JOKER, IL FASCINO DEL MALE

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Per qualche ragione, i lettori diBatmaniniziarono sin dall’inizio a nutrire un certo affetto perJoker, un personaggio negativo che dovrebbe destare tutt’altro sentimento.Capita che un certovillainabbia il favore del pubblico, e che nelle cerchia dei “cattivi fascinosi” faccia la parte del leone. Del resto venivano apprezzati anche alcuni avversari diDick Tracy, che, come quelli dell’eroe incappucciato, erano vittime di qualche deformità.Forse accade perché dentro ognuno di noi c’è un reietto bisognoso d’affetto. Joker è addirittura popolare come Batman: la sua faccia, con il caratteristico ghigno e i capelli verdi, è un marchio di successo quanto il pipistrello simbolo dell’eroe. Migliaia di gadget, t-shirt, adesivi eccetera, portano la sua immagine. Vediamo, allora, la storia di questo pluriomicida simbolo di caos e disordine. Generalmente, la paternità del Joker è attribuita aBob Kane,Bll FingereJerry Robinson, sebbene la loro versione dei fatti non collimi.Per la sua immagine pare che l’ispirazione dello sceneggiatore aBill Fingersia venuta dall’interpretazione diConrad Veidtnel filmL’Uomo che Ride, adattamento del romanzo omonimo di Victor Hugo. Conrad Veidt nel film “L’Uomo che Ride” (1928) Jerry Robinson, il disegnatore della storia d’esordio, ritiene invece che l’ispirazione provenga dal jolly di un mazzo di carte da gioco.Robinson afferma che voleva creare un villain originale ed esotico, che divenisse per Batman quello che il professor Moriarty è per Sherlock Holmes. Sia come sia, Joker esordiscenell’aprile 1940 su Batman n. 1(mentre l’eroe incappucciato era uscito per la prima volta l’anno precedente nell’albo antologico Detective Comics). In questa storia Joker annuncia tramite la radio dove colpirà e chi sarà la vittima, a cui ruberà la sua collezione di inestimabili gioielli (unmodus operandiche ricorda quello del meno sanguinario ladro gentiluomo Arsenio Lupin). Utilizzando l’ingegno e l’abilità nel travestimento, Joker riesce nei suoi intenti uccidendo diversi collezionisti tramite un gas che deforma i volti delle vittime, dando ai cadaveri un ghigno che ricorda il proprio.Batman e Robin riescono comunque a fermarlo, non senza fatica. Nelle intenzioni originali, il Joker sarebbe dovuto morire al termine della storia, ma l’editorWithey Ellsworth, intuendo le sue potenzialità, chiese agli autori di cambiare il finale facendo del Joker un nemico ricorrente.Inutle dire che si è trattato di una mossa felice, dato il successo che il personaggio avrà nel corso degli anni… A dimostrazione che si trattava di un avversario su cui l’editor puntava molto, Joker appare in ben nove episodi dei primi 13 numeri di Batman. In seguito l’avversario del Dinamico Duo viene “ammorbidito”, passando da spietato assassino a un personaggio più buffo e colorato, un “giocherellone” che usa gadget a sua immagine per compiere i crimini. Oppure elaborati giocattoli, quali sigari esplosivi, carte da gioca affilate e fiori finti che spruzzano acido. Nella seconda metà degli anni cinquanta la malvagità di Joker viene ulteriormente ridimensionata in ossequio alle nuove regole censorie delComics Code, che impediscono ai fumetti di avere morti, sangue e violenza. Negli anni sessanta il Joker fa la sua apparizione nel telefilm Batman diAdam West, dove a prestargli il volto èCesar Romero. Negli anni sessanta Joker scompare per molti anni, dato che agli autori sembra non abbastanza realistico per il nuovo corso di Batman. Finché negli anni settantalo sceneggiatoreDenny O’Neile il disegnatoreNeal Adamsdecidono di trasportarlo in atmosfere più drammatiche rispetto a quelle delle decadi precedenti.Nell’episodio “La vendetta del Joker in cinque atti”, il clown del crimine torna a mietere vittime e a terrorizzare Gotham (Batman n. 251 del 1973) Joker vuole vendicarsi di alcuni suoi ex complici. Riesce a ucciderne ben quattro e poi tenta di far uccidere Batman da uno squalo in un grande acquario. La versione di O’Neil e Adams pone, di fatto, il primo tassello del Joker “moderno”.Ad essa si aggiunge l’interpretazione che ne fanno lo sceneggiatoreSteve Engleharte il disegnatoreMarshall Rogersnell’episodio “Il pesce che ride”, del 1978, in cui Joker deforma chimicamente alcuni pesci dando loro il suo celebre ghigno ed esigendone il copyright. Il funzionario dell’ente sui diritti d’autore gli dice che questo è impossibile, e allora Joker lo mette sulla sua lista nera: se entro mezzanotte non procederà, verrà eliminato.A nulla serve l’intervento di Batman e della polizia, il Joker riesce a ucciderlo entro l’ora stabilita (come nel primo episodio di Kane, Finger e Robinson del 1940). In questo arco narrativo Englehart delinea l’imprevedibile psicologia del Joker, la personalità e la follia che saranno d’ispirazione agli autori negli anni successivi. In particolare, Joker mostra come la sua rivalità con Batman lo ispiri. E che non ci sarebbe gusto a ucciderlo… altrimenti come si divertirebbe, dopo? Questo tratto della sua personalità verrà ripreso anni dopo anche nel filmIl Cavaliere Oscuro, in cui Joker (interpretato magistralmente dal compianto Heat Ledger) farà un discorso simile durante la scena dell’interrogatorio al commissariato di polizia. Joker è l’antitesi di Batman. I due sono contrapposti in tutto.Batman è tenebroso, Joker colorato e vistoso.Il primo è razionale, il secondo folle.Batman è serio, Joker sghignazza perennemente.Il primo è rappresentante dell’ordine, il secondo un nichilista agente del caos.Sopratutto Batman non uccide, mentre Joker si diverte a uccidere. Sul finire degli anni ottanta gli autori tratteggiano Batman in modo sempre più tenebroso e drammatico, premendo l’acceleratore sulla strada tracciata da Dennis O’Neil nel decennio precedente.I nuovi autori spingono Joker ancora più in fondo nel baratro della follia. Il primo a rivisitare a fondo il suo mito èAlan Moore, l’autore di Watchmen.Nel 1988 lo sceneggiatore inglese scrive, su disegni diBrian Bollard, “The Killing Joke”. Per quanto discussa, forse è la storia più iconica del personaggio, dove viene narrata una probabile origine del Joker. Nessuno fino a quel momento aveva accennato al passato di Joker, a prima che il suo volto fosse deturpato. Gli autori ritenevano che non sapere nulla lo rendesse più misterioso e di conseguenza ne aumentasse il fascino. La narrazione di “The Killing Joke” è su due livelli. Racconta l’ennesima fuga di Joker dal manicomio di Arkham e l’ennesimo crimine, il tutto intervallato da flashback (in bianco e nero) sul suo passato. Alan Moore mostra come in precedenza fosse un uomo grigio e triste, un cabarettista mancato con una moglie incinta che vive in miseria.Per poter provvedere al mantenimento della famiglia accetta di collaborare al furto in uno stabilimento chimico presso cui aveva lavorato in precedenza.Poco prima del colpo, però, sua moglie muore in un incidente domestico. In questo stato psicologico di lutto, il futuro Joker partecipa comunque al furto, utilizzando l’alias di Cappuccio Rosso, ma l’inaspettato arrivo di Batman sventa il colpo.Nel darsi alla fuga, precipita in una vasca di prodotti chimici che rendono la sua faccia bianca come il latte e i capelli verde smeraldo. La vista in una pozzanghera del suo nuovo volto rende l’uomo completamente folle.Joker sostiene che la differenza tra lui e le persone normali stia tutta lì, nell’aver avuto“una brutta giornata”. Secondo lui basta solo un brutto giorno a spingere l’uomo più retto nella follia. Per dimostrare la sua tesi, Joker spara a bruciapelo aBarbara Gordon, la figlia del commissario di polizia (e segretamenteBatgirl), rendendola paraplegica. Per poi rapire suo padre e mostrargli le foto del suo gesto.