LE SCALE NEI FILM DI STANLEY KUBRICK

LE SCALE NEI FILM DI STANLEY KUBRICK

Le scale sono un elemento importante nelle opere di molti registi, per esempio Alfred Hitchcock.
In quasi tutti i film di Stanley Kubrick si può vedere una scala nella scena (e in certi casi in evidenza nell’inquadratura) in cui, per un motivo o per l’altro, la vita del personaggio o dei personaggi principali cambia.

LE SCALE NEI FILM DI STANLEY KUBRICK

Il bacio dell’assassino

 

Nel 1955 Kubrick gira il secondo lungometraggio, Il bacio dell’assassino (Killer’s Kiss).È la storia di un pugile trentenne, Davey, che dopo aver perso l’ennesimo incontro, salva una ragazza, Gloria, dalle avance di Vinnie, proprietario del dancing dove lavora come entraîneuse. Davey e Gloria cominciano a frequentarsi e decidono di partire insieme, così Vinnie, roso dalla gelosia, cerca di far uccidere Davey.
Poco dopo l’inizio del film, tra i minuti 00:05:36 e 00:06:12, Davey e Gloria escono dai rispettivi appartamenti, scendono le scale del condominio e si incrociano nel cortile. Ancora non si conoscono.
Quando invece i due hanno già una relazione, al minuto 00:37:30, Gloria sale le scale che conducono al dancing per chiedere a Vinnie i soldi che le deve. Kubrick inquadra le scale dall’alto, con sopra il cartello su cui è scritto Watch Your Step.
Poco dopo (al minuto 00:41:10) stessa inquadratura. Questa volta vediamo due sgherri di Vinnie scendere le scale e chiamare Gloria, che nel frattempo se ne è andata senza aver ricevuto il denaro da Vinnie. Gloria è ferma davanti all’ingresso. Uno dei due sgherri le dice che Vinnie ha cambiato idea e vuole darle i soldi. Gloria risale le scale. L’inquadratura dura trenta secondi.
Dopodiché, di nuovo l’inquadratura (al minuto 00:43:07), quando Gloria scende le scale dopo essere stata pagata.
È evidente che per Kubrick le scale e la scritta, inquadrate quando è Gloria a salirle e a scenderle (poco dopo è Vinnie a scendere, ma Kubrick lo inquadra dalla strada) significano qualcosa.
La frase Watch Your Step tradotta in maniera più o meno letterale significa “Attenti ai gradini” o “Guardate dove mettete i piedi”. Ma può ovviamente avere un senso più ampio.

Il punto di rottura in Il bacio dell’assassino è collocato proprio tra le due inquadrature della scala e della scritta Watch Your Step, nelle sequenza citata in cui Gloria chiede i soldi a Vinnie e scatena la sua gelosia.
Non vanno dimenticate inoltre le scale di sicurezza usate da Davey, Vinnie e uno dei due sgherri nella sequenza dell’inseguimento, e nel finale la scala della stazione ferroviaria da cui scende Gloria per raggiungere Davey.

Nel film successivo, Rapina a mano armata (The Killing, 1956), il protagonista, Johnny, vuole rapinare la sala scommesse di un ippodromo. Mette insieme una banda e nella scena in cui raggiunge l’ufficio dove è custodito l’incasso, sale una scala a chiocciola in ferro.
I momenti topici in Orizzonti di gloria (Paths of Glory, 1957) sono due e in entrambi c’è una scala. Al minuto 00:08:46 il generale Mireau, dell’esercito francese, scende i gradini che dalla trincea portano al locale del comando per comunicare al colonnello Dax l’ordine di conquistare il Formicaio, un avamposto tedesco. Più avanti (al minuto 0:39:28), su uno scalone del comando dell’esercito francese si svolge un dialogo tra Mireau e Dax, nel quale il generale sfoga la sua rabbia minacciando di rovinare il colonnello.

In Spartacus (id., 1960), al minuto 00:34:00, uno dei gladiatori sale una scala per portare a Spartacus la notizia del combattimento alla morte voluto da Crasso. Come dice poco più avanti Lentulo Batiato, l’addestratore di schiavi, è proprio questo combattimento a scatenare la rivolta dei gladiatori contro Roma.
D’altronde, il fatto che in Spartacus Gracco salga dei gradini per andare a suicidarsi dimostra che per Kubrick la scala ha sempre una funzione drammatica e viene collocata nel momento che segna il destino del personaggio.

LE SCALE NEI FILM DI STANLEY KUBRICK

Lolita

 

L’utilizzo simbolico della scala è ancora più rilevante in Lolita (id., 1962). Si può affermare che la scala della casa degli Haze, dove si trasferisce Humbert Humbert, sia una vera e propria co-protagonista in tre scene della prima parte del film.
Quando Lolita sale per portare la colazione a Humbert. Poi quando corre su prima di partire per il campeggio e saluta Humbert: per la prima volta in questa scena i due personaggi lasciano trasparire il loro sentimento. Nella stessa sequenza, poco dopo, Humbert legge la lettera scrittagli da Charlotte, nella quale la donna confessa di amarlo e di voler diventare sua moglie. Humbert cambia umore e capisce che sposando Charlotte potrà avere Lolita.

Nella scena topica Humbert Humbert riceve una telefonata nella quale gli viene detto che Charlotte è stata investita da un’automobile. Nell’inquadratura di Humbert al telefono, la scala della casa è dietro di lui, quasi incombente in una scena che opera una frattura nella vita dei personaggi e nel film: tanto è vero che Lolita, dopo aver saputo della morte della madre, dice: “Tutto è cambiato, così all’improvviso”.

Una seconda e definitiva frattura avviene alla fine della seconda parte. Humbert sale i due scalini dell’ospedale, quando vuole portare via Lolita, ma scopre che la ragazza è già stata dimessa. A questo punto le vite dei due personaggi divergono definitivamente, e Humbert incontra Lolita solo quando lei è ormai sposata e aspetta un bambino.
Lolita si conclude con l’uccisione dello scrittore Quilty da parte di Humbert (anche se Kubrick inizia il film con questa scena). Humbert spara al rivale, colpevole di avergli portato via Lolita, mente Quilty sta cercando di fuggire su per la scala della sua villa.

In 2001: Odissea nello spazio (2001: A Space Odissey, 1968) dopo un’ora, 19 minuti e 30 secondi, gli astronauti David e Frank, del Discovery 1 in missione su Giove, scendono una scala per recarsi nella capsula C (sul cui sportello la scritta Caution in un certo senso equivale a Watch Your Step).
Il dialogo tra i due all’interno della capsula rivela i dubbi riguardanti il comportamento del computer di bordo, Hal 9000, che controlla l’astronave. David e Frank concludono che una volta appurato che Hal 9000 funziona male, dovranno disattivarlo.
Quando Hal causa la morte di Frank, e non ubbidisce agli ordini di Davey, l’astronauta lo disattiva, salendo una scala che conduce al locale dove si trova la memoria del computer, inquadrata dal basso per venti secondi e non certo accessoria nell’immagine.

Arancia meccanica (A Clockwork Orange, 1971) è contrappuntato dall’uso delle scale ma due momenti in particolare segnano il destino di Alex, il protagonista. Al minuto 0:28:19 Alex scende le scale del palazzo dove abita con i genitori. I suoi amici e compagni di scorribande notturne, i tre Drughi, lo stanno aspettando. La scala resta nell’inquadratura per qualche secondo mentre Alex parla con loro. Dim lo prende in giro e Alex capisce che sta per perdere il comando della banda, perciò con un’azione violenta stabilisce chi è il capo.
Come in Lolita, una scala è presente nella scena che sostanzialmente separa in un prima e in dopo l’esistenza di Alex (e divide in due parti il film). Dim e Georgie si vogliono vendicare di Alex. Dopo aver tentato di rapinare una donna finendo con l’ucciderla, Alex infatti viene tradito dagli amici. Uscendo dalla casa della donna, Alex scende tre gradini. Viene colpito in faccia con una bottigliata da Dim e lasciato urlante a terra, mentre sopraggiungono le auto della polizia.

Redmond Barry, il protagonista di Barry Lyndon (id., 1975) ambisce a diventare un gentiluomo e ci riesce nella seconda parte del film. A separarla dalla prima parte, che vede Barry militare prima nell’esercito inglese e poi (dopo aver disertato) in quello prussiano, è una scena nella quale sotto le spoglie del cavaliere di Balibari sale la scaletta della carrozza (dopo 1 ora, 23 minuti e 20 secondi) e viene “scortato fino alla libertà”.

Shining

 

In Shining (The Shining, 1980) non è certo casuale il fatto che Kubrick inquadri così tante scale. Le prime appaiono al minuto 00:14:07, ma solo in secondo piano, quando il direttore dell’Overlook accompagna Jack e Wendy a visitare l’appartamento che occuperanno.
Al minuto 00:24:40: vediamo prima la macchina da scrivere, poi una lenta zoomata indietro scopre la scala del salone, vero e proprio elemento centrale della narrazione.
Ricompare al minuto 00:29:53, nella scena in cui Wendy chiede a Jack come procede il lavoro e Jack mostra i primi sintomi di follia. Al minuto 00:31:34 la scena si conclude con la medesima inquadratura e una breve carrellata indietro, quando Wendy lascia il salone.
Nella scena topica del film (dopo 1 ora, 20 minuti e 35 secondi) la scala del salone diviene protagonista assoluta: Jack minaccia Wendy e lei lo colpisce con la mazza da baseball, facendolo cadere giù per i gradini.

Anche in Shining, dunque, una scala ha un ruolo primario nel momento in cui si crea una situazione conflittuale tra il protagonista e gli altri personaggi: qui tra Jack e Wendy (tra Gloria e Vinnie in Il bacio dell’assassino, Dax e Mireau in Orizzonti di gloria, Humbert Humbert e Charlotte in Lolita, Alex e i Drughi in Arancia meccanica) e un conseguente mutamento esistenziale.
Avviene lo stesso negli ultimi film di Kubrick: Full Metal Jacket (id., 1987) e Eyes Wide Shut (id., 1999). Due ostacoli utilizzati per l’addestramento delle reclute in Full Metal Jacket sono sostanzialmente delle scale: le vediamo nella scena che sviluppa il rapporto conflittuale tra il soldato Lawrence, soprannominato “Palla di lardo”, e il sergente maggiore Hartman.

Un conflitto, seppure più sfumato, è alla base di Eyes Wide Shut: ne deriva un cambiamento nel rapporto tra i coniugi William e Alice. Al minuto 00:12:23 William sale la grande scala illuminata durante la festa data nella villa del ricco Victor Ziegler. Ziegler ha bisogno di lui. La sua assenza viene notata da Alice, che lo crede in compagnia di due modelle. Dalla scena della scala nasce dunque il sospetto di Alice, che in seguito durante una discussione confessa al marito un sogno in cui lo tradiva e che forse non è stato solo un sogno. Un dubbio assale William e diventa un’ossessione.

Che le scale siano state un soggetto significativo (forse simbolico) per Kubrick lo dimostrano alcune fotografie realizzate appena diciassettenne per la rivista newyorchese Look.

 

 

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