MIRIAM LEONE, LA NUOVA EVA KANT IN 18 SEQUENZE

Miriam Leone

Gli appassionati di fumetti erano in fibrillazione da quando avevano saputo che i Manetti Bros avrebbero realizzato un nuovo film dedicato a Diabolik, il secondo dopo quello del 1968 di Mario Bava (con Marisa Mell nella parte di Eva Kant). Divide soprattutto la scelta degli interpreti.

Luca Marinelli e Valerio Mastandrea, rispettivamente Diabolik e Ginko, dalla maggioranza dei cultori non sono ritenuti adatti a incarnare i leggendari personaggi creati da Angela Giussani nel 1962. Mentre Miriam Leone è stata scelta per il ruolo di Eva Kant. Anche su di lei le opinioni divergono, ma una buona percentuale sembra favorevole. In ogni caso, tagliata per la parte o no, dopo aver interpretato dieci film e figure femminili quasi mai memorabili, per l’attrice l’opportunità di dare vita alla bellissima e tenace ladra è di quelle che non capitano spesso, specialmente dalle nostre parti.

Celebriamo Miriam Leone attraverso alcuni video che ne ripercorrono la carriera cinematografica e televisiva.

 

Nata a Catania il 14 aprile del 1985, Miriam Leone a ventitré anni manda a Roma le foto per il provino di Prima Miss dell’anno. Dopo essersi aggiudicata la vittoria, passa direttamente in finale a Miss Italia, dove si aggiudica la fascia di Miss Cinema e poi quella di più bella d’Italia. Nonostante fosse stata esclusa dalla gara, viene ripescata poiché colpisce la giuria tecnica con le sue misure (89/60/90 per 1 metro e 76), il sorriso e gli splendidi occhi verdi. “La prima Miss dai capelli rossi”, come scrivono i giornali, si reca subito dopo negli Stati Uniti per seguire un corso di recitazione di tre mesi, vinto insieme con il concorso.

 

Come ogni Miss Italia che si rispetti gira subito il primo spot, nella fattispecie quello per l’acqua minerale Rocchetta, di cui viene realizzata anche una versione in francese per il mercato svizzero.

 

Da giugno a settembre del 2009 esordisce come conduttrice su Rai Uno presentando il contenitore Uno Mattina estate.

 

Sempre nell’estate del 2009 presenta ancora su Rai Uno lo show Mare latino.

 

Nel 2010 il maestro del cinema erotico all’italiana Tinto Brass in una intervista indica Miriam Leone come protagonista ideale di un suo film: “Con quelle sue camicette strette su un petto bello, fiorente, che attira gli sguardi e le mani”. L’idea di Brass non si è mai concretizzata, anche perché Miriam Leone, pur lusingata, ha risposto che non avrebbe mai accettato un’eventuale proposta. Così i primi passi sul set li muove nel 2010 grazie a Genitori & figli – Agitare prima dell’uso, di Giovanni Veronesi. Per sua fortuna appare solo per pochi minuti. Non va certo meglio con il successivo I soliti idioti – Il film, diretto da Enrico Lando (2011). Anche in questo caso però Miriam Leone (un’inviata televisiva) fa più che altro un’apparizione. Nel 2009 torna in Rai per presentare su Rai Due Mattina in famiglia, in onda il sabato e la domenica.

 

Dalla stagione seguente Mattina in famiglia viene spostato su Rai Uno. Miriam Leone, confermata alla conduzione, partecipa anche alle edizioni del 2011-2012 e 2012-2013, che cambiano titolo diventando Unomattina in famiglia.

 

Nello stesso periodo prende parte ad altri show su vari canali Rai. Nel 2011, su Rai4 recita accanto a Omar Fantini in alcuni sketch della puntata pilota di Big End – Un mondo alla fine, andata in onda il 28 dicembre.

 

Un’altra trasmissione televisiva a cui partecipa è Wikitaly – Censimento Italia, trasmessa dai Rai Due in seconda serata per 10 puntate nella primavera del 2012. Presentata dal comico Enrico Bertolino, racconta in chiave comica il censimento Istat fatto all’inizio di quell’anno.

 

Sempre nel 2012 su Rai Movie è il volto di Drugstore, un magazine che si occupa del mondo della cultura multimediale e giovanile. “Una conduzione molto recitata e impostata”, come spiega lei stessa.

 

L’anno successivo Drugstore diventa Movie Drugstore, in onda ancora su Rai Movie da febbraio per ventitré puntate e questa volta dedicato esclusivamente al cinema.

 

Il ritorno sul grande schermo avviene nel 2014 con Fratelli unici (regia di Alessio Maria Federici), una delle tante commedie insipide che caratterizzano il cinema italiano del nuovo millennio. In questo caso se non altro Miriam Leone ottiene per la prima volta un ruolo di una certa sostanza: è Sofia, vicina di casa di uno dei due protagonisti.

 

Cercando di sfruttare il grande successo di Benvenuti al Sud, il regista Luca Miniero realizza nel 2014 La scuola più bella del mondo, sempre sceneggiato insieme a Massimo Gaudioso. Per ottenere il premio come miglior istituto, il preside di una scuola media della provincia di Siena decide di ospitare alcuni ragazzi di una scuola di Accra, in Ghana. Il bidello però sbaglia e scrive invece Acerra, spedendo la lettera a una scuola in difficoltà, il cui preside aveva chiesto aiuto al Presidente della Repubblica. Miriam Leone interpreta la professoressa della scuola senese Margherita Rivolta. Accanto a lei Christian De Sica, Rocco Papaleo e Angela Finocchiaro.

 

In linea teorica l’interpretazione più prestigiosa di Miriam Leone, almeno per il momento, dovrebbe essere quella in Fai bei sogni, diretto nel 2016 da Marco Bellocchio. Il film, liberamente tratto dal romanzo autobiografico di Massimo Gramellini, vede protagonista Valerio Mastandrea, tuttavia non è proprio tra i migliori di Bellocchio e il ruolo di Miriam Leone è poco più che accessorio (compare per pochi minuti). Dello stesso anno è Un paese quasi perfetto, anch’essa una commedia piuttosto simile, come spunto, a Benvenuti al Sud. Infatti è la versione italiana di un film francese ed è diretto da Massimo Gaudioso. Il chirurgo estetico Gianluca accetta di andare a prestare servizio come medico condotto in un paesino della Basilicata. Non sa che gli abitanti, quasi tutti in cassa integrazione, vogliono convincerlo a restare così da poter avere i requisiti necessari per ottenere i fondi europei e aprire una fabbrica. Miriam Leone è Anna, la barista del paese di cui ovviamente Gianluca si innamora.

 

Nel 1943 lo squattrinato cameriere Arturo, siciliano trapiantato a New York, per poter sposare Flora, promessa al figlio di un boss, deve raggiungere la sua terra d’origine e ottenere il sì del padre della ragazza. Per farlo, si arruola nell’esercito americano che prepara lo sbarco in Sicilia. Succede nel secondo film diretto e interpretato da Pierfrancesco Diliberto (in arte Pif) In guerra per amore, sempre del 2016. Miriam Leone ovviamente è Flora, ma la sceneggiatura segue troppe vicende secondarie e il suo ruolo risulta anche in questo caso un po’ offuscato. Quando al regista hanno chiesto perché avesse scelto Miriam Leone per la parte di Flora, la risposta è stata: “Scherzosamente dico, guardando Miriam Leone, uno andrebbe in guerra per Miriam Leone, io ci andrei in guerra”.

 

Tra le varie serie televisive a cui Miriam Leone ha preso parte vanno citate 1992 (2015) e 1993 (2017), entrambe dirette da Giuseppe Gagliardi. L’idea di realizzare una fiction su Tangentopoli permette all’attrice di affrontare il personaggio della soubrette “disposta a tutto” Veronica Castello: coinvolta nelle indagini, presenta qualche sfumatura (seppur stereotipata) in più rispetto ai precedenti. Da notare che nella serie Miriam Leone è stata la protagonista di scene considerate “molto sexy”, le uniche finora.

 

In una delle puntate di 1993 vediamo il suo personaggio esibirsi sul palcoscenico del teatro Margherita in uno dei varietà del Bagaglino.

 

Il primo ruolo principale Miriam Leone lo ottiene in Metti la nonna in freezer, diretto nel 2018 da Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi. Non è solo per questo motivo che può essere considerato il miglior film (ci vuole poco) della sua ancora breve carriera. Lo spunto di partenza è interessante. La giovane restauratrice Claudia, in crisi finanziaria, tira avanti con la pensione della nonna. Quando l’anziana muore, Claudia si fa convincere dalle sue collaboratrici che l’unico modo per continuare a percepire il denaro è congelare il cadavere. Nella sua vita però entra l’integerrimo finanziere Simone (Fabio De Luigi), che s’innamora a prima vista.

 

Annotiamo che l’ultimo film uscito nelle sale di cui è stata protagonista, Il testimone invisibile (2018, Stefano Mordini), l’ha già introdotta nelle atmosfere da cinema noir che saranno quelle di Diabolik. Nella prossima stagione cinematografica verrà invece presumibilmente distribuita la commedia sentimentale diretta da Emiliano Corapi L’amore a domicilio.

 

Fare l’attrice era il mio sogno, ma da ragazza di provincia mi pareva impossibile.
Miriam Leone

 

 

8 commenti

  1. Veronica Castello e Valeria Ferro sono già due personaggi memorabili comunque

  2. Penso che interpreterà una Eva memoràmibile…

  3. “Fare l’attrice era il mio sogno, ma da ragazza di provincia mi pareva impossibile”.
    Ma c’è scritto che è nata a Catania, la città in cui vivo, che non è proprio un posto insignificante, e da cui provengono musicisti e artisti di ogni tipo.
    Se fosse nata a Boscotrecase, che avrebbe fatto?

    • Va beh intende che è nata fuori dal giro dove è più facile avere i contatti giusti, come Milano o Roma, ad esempio. Avrebbe detto lo stesso se fosse nata, che so, a Lecce o a Udine.

  4. In effetti è nata ad Acireale, non a Catania… Per questo dice di provincia

  5. Piccola inesattezza: le sue misure erano 89-66-90. Che poi sia un’attrice non brava ma dalla bellezza che, in USA sarebbe considerata banale, ma in Italia é particolare, attira il pubblico ignorante.
    Odiosa in 1994 (nel senso che il personaggio é popolare per le scene hot) e piatta in “Non uccidere”… ce la sta mettendo tutta comunque…

  6. Trovo che Miriam Leone sia una delle donne più belle mai viste. Anche se la più bella in assoluto ritengo sia Kristen Stewart. Ma la somiglianza tra le due è imbarazzante.

  7. Certo che per il tipo di bellezza aggressiva di Miriam Leone, mentre Eva ha una bellezza dolce e aristocratica, sarebbe stata perfetta per … SATANIK (la rossa del diavolo).

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