TRADING ONLINE, 5 CURIOSITÀ POCO CONOSCIUTE

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Il trading online, da realtà confinata nel settore della finanza, è diventato un vero e proprio fenomeno di costume. Sempre più persone, grazie alle promesse di guadagni consistenti, si stanno avvicinando a questo mondo con tutto ciò che ne consegue anche in termini di rischi. Il trading online può diventare una opportunità di guadagno a patto che si sappia muovere bene. Su questa attività così ampiamente praticata ancora oggi ci sono aspetti non noti presso il grande pubblico. Vediamo quali sono. Come nasce effettivamente il trading online e dove ha avuto origine? Interessante appurare come una sorta di proto trading online venne sperimentato proprio in Italia nel 1993, anno in cui la Borsa Italiana introdusse per la prima volta la connessione SIM necessaria per interfacciare tra di loro vari calcolatori ed elaboratori. Il trading online come oggi lo conosciamo, però, nasce negli Stati Uniti e venne importato in Italia alla fine degli anni ’90. L’avvento delle tecnologie successive e della recente rivoluzione digitale ha favorito il suo consolidamento. Colui che concretamente esegue tale attività viene chiamato trader e il suo scopo è quello di effettuare compravendita di asset differenti, tra cui materie prime, criptovalute, azioni eccetera, cercando di ricavarne un guadagno. Il trading può nascondere diversi rischi e si rende quindi necessaria una formazione costante sull’argomento, che è possibile raggiungere mediante appositeguide e articoli presenti su siti specializzati. Oggigiorno esistono diverse piattaforme su cui poter fare del trading online, ma la prima ad aver fatto la sua comparsa è stata la completamente italiana Directa Sim nel 1995. Ovviamente all’epoca forniva solo delle funzionalità basiche in un settore ancora acerbo, ma nel corso degli anni ha saputo ritagliarsi una nicchia di mercato via via più estesa con l’orgoglio di essere la capostipite di tutti i suo i vari competitor. La prima crisi del trading online si registrò nell’anno 2000 a causa dello scoppio della bolla sui mercati finanziari di tutto il mondo. In particolare fu il settore tecnologico ha subire l’impatto più devastante. Dopo anni in cui era stato quello trainante, ricco di opportunità di guadagni e investimenti, improvvisamente smise di crescere e andò incontro a un crollo che portò notevoli perdite agli investitori. Lo sviluppo del trading online inevitabilmente causò un incremento costante delle piattaforme su cui poterlo eseguire. Si è trattato di un processo biunivoco in cui una realtà non poteva esistere senza l’altra e la crescita delle varie piattaforme si è registrata dapprima sul mobile intorno al 2003, per poi coinvolgere anche le web app negli anni successivi. Basti pensare che nel 2018 laConsobaveva autorizzato 132 broker online, numero che nel 2019 è passato a 232 con un trend di crescita dell’83%. Sui broker è possibile negoziare diversi asset, ma nel caso si sia interessati al settore delle criptovalute, e in particolare alla valuta digitale più nota,scegliere siti autorizzati dove comprare Bitcoinè fondamentale. Quante sono effettivamente le persone dedite al trading online in Italia? Sebbene non si possa avere una cifra precisa, sorprende comunque apprendere che solo nel 2018 c’erano ben 6 milioni di trader e tra questi coloro che effettivamente gestivano un portafoglio online erano poco più di 2 milioni. Nel 2019 si è stimato che poco più di 200 mila persone fossero configurabili come heavy trader, cioè utenti che eseguivano operazione di trading almeno una volta a settimana. Mentre coloro che erano responsabili di uno o più ordini di trading a settimana o addirittura al giorno, si attestava intorno ai 15 mila individui.