LUCCA COMICS TORNA CON I PIEDI PER TERRA

LUCCA COMICS TORNA CON I PIEDI PER TERRA

Si è conclusa l’edizione 2023 di Lucca Comics, una cinque giorni che ha dovuto affrontare più di un problema.

Per cominciare, la pioggia che aveva risparmiato la manifestazione negli ultimi anni. E che pioggia! Intere zone della Toscana allagate, tetti scoperchiati e alberi abbattuti da un vento particolarmente forte. Intere tratte ferroviarie sono state chiuse, creando problemi anche a quelle non danneggiate dal maltempo (come la Livorno-Pisa-Lucca che ho utilizzato io nei giorni dell’evento fieristico).

Questo ha sicuramente disincentivato un gran numero di visitatori, al punto che nella giornata di venerdì si passeggiava per le vie di Lucca quasi come in un qualsiasi altro giorno dell’anno. Ma a tenere lontani gli appassionati ci devono essere anche altri motivi, se le vendite online dei biglietti quando ancora non si potevano immaginare i disastri in arrivo non hanno soddisfatto le attese.

Se l’anno scorso (a quanto mi dicono) si era messo un limite giornaliero di 70mila presenze e più d’un giorno era andato sold out prima dell’inizio del Salone, quest’anno che il tetto era stato portato a 80mila biglietti quotidiani solo quelli di sabato erano andati esauriti, mentre a quanto mi risulta gli altri giorni avevano visto quote tra i 50 e i 60mila ticket acquistati.

Il risultato finale di Lucca Comics, alla luce dei problemi meteorologici, può anche essere considerato soddisfacente (314.220 biglietti complessivi venduti contro i 319.926 del 2022), ma se si pensa ai 400mila attesi contro i 350mila inseguiti l’anno scorso, non si può che constatare una forte battuta d’arresto nel percorso di crescita continua e corposa ipotizzata dagli organizzatori.

C’è stanchezza tra gli abituali frequentatori della manifestazione? File interminabili (a volte raddoppiate insensatamente, tipo per la consegna dei braccialetti non effettuata contestualmente a quella del biglietto), prezzi di ristorazione e pernottamento ormai fuori controllo nell’illusione di un aumento inarrestabile dei visitatori e della loro capacità di spesa, in realtà già falcidiata da una pesante inflazione… Tutti motivi che possono aver scoraggiato la partecipazione all’evento a cui le previsioni del tempo sembravano voler negare anche il festoso spettacolo dei cosplayer (che infatti si sono cominciati a vedere solo da sabato, con l’arrivo del sole).

Un’altra cosa curiosa che ho notato è che non si è visto nemmeno uno degli appassionati di vecchia data che passavano abitualmente a salutarmi. Da cosa dipende? Se non si sono tutti spaventati per il maltempo (ma di solito arrivavano la mattina del primo giorno, con il sole e con la pioggia), mi viene da pensare che sia cambiata la “geografia” dei padiglioni, e che gli appassionati del fumetto classico si limitino ormai a frequentare il tendone della Bonelli, forse quelli di Panini e Disney e i rivenditori di fumetti usati, e al Napoleone non ci mettano più piede considerandolo quello dei “fumettibrutti” e dei manga.

E per gli espositori come sono andate le cose? Non ho dati per dirlo se non quelli della mia esperienza personale al tavolo delle firme. Intanto, a differenza degli ultimi anni, non ci sono stati sold out dei miei libri, né Shockdom né Foxtrot, e non credo dipenda dal fatto che il gestore dello stand, la neonata A.P.O., abbia portato più copie del solito, perché solo in un paio di mattine mi sono trovato a far dediche senza alzare la testa dal tavolo.

Per il resto i libri sono sì andati via, ma con ritmi sicuramente meno frenetici rispetto alle ultime due edizioni.

LUCCA COMICS TORNA CON I PIEDI PER TERRA
Marcello Toninelli con i suoi libri e il giornalista Giancarlo Vidotto



Per gli altri editori presenti, stando a quello che ho visto nelle poche passeggiate fatte tra i padiglioni dentro le mura, il pubblico non mancava ma senza assembramenti particolari, e davanti ad alcuni stand anche grandi (e dunque costosi) spesso non ho visto anima viva.

Quali considerazioni si possono fare su Lucca Comics, dunque? Forse che bisogna svegliarsi dal sogno di una continua crescita che non ci può essere, e altrettanto dicasi per facili guadagni sulla pelle dei visitatori. L’amministrazione comunale-Lucca Crea e l’intera città dovrebbero forse darsi obiettivi di mantenimento e miglioramento della manifestazione facendo un passo indietro attestandosi su numeri che garantiscano sufficienti e corretti guadagni per tutti senza farsi prendere da ingordigie incontrollate, e insieme la massima vivibilità della città per residenti e visitatori.

A questo proposito, trovo interessante il suggerimento sentito da più parti di spezzare l’evento in due, un’edizione in primavera e una in autunno come già successo in passato, separando Fumetti e Giochi (magari mantenendo il “carnevale” del cosplay per entrambe).
Non sono esperto di organizzazione di manifestazioni, ma così a naso direi che non dovrebbero esserci controindicazioni economiche (forse il contrario) e sicuramente la festa sarebbe molto più gestibile e godibile per tutti.



25 commenti

  1. Caro Marcello, un mio amico che ha visitato la manifestazione ha notato che a causa dell’incessante pioggia i cosplayers si sono concentrati dentro i padiglioni dei giochi e dei comics, causando un notevole affollamento, tanto che l’umidità accumulata gocciolava dal soffitto. Costoro non approfittavano per interessarsi ai fumetti, facevano solo baraonda.
    La vedette Frank Miller era assolutamente inavvicinabile. Secondo questo visitatore, intorno all’americano ronzavano ben sei “guardaspalle”. Che cosa temeva il famoso autore ?
    Ricordo quando tanti anni fa’ partecipavo io. I grandi autori americani come Lee Falk, Al Williamson, Vaughn Bodé, Stan Lee, Bob Brown, Roy Crane, Thelma Goldman, O’Neil e altri erano disponibilissimi e felici di parlare con te. Se gli chiedevi un disegno o un autografo si sentivano lusingati.
    Il mondo è cambiato sì, ma in peggio !

  2. Io a Lucca ci vivo tutto l’anno,, le posso garantire che l’inflazione è arrivata anche qui, i prezzi dall’anno scorso sono aumentati in po’ ovunque, e che però, almeno per i posti che frequento abitualmente, non ho visto prezzi gonfiati ad hoc per Lucca Comics.
    I veri prezzi folli mi sono parsi quelli dei vari truck arrivati per l’occasione, non quelli dei tanti ristoratori che mi nutrono nei miei giorni lavorativi.
    Sul lato alberghiero non ho invece mezzi per dire niente, se non che in quella settimana applicano i prezzi dell’alta stagione mentre la settimana prima e quella dopo no. Ma anche a Rimini il 15 agosto che è alta stagione spendo di più del 15 febbraio.

    Sull’organizzazione dell’evento mi trova invece concorde, la crescita infinita non può passare dall’ammassare persone in coda.
    Vedo sempre più visitatori scontenti che vengono in una città sempre più scontenta dei disagi provocati dall’evento.
    Perché non tutti abbiamo un hotel o un ristorante…

    • Io che vengo da Riccione mi vedrei costretto ad affrontare doppia spesa per casello e pedaggio, dato che mi interessano sia games che comics diciamo, stessa cosa per il pernottamento, partiamo sempre un giorno prima per essere già in zona in mattinata…

    • Abitando a Livorno e facendo avanti e indietro ogni giorno, di solito mi porto il pranzo da casa e non ho avuto modo di riscontrare di persona variazioni nei prezzi al consumo. Però un espositore, che era a Lucca da un paio di giorni prima dell’inizio della manifestazione per preparare lo stand, mi ha detto che fino al 30 ottobre aveva pagato il caffè un euro, mentre dal primo novembre (sempre nello stesso bar) il prezzo era salito a un euro e cinquanta. Senza voler generalizzare, mi sa che più d’un commerciante in quei giorni “ci marcia”.

  3. Sono un “vecchio” frequentatore della mostra di Lucca Comics & Games; ci andai la prima volta in treno a 16 anni e continuo ad andarci oggi in auto a 49, solo che ormai non riesco a godermela: le file sono interminabili e si fa fatica a camminare in mezzo a tanta gente. Per non parlare dei prezzi: per un appartamento dentro le mura mi hanno appena chiesto (per il prossimo anno) 400 euro a notte. L’appartamento dentro le mura è utile per ripararsi dalla pioggia… per riposarsi un po’ prima di ritornare in mezzo a quella marea umana… per andare in bagno quando è necessario (senza dover prendere obbligatoriamente un caffè in un bar per giustificare / pagare l’uso della struttura)… per mettere al sicuro gli acquisti appena fatti, in modo da farne di nuovi in comodità… Si pensi a gente della mia età o con la famiglia al seguito, per capire il problema di cui parlo. Insomma, sta diventando sempre più impegnativo andare e spendere tanti soldi solo per l”alloggio. E le file, che causano l’impossibilità di vedere tante cose, non aiutano.

  4. Se c’è meno affollamento meglio no? Cosa doveva fare la gente.l con questo meteo? La Toscana ora è in ginocchio dall’alluvione. Forse con il sole avresti visto più folla… Non è finita Lucca comics te lo assicuro

  5. Il problema di Lucca è la mancanza di infrastrutture a supporto. L’idea è sempre bellissima ma se si vuole puntare ad una crescita servono investimenti veri: treni appositi che in tempi umani portino al Lucca comics, aeroporti di Pisa, Firenze e Bologna ben connessi, infrastrutture ricettive vere.

    Il problema è che farlo per Lucca implica un piano di lunghissima durata e di crescita molto significativo, che non credo sia nelle corde di Lucca. Questo probabilmente significa che Lucca non potrà fare altro che spezzarsi: negli anni il Modena play si è mangiato la visibilità della parte giochi del Lucca comics, ed è giusto così. Un tempo il padiglione napoleone serviva per mescolare le carte in tavola mettendo vicine panini e editori minori, ora la panini e la bonelli in castelli privati rendono impossibile l’uscita dai silos.

    Se solo si potessero utilizzare gli spazi di archeologia industriale che sono presenti in centro e fra stazione e mura…. Sarebbe già un discorso incredibilmente più interessante: non la fiera, che apre un altro dramma con altre infrastrutture risibili, ma spazi vicini.

    Sembra sempre che Lucca comics sia voluto ma che non debba rompere troppo le scatole alla città.

  6. Ciao, da espositore posso dire che mi trovo al 100% d’accordo con quello che dici in questo articolo!
    In particolare quando parli del cibo penso che la gente sia un po’ stanca di farsi abbindolare da prezzi altissimi e qualità che fa molta fatica a stare dietro alla qualità (panini a 7.5 € con una singola fetta rosicata di mortadella e dorayaki gelidi e e già pronti a 4.5 €).
    Bisognerebbe inoltre cercare di migliorare i trasporti, soprattutto verso la zona del Japan Town, che spesso sono un problema sia per i visitatori che gli espositori.
    Con l’aumento esponenziale delle fiere del fumetto in giro per l’Italia Lucca dovrebbe (come giustamente hai detto tu) fare un passo indietro e pensare a come migliorarsi prima di pensare a come espandersi ulteriormente.
    Ottimo articolo!

  7. Buon giorno, sono una persona che è appena venuto via dal comics ( è già il 2’ anno) vengo a Lucca sia perché mi piace la città sia sopra tutto perché ho 3 figli che mi chiedono il camper di supporto. Devo premettere che sono un genitore ( probabilmente di vecchio stampo) e di comics e fumetti sono molto ignorante, però questa manifestazione mi piace soprattutto per la praticità e la fantasia delle persone che mostrano con le loro creazione.
    Oltre a questo mi piace anche il clima che si respira, che è di amicizie cordialità e gioia e sorrisi, cose che dovrebbero esserci in ogni manifestazione di massa, come ad esempio eventi sportivi.
    Comunque volevo dire anche qualcosa che non mi piace, il senso affarista spropositato di tantissimi commercianti che aspettano questa manifestazione, come gli orsi Grizzly quando aspettano i salmoni, raddoppiando i prezzi ( faccio un esempio con il camper fino al 31 ottobre 30 euro al giorno, i 5 giorni del comics 60 euro al giorno, fra l’altro con ricevuta farlocca) . , ma sai fin che mi portano via i soldi a me certo mi da fastidio però sopporto anche perché ho sempre definito queste persone che se ne approfittano dei poverini, quello che invece mi da tanto fastidio e la speculazione economica che si fa a questo popolo di ragazzi ( dove molti risparmiano durante l’anno per partecipare al comics) e in poche mosse gli vengono sottratti questi risparmi . Certo non parlo per tutti, anche perché molti stanno sicuramente stanno bene.

  8. Ciao sono un autore, che quest’anno invece che passare la fiera a lavorare l’ha voluta passare, dopo tanto tempo, da visitatore. Premetto che la mia ultima edizione è stata quella pre COVID del 2019. Ora sono tornato a questa del 2023 con un amico. Nei giorni 2 e 3 novembre. Beccando quindi il diluvio e il vento forte.
    Andando via il 3 novembre il mio pensiero è stato “Lucca è un mattatoio non tornerò più a meno che costretto”. Pensiero dovuto al fatto che il visitatore sia considerato un po’ da tutti carne da macello. Tutti lo devono spolpare. Alloggi, biglietti, parcheggi ma anche editori stessi che non applicano nemmeno un minimo di “sconto fiera” sui loro albi. Che senso ha venire a Lucca se il costo del volume è lo stesso della libreria? Per avere la dedica di un autore internazionale? É diventato complicatissimo anche quello, sia per il poco tempo in cui questi sono presenti, sia per le modalità sempre più contorte dei firmacopia che non sono mai comunicate bene. Tra chi fa la fila a bigliettino stile inps. Chi fa la fila fisica. Chi fa la prenotazione online… Forse si fa prima a contattare l’autore privatamente e pagargli la commission. A conti fatti si risparmierebbero tempo e denaro spesi per andare a Lucca. Io personalmente ho comprato solo cose che non avrei trovato né nei negozi, né su Amazon. Cose andate fuori catalogo o albi di piccoli editori, tutto il resto preso su Amazon senza fare file e comunque pagandolo qualcosa in meno.
    Un mio amico collezionista di action figure mi diceva che anche i venditori di queste cose alzano i prezzi per Lucca. E anche lui preferisce acquistare fuori dalla fiera piuttosto che in fiera. Restandosene comodamente a casa.

    Quindi tra mal tempo, prezzi e viaggio onestamente non ha assolutamente più senso andare a Lucca Comics.

    Poi capisco il disagio di una città medievale di 50.000 abitanti che si ritrova improvvisamente ad averne 500.000 tra visitatori paganti e non e addetti ai lavori. Pare che i servizi fossero stati potenziati, ma poi il maltempo ha fatto saltare tutto, anche quelli. A questo punto o si decidono definitivamente a spostarsi in un periodo di bella stagione o a questo punto dividessero l’edizione, come da te suggerito. Come ad esempio hanno già fatto con tutta la parte dei collezionisti a cui si dedicano degli eventi separati.

    Perché l’organizzazione non fa un sondaggio sia online che durante la fiera? Dovrebbero ascoltare le opinioni dei visitatori non continuare a crogiolarsi sull’idea di essere l’evento principe del fumetto italiano (ma anche internazionale).

    • Ciao,a Lucca ci sono nato cresciuto e ci vivo,vi assicuro che il traffico e le code le trovate anche nei giorni normali,perché Lu cca come abitanti ne ha non 50.000 mila ma 90.000 mila ed il territorio che ne grava sul tessuto sociale ,la piana di lucca ne ha 210.000 mila,Capannori per esempio comune limitrofo a 4 km dal centro ha 50.000 abitanti che in qualsiasi altra città è un quartiere, tutto questo per dirvi che la favola che Lucca è piccola ora ha stancato, continuano a raccontare questa favola per non spostare il baricentro della regione Toscana da Firenze e Pisa che vivono solo di turismo ,mentre Lucca ha le cartiere come risorsa,tutto questo per dirvi che la politica regionale è locale non vuol far crescere né infrastrutture né nessuna altra cosa nel territorio lucchese ed i comics come manifestazione purtroppo ne subisce le conseguenze,un saluto 👋

  9. Buongiorno, devo far notare un paio di cose riportate non correttamente. Il limite dell anno scorso era 55mila biglietti e non 70mila e il totale di biglietti venduti era 320mila. Detto questo l’anno scorso si era creato molto più “hype” visto i due anni di assenza della fiera causa pandemia. In tutto questo lo scorso anno è stato graziato da un meteo a dir poco favoloso, cosa che invece quest’anno ha influenzato fin dai primi giorni negativamente perché ricordiamo che la Toscana è stata per i 5 giorni della fiera in allerta rossa dal maltempo. Tutto questo ha portato i visitatori “giornalieri dell ultimo minuto” a starsene giustamente a casa. Concludo con un opinione personale riguardante il fatto di “spalmare” la fiere con due appuntamenti annuali, secondo me sarebbe un assurdità in quanto andrebbe a vanificare tutto quello che si è creato in questi anni passando da una delle più importanti fiere europee e mondiali a una banale fiera del fumetto o dei games come se ne vedono in tantissime altre città.

    • Capisci che non è possibile che il limite fosse 55.000 al giorno se ne hanno venduti poco meno di 320.000, la matematica non è un’opinione…

      • Le presenze sono state quelle dell’ anno precedente e sarebbero state molte di più con il clima favorevole. Il fatto che ogni giorno c’era meno caos di altre volte è perché quest’ anno la rassegna è durata un giorno in più. Noto poca obiettività nel suo articolo.

    • 55mila era il limite posto nell’anno precedente, quello della “mezza ripartenza” a Covid ancora in corso. D’altronde, come potrebbero aver venduto 320mila biglietti in cinque giorni, con un limite del genere?

  10. Buongiorno a tutti
    Frequento Lucca Comics da 33 anni, con rare defezioni, credo che continuerò a farlo per la passione de fumetti.
    Effettivamente mi ero accorto che la vendita online dei biglietti andava a rilento e che alla fine i numeri non sono quelli previsti.
    Purtroppo i problemi sono sotto gli occhi di tutti :
    Parcheggi, folle oceaniche, prezzi oltre controllo
    Sinceramente ho dovuto selezionare gli acquisti, i costi dei fumetti sono sproporzionati e non esistono salvo rari casi sconti fiera, mentre le fumetterie spesso li fanno…
    Il padiglione Napoleone spesso c’era molta ressa, e l’accesso agli stand era parecchio rallentato
    La pioggia e i firmacopie hanno peggiorato la situazione dappertutto
    Forse la doppia edizione potrei essere una soluzione, ma l’organizzazione in generale deve essere rivista.
    Troppe code e il tempo scarseggia, ci si gode sempre meno la Fiera
    Poi i visitatori calano…
    Salutoni
    Davide

  11. Mi sembra un articolo pieno di errori, sia nelle stime sia nel riportare i dati dello scorso anno (che sono molto facili da reperire).
    Chi fa il fumettista si dovrebbe limitare al suo lavoro, ma il bar sport è d’obbligo.

    Solo la frase “Forse che bisogna svegliarsi dal sogno di una continua crescita che non ci può essere, e altrettanto dicasi per facili guadagni sulla pelle dei visitatori.” omettendo il fatto che il tetto dei biglietti ha imposto una notevole frenata dei risultati in termini di visite, a vantaggio della fruibilità è un dato di fatto (che poi il compromesso possa essere diverso è un altro discorso).
    Lucca Comics non è una fiera di 3 giorni (venerdì-Domenica), è una fiera lunga che risente TANTISSIMO del ponte del primo novembre. L’autore di questo articolo parla senza consapevolezza quando scrive che era prevista una crescita dei biglietti. Ogni volta che il primo novembre è stato di martedì si è ottenuto un record di biglietti che è stato raggiunto solo vari anni dopo.

    Ma i conti lascali fare a chi li sa fare.
    E le fiere lascale fare a chi le sa fare.

    • I conti li ho fatti proprio sulla base dei dati “molto facile da reperire” che ho trovato in rete su varie testate giornalistiche e sul sito di Lucca Crea. Che fosse prevista una crescita dei biglietti mi sembra evidente dal fatto che hanno alzato il limite quotidiano da 70 a 80mila. Con un diploma di ragioneria in tasca, i conti credo di essere in grado di farli abbastanza bene. 🙂

  12. Buongiorno, ho letto con interesse articolo e commenti. Di mio, posso dire che da mamma di due ragazzi, avevamo in mente di venire a lucca per questa edizione del 2023 dopo aver letto e visto ottime cose dell anno scorso. Ebbene, già a novembre 2022, cercando alloggi per farmi un’idea i prezzi mi erano sembrati proibitivi , e ho pensato che fosse per via dell’appena finita edizione 2022, con grandi aspettative per la prossima.
    In estate ho iniziato a cercare concretamente, proseguito a settembre con l’apertura dei biglietti e a ottobre infine mi sono arresa. Per due GG a Lucca, in appartamento, quindi senza servizi di hotel mi venivano chiesti oltre mille euro. Fuori Lucca anche 40 minuti comunque sui 400 a notte, con il problema di arrivare poi da fuori. Onestamente, non ci sto. Sistemazioni in camere che in altri periodi danno via a 150 a notte. Stiamo parlando di una fiera di fumetti e games, per gente “del popolo”, ragazzi studenti famiglie appassionati di tutte le età. Non è la fiera del taglio del diamante o una asta di opere di Picasso, dove il target ha ben altre possibilità di spesa. E menomale che non ho prenotato, con l’allerta meteo che c è stata. Avrei buttato soldi sudati e onestamente guadagnati.

  13. Buongiorno.. intanto avrebbero potuto rimborsare una parte dei biglietti presi online tempo prima vista la calamità avvenuta.. collegamenti bloccati tempo e soldi persi oltre alla delusione dei ragazzi.pessima esperienza..mi dispiace molto.

  14. Non ho letto alcun riferimento alla nota questione della defezione di Zerocalcare, Fumettibrutti e qualcun altro. Forse una parte del pubblico si è sentita in dovere di disertare per solidarietà?

  15. Ciao Marcello, io non ti ho trovato. Ho girato per 5 giorni solo nei padiglioni di fumetti e non ti ho mai visto.

    • Ciao, Luca. Nonostante problemi ferroviari e maltempo sono stato presente tutti e cinque i giorni nel padiglione Napoleone, stand Nap525 della A.P.O., negli orari stabiliti (e anche oltre) per i miei firmacopie che ho pubblicizzato più volte sui miei profili Facebook e Instagram. Mi dispiace che tu non sia riuscito a trovarmi.

  16. 2 Lucca comics l’anno? Onestamente, non so come la prenderebbero i Lucchesi, che fin’ora sono stati benevolenti verso questa simpatica orda di bambinoni entusiasti, pure chi non ha interessi, ma sottoporre una città di 65mila abitanti a questotzunami umano con tutte le limitazioni e disagi che porta potrebbe mettere alla prova la loro pazienza.

  17. Io sono stata il sabato. Ormai i biglietti hanno raggiunto cifre altissime. (sabato 30€+prevendita) anche solo decidere di arrivare è un’impresa.
    Sembrava non avessero considerato la possibilità di pioggia. I food truck tutti fuori, pochissimi tavoli al coperto.
    Alcuni padiglioni sono talmente lontani che non si può girare tutto ciò che ti interessa in una giornata. E chi invecchiando può prendere ferie per il Lucca comics?
    Per me bene ma non benissimo.

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