IL FUMETTISTA AVVENTUROSO – POSTA

IL FUMETTISTA AVVENTUROSO – POSTA

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Gentile direttore,conosce qualche fumettista che ha avuto una vita avventurosa come i suoi personaggi?Isidoro Gentile Isidoro,secondo l’opinione comune, l’autore con la vita più avventurosa dovrebbe essereHugo Pratt, ma essendo uno che le sparava grosse c’è da dubitare che, come raccontava, sia stato costretto a lavorare per i tedeschi che stavano per fucilarlo scambiandolo per una spia sudafricana. Però che da giovane in Etiopia lo abbiano internato gli inglesi con tutta la famiglia è sicuramente vero.Dopo la guerra, Pratt probabilmente ha avuto solo avventure amorose. L’unica che conosco più o meno direttamente riguarda una ragazza che, malgrado i suoi sforzi, non si è concessa.Ci sono altri casi di autori avventurosi? A Milano circola la leggenda che due famose sorelle del fumetto ebbero anche loro una parentesi particolarmente avventurosa durante la guerra, ma finché qualcuno non porterà le eventuali prove rimarrà, appunto, una leggenda.Gian Luigi Bonelli, dal canto suo, ha raccontato un paio di esperienze, sempre legate ai tempi della guerra, che per quanto stravaganti non mi sembrano del tutto improbabili (ne parloqui).In effetti, molti di coloro che sono vissuti durante l’ultima guerra hanno avuto a che fare loro malgrado con “l’avventura”.Invece vere avventure di autori in tempo di pace non mi sovvengono. D’altra parte, al giorno d’oggi chi conduce una vita avventurosa? Soggiornare in diversi Paesi, come facevaRobin Wood, non mi pare possa definirsi un’esperienza avventurosa, e neppure percorrere l’Amazzonia come Sergio Bonelli (non credo lo facesse aprendosi varchi nella foresta con il machete).Se qualcuno invece conoscesse degli esempi, ce li segnali nei commenti. Caro direttore,pensa che i webtoon, fumetti creati per il digitale, possano rappresentare il futuro?In particolare, conosce Solo Leveling? Le è piaciuto?Tony Gentile Toni,Solo Leveling, dei coreaniChugongeDubu, può essere facilmente letto sul telefonino perché le pagine deimanhwa, come quelle dei manga, sono di piccolo formato. Quindi in Estremo oriente iwebtoonavranno sicuramente fortuna, e anche da noi tra gli appassionati del genere mangoso.Nello specifico Solo Leveling, pubblicata in Italia dalla Star Comics, per me è una vera pizza, ma ivideogamerprobabilmente la pensano diversamente. Caro Direttore,una volta leggevo molti fumetti italiani, ora quasi nessuno. Men che meno quelli di moda, che trovo banali nelle loro velleità politiche. Magari prendo qualche manga, anche se dicono che siano solo per i più giovani.Perché? Forse sono invecchiato? Eppure continuo a leggere tante altre cose.Mario Gentile Mario,i fumetti italiani di oggi sono diversi da quelli di un tempo.Prima avevano testi e disegni stilizzati, oggi i testi o i disegni, o entrambi, sono molto realistici. Un tempo i fumetti raccontavano delle storie, magari delle storielle, oggi si rivolgono spesso a un pubblico ideologicamente affine.Non a caso i fumetti di una volta spesso vengono fraintesi da chi è cresciuto con quelli odierni. Di una storia diGuido Martinadiranno che Zio Paperone è troppo “cattivo”, non comprendendoche si tratta semplicemente di un personaggio costruito apposta per far ridere. Senza altri sottintesi. Lo prendono sul serio perché sono abituati agli autori di oggi, che nei nei fumetti scrivonoveramentequello che pensano.Zerocalcare, con i suoi fumetti in effetti stilizzati (anche se sempre meno curati), ha successo perché parla di un mondo ben definito e lo fa in maniera “piacionesca”. Lo stesso, pur con modalità diverse, fa Fumettibrutti.Insomma, oggi il fumetto strizza sempre di più l’occhio a chi la pensa in un certo modo. Uno li legge soprattutto per sentirsi appartenere a quella tribù. Chi, invece, non vi appartiene e cerca “solo” una bella storia, spesso rimane deluso e trova sopravvalutate queste opere. Gentile direttorevorrei chiedere a lei, che conosce da dentro il settore, cosa manca oggi alla nascita di un nuovo personaggio che riporti i tanti potenziali lettori in edicola. Possibile che non possa arrivare, con tutte le variazioni del caso, un nuovo Diabolik, un nuovo Dylan Dog o un nuovo Alan Ford? Eppure di talenti ne abbiamo in casa nostra. Perché scopiazzare i soliti americani?Io vedo tanti appassionati nelle fumetterie che, come me, sarebbero ben lieti di seguire una serie in sintonia con la nostra cultura.Guardi il successo del filmLo chiamavano Jeeg Robot, per esempio. Prende spunto dai temi più classici del fumetto ed è ambientato nella Roma dei giorni nostri. C’è voglia di questo, a mio avviso.Quanto può reggere il mercato con idee trite vendute a peso d’oro? Secondo me con la squadra giusta si potrebbe ricreare una nuova primavera italiana del fumetto. Cosa ne pensa?Fabio Gentile Fabio,gli autoricontinuano a realizzare i soliti fumetti, che piacciono molto ai critici e poco ai lettori, perchépossono dare la colpa dell’insuccesso al mercato editoriale in declino.Quelli che mancano non sono comunque gli autori, ma degli editori intenzionati a proporre prodotti popolari. Caro direttore,aveva detto che avrebbe finalmente letto The Walking Dead… e allora?Un’altra cosa, come giudica i fumetti di Maruo Suehiro pubblicati nel volume L’inferno nelle bottiglie? Degli horror?SaraGentile Sara,è come me lo aspettavo:The Walking DeaddiRobert Kirkmanè una sceneggiatura da serie tv, come poi in effetti è diventata. Poi queste storie post-apocalittiche, tipoY – L’ultimo uomo sulla Terra, mi sembrano tutte uguali.E comunque gli zombie non solo mi fanno ribrezzo, ma li trovo insignificanti perché non possono pensare. Vero è che, come diceva qualcuno in una lettera a questa rubrica, gli zombie di Kirkman rimangono sostanzialmente sullo sfondo…I fumetti diMaruo SuehironeL’inferno di bottigliepiù che horror li definirei “disturbanti”. Disturbano sia perché l’autore ci infila tutto quello che può apparire “sacrilego”, dall’incesto ai riferimenti religiosi fino ai ciechi, sia perché non chiude mai le storie con un vero finale, perché non ne è capace. Egregio direttore,perché un autentico genio come Steranko ha avuto una carriera così breve? Non riesco proprio a capire la sua parabola.Domanda numero 2, non sono aggiornatissimo sul mercato argentino: c’è oggi qualche autore interessante?3) Mi è capitato per le mani Geist Maschine di Lrnz: mi è piaciuto molto. Una sua opinione?Jason Gentile Jason,purtroppoJim Sterankonon era concentrato soltanto sul disegno, nel quale si è contraddistinto in eleganza durante l’età classica della Marvel (quiil mio articolo su di lui): aveva svariati altri interessi, e credo che fare fumetti lo considerasse troppo lungo, faticoso e poco glamour.La professione su cui ha puntato dalla metà degli anni settanta, dopo avere scritto due fondamentali volumi sulla storia dei comic book, è stata quella di editore di una bella rivista prima dedicata soprattutto ai fumetti e poi ai media in generale, e al cinema in particolare. Cambiamenti di contenuti che andavano di pari passo con il cambiamento di nome della rivista, che ho seguito come lettore nel suo percorso, daComixsceneaMediascene, fino aPrevue.Steranko ha anche collaborato con i suoi disegni ad alcuni importanti film di Hollywood. Puntava infine a una carriera di illustratore, che però non è stata particolarmente luminosa.La scuola argentina è praticamente morta con la fine delle grandi case editrici, in particolare della stranamente poco considerataColumba.A me, invece,Geist Maschinenon è ancora capitato tra le mani, quando succederà ne parleremo. Caro Direttore,anni fa recuperai in una bancarella una copia di Saturno contro la Terra di Pedrocchi, Zavattini e Scolari nell’edizione (oramai introvabile) dell’Almanacco di Linus del 1969.Premetto che da bambino sono stato un avido divoratore di Flash Gordon, pur nella non eccezionale ristampa dei Fratelli Spada degli anni settanta: il confronto dell’opera di Pedrocchi & Co. è impietoso con il capolavoro di Alex Raymond.Prolissa e indigesta (almeno per me) con un disegno manieristico fin troppo raymondiano, senza possederne l’innata eleganza, una tecnologia (anche quella reale) sempre abbozzata e mai all’altezza di altri prodotti dell’epoca (uno per tutti Romano il Legionario di Kurt Caesar).Insomma, una delusione.Ha avuto modo di leggere Saturno contro la Terra, e se si, cosa ne pensa?Giuseppe Gentile Giuseppe,Saturno contro la Terraè certo un’opera meno moderna dei capolavori americani del periodo, ma bisogna considerare il fatto che il fumetto drammatico da noi era solo agli inizi. Posso essere d’accordo sul fatto che potesse essere disegnata meglio, ma per i testi è al di sopra dei fumetti italiani del periodo. Certo, sono ancora molto “letterari”. D’altra parte non è cheFlash Gordonavesse dei testi particolarmente originali.Da notare, inoltre, che questo fumetto è stato l’unico pubblicato in lingua inglese nei comic book prima della guerra, ed è stato ricordato come“particolarmente ben scritto”da autori americani come Ron Goulart.Anch’io ho letto Saturno contro la Terra sull’Almanacco di Linus, purtroppo in bianco e nero, però l’opera è stata ristampata recentemente.Federico Pedrocchiaveva molti spunti interessanti ed è un vero peccato, anche dal punto di vista di noi lettori, che sia morto giovane a causa della guerra. Gentile direttore,cosa ne pensa del prossimo incontro tra Tex e Zagor? C’è un limite ai team-up?Alex Gentile Alex,rispetto alteam-updemenziale di Zagor e Flash della Dc Comics, questo almeno è ristretto ai personaggi della casa editrice.Se non cheTex e Zagornon solo vivono in due epoche differenti, ma anche in due “mondi” diversi. In quello di Tex, per esempio, non ci sono robottoni giganti. L’incontro lo si sarebbe potuto anche fare, ma in uno “speciale” fuori dalla continuity. In una sorta diWhat If?Invece avverrà all’interno della continuity ufficiale della serie di Tex Willer (quella del giovane Tex). Un controsenso logico che infastidirà i vecchi lettori, soprattutto quelli di Tex.Eppure fino a oggi Tex era riuscito a rimanere fuori da questi incontri assurdi… Sauro Pennacchioli Scrivete le vostre lettere come “commenti” in fondo alla pagina: saranno rese visibili e riceveranno risposta nel prossimo appuntamento con la posta.