PUPAZZI ANIMATI NELLA TV DEGLI ANNI SESSANTA E SETTANTA

Negli anni sessanta e settanta all’interno della Tv dei ragazzi sono state trasmesse diverse serie con protagonisti dei pupazzi mossi con fili, mani nascoste o animati con la cosiddetta tecnica a passo uno (stop motion), utilizzando cioè una cinepresa che riprende un fotogramma per volta riproducendo le varie scene con i movimenti dei personaggi. Pupazzi realizzati con stoffa, plastilina o altri materiali come, per esempio, la carta.
Molti sono stati realizzati da artisti italiani quali Maria Perego, Ennio Di Majo, Tinin e Velia Mantegazza, Francesco Misseri. Sono state trasmesse anche serie inglesi, francesi, tedesche, del Nord ed Est Europa.

Le serie sono state quasi tutte trasmesse dal Programma nazionale (l’attuale Rai Uno) nella Tv dei ragazzi o nella fascia dei Più piccini che la precedeva. Per gli altri casi verrà specificato nel corso dell’articolo.

Mercoledì 12 ottobre 1960 vanno in onda Le storie di Topo Gigio, fiabe sceneggiate di Guido Stagnaro. Con la presentazione di Milena Zini nelle prime serie e di Graziella Antonioli in quelle successive. Pupazzi realizzati da Maria Perego.

Sono le avventure del famoso topolino creato nel 1959 dall’autrice televisiva Maria Perego. Topo Gigio ha un carattere romantico e affettuoso, è goloso di formaggio e, ovviamente, detesta i gatti. Incontra altri personaggi e animali insieme alla sua fidanzata, la topolina Rosy, e il suo amico “Ino”, un topolino con gli occhiali. La serie fu trasmessa fino al 4 luglio del 1962. Iniziarono poi altri episodi dal 10 dicembre del 1965, con la presentazione del Mago Zurlì, alias Cino Tortorella.

Mercoledì 7 novembre 1962 vanno in onda le Piccole Storie, programma di fiabe sceneggiate per i più piccini a cura di Guido Stagnaro, con i pupazzi di Ennio Di Majo. Da mercoledì 21 novembre le “piccole storie” iniziano a raccontare le avventure della Gallina Tric Trac e del suo pulcino Robby, che tengono compagnia per tutti gli anni sessanta in diverse stagioni.

La Gallina è un giocattolo meccanico che appartiene a un bambino capriccioso, il quale pretende che faccia un uovo. Per accontentarlo la sua mamma mette un uovo dentro il giocattolo, ma questo blocca i movimenti automatici della gallina. Il bambino, deluso e arrabbiato, l’abbandona sul prato. Ed ecco che accade l’impensabile: la gallina inizia a muoversi e a parlare, e dall’uovo nasce il pulcino che chiama Robby.
Iniziano così le avventure di Robby e della Gallina Tric Trac, che si arricchiscono via via di nuovi personaggi: la volpe Caterina e il suo rampollo, il volpacchiotto Celestino, il pulcino di nome 14, l’ochetta Corallina e tanti altri.

Mercoledì 20 novembre 1963 va in onda Natalino, con i pupazzi di Ennio Di Majo. Presenta Sandro Tuminelli. Regia di Lyda C. Ripandelli.

Natalino è un pupazzo con i capelli d’argento che entra in un bosco magico dove incontra tanti animaletti che diventano suoi amici. Il primo incontro è con il coniglio Sonetto, che aspira a diventare poeta e a cui Natalino dà una mano. In cambio viene accompagnato nel bosco dove fa conoscenza con il ghiro, sempre affamato, e con l’orso Melone, gelosissimo dei suoi meloni.

Martedì 10 marzo 1964 va in onda Snip e Snap (1960), serie britannica di Halas & Batchleor diretta dall’artista danese Thoki Yenn.

Snip sono un paio di forbici magiche, e Snap un cagnolino di carta tipo origami creato proprio da Snip, che ha il potere di animare gli oggetti, non solo di carta ma anche di altri materiali come, per esempio, di cotone. Snap incontra diversi personaggi, con Snip sempre pronto a intervenire in caso di bisogno. A dare fastidio a Snap ci sono altri due cani: Snarl, un prepotente bulldog, e Sniff. L’ambientazione in cui si muovono i personaggi è composto da oggetti reali e altri realizzati con la carta.

Giovedì 16 luglio 1964 va in onda Sooty, l’orsetto burattino (The Sooty Show, 1955-1967), serie britannica creata dal presentatore e burattinaio Harry Corbett, a cui subentra il figlio Matthew.

Le avventure quotidiane dell’orsetto Sooty e dei suoi amici: il cagnolino Sweep e la piccola panda Soo.

Mercoledì 11 gennaio 1967 va in onda Cappuccetto a pois, di Federico Caldura e Gustavo F. Veltroni. Pupazzi di Maria Perego. Regia di Giuseppe Recchia. Il personaggio aveva esordito sulla Televisione della svizzera italiana qualche anno prima, nei programmi per i bambini.

Cappuccetto è una bambina che vive con la nonna in una casetta in mezzo al bosco. I suoi amici sono il funghetto Saverio, sempre distratto, il coniglietto Trallallà, l’uccellino Cu-Cu, il Grillo Verde e Locco Allocco. Il suo avversario è Lupo Lupone, che però non è tanto temibile perché alla fine gli vanno sempre tutte storte, nonostante si impegni a fare brutti scherzi a Cappuccetto, che non si lascia abbindolare.

Mercoledì 5 aprile 1967 vanno in onda Le avventure di Minù e Nanù, a cura di Guido Stagnaro. Pupazzi di Ennio Di Majo.

Un fratellino e una sorellina che abitano nella villa di un paese chiamato Treponti, dove vivono le avventure con gli abitanti del paese.

Giovedì 9 novembre 1967 alle 17, all’interno del programma Il teatrino del giovedì, va in onda Galileo e gli Animatti, testi di Tinin Mantegazza, pupazzi di Velia Mantegazza. Regia di Eugenio Giacobino.

Protagonista è il piccolo bruco Galileo che giunge nel paese degli Animatti: “animali matti” che recitano filastrocche nelle loro avventure. Luigino è il cane con il cappello, il Cavalier Stampella è un polipo che si muove grazie a una stampella, la Fata Muccona è una mucca che vola su una scopa a reazione. Si sono anche il leone Leopoldo, la scimmia Sgniff Sgnaff, il Brontosauro brontolone e tanti altri.

Gli Animatti tornarono giovedì 4 gennaio 1968 con le nuove avventure dal titolo Nel bosco degli Animatti. Poi da giovedì 17 ottobre 1968 con Il ritorno degli Animatti, regia di Giuseppe Recchia. E giovedì 4 dicembre 1969 con Viva gli Animatti, regia di Guido Stagnaro. Vengono replicati nei primi anni settanta.

Giovedì 1 febbraio 1968, all’interno del programma Il teatrino del giovedì, va in onda Il tesoro di nonno Tobione, testi di Roberto Brivio e pupazzi di Giorgio Ferrari. Regia di Francesco Dama.

L’inventore Tobia, il nipotino Pippo e il suo cane Ringo scoprono una pergamena che parla del tesoro di nonno Tobione, famoso pirata del 16° secolo. I tre partono alla ricerca del tesoro nascosto in un isola, sfruttando la macchina del tempo realizzata da Tobia.

Giovedì 14 marzo 1968, all’interno del programma Il teatrino del giovedì, va in onda Le favole di re Però, testi e regia di Guido Stagnaro. Pupazzi di Ennio Di Majo.

Il Re Però è un piccolo monarca simile nell’aspetto a una figura ritagliata da una carta da gioco. Suo scopo è esaudire i desideri e i capricci di sua figlia, la principessina Perina. Si fa aiutare dall’astronomo del regno, che ha anche il compito di creare nuovi giocattoli.

Venerdì 3 maggio 1968, all’interno del programma Lanterna magica, va in onda Le avventure di Patrik e Putrik (Patrick och Putrik, 1966), serie svedese diretta da Alvar Eriksson.

Due pupazzi inventano sempre nuovi giochi divertenti interagendo con l’ambiente reale.

Giovedì 9 maggio 1968, all’interno del programma Il teatrino del giovedì, va in onda Il cane Gippo. Testi di Tinin Mantegazza, pupazzi di Velia Mantegazza e regia di Guido Stagnaro.

Gippo, nonostante sia un cagnolino ben curato e con una bella medaglietta d’argento con nome e indirizzo del padrone, è sempre alle prese con l’accalappiacani.

Venerdì 30 agosto 1968, all’interno del programma Lanterna magica, va in onda La giostra incantata (Le Manège enchanté, 1963-1967), serie francese creata dall’animatore Serge Danot. Trasmessa anche su Telemontecarlo dal settembre del 1979 con il titolo Bobo e Company.

Le avventure del cane Peluche (Pollux), Angelina, Corallina e Baffoblù, Azalea la mucca, Flappy il coniglio e Ambrogio la lumaca. Tutti ospiti della giostra incantata e in cerca di giochi e allegre avventure.

Giovedì 12 dicembre 1968, all’interno del programma Il teatrino del giovedì, va in onda Nel paese dei Pirimpilli. Testi di Gici Ganzini Granata, pupazzi di Giorgio Ferrari e regia di Peppo Sacchi.

I Pirimpilli sono ometti che vivono a Pirimpillo, dove c’è un albero parlante molto saggio a cui tutti chiedono consigli. Il protagonista è Patitù, che vorrebbe dare una mano ma combina sempre pasticci mettendo nei guai il re Pirimpò. Ritornano giovedì 23 ottobre 1969 con Le stagioni dei Pirimpilli.

Giovedì 6 marzo 1969, all’interno del programma Il teatrino del giovedì, va in onda I sogni di Ernesto, testo e regia di Guido Stagnaro. Pupazzi di Ennio Di Majo.

Un topo sogna di diventare famoso come i suoi “colleghi” che sono conosciuti nel mondo: Topolino, Topo Gigio, Speedy Gonzales.

Giovedì 5 giugno 1969, all’interno del programma Il teatrino del giovedì, va in onda Buffo e Baffo, testo di Ernesto Ferrero. Pupazzi di Gianni Di Majo. Regia di Peppo Sacchi.

Protagonisti sono due buoni amici che litigano spesso, anche perché Baffo fa il prepotente, mentre Buffo è di animo più buono.

Giovedì 12 marzo 1970, all’interno del programma Il teatrino del giovedì, va in onda Quattro cuccioli di periferia. Testi di Gici Ganzini Granata, pPupazzi di Giorgio Ferrari e regia di Peppo Sacchi.

Gaspare è il maggiore dei quattro cuccioli, ama le macchine e i motori. Nicola è l’intellettuale, ama i fumetti e le avventure. Oscar è l’artista, magro e sempre affamato, ama la chitarra e il suo mangiadischi. Il più piccolo e Tappo, vispo, curioso e chiacchierone, ama i campi e la fotografia. I quattro vivono in periferia, dove hanno composto una canzone che è il loro inno.

Giovedì 4 giugno 1970, all’interno del programma Il teatrino del giovedì, va in onda Buonanotte Paolino. Testi di Tinin Mantegazza, pupazzi di Velia Mantegazza e regia di Francesco Dama.

Paolino è un bambino di quattro anni simpatico e allegro. Dopo essere andato a letto, in ogni puntata viene svegliato da un diverso personaggio con cui vive fantastiche avventure: le ambientazioni esterne, come montagne rocciose, lontani pianeti e navi di pirati, non sono altro che i mobili e le suppellettili di casa.

Martedì 20 ottobre 1970 va in onda L’Orso Gongo. Testi di Gici Ganzini Granata, pupazzi di Giorgio Ferrari e regia di Peppo Sacchi.

Gongo è un orso sempre gongolante di gioia. Sua amica è la formica Milletre, l’ultima del formicaio ma anche la più laboriosa, la quale indica a Gongo dove trovare del buon miele. Ma a difesa del miele c’è l’ape Zippi, pronta a fermare l’orso golosone.

Martedì 15 dicembre 1970 va in onda Porto Pelucco. Testo e regia di Guido Stagnaro, pupazzi di Giorgio Ferrari.

Racconti ambientati in un minuscolo villaggio ligure. C’è il guardiano del faro, Capitan Giagni; il suo aiutante Giovanni, che ha un pappagallo mangione e dormiglione; il padrone della trattoria dei pescatori, che tutti chiamano il Luchin; un pescatore detto “Il Napoli”, perché proveniente dalla Campania. E infine i due piccoli protagonisti: Gelsomino, nato nella località marina, e Pagnucca, che invece viene dalle montagne. I due amici si aiutano a vicenda.

Venerdì 15 gennaio 1971, all’interno del programma Un, due e… tre, va in onda Bella bolla sempre in viaggio (Pépin la bulle, 1969), serie francese di Italo Bettiol e Stefano Lonati.

Protagonisti sono i simpatici giocattoli del piccolo Pépin, che viaggiano per il mondo dentro una bolla di sapone. C’è Brigantina, una bambola dalle guance paffute; la scimmietta Carcadé, pigra, golosa e pasticciona; e il tucano Elzeviro, saggio e pacato.

Martedì 2 marzo 1971 va in onda Paolino in soffitta. Testi di Tinin Mantegazza, pupazzi di Velia Mantegazza e regia di Francesco Dama.

In soffitta, dietro gli scatoloni dei vecchi giornalini del papà, Paolino incontra il gatto Alfonso, che ha conosciuto di persona tutti i protagonisti di quei giornalini e inizia a raccontargli le avventure.

Martedì 4 maggio 1971 va in onda Girometta, Beniamino e Babalù. Testi di Lia Pierotti Cei, pupazzi di Ennio Di Majoe regia di Maria Maddalena Yon.

Due bambini incontrano un cane che chiamano Babalù. Nel corso delle avventure si imbattono in altri personaggi: Battista il trasformista, Madama Tiritera, il signor Tuttoso; il sig. Strambotto che conosce gli uccelli, e il mastro Domisoldò che insegna musica. Ognuno ha il compito di fornire ai giovani telespettatori informazioni sulle piante, sui fiori, sugli alberi e sui doveri verso gli altri.

Martedì 19 ottobre 1971 va in onda Nel fondo del mare. Testi di Tinin Mantegazza, pupazzi di Velia Mantegazza e regia di Peppo Sacchi.

La storia parla di due esploratori subacquei: il professor Morel e suo figlio Marco, che a bordo di un batiscafo esplorano le profondità marine.

Martedì 11 gennaio 1972 va in onda Il segreto della vecchia fattoria. Testi di Gici Ganzini Granata, pupazzi di Giorgio Ferrari e regia di Maria Maddalena Yon.

Il piccolo Chicco incontra in una vecchia fattoria una fata di nome Tatuma, che con un incantesimo può renderlo piccolo come una coccinella. In queste dimensioni Chicco vive avventure nei campi, tra i fili d’erba, le radici e gli insetti, aiutato dal fido cane Pelone.

Giovedì 6 luglio 1972 va in onda Filopat e Patafil (Filopat und Patafil, 1962), serie tedesca creata da Gunter Rätz.

Due pupazzi realizzati con filo e materiali di scarto: Patafil è quello piccolo, amante della musica, la pittura, il giardinaggio e altre attività; il più alto è Filopat, che guasta sempre le iniziative dell’amico con la sua goffaggine e prepotenza.

Mercoledì 27 settembre 1972 va in onda Nel bosco dei Pogles (Pogles’ Wood, 1965-1968), serie britannica di Oliver Postgate e Peter Firmin.

Le storie di una famiglia di gnomi: papà e mamma Pogles, che vivono nella base di un albero. C’è anche il loro figliolo adottivo Pippo, o Pippetto, in realtà figlio del Re delle fate, che è in compagnia di una specie di scoiattolo di nome Tog. La loro vita nei boschi interagisce con il mondo “reale”, fornendo degli insegnamenti ai piccoli telespettatori.

Giovedì 9 novembre 1972 va in onda Il giro del mondo in 80 giorni, ispirato dal romanzo di Giulio Verne. Sceneggiatura di Umberto Simonetta ed Enrico Vaime, pupazzi di Giorgio Ferrari e regia di Peppo Sacchi.

Il gentiluomo inglese Phileas Fogg scommette con gli amici del suo club di essere in grado di compiere il giro del mondo in 80 giorni. Lo accompagnerà il suo fido domestico Passepartout…

Giovedì 4 gennaio 1973 va in onda L’albero prigioniero. Testi di Tinin Mantegazza, pupazzi di Velia Mantegazza e regia di Maria Maddalena Yon.

La storia di una piccola comunità di animali con il problema dell’inquinamento causato dall’avanzare della cività.

Giovedì 1 marzo 1973 va in onda La strada verso la luna. Testi di Gici Ganzini Granata, pupazzi di Giorgio Ferrari e regia di Francesco Dama.

Un Picchio canterino ci racconta atraverso una fiaba la storia del volo umano: dalle prime ali disegnate da Leonardo all’allunaggio degli astronauti. I suoi ascoltatori sono un ciuffolotto di nome Ciuffo e uno scricciolo detto Scriccio: stanno imparando a volare sotto la guida del colonnello Colombo, istruttore irascibile e impaziente. I due preferirebbero giocare, ma sono costretti invece a seguire le lezioni.
Ogni puntata è divisa in tre parti. Nella prima ci sono le avventure dei birbanti Ciuffo e Scriccio che incontrano vari personaggi, poi la storia del volo umano raccontata dal Picchio, e infine la meccanica del volo sotto la guida del colonnello Colombo.

Giovedì 26 aprile 1973 va in onda Sussi e Biribissi, tratto dal romanzo di Paolo Lorenzini. Sceneggiatura di Salvatore Baldazzi e Donatella Ziliotto. Adattamento per i pupazzi di Tinin Mantegazza. Pupazzi di Velia Mantegazza. Scene di Ennio di Majo. Regia di Maria Maddalena Yon.

La storia di due piccoli amici fiorentini agli inizi del Novecento. Dopo aver letto il romanzo di Giulio Verne “Viaggio al centro della Terra” decidono di ripetere l’impresa. Biribissi ha un gatto di nome Buricchio, che assume le vesti di cantastorie-narratore delle avventure

Lunedì 21 maggio 1973 vanno in onda Le avventure di Wistel (Die lustigen Abenteuer des Wistel, 1964), serie della Germania Ovest. Soggetto e animazione di Ferdinand Diehl.

Wistel scopre tante cose da ammirare nel prato dove vive, trovandosi sempre coinvolto in un sacco di avventure e guai.

Mercoledì 21 novembre 1973 va in onda la serie britannica Piccolo paese (Chigley, 1969). Soggetto e pupazzi di Gordon Murray.

Lord Belborough, assistito dal maggiordomo Brackett e, a volte, dal signor Winnie Farthing, si occupa della ferrovia del piccolo paese di Chigley, provvedendo al trasporto delle merci. La dimora del ricco signore è Winkstead Hall, con la pinacoteca e i giardini per gustare il tè, che i concittadini possono visitare liberamente. Ci sono anche la biblioteca, l’orto e il garage per le locomotive, tra cui Bessie, che il lord adora guidare. Tra gli altri personaggi troviamo Mr. Cresswell, proprietario della fabbrica di biscotti gestita da Mr. Fletcher, dove lavora l’operaio Wille Munn. Mr. Rumpling è il proprietario della chiatta, il signor Clutterbuck è il costruttore, mentre Mr. Gubbins e Mr. Sneed sono i due spazzini.

Martedì 15 gennaio 1974 va in onda Viaggio al centro della terra, ispirato al romanzo di Giulio Verne. Riduzione televisiva di Gici Ganzini Granata, pupazzi di Giorgio Ferrari e regia di Mario Morini.

Il viaggio fantastico del professor Lindenbrook, che, accompagnato dal nipote Alex e dalla guida Hans, scende nelle profondità della Terra.

Martedì 12 febbraio 1974 va in onda Ciondolino, tratto dal libro di Vamba. Adattamento televisivo di Alessandro Brissoni e  Lia Pierotti Cei. Pupazzi di Giorgio Ferrari. Regia di Alessandro Brissoni.

È la storia di Gigino, un ragazzino sveglio e intelligente che però non ha voglia di studiare, e invidia le formiche perché pensa che non hanno niente da fare. All’improvviso, viene trasformato proprio in una formica…

Mercoledì 17 aprile 1974 vanno in onda Le erbette (The Herbs, 1968) serie britannica di Michael Bond. Pupazzi e regia di Ivor Wood.

Storie ambientate in un orto-giardino dove i protagonisti sono la personificazione di un’erba. Il personaggio principale è il leone Prezzemolo, timido e amichevole. Poi abbiamo Ruchetta, un cagnolino che combina sempre pasticci, e il gufo Salvia, molto irascibile. Ci sono anche personaggi umani, ma sempre con riferimenti a erbe: il signor Basilico, un aristocratico che ama cacciare; sua moglie, la signora Rosmarino; il giardiniere Lauro, il poliziotto Cicorione, comare Cipolla, compare Sedano, il maggiore Timo e così via.

Martedì 14 maggio 1974 va in onda L’atlante di Topino. Resti di Tinin Mantegazza, pupazzi di Velia Mantegazza e regia di Maria Maddalena Yon.

Topino vive in una biblioteca e vorrebbe viaggiare per il mondo, conoscere la fauna e la flora di paesi lontani e vivere tante avventure. A soddisfare le curiosità del topolino ci pensa l’Atlante della biblioteca, che si anima e gli dice di iniziare a sfogliarlo perché è in grado di farlo viaggiare all’istante in qualsiasi parte del mondo che desidera.

Lunedì 28 ottobre 1974 va in onda la serie francese Le avventure di Colargol (Les Aventures de Colargol, 1967). Riproposta da venerdì 26 marzo 1976 e da martedì 8 febbraio 1977. Una nuova serie partì il 2 settembre 1980 con il titolo Il giro del mondo di Colargol.

Colargol è un piccolo orsetto che ama viaggiare per il mondo e cantare insieme ai suoi amici. Il personaggio fu ideato dalla scrittrice francese Olga Pouchine nel 1950, prendendo spunto dalle storie che raccontava al figlio per farlo addormentare. Le prime avventure vennero incise su un disco dalla casa discografica Philips che ottenne grande successo. Albert Barillé, produttore della casa cinematografica Procidis, acquistò i diritti del disco portandolo sul piccolo schermo. Così partirono le avventure dell’orsetto, sotto la direzione dell’animatore polacco Tadeusz Wilkosz.

Martedì 5 novembre 1974 va in onda La casa di ghiaccio, di Gici Ganzini Granata. Pupazzi di Giorgio Ferrari. Regia di Maria Maddalena Yon.

Le avventure del piccolo Narvick e della sua amica Aina, che vivono tra i ghiacci con il cane Quik.

Martedì 14 gennaio 1975 va in onda Il Professor Glott. Testi di Piero Peroni e Sergio Vecchio, pupazzi di Giorgio Ferrari e regia di Roberto Piacentini.

Quattro rappresentanti di un popolo proveniente da Alfa Centauri giungono sul nostro mondo, ma non sanno come comunicare con i terrestri. Il professor Glott, aiutato dal suo amico Ultimo e dall’inseparabile scimmietta Clementina, viene ingaggiato dalle massime autorità per poterci capire qualcosa. Ma i cattivi sono in agguato per cercare di impadronirsi dell’astronave aliena. Iniziano così fughe e inseguimenti che fanno compiere a Glott, Ultimo e ai Centauri un viaggio per l’Italia. Glott ne approfitta per spiegare ai visitatori la storia dei dialetti e della lingua italiana. Un viaggio anche nel tempo, grazie agli alieni che hanno modificato l’auto del professore in modo da permettere viaggi nell’antica Roma, nella Firenze del Trecento e poi a Napoli e in Sicilia.

Venerdì 25 aprile 1975 va in onda La ronda del metronotte. Telefiaba di Tinin Mantegazza, pupazzi di Velia Mantegazza e regia di Eugenio Giacobino.

Protagonista è Celestone, un metronotte aiutato dalla fata Conigliessa. Suo avversario è Rubalizio, che rapina gli ignari abitanti. Il programma unisce notizie didattiche (nella prima puntata si parla del pane), scenette comiche, canzoncine e filastrocche.

Sabato 15 novembre 1975 va in onda Una mano carica di… (Fingerbobs, 1972), un programma britannico di Joanne e Michael Cole. Regia di Michael Grafton-Robinson.

Il conduttore è l’attore Rick Jones, protagonisti sono cinque pupazzi: Topodito, lo Scampo, il gabbiano Gulliver, il corvo Gracchio e la tartaruga Lampo. In ogni puntata c’è una parte di preparazione con i pupazzetti, che Jones anima con le mani. Quindi parte una storia, il cui contenuto, anche se fantastico e avventuroso, contiene elementi educativi e formativi per i piccoli telespettatori. I temi sono i più vari: le pietre, la casa, il legno, i semi, i fiori, la danza, i suoni, i colori eccetera.

Lunedì 1 dicembre 1975 va in onda Il gatto settemestieri. Telefiaba di Tinin Mantegazza, pupazzi di Velia Mantegazza e regia di Maria Maddalena Yon.

Settemestieri esordisce cantando sempre una filastrocca che descrive le sue capacità: “Sette mestieri io li so fare, forse settanta ne posso insegnare, sono un esperto di motoidraulica, di fabbroceramica e di ippoareonatuica, sono un cervello, cervello fino, sono un esperto di audiocrino, la mia cultura è enciclopedica, sono un esperto di ciclofonetica, di ovomeccanica, di tritaburro, se c’è da fare subito accorro, Sette mestieri io li so fare e settecento ne posso insegnare, e settemila ne posso elencare, subito accorro se c’è da fare”.

Il gatto ha un piccolo amico, Luigino, che si trova spesso nei pasticci perché non sa come utilizzare gli attrezzi. Allora accorre il gatto a insegnargli l’uso degli strumenti grazie al suo vasto sapere.

Venerdì 5 dicembre 1975 va in oda Il brontolosauro che viene dal ghiaccio (Urmel aus dem Eis, 1969) serie della Germania Ovest tratta dal romanzo omonimo di Max Kruse. Regia di Harald Schäfer. Con il Teatro delle Marionette di Ochmichen Augsburg.

Le avventure del professor Tibatong, della sua governante, la maialina Wutz a cui ha insegnato a parlare, e del piccolo Tim, un orfanello che ha adottato. Mentre il professore espone le sue teorie sul brontolosauro viene deriso dai colleghi. Decide allora di imbarcarsi per l’isola di Titiwu, nei mari del sud, dove incontra la lucertola Wawa, il pinguino Ping, l’elefante marino, il tucano Schusch, e a tutti insegna a parlare. Un giorno sulla spiaggia trovano un uovo portato da un iceberg…

Lunedì 2 febbraio 1976 va in onda I primi uomini sulla Luna, tratto dal romanzo omonimo di H.G. Wells. Adattamento televisivo di Gici Ganzini Granata, pupazzi di Giorgio Ferrari e regia di Maria Maddalena Yon.

Protagonisti sono due distinti inglesi: lo scienziato Mr. Cavor e lo scrittore Mr. Bedford. Un giorno, mentre Bedford sta scrivendo le proprie memorie, dal laboratori dell’inventore Cavor giungono botti ed esplosioni. Cavor ha realizzato la “cavorite”, un materiale impermeabile al calore e alla forza di gravità. Con questa mirabolante sostanza ha in mente di costruire una sfera volante per raggiungere la Luna, trascinando con sè il povero Mr. Bedford.

Lunedì 7 giugno 1976 va in onda Briopazio. Favole di Guido Stagnaro, pupazzi di Velia Mantegazza e regia di Maria Maddalena Yon.

Protagonisti sono i bimbi Lella e Teo, appassionati dello spazio. I due riescono a entrare in possesso di un’astronave trovata nel loro giardino. Dopo essere entrati, l’astronave inizia un vorticoso viaggio che li porta sul pianeta Briopazio. Qui incontrano un bizzarro personaggio di nome Settepiù, che ha i capelli che sembrano carta stagnola e due antenne al posto delle orecchie: si tratta del capo del pianeta. Li conosce e si dichiara loro amico perché li vedeva da tempo sul cronovideo.

Venerdì 29 ottobre 1976, all’interno della Tv2 ragazzi, va in onda Quaqquao, serie animata in stop-motion di Francesco Misseri, realizzata con gli origami, le figure con la carta.

Quaqquao è un paperotto che va in giro per il mondo per incontrare soprattutto gli animali, di cui si diverte a imitare il verso e a insegnar loro il suo.

Giovedì 17 febbraio 1977 va in onda Le magiche storie di Gatto Teodoro (Bagpuss, 1974), serie britannica creata da Peter Firmin e Oliver Postgate.

Teodoro è un gatto di pezza a strisce bianche e rosa che si trova in un negozio di oggetti smarriti. Il negozio è stato organizzato da Emily, una ragazza che raccoglie oggetti perduti e danneggiati, mettendoli in vetrina affinché i proprietari possano ritrovarli. Quando trova uno di questi oggetti lo piazza davanti al gatto, che poi si anima e, insieme a lui, si animano anche gli altri giocattoli del negozio: la bambola di pezza Madeleine, il ranocchio-pupazzo Gabriel, il picchio di legno Yaffle e dei piccoli topini scolpiti sul lato di un organo. Una volta “risvegliati”, questi personaggi riparano l’oggetto per farlo trovare in perfette condizioni al proprietario che dovesse venire a riprenderlo. Madeleine di solito canta una canzone narrando la storia dell’oggetto, con Gabriel che la accompagna suonando il banjo, mentre i topini effettuano le riparazioni sotto la direzione del picchio che non è mai soddisfatto del loro impegno.

Giovedì 3 marzo 1977 va in onda Mio e Mao, serie animata in stop motion di Francesco Misseri, realizzata con la plastilina.

Mio e Mao sono due gattini di colore bianco e rosso, che si divertono a giocare nel loro giardino. Spinti dalla loro insanabile curiosità stringono amicizia con altri animali incontrati di volta in volta. Anche l’ambiente in cui interagiscono è fatto con plastilina colorata. I personaggi si esprimono con suoni onomatopeici.

Lunedì 7 marzo 1977 nella Tv2 Ragazzi va in onda Susanna e il soldato, tratto da una favola di Pinin Carpi, sceneggiata da Tinin Mantegazza. Pupazzi di Velia Mantegazza. Regia di Giuliano Nicastro.

Susanna è una bambina che scappa dall’orfanotrofio dove era trattata male. Incontra un soldato che non vuole più combattere, il quale diventa il suo difensore pronto a intervenire per salvarla dai pericoli. Susanna fa poi la conoscenza di buffi personaggi, mentre i guardiani del collegio la inseguono per riportarla indietro.

Lunedì 31 ottobre 1977, nella Tv2 Ragazzi, va in onda Il ragionier Noè la barca la fa da sé, una fiaba di Sandro Tuminelli. Pupazzi di Lidia Forlini. Regia di Gigliola Rosmino.

Storia di un pensionato un po’ maldestro, Noè, che ha tre figli: Sempronio detto Sem, Camillo detto Cam, e Jaf. Noè ha l’hobby di riparare le cose che ha in casa, o almeno ci prova. Un giorno sente una voce che gli dice di costruire un’arca per salvare gli animali dal diluvio…

Domenica 4 dicembre 1977 su Rete Due, all’interno del contenitore Qui Cartoni Animati, va in onda Paddington, serie basata sui libri di “Paddington Bear” scritti da Michael Bond nel 1958.

Il protagonista è un pupazzo animato con la tecnica stop motion, ma si muove in un’ambiente bidimensionale: lui è in tre dimensioni, mentre gli altri personaggi e l’ambiente sono disegnati in due dimensioni.
I coniugi Brown sono alla stazione ad aspettare il ritorno dal collegio della loro bimba, Judy, e a un certo punto incontrano un orsacchiotto che se ne sta per i fatti suoi. L’orsetto, che viene chiamato Paddington come il nome della fermata della stazione, racconta che viveva in Perù. Era rimasto solo dopo che sua zia Lucy era andata nella casa di ritiro per Orsi. La zia gli aveva insegnato l’inglese e gli aveva detto di emigrare in Inghilterra con la nave. Ha un cartello con su scritto di prendersi cura di lui, rivolto a chiunque abbia buon cuore. La signora Brown, intenerita, lo accoglie subito e il marito, nonostante qualche diffidenza, acconsente. Da quel momento Paddington si trasferisce in casa Brown, dove stringe amicizia con i due figli, Jonathan e Judy, e dove inizia a combinare un sacco di pasticci nonostante la sua buona volontà di voler fare le cose per bene e di rendersi utile.

Mercoledì 18 gennaio 1978, nella Tv2 Ragazzi, va in onda Rosso e Blu (The Red and the Blu, 1976) serie di Francesco Misseri realizzata con la plastilina.

I protagonisti sono due blocchi di plastilina di diversi colori: il Rosso è quello più grande, mentre il Blu, più piccolo, fa il guastafeste. Interferisce con la vita quotidiana del Rosso, che cerca sempre di spassarsela. I due si esprimono con un linguaggio onomatopeico.

Domenica 1 ottobre 1978 sulla Tv2, all’interno del contenitore Qui Cartoni Animati, va in onda I Piccoli Folletti (Heikko Peikko, 1976), serie finlandese diretta da Irja Ranin.

Racconta la vita quotidiana di una famiglia di troll che vive a Peikkola: il loro figlioletto si chiama Heikkopeikko.

Martedì 3 ottobre 1978 su Tv1, all’interno del programma L’Aquilone, va in onda Le avventure dell’orsetto Rupert (The Adventures of Rupert Bear, 1970), serie britannica basata sul personaggio creato dalla scrittrice Mary Tourtel nel 1920.

Ogni episodio inizia con la mamma che racconta una storia al proprio figliolo, mentre l’orsacchiotto Rupert è appoggiato ai fianchi.
Il piccolo orsetto vive nel paesino di campagna di Nutwood insieme con la famiglia. I suoi amici sono il tasso Bill Badger, l’elefantino Edward Trunk, il topolino Willie, i volpacchiotti Freddie e Ferdy, il dragone Ming, e lo spiritello Willy Wisp (creato per la serie tv, a differenza degli altri che sono presi dai racconti pubblicati). Il villaggio è abitato dagli animali, ma compaiono anche personaggi umani come il Professore. Rupert di solito si allontana da casa per svolgere una commissione, per incontrarsi con un amico o a causa di un’invenzione del Professore. Poi finisce per raggiungere luoghi magici in diverse parti del mondo. Al termine dell’avventura lui e i suoi compagni di viaggio riescono comunque a tornare a casa.

Domenica 24 dicembre 1978 su Tv2, all’interno del contenitore Qui Cartoni Animati, va in onda Papotin e compagni. Serie francese con protagonista Papotin, una marionetta creata dal burattinaio francese André Tahon negli anni cinquanta. I pupazzi sono formati da legno, bastoni e la stoffa dei vestiti.

Martedì 5 giugno 1979 va in onda La Fiaba Quotidiana (De Fabeltjeskrant, 1968), serie olandese conosciuta anche come Il Bosco dei perché.

I pupazzi, realizzati con cartoncini colorati, rappresentano gli animali del bosco, protagonisti di storie basate sulle favole tradizionali di Jean de La Fontaine, Esopo e Fedro. A raccontarle è il signor Gufo, che, dal ramo di un albero, legge il giornale agli altri animali (ha la particolarità di parlare con la erre moscia).
E di animali ce ne sono molti: Bor il lupo; Ed e Willem, i castori che riparano ogni cosa; Gerrit, il piccione viaggiatore responsabile della posta del bosco; Lowieke, la volpe vanitosa e ovviamente furba; Martha e Myra, i criceti curiosoni; Corx il corvo,Truus la formica, Kato la cicogna, Stoffel la tartaruga, Zoef la lepre, Meindert il cavallo e altri ancora.

Mercoledì 1 agosto 1979 su Tv1, all’interno del programma L’Aquilone, va in onda Bambini, arriva Mumfie! (Here Comes Mumfie, 1975), serie britannica di Mary Tuner e John Read, basata sui libri del 1930 di Katherine Tozer.

Si tratta di un elefantino che vive le avventure insieme all’amico spaventapasseri Spaventone e al topolino Panky. Insieme vanno a trovare spesso lo zio di Mumfie: Samuel E. Phant, che vive in una barca trasformata in una casa. Mumfie è sempre molto gentile e disponibile con tutti, ma una brutta strega cerca di sottrargli questa sua bontà…

 

 

 

17 commenti

  1. Alla carrellata di Gianluca aggiungerei Gumby, quella specie di omino a forma di gomma da cancellare…la produzione risale ai ’50 ma da noi andava in onda nel decennio successivo ( ho dei lontani, sfocati ricordi in merito ).

  2. Ciao Andrea. Grazie per la segnalazione. Si hai ragione Gumby era un pupazzo con la plastilina realizzato negli anni ’50 dall’americano Art Clokey. In effetti l’ho trovato ora nella “Tv dei ragazzi” all’interno della Lanterna Magica già da mercoledì 5 agosto 1959 ed è andato in onda nei primissimi anni ’60. L’ho trovato indicato ad esempio il 25 agosto 1960 con un episodio dal titolo. “Gumby e il tesoro nascosto”. Poi non è più indicato, ma sicuramente è stato trasmesso altre volte nello stesso contenitore di cui non sempre indicavano i “contenuti”.

    • Ciao Gianluca.
      Sì, sicuramente Gumby è andato in onda anche in anni successivi, sempre nei ’60 ; in rete ho trovato anche pubblicità del pupazzo snodabile realizzato dalla Baravelli ( la stessa dei “Minyflexy” ) che riportano la data del ’69…il periodo che ricordo io è quello, immagino.

  3. In realtà io li detestavo. Questa è una cosa che quasi nessuno ricorda, ipocritamente. Certo, alcuni potevano essere abbastanza “carini”, almeno per un pubblico di bambini, ma molto piccoli. Il punto è che quando il Radio corriere Tv annunciava nello spazio (spesso graficamente impreciso e approssimativo) della Tv dei Ragazzi questo tipo di programmi, talvolta ti “mentiva” chiamandoli “cartoni animati”, mentre poi erano “deludenti” pupazzi animati e noi, ragazzetti che speravamo in cartoons americani come Paperino o almeno quelli di Hanna & Barbera, ci dovevamo sorbire questa sbobba. Una circostanza che ha fatto sì che molti di noi, ex-ragazzini di quell’epoca, finissimo per odiarli…

    • Ti dirò che nemmeno io ero un gran “patito” dei pupazzi animati dal vivo ( per Topo Gigio poi nutrivo un’autentica avversione, dovuta sia al nome sia alla voce )…d’altronde, come hai detto anche tu, erano destinati a un pubblico di piccoli o piccolissimi spettatori.
      Mi piacevano già un po’ di più quelli animati in stop motion, tipo Filopat e Patafil, Gumby, La Giostra Incantata eccetera, ma più che altro perchè ne ammiravo la tecnica d’animazione.

  4. Ho appena preso il libro Pupazzi Story dove ci sono tutti i pupazzi della tv degli anni 60 e 70 ma anche 50 80 90 2000 fino al 2020 … devo ancora vederlo ma ci sono tutti quelli elencati. per chi è appassionato lo consiglio.

  5. che lista ! ma … patrik e putrik…. chi era patrik ? il biondo o il moro ? non trovo nessun video … mi ricordano la coppia stanlio e ollio

  6. Ciao . . sono del 1965 quindi quando andavano in onda i pupazzi animati di cui parlate, avevo 3 o 4 anni e me li ricordo come un incubo perchè li vedevo fluttuare sul fondo nero e parlare e soprattuto cantare senza che io riuscissi bene a capire la storia che volevano raccontare. Ricordo sempre una specie di lavatrice con degli oblò dove questi personaggi vagavano su e giù come astronauti nello spazio. Qualcuno si ricorda il nome di quei pupazzi e se è possbile trovare da qualche parte dei video per rivederli .. grazie

  7. Ricordi Articoletto il pupazzo protagonista del Raccontondo?

    • Di Articoletto cerco una descrizione sommaria. In rete non esiste nulla, ne una foto ne un disegno. Qualcuno mi ha detto che era una specie di scimmietta con una salopette altri dicono che era un gattino. Quello che sembra certo è che esso faceva parte del programma “il raccontondo” e che, con la voce di Franco Latini” recitava la filastrocca “”C’era una volta un gattino, che saliva per il camino… Il camino si ribaaalta! Vene racconto un’altra, vene racconto un’altra. Capra capretta che bruchi l’ erbetta, la vuoi una maciatina di sale da cucina, il sale è salato, l’ erba è nel prato…”. Chiunque sapesse descriverlo o, meglio, disegnarne le fattezze, può rispondere qui o sul blog https://anni70-latvdeiragazzi.over-blog.it/

      • Sì, era una scimmietta; ricordo che il corpo composto da un foglio di giornale appallottolato…

  8. Buongiorno, volevo innanzitutto ringraziarvi per le preziose informazioni. Da bambino ero un appassionato di questo genere di programmi (in realtà lo sono ancora) e da tempo cercavo un sito così esauriente. Leggere i vostri commenti mi ha fatto l’effetto di un vero tuffo nel passato. Di molti pupazzi animati conservavo un forte ricordo “visivo” ma avevo dimenticato i titoli dei programmi… Vorrei approfittare della vostra competenza in materia per sottoporvi un ricordo, anch’esso molto vivido nella mia mente, di un altro programma di questo genere che non mi pare figuri tra quelli elencati. Ricordo in modo particolare le immagini su cui scorrevano i titoli di testa. Dunque, si vede una bambina (in carne ed ossa) che prende una barchetta e, remando, attraversa un laghetto, Arrivata all’altra sponda si avvicina alle finestre di un piccolo edificio e vi spia all’interno. Ci sono decine e decine di marionette appese alle pareti. La telecamera scorre lungo i muri ed arriviamo ad un teatrino con dei pupazzi che assistono ad uno spettacolino tenuto da altri pupazzi. Siamo circa alla fine degli anni ’70 sulla rai, ovviamente. Grazie in anticipo a chi mi risponderà e ancora complimenti!!!!

  9. HO NOTATO (TRISTEMENTE!!!) CHE MANCA UN LEONE NEL PAESE DEL GRAN FLAN (CON I SUOI PROTAGONISTI ED AMICI DEL LEONE OVVERO LA TOPINA BERENICE ED IL PELLICANO MELCHIORRE
    ERA UNA PRODUZIONE GAUMONT
    AIUTATEMI A TROVARLI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    GRAZIE WALTER

  10. Ciao Walter, purtroppo del “leone” non sono riuscito a trovare nessuna immagine, ma nemmeno una descrizione di ciò che era (forse la tua descrizione è la prima che si legge in rete…) Comunque andava in onda da venerdì 16 aprile 1971 nella fascia “Per i Più Piccini” alle 17.00, nel programma intitolato: “Un, due e… tre”; poi fu trasmesso anche nell’agosto del ’72 e nel maggio del 1974. Se trovo qualcosa cercherò di inserirla.

    • CIAO GIANLUCA!
      RISPONDO SOLO ORA, PERCHE’ IERI SERA AVEVO GIA’ SPENTO IL PC
      GENTILISSIMO, CI TERREI DAVVERO TANTO AD AVERE NOTIZIE…
      VISIVAMENTE ME LO RICORDO BENE, ANCHE LA TOPINA BERENICE, E IL PELLICANO MELCHIORRE (CHE, OVVIAMENTE AVEVA RIGOROSAMENTE LA “ERRE MOSCIA”
      ADESSO CHE MI VENGONO IN MENTE, SEMPRE ALL’INTERNO DI “UN, DUE E…TRE”, VI ERANO ANCHE LE AVVENTURE DI “FLIK E FLOK” E DEI “FOLLETTI” (MI RICORDO DI UN BAMBINO CHE ATTRAVERSO UNA MAGIA, VIVEVA DELLE AVVENTURE, CON DEI FOLLETTI, APPUNTIO, CAPITANATI DAL CAPO “FOLLETTONE”) CHISSA’ SE QUALCUNO SE LI RICORDA ANCORA..
      ANCORA GRAZIE,
      WALTER

  11. Ri-Ciao Walter.
    Flik e Flok li abbiamo, sono in questo articolo sui cartoni europei trasmessi sulle nostre reti, ti metto il link: https://www.giornalepop.it/cartoni-animati-europei-in-italia-dal-1960-al-1980/
    Forse vi scoprirai anche altri cartoni dimenticati.
    Per i Folletti stesso discorso del “leone”; li ho trovati ad esempio l’11/08/72 dentro “Uno, due e tre” alle 18.15, ma nessuna immagine ancora.

    • CIAO GIANLUCA
      GRAZIE!
      LA SIGLA DUI FLIK E FLOK LA RICORDAVO PROPRIO COSI’
      WALTER

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