GIOCATTOLI BASATI SU FILM VIETATI AI MINORI

GIOCATTOLI BASATI SU FILM VIETATI AI MINORI

Sia chiaro, con giocattoli basati su film vietati ai minori non è che ci si stia riferendo alla pornazzografia. No, piuttosto al sistema di classificazione dei film della Mpaa (Motion Picture Association of America), che in base ai contenuti stabilisce l’idoneità di un film per determinati segmenti di pubblico. 

Nel momento in cui in un film viene fatto larghissimo uso di male parole e volgarità in generale, oppure vengono mostrate esplicitamente violenza, droghe, scene di sesso o tutta quella roba indicata come “temi per adulti”, ecco che compare una bella “R”. Le restrizioni maggiori sono due: Rated R e Rated NC-17. Il primo indica la presenza di un adulto per gli spettatori fino ai diciassette anni. Mentre il secondo impone il divieto di visione ai minori di diciotto anni.

A questo punto è lecito pensare che un qualunque studio cinematografico non avrebbe il benché minimo motivo di commercializzare linee di giocattoli basate su film che si sono beccati una classificazione R, giusto? Per niente. C’è stato un tempo in cui anche i bambini potevano godere di quei film dove la gente s’ammazzava, sparava, scopava, squartava, drogava e via dicendo. Come? Con i giocattoli. Giocattoli orrendi, effettivamente.

Rambo

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Immaginando che qualunque bambino avrebbe adorato la triste storia di uno psicotico affetto da un grave disturbo da stress post-traumatico, Coleco commercializzò una prima linea di giocattoli, anche piuttosto ampia, distribuita all’uscita di Rambo II. La cosa interessante di questo set stava nel fatto che c’erano solo due varianti di Rambo.

Questo perché al di là di veicoli, armi e porcherie varie, la linea si concentrava anche su altri personaggi. Alcuni dei film, altri che sarebbero poi apparsi nel cartone animato. Insomma, Rambo: da violento spostato a eroe di plastica per bambini. Mi pare giusto. 
Tuttavia, la questione non è solo il fatto che questi siano effettivamente giocattoli orrendi, nati da presupposti pessimi…

Commando

GIOCATTOLI BASATI SU FILM VIETATI AI MINORI



… Le cose a un certo punto cominciarono a diventare bizzarre.
Per dire, all’uscita, Commando si beccò un bel Rated R, giustamente. Nel film, Arnold Schwarzenegger non fa altro che ammazzare e ammazzare e ammazzare ancora senza sosta. Credo che il body count nel film sia pari al bilancio delle vittime di un conflitto reale di medie dimensioni.

Come al solito, qualcuno da qualche parte avrà pensato: “Questa sì che è roba per bambini!”. Logico, no? A ogni modo, quel qualcuno fu la Diamond Toymakers. La quale tirò fuori da Commando una linea di giocattoli tanto strana quanto violento era il film. C’era un po’ di tutto, dalla serie di piccole action figures tipo G.I. Joe alle figures simil Masters di Mattel. C’era persino il bambolotto gigante alto quaranta centimetri.

Si erano anche inventati tutta una storia parallela, con John Matrix (il personaggio di Arnold nel film) a capo di una squadra speciale chiamata C-Team e tutte ‘ste cazzate qua. Ma la cosa più strana in assoluto erano i “gadget”. Set di armi giocattolo come pistole, coltelli e quant’altro, ok? Tra cui, c’era addirittura una granata giocattolo, funzionante, imbottita di capsule.

RoboCop

GIOCATTOLI BASATI SU FILM VIETATI AI MINORI



Sostanzialmente, RoboCop venne concepito come una satira sociale del rampantismo capitalista di quegli anni e della cultura pop americana in generale. Indipendentemente dai temi, certo Paul Verhoeven non si era dimenticato di sottolineare determinati aspetti con secchiate di violenza, eh. Tanto che all’epoca RoboCop stava per essere classificato addirittura Rated NC-17. 

Tuttavia, ai bambini, che manco potevano vedere il film, sbatteva qualcosa del contesto sociale? Assolutamente no. Volevano solo vedere il “robot” che sparava ai cattivi. Infatti, stranamente RoboCop fu un grande successo proprio tra i bambini: che ha portato a serie animate, serie tv, una valanga di giocattoli orrendi e pure all’orripilante sequel PG-13 di qualche anno fa.

Malgrado tutto, Kenner (alla ricerca della nuova gallina dalle uova d’oro dai tempi di Star Wars) sviluppò un’ampia linea di giocattoli. Con tanto di veicoli, armature e gadget ridicoli. La cosa più bella in assoluto fu la Ultra Police. Praticamente un tarocco dei Mask con cui RoboCop stringeva un’alleanza o una roba simile, vallo a ricordare di preciso.

Starship Troopers

GIOCATTOLI BASATI SU FILM VIETATI AI MINORI



A proposito di roba strana, perché fermarsi a RoboCop? Perché non fare una linea di giocattoli su Starship Troopers, già che ci siamo? Starship Troopers: un tafferuglio satirico sulla cultura guerrafondaia mentre fa la parodia dei film di fantascienza campy anni cinquanta. C’è da dire che, effettivamente, è interessante notare come si possa tentare di ricavare un profitto praticamente da ogni cosa.

Ancora: i bambini erano interessati al messaggio, alla natura allegorica del film di Paul Verhoeven? Ovvio che no. Le uniche cose importanti erano le pistolettine che facevano “pew pew!” e gli insetti giganti. Perciò, capito l’andazzo, lo stesso anno di uscita del film, la Galoob si assicurò la licenza e lanciò una valanga di giocattoli tie-in.

C’erano le action figures dei personaggi in millemila varianti, con millemila accessori diversi. Playset, veicoli e pure gli insetti giganti radiocomandati. Questa paccottiglia la ricordo bene, anche perché avevo parecchi pezzi oltre al fatto che era veramente dappertutto.

Demolition Man

GIOCATTOLI BASATI SU FILM VIETATI AI MINORI


Sì, oggi pare strano e forse fa pure un poco ridere, ma all’epoca Demolition Man aveva una restrizione R. Certo non era una roba tipo RoboCop o Rambo, ma non era comunque adatto ai bambini. Questo, naturalmente, non ha impedito che venisse lanciata una linea di giocattoli.

Capiamoci: giocattoli orrendi finora erano intesi come assurdità, ok? La bizzarra idea, cioè, di tirar fuori giocattoli basati su film vietati ai minori indirizzati ai bambini. Tuttavia, la linea di Demolition Man creata da Mattel è un discorso diverso, perché si trattava di giocattoli orrendi nel verso senso della parola. Essenzialmente, l’intera linea era una cosa piuttosto misera. 

C’erano solo otto figures, di cui la maggior parte erano solo assurde varianti di John Spartan e Simon Phoenix dai nomi tremendamente sciocchi. Poi c’erano Edgar Friendly, il capo dei rivoltosi delle fogne, e un generico tecnico del cryo-penitenziario. Quindi niente Lenina Huxley, Dr. Cocteau, Alfredo Garcia e altri personaggi, totalmente glissati. Probabilmente sarebbe stata molto meglio una versione giocattolo delle tre conchigliette, ma tant’è.

Virus



Di quanto fece schifo Virus al cinema è un conto. Il fatto che ci siano pure i giocattoli un altro. Con Virus torniamo al discorso dei giocattoli orrendi perché strani. Perché Virus è un film di fantascienza, un action-fi che tende pesantemente al body-horror, anche e soprattutto perché la regia fu affidata al mago degli effetti speciali John Bruno.

Tralasciando il pauroso flop al botteghino, questo è il classico esempio di come provare a cavare il sangue dalle rape. Venne prodotto un videogame tie-in per Playstation (Virus: It is Aware) e una serie di action figures. Vattelapesca cosa sperassero di ottenere, ma inutile dire che tutta questa roba colò a picco malamente.

Certo, perché quale bambino non avrebbe voluto un pupazzetto di Donald Sutherland versione bio-zombie mutilato, no? Aperta e chiusa parentesi: nonostante sia stata prodotta una valanga di paccottiglia sul franchise di Halloween, tolta la serie di Neca con i personaggi dell’ultimo film, questa è l’unica action figures di Jamie Lee Curtis mai prodotta. Strano, eh?

Fuga da New York



Allora, qui vattelapesca se sia ancora il caso di parlare di giocattoli basati su film vietati ai minori. Nel senso che la cosa è strana forte. Tanto da ricordare proprio le finte pubblicità deliranti in RoboCop. Fuga da New York: l’epopea di Snake Plissken, ex soldato diventato un criminale, in lotta contro tutto e tutti per salvare il Presidente degli Stati Uniti, ok?

Ovviamente, nella deliziosa e sempreverde cornice del futuro distopico. Dove tutti, in un modo o nell’altro, stanno morendo e l’intero stato di New York è stato trasformato in un gigantesco penitenziario. Non sembra lo scenario perfetto per una serata di divertimento per tutta la famiglia?

Beh, questo non ha impedito a una compagnia, non ho capito bene quale, di farne un gioco da tavolo nel 1981. In “Escape From New York: the board game” quattro giocatori assumono il ruolo di Snake Plissken con l’obiettivo, fra carte e dadi, di essere i primi a scortare il Presidente fuori da New York. Di sicuro, una valida alternativa al classico Monopoli, insomma.

The Toxic Avenger



La storia di un ragazzo che cade in un barile di rifiuti tossici e diventa così il Vendicatore Tossico (Toxic Avenger). Un mostro deforme dalla forza sovrumana che combatte il crimine armato di uno spazzolone. Tanto per dire, nel primo film della saga c’è una sequenza molto, come dire… suggestiva: tre tossici fanno irruzione in un ristorante messicano e, tra una cosa e l’altra, tentano di stuprare una ragazza cieca a cui avevano appena ucciso il cane. 

Poi arriva Toxie a salvare la situazione. In un trionfo di gore, prende l’ultimo dei tossici, gli strappa le braccia e lo sbatte nel forno bruciandolo vivo… Come sempre, qualcuno avrà visto questa roba e si sarà detto: “Di sicuro i bambini lo adoreranno”

In ogni caso, visto che il periodo era più o meno quello in cui le Tartarughe Ninja erano al loro apogeo, la stessa compagnia dietro la serie tv delle Tartarughe, nata tra l’altro da un fumetto orientato verso un pubblico adulto, ha preso la serie di film della Troma e ci ha fatto un cartone animato. Successivamente, Playmates ha realizzato la linea di giocattoli. Non era un linea molto ampia, con poche figures e qualche veicolo. Probabilmente sarebbe stata ampliata, se il cartone animato non avesse fatto così irrimediabilmente schifo.

A Nightmare on Elm Street



Arriviamo così al clou di questa carrellata di giocattoli basati su film vietati ai minori destinati ai bambini: A Nightmare on Elm Street; o Nightmare: Dal profondo della notte, come conosciuto da noi. Onestamente questo è di sicuro, in assoluto, il soggetto più allucinante e assurdo da prendere per ricavarne una serie di giocattoli per bambini.

Nei film, Freddy Krueger era un serial killer, psicologicamente disturbato “specializzato” in infanticidi. In alcune storie, tra cui il remake del 2010, era pure un pedofilo. Fu arrestato, ma grazie a un cavillo burocratico venne rilasciato. Così, i genitori delle vittime si unirono nella classica folla assetata di sangue e lo linciarono. Lo bruciarono vivo nella sua fornace. Freddy però non morì. Strinse un patto con le entità demoniache conosciute come i Demoni dei Sogni e ottenne il potere sovrannaturale di poter entrare nei sogni delle sue vittime e ucciderle nel sonno.

Di film in film, tra omicidi e mutilazioni di vario genere, attraverso l’intero percorso malato e contorto del personaggio, come non farne una linea di giocattoli, eh? Anche di successo, tra l’altro. Venne prodotto di tutto: dagli antistress agli yo-yo. I bambolotti dai vestiti intercambiabili erano ovunque. Addirittura, ci furono le Talking Doll di Freddy. Con le frasi “Ciao, sono Freddy!”, “Io e te siamo amici!”. Cioè, se non è allucinante questo…

Diciamo che Nightmare, non è proprio proprio il franchise da cui ti aspetteresti una linea di giocattoli destinata ai bambini, insomma. Il che, tra tanti giocattoli orrendi, rende questa la linea più strana in assoluto.

Ebbene, detto questo credo che anche stavolta sia tutto.

Stay Tuned, ma soprattutto Stay Retro.



(Da Il sotterraneo del Retronauta).




In apertura dell’articolo una action figure di Freddy Krueger prodotta dalla Mego Corp.



2 commenti

  1. Per forza, sono tutti film che abbiamo visto da bambini.

  2. Escape from New York lo pubblico la TSR (quelli di Dungeons & Dragons).

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