FERNANDO FUSCO PRIMA DI TEX

FERNANDO FUSCO PRIMA DI TEX

Fernando Fusco, nato a Ventimiglia (Imperia) nel 1929, è noto soprattutto come autore di Tex. Debutta nell’editoria nel 1948, disegnando alcuni episodi di una serie chiamata Jeff Cooper, proseguita poi da G. Zamperoni. E collabora con Il Vittorioso durante il periodo di leva.

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Scott Darnal

Nel 1957 si trasferisce in Francia, dando il via a un periodo ricco di collaborazioni. Disegna Scott Darnal su testi di Georges Sandierer per le Editons Mondiales di Cino Del Duca, prima su L‘Intrépide e poi sul settimanale femminile Mireille. Per questa ultima testata Fusco pubblica come autore completo la serie di Magali.

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Per le Editions Montsouris disegna Cendrine ed Esperanza. Mentre per l’agenzia Mondial Press produce strisce pubblicate sui quotidiani regionali. Sempre per i quotidiani disegna 1002 strisce della serie fantascientifica Cosmos An 2200 su testi di Claude Vaincourt.

Adatta romanzi, come L’uomo che ride di Victor Hugo e Salammbo di G. Flaubert per l’Intermonde Agency.

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L’edizione francese di Tarzan disegnata da Fernando Fusco

Fusco disegna anche serie di fumetti che riprendono il successo di Bonanza e di Tarzan per Sagéditions. Prosegue con altri serial televisivi come Aigle Noir, Rintintin e Le Cheval de fer. Ancora eroi a cavallo come Willy West e Plume de Flaco.

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Due tavole originali di Willy West

 

Tutti lavori eseguiti nel corso degli anni sessanta. Soprattutto di genere western per la Francia, ma anche storie sentimentali per il mercato inglese.

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Alcuni eroi disegnati da Fernando Fusco negli anni sessanta

 

Prima di rientrare in Italia comincia a collaborare con lo sceneggiatore Luigi Grecchi, anche lui residente in Francia. Disegnando alla fine degli anni sessanta Lone Wolf per il settimanale Intrepido della Universo, seguito nei primi anni settanta da I Due dell’Apocalisse e vari fumetti autoconclusivi della serie I Romanzi della Frontiera.

Lone Wolf, il Re della Solitudine è uno dei personaggi più rappresentativi della Casa Editrice Universo, insieme a Billy Bis, Ghibli, Sorrow e Cristall.

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La serie de I Due dell’Apocalisse, scritta da Luigi Grecchi, viene inizialmente disegnata da Ferdinando Fusco e quando il disegnatore ligure lascia la Universo passa a Gino Pallotti.

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Nel 1973, Fernando Fusco entra a far parte della scuderia dei disegnatori di Tex, l’eroe di Gian Luigi Bonelli.

Un tavola de “L’idolo di smeraldo”, la prima storia di Tex disegnata da Fernando Fusco su testi di Gian Luigi Bonelli, uscita nel n. 168 dell’ottobre 1974

 

Fernando Fusco disegna Tex fino al 2010, quando lascia il fumetto per dedicarsi alla pittura. Scompare il 9 agosto 2015.

 

L’Albo dell’Intrepido del 1972 offriva, come al solito, una storia completa e una a puntate, cruciverba, barzellette, 2 pagine di Tarzan e Pedrito el Drito, insomma un numero vario ma un po’ striminzito. In seguito aumenterà la foliazione e terrà a battesimo tante serie di successo. In questo numero abbiamo un “libero” disegnato da Fernando Fusco. Una delle sue poche storie ambientate nell’epoca moderna.

Una delle serie sicuramente meno nei “canoni” tradizionali di Fusco è Rock & Roll i palafitticoli, scritta sempre da Luigi Grecchi per l’Intrepido.

Purtroppo il segno pulito e tondo del Fusco umoristico risulta un po’ compromesso dal colore fuori registro, però la metà delle pagine sono in bianco e nero.


I palafitticoli non hanno avuto fortuna e negli anni settanta i settimanali della Universo punteranno solo sul fumetto realistico. Anni nei quali, del resto, Fusco lavorerà solo per la concorrenza…

 

(C) degli aventi diritto

 

 

3 commenti

  1. Il disegnatore di Tex che ho amato di meno in assoluto… Forse per l’interpretazione che dava del viso del ranger (troppo duro), forse per i fisici delle persone (sembrava che sotto gli abiti ci fossero dei cassoni squadrati e non dei corpi), forse per il disegnare figure ripetitive (il grassone che muove le fila dei complotti, le donne smunte ed efebiche).

    • Personalmente i suoi lavori per la Universo e il Tex del suo debutto sulla collana. Anche se ho sempre trovato i suoi cavalli disegnati con uno “scarto” fra la parte anteriore e quella posteriore. Ma il suo segno mi mette di buon umore quando rileggo i suoi fumetti.

      • Personalmente preferisco…

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