GACHIAKUTA, LA SOCIETÀ DELLO SPRECO

GACHIAKUTA, LA SOCIETÀ DELLO SPRECO

Fa il suo debutto finalmente anche in Italia uno dei manga più discussi e amati degli ultimi tempi: Gachiakuta, di Kei Urana e Hideyoshi Andou. Senza dubbio uno shonen di una qualità che si ritrova soltanto nei manga dei tempi andati. 

La storia di Gachikuta ha un incipit non così nuovo, ma che grazie al talento degli autori sorprende e intriga come se fosse qualcosa di mai visto prima.
Rudo, il protagonista, è un abitante del distretto “dei poveri”, una baraccopoli dove la popolazione vive di stenti e degli scarti dei più ricchi.

GACHIAKUTA, LA SOCIETÀ DELLO SPRECO



Da tempo, per aiutare il padre adottivo Legt, Rudo scorrazza nell’ombra all’interno del “quartiere ricco”, alla ricerca di scarti gettati via senza pensarci due volte. Nonostante le sue imprese siano pericolose e illegali, Rudo continua fin quando viene accusato ingiustamente della morte di Legt (ucciso da un personaggio mascherato) e gettato nel “baratro”.
Al risveglio, Rudo scopre di essere finito sulla Terra e che il suo luogo d’origine non è altro che una città sospesa in movimento che sversa continuamente i rifiuti sui poveri abitanti terrestri.

GACHIAKUTA, LA SOCIETÀ DELLO SPRECO



Non mi emozionavo per una serie shonen da tantissimo tempo, e quasi avevo iniziato a pensare che non ci sarebbero state più nuove serie valide. Eppure è arrivato Gachiakuta, con la sua potenza esplosiva e i suoi irriverenti personaggi, dalla caratterizzazione strepitosa.
I personaggi di Gachiakuta, oltre ad avere personalità ricche e variegate, si caratterizzano per le sfaccettature che vengono fuori a ogni capitolo e a ogni volume, per dar vita a un quadro unico.

Ci si aspetterebbe che questo aspetto riguardi soprattutto Rudo, ma non è così, perché anche a un personaggio come Legt, mostrato davvero per poco tempo, viene riservata una certa attenzione e dato un background breve ma d’impatto.
Il primo volume ci fa capire alla perfezione questo aspetto, ma nei prossimi sarà un continuo crescendo di personaggi e di evoluzioni. Ovviamente non mancano i focus su Rudo, che è un ottimo protagonista, ricco di potenziale e complesso.



Come ogni buon manga che si rispetti, in Gachiakuta non mancano tematiche importanti e attuali. Quella che predomina è il valore che diamo alle cose e quanto facilmente ci sbarazziamo di ciò che ci annoia, senza pensare al bene e alla salute di chi ci circonda o al valore dell’oggetto o della persona. Non manca il tema della fiducia e quello dell’amicizia, come in tutti i più bei shonen.

Un’altra sorpresa è lo stile dei disegni. Il tratto è sporco, ma la “sporcizia” risulta adatta per una storia come questa che ruota attorno ai rifiuti. Per certi versi il tratto di Gachiakuta richiama quello di Soul Eater, soprattutto per il registro pop che entrambi i manga si portano dietro. Ciò che più mi ha ricordato la serie di Atsushi Okubo sono gli occhi dei protagonisti di Urana e Andou, nei quali c’è un pozzo di follia, travolgente al punto tale da far perdere il lettore tra le pagine del libro.

GACHIAKUTA

  • Autore: Kei Urana
  • Editore: Star Comics
  • Genere: Shonen
  • Pagine: 192
  • Uscita: 27 settembre 2023
  • Titolo originale: Gachiakuta
  • Nazionalità: Giapponese






LA STORIA

Il giovane Rudo vive nella baraccopoli alle porte di una ricca città assieme al padre adottivo Legt. Qui lo spreco è all’ordine del giorno: i cittadini benestanti producono tonnellate e tonnellate di spazzatura, che vengono periodicamente gettate in un gigantesco Abisso. Anche coloro che si sono macchiati di gravi crimini vengono scaraventati in questo baratro.
Il ragazzo disprezza la leggerezza con cui i più ricchi gettano via le cose, perché Legt gli ha insegnato che in tutti gli oggetti, se trattati con cura, può nascere una sorta di anima. La vita di Rudo cambia completamente quando viene accusato di un terribile omicidio ed è condannato all’Abisso. Privato di tutto, gli rimane solo il desiderio di vendetta per sopravvivere.



(Da Everpop).


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