018, LA DITTATURA DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

018 è un manga di Akira Miyagawa uscito per Star Comics in un box contenente entrambi i due volumi della serie.

Chi legge manga o segue anime sarà sicuramente abituato a scene simil-apocalittiche o a futuri sorprendenti dove le macchine (e i supercomputer) sono riusciti a ritagliarsi uno spazio all’interno della società umana.

Essendo anch’io appassionato di storie del genere, nate un po’ sulla scia di quel capolavoro che è Akira, non ho avuto problemi ad ambientarmi nel mondo di 018, il manga in due volumi della talentuosissima Akira Miyagawa.

Non temano però quelli che, invece, sono un po’ più a digiuno di queste storie, perché la Miyagawa ha creato un world building ben strutturato nel quale è assai facile muoversi, nonostante le premesse della storia siano un tantino complesse.

Pensate a un Giappone nel quale due supercomputer, dopo essere stati messi in funzione e aver servito per anni il Paese, hanno deciso di diventare indipendenti, proprio come degli esseri umani “qualunque”.

In questo scenario muovono i loro passi Aya e Naoki, una ragazza e un ragazzo apparentemente come tanti altri, che però si portano dietro un evento passato che ha cambiato totalmente le loro vite.

In un giorno come tanti, i due ragazzi si vedono improvvisamente inseguiti da strani robot che vogliono a tutti i costi acciuffare Naoki, il quale sembra nascondere un segreto che può ribaltare le sorti del mondo…

È un segreto che trae origine proprio da quell’incidente che ha visto coinvolti lui e Aya da bambini e che ha cambiato totalmente le loro vite e quelle delle loro madri.

Devo dirlo: a me 018 ha ricordato proprio l’amato Akira di Otomo, un po’ per l’ambientazione e un po’ per le azioni e reazioni dei due protagonisti nel corso della storia. Certo, le due opere sono assai diverse tra loro, eppure sin dal primo capitolo risulta chiaro che l’autrice si sia in qualche modo ispirata a Otomo… che tra l’altro la Miyagawa cita proprio all’interno della storia, affidando il suo nome a uno dei personaggi secondari (insieme a quelli di Toriyama e Tezuka).

C’è tanta forza in questi soli due volumi e sgorga tutta dai due protagonisti che, anche se inizialmente sembrano due semplici adolescenti, in realtà rivelano un background ricco e complesso (ma non per questo complicato).

I ritratti che ci offre la Miyagawa sono in continuo sviluppo, degno di opere molto più lunghe. A muovere entrambi è un unico sentimento, l’amore, che Naoki nasconde mentre Aya non conosce ancora bene. Ma sarà proprio l’amore il catalizzatore della storia e la linfa vitale che permetterà alla ragazza di crescere con grandi risultati.

Non da meno, come abbiamo detto, è il world building. La Miyagawa ci mostra un futuro (che corrisponde al nostro presente) in cui macchine e supercomputer si inseriscono perfettamente, andando a occupare tutte un posto ben stabilito e finendo per condizionare sviluppi e sorti del mondo. C’è dello straordinario piazzato proprio lì, nell’ordinarietà più banale.

Se la storia mi è piaciuta molto, devo però ammettere che i disegni mi hanno spesso fatto storcere il naso. Lo stile della Miyagawa è un po’ retrò, e ci sta tutto, quello che stona è la caratterizzazione grafica dei personaggi. Per esempio, Aya e Tami, la sua migliore amica, a livello visivo sono praticamente uguali e a distinguerle è soltanto la lunghezza dei loro capelli.
Nei disegni secondo me la Miyagawa deve ancora maturare, anche perché il character design dei personaggi incide tanto su un’opera.

018

• Autrice: Akira Miyagawa
• Editore: Star Comics
• Genere: Seinen
• Pagine: 192
• Uscita: 6 ottobre 2023
• Prezzo: € 18,90
• Nazionalità: Giapponese

LA STORIA

A nove anni dalla loro attivazione due supercomputer hanno preso il controllo del Giappone. L’unica speranza di sconfiggerli è in possesso di Naoki, il figlio di chi li ha creati. Con la sua amica d’infanzia Aya darà il via a una strenua lotta contro le due potenti macchine. Tra intrighi e tracce di ciò che sarà, inizia l’emozionante avventura di un ragazzo e una ragazza attraverso un affascinante mondo fantascientifico. 



(Da Everpop).