-racconti da parte di Foà affiancato da Cigoli e da de Rossi rendeva il formato divertentissimo, con Blasetti a presentare un po’ come “Alfred Hitchcock Presents” ma senza essere luciferino come il Maestro inglese.

  5. Ma chi si ricorda un sceneggiato dove la protagonista era Giulia . Sceneggiato francese, poi interrotto dopo alcune puntate dalla Rai .

  6. Sto’ cercando di ritrovare uno sceneggiato che aveva come protagonista ina marca di moto che induceva i possessori a suicidarsi. Qualcuno ricorda qualcosa in piu’?

  7. Trovato, non mi ricordavo proprio bene, ora provo a vedere se si trova su youtube. Lo sceneggiato si chiamava : gli occhi del drago

    • sei riuscito a trovarlo lo sceneggiato gli occhi del drago?

  8. Aiutatemi a capire quale sia lo sceneggiato in bianco e nero in cui, man mano durante la storia si scopriva che il mondo come da noi vissuto, era controllato da un altro mondo in cui degli umani (veri) manipolavano il nostro mondo di pura rappresentazione, usando una sorta di supercomputer per guardare le scene del secondo mondo e poter eventualmente fermare il tempo e “congelare” le persone ed aggirarsi tra loro. Direi che è andato in onda tra il 1975 e il 1978 non più in là, c’entrava la Francia del futuro, ma potrei mescolare due sceneggiati (nell’articolo si fa riferimento a quest’ultima cosa, a “Gamma”, ma nel riassunto non si dice il fatto fondamentale dell’idea platonico-fantascientifica che il nostro mondo sia un’immagine governata da un vero mondo al di fuori, quindi non credo sia Gamma)

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