GLI AUTORI SVELANO IL FUTURO DI NATHAN NEVER

GLI AUTORI SVELANO IL FUTURO DI NATHAN NEVER

Bepi Vigna (autore e co-creatore), Glauco Guardigli (curatore) Romeo Toffanetti (disegnatore), Mario Alberti (disegnatore) e Sergio Giardo (copertinista e disegnatore) discutono del presente, passato e futuro di Nathan Never.

Si è conclusa da poco la 16° edizione del Trieste Science+Fiction Festival, uno tra i maggiori eventi italiani per gli appassionati di fantascienza. A parte l’ampia scelta di film in anteprima nazionale e mondiale, quest’anno è stato caratterizzato anche dalle presenza di ospiti importanti del mondo del cinema come Rutger Hauer (interprete dell’androide di Blade Runner) e Dario Argento.
Tra le varie iniziative sono state organizzate, inoltre, un’esposizione di tavole originali di Nathan Never, per celebrare il suo venticinquesimo anniversario, e una conferenza a cui ha partecipato parte dello staff del mensile bonelliano.

Disegno di Sergio Giardo

Disegno di Sergio Giardo

Alcune delle domande rivolte sono del pubblico presente o del moderatore, alcune mie.

Venticinque anni di vita editoriale per un fumetto non sono certo pochi; non a caso, uno dei temi trattati dai relatori è stato il rapporto di Nathan Never con la fantascienza e l’evoluzione nel tempo del concetto di tecnologia.
Nel primi numeri (erano i primi anni ’90), i personaggi della serie usavano schermi a tubi catodici, i computer erano un intrico di cavi e i protagonisti usavano le cabine telefoniche, data l’assenza dei cellulari. Nel corso degli anni si è cercato di andare pari passo con la tecnologia dal momento che, come ha affermato Vigna: “Abbiamo sempre cercato di far coincidere il mondo di Nathan con la realtà, perché volevamo che la sua società fosse un riflesso esasperato della nostra. Anche nei film di fantascienza c’è sempre stato questo problema, non è sempre facile disegnare il futuro, ma ci siamo sempre impegnati per dare un tocco realistico al look del mondo di Nathan Never”.

zSecondo Sergio Giardo: “Il segreto sta nel dare il look giusto agli oggetti, anche. 2001 Odissea nello spazio ha un design prettamente anni ’60, ma tuttora trasmette l’idea di fantascienza. Possono esserci anche oggetti di cui non si conosce l’utilizzo, ma se hanno il look giusto funzionano ai fini della storia”.

Tavola di Roberto De Angelis

Tavola di Roberto De Angelis

Interessante anche il punto di vista di Mario Alberti: “La tecnologia arriverà ad un punto tale che sarà l’estetica a decidere la forma dell’oggetto. Il mondo di Nathan Never è un mondo a sé stante, quindi non è vero che debba per forza corrispondere all’evoluzione del nostro mondo. Raccontare storie è un po’ come raccontare balle, basta che la bugia abbia le sue gambe e stia in piedi. Il mondo di Nathan è il mondo di Nathan e va avanti con le sue gambe”.

Copertina originale di Mario Alberti

Copertina originale di Mario Alberti

Inoltre si è parlato delle nuove miniserie che ricalcano le origini del personaggio. Il curatore Glauco Guardigli ci ha spiegato: “L’idea è nata molti anni prima che la Bonelli pubblicasse altre miniserie. La nostra intenzione è stata quella di creare uno spazio in cui i tre creatori (Medda, Serra e Vigna) avessero carta bianca per affrontare le origini del personaggio. Lo ha fatto Vigna, con AnnoZero (disegni di Roberto De Angelis), da poco conclusa e che sta avendo un buon riscontro tra i lettori; lo farà Medda, coadiuvato ai disegni da Germano Bonazzi, con una miniserie che debutterà in edicola a maggio 2017; e concluderà Serra nel 2018, con una storia che rimescolerà le carte, portando avanti anche un discorso sul linguaggio, e non solo sul personaggio”.
La miniserie di Serra sarà diversa dalle altre, in quanto vedrà Nathan attraversare i vari generi della fantascienza, ogni albo sarà interpretato da un autore diverso.

Tavole originale del n. 300

Tavole originale del n. 300

Vigna parla della sua miniserie: “Abbiamo voluto ampliare l’immaginario nathanneveriano iniziando dal numero 300 della serie, in cui abbiamo ipotizzato l’esistenza di un universo narrativo che comprenda i vari personaggi bonelliani. Che cosa sono le storie a fumetti della Bonelli se non diversi universi narrativi con personaggi che agiscono in tempi diversi? Con AnnoZero ho voluto narrare le origini di Nathan come se ci fosse una versione differente da quella che fino ad ora hanno conosciuto i lettori. E solo il lettore è padrone di accettare o meno queste rivelazioni. In pratica, portare il lettore ad un meccanismo che disfi la realtà, e nel frattempo farlo riflettere sul suo rapporto con la serie a fumetti stessa”.

Prove per Nathan Never e Susan Connery

Prove per Nathan Never e Susan Connery

Cosa ci riserva il futuro di Nathan? Vigna dice: “Continuiamo con la strada intrapresa fino ad oggi, cioè avere una continuity interna alla serie; esaurito un ciclo di storie, circa ogni due anni, creiamo una nuova saga capace di coinvolgere i lettori e di costituire l’inizio di una nuova fase del personaggio. In questo momento stiamo lavorando ad una nuova saga, che non solo porterà un rinnovamento, ma ci permetterà di sbarazzarci di alcuni personaggi non più necessari“.

Prove per Jerry Lone e Legs Weaver

Prove per Jerry Lone e Legs Weaver

Glauco: “Stiamo facendo piazza pulita di tutti gli spin-off. L’idea è quella di chiudere entro due anni l’Universo Alfa, dopo aver portato a termine le serie già in lavorazione, e di concentrarci sul personaggio principale. Appena saremo soddisfatti di quello che abbiamo in mano, valuteremo se sarà il caso di portare avanti nuove testate legate all’universo di Nathan Never”.

Prove per Laura e Ann Never e Sigmund Baginov

Prove per Laura e Ann Never e Sigmund Baginov

“Inoltre abbiamo appena concluso un contratto con Book On A Tree, la società guidata dallo scrittore Pierdomenico Baccalario, per preparare una serie di romanzi per ragazzi, dedicati ai personaggi bonelliani da giovani, supervisionati dai rispettivi creatori. Baccalario ha scritto quello su Martin Mystere, mentre gli altri (Nathan, Zagor, Gea, Tex) saranno affidati ad autori della sua scuderia. Tra il 2018 e il 2019 abbiamo in programma anche una serie di racconti su una versione più matura dei personaggi, e ogni racconto sarà accompagnato da una storia a fumetti che narrerà le stesse vicende da un punto di vista diverso. Per progetti su linguaggi differenti dal cartaceo, purtroppo siamo bloccati per almeno un altro paio d’anni, a causa di vecchi contratti sui diritti d’autore. Sbloccata la situazione, inizieremo con qualche progetto per internet, dato che è una piattaforma che consente uno stanziamento di fondi non eccessivo, e una risposta dal pubblico abbastanza rapida”.

E il nemico più odiato/amato dal pubblico che fine ha fatto? Parliamo di Mr. Alfa (vedo uno sguardo d’intesa e uno scambio di sorrisi tra Vigna e Glauco, inizia a rispondere Vigna e conclude Glauco): “Forse il personaggio più complesso e affascinante dell’universo di Nathan Never. Quest’anno abbiamo fatto una riunione per decidere finalmente come chiudere la vicenda di un personaggio così complicato. In un primo momento si era pensato a Stefano Vietti, ma attualmente è troppo impegnato con la sua testata Dragonero; quindi abbiamo deciso che sarà Vigna a scrivere la storia che concluderà la vicenda di Mr. Alfa. Ma non si sa ancora quando vedrà la luce. Come Nathan, anche noi sapevamo che un giorno saremmo stati costretti ad affrontarlo definitivamente…”.

Foto by Raina

ho scritto e pubblicato racconti, fumetti, un cortometraggio, articoli e recensioni. Nel tempo libero lavoro anche. Su fb mi trovate come ButchWolf. johnilbastardo@gmail.com

3 commenti

  1. Una precisazione doverosa. La società guidata da Pierdomenico Baccalario a cui è stata affidata la realizzazione dei romanzi è “Book on a tree” che ha sede in Inghilterra.

    • Grazie per la segnalazione, Andrea. Ho parlato con Glauco e mi ha chiarito la situazione, quindi ho corretto l’articolo e inserito il link della nuova società.

      • Ti ringrazio tantissimo! Buon lavoro e alla prossima.

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