LA P2 ANTICIPATA DA UN FUMETTO – LA POSTA
History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Caro Direttore,in un suoarticoloaccenna al misterioso disegnatore del primo numero di Diabolik, del quale non si conosce nemmeno il nome.C’è qualche altro mistero interessante legato al fumetto?Sofia Gentile Sofia,se non ricordo male, di quel disegnatore si sa solo che aveva la moglie tedesca: si sarà trasferito in Germania con lei e per questo non avrà saputo del successo di Diabolik, del quale non rammenterà neppure il nome.Di un altro “mistero” ne ho già parlato in un post del mio blog oggi praticamente inattivo,Sauro piace alle ragazze.Si intitola“Un P2 può fare una strage”.Dany Colerè un fumetto tascabile di genere spionisticopubblicato nel 1965 dalla casa editrice Cofedit. Scritto daFurio Arrasiche illustrato da disegnatori vari, tra i quali il bravoAngelo Todaro(che molti anni dopo realizzerà alcuni miei albi diRonny Balboa), uscì per soli 11 numeri.Il tentativo di trasportare 007 nei tascabili del resto non riuscì neppure a Max Bunker e Magnus, che con il poco fantasioso Agente SS018 / Dennis Cobb fecero flop.L’unica cosa interessante di Dany Coler è che, come recita la pubblicità, si tratta di un agente dellaP2. In questo caso non una loggia massonica, ma un’immaginaria organizzazione di controspionaggio.Pier Carpi, sceneggiatore di Zakimort e altri tascabili pubblicati dall’ex avanguardistaGino Sansoni(marito della diabolika Angela Giussani), era un collaboratore del venerabileLicio Gelli, il quale la vera P2 l’aveva fondata e la dirigeva con propositi eversivi mai del tutto chiariti.Parliamo di due case editrici di tascabili “per adulti” diverse, certo, ma nell’ambiente gli autori si conoscevano collaborando un po’ qua e un po’ là.Strane coincidenze.Avevo cercato di avere qualche notizia in proposito daAlfredo Castelli, che con Gino Sansoni e Pier Carpi aveva lavorato, ma non ne sapeva niente. Gentile Direttore,che ne pensa di Bilotta? Io lo trovo noioso, pomposo e autoreferenziale. Si basa esclusivamente su se stesso non curandosi dei lettori. Ci sono episodi dove tratta solo di filosofia, storia e politica, per il resto privi di azione. In una storia aveva speso 20 pagine per parlare di vini pregiati.Bilotta, per quanto spinto a dismisura dalla critica, non è un nome che può garantire il successo a una serie e infatti il nuovo progetto, chiamato Eternity, annunciato ai quattro venti, sembra non partire mai.Signor Rossi Gentile Rossi,Alessandro Bilottaha creato lo sfortunatoMercurio Loied è autore di diverse storie di Dylan Dog. Per me è un buon sceneggiatore, anche se non così geniale come forse ritiene di essere. Anzi, direi che nella sostanza è un tradizionalista. Quando vuole fare l’originale a tutti costi diventa pesante e a quel punto difficilmente si riesce a seguirlo.Lo penalizza l’insopprimibile ricerca di un registro alto, una propensione un po’ provinciale e fuori luogo nella lettura contemporanea. Per fortuna questo aspetto è meno evidente nei fumetti rispetto ai suoi articoli.Sarebbe comunque un autore da valorizzare, essendo al di sopra del livello medio. Egregio direttore,non so a lei, ma a me non è mai interessato l’approfondimento psicologico di Dylan Dog e dei suoi comprimari.Negli anni d’oro Sclavi si serviva di Dylan per esprimere la sua visione del mondo. L’occhio di Dylan era il suo occhio (ma anche l’occhio del lettore) e al centro della storia c’era l’indagine o il caso del mese. C’era ciò che Dylan guardava, non Dylan stesso.Paola Barbato e Roberto Recchioni, invece, tendono a trasformare Dylan in oggetto anziché soggetto delle storie. Passi il farlo occasionalmente, ma è inutile imbastire il rilancio della serie (Fase 2, Meteora, 666 e ora questo nuovo ciclo) come una infinita auto-analisi psicologica di Dylan e degli altri personaggi.Del resto, non è bastato il numero 400 a risolvere il complesso edipico celebrando l’”ammazzamento del padre”? Che senso ha perpetuare questo “ammazzamento” tutti i mesi, consentendo a ciascun autore di trasformare in fumetto le proprie riflessioni personali sul modo di scrivere Dylan?Davvero il mondo in cui viviamo non offre spunti narrativi più interessanti della psicoanalisi metafumettistica di Dylan?Franco Gentile Franco,credo anch’io che inizialmente Dylan Dog non fosse un personaggio vero e proprio, ma la proiezione del lettore all’interno delle storie. Alla fine, però, lo stesso Tiziano Sclavi ha cercato di dare spessore a un personaggio unidimensionale rendendo per questo le storie convenzionali. L’ultima cosa che mi interessava di Dylan era la sua relazione con Abraxas (o come si anagramma) e Morgana.Gli sceneggiatori che sono seguiti hanno sviluppato questa malaugurata tendenza dell’ultimo Sclavi. Caro Direttore,ci sono domande che non mi fanno dormire la notte!Francesco Guarnaccia è parente di Matteo Guarnaccia?Giorgio Trinchero ha qualcosa a che vedere con Sergio Trinchero?Soprattutto: il Nicola Pesce, attuale editore, è un semplice omonimo del Nicola Pesce che negli anni ottanta collaborava conIl Fumettodell’Anaf?Luca Brunori Gentile Brunori,i primi due non so, maNicola Pescecredo sia lo stesso. Tra l’altro, il fatto che sia iscritto al nostro gruppo di facebookFumettosodimostra che è sempre attento alle nuove tendenze del settore. Anche se per quanto riguarda il fumetto non va esagerata l’importanza del web. Caro Direttore,qual è stata la più bella rivista a fumetti del passato? Ritiene che se tornasse a essere pubblicata avrebbe ancora successo?Serena Gentile Serena,sicuramente la rivista storicamente e qualitativamente più importante è stataL’Avventuroso, il settimanale che nel 1934 ha presentato per la prima volta in Italia i fumetti “realistici” comeFlash Gordondi Alex Raymond. Ma al giorno d’oggi non sarebbe proponibile un contenitore di fumetti originariamente pubblicati comestrisceo tavole singole per i quotidiani americani, a parte il fatto che in pratica non ne fanno più di genere avventuroso.Allora propendo per ilCorriere dei Piccolitra il 1968 e il 1970, che era un “Avventuroso” in chiave moderna con alcuni dei migliori personaggi francobelgi dell’epoca, come i primi Puffi, Lucky Luke di Goscinny eLuc Orientdel ciclo di Terango. Oltre al genialeJacovitti. Solo che neppure queste storie non le scrivono più per mancanza di sceneggiatori, mentre di disegnatori ne abbiamo fin troppi. Quindi, in pratica, si dovrebbe pubblicare molto materiale dell’epoca. Se questo materiale fosse in un settimanale con episodi divisi in puntate corpose e un prezzo di copertina basso (1 euro) sono sicuro che venderebbe. Sauro Pennacchioli Scrivete le vostre lettere come “commenti” in fondo alla pagina: saranno rese visibili e riceveranno risposta nel prossimo appuntamento con la posta.