I FUMETTI PIÙ VIOLENTI – LA POSTA

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Gentile direttore,quali sono i manga più violenti di sempre?Esistono fumetti occidentali violenti come i manga?Fumettaro Gentile Fumettaro,degli autori giapponesi famosi voglio ricordareGo Nagai: per esempio, aveva disegnato una sequenza dove una ragazza veniva fatta violentare da un cane e poi fatta a pezzi. Se Nagai spesso è violentissimo, molti altri autori giapponesi gli si avvicinano o lo superano. Sono tanti, troppi, e purtroppo (per i miei gusti) non possiedono l’ironia di Nagai.Riguardo ai fumetti occidentali, bisogna dire che erano gli italiani a primeggiare nel genere.Il primo fumetto splatter che io ricordi è numero 1 diTerror, pubblicato dalla Erregi nel 1969. Lo lessi da bambino, trovandolo in qualche busta di vecchi albi in offerta.In generale, diversi fumetti delle due case editrici derivate dalla Erregi, laEdiperiodicidi Giorgio Cavedon e laEdifumettodi Renzo Barbieri, erano molto violenti.Volendo esemplificare con un buon fumetto ancora reperibile in ristampa (grazie alla Cosmo), citereiNecrondiIlaria VolpeeMagnus, pubblicato nel 1981 dalla Edifumetto.Il protagonista è un cadavere rimesso in vita da una scienziata necrofila, la dottoressa Frieda, che fa sesso solo con i cadaveri. Le vittime dei due finiscono sempre a pezzi, graficamente molto ben definiti per la delizia degli amanti del genere, tra i quali non mi annovero.Non credo si sia mai visto nulla di più efferato delle storie di Necron e di altri personaggi degli editori citati, come le vampire Jacula e Zora dei “tempi d’oro”.Sicuramente Necron è ispirato aRanxerox(1978) di Stefano Tamburini e Tanino Liberatore (insieme ad Andrea Pazienza), sebbene quest’ultimo personaggio abbia una socia decisamente più giovane, anzi, inizialmente bambina, Lubna.A mio parere i migliori fumetti iperviolenti sono stati scritti daCarmelo Gozzoper la Ediperiodici, soprattuttoStorie Blu, una lunga serie fantahorror senza personaggio fisso degli anni ottanta. Caro direttore,cosa ne pensa di Hammer della Star Comics?Perché questa serie, secondo me di ottima qualità, ha chiuso solo dopo 13 numeri, mentre altri fumetti italiani di fantascienza di quegli stessi anni e di qualità non sempre alla pari, come Nathan Never, Legs Weaver e Lazarus Ledd, sono durati molto di più?Michele Gentile Michele,non ricordo praticamente nulla diHammer(1995-1996) salvo il fatto che quando lo leggevo avevo anch’io questa sensazione. Forse un suo limite è stato avere troppi autori, sebbene alcuni dei qualli bravissimi, sia sceneggiatori sia disegnatori. E il livello alto degli autori probabilmente richiedeva da parte dell’editore un esborso troppo oneroso, superiore a quello di Lazarus Ledd.Se invece della piccola Star Comics l’avesse pubblicato la grande Bonelli probabilmente le cose per Hammer sarebbero andate in maniera diversa. Caro Direttore,cosa ne pensa del cartone animato censurato dalla Dc Comics dove Batman faceva sesso orale con Catwoman? Non crede sia una decisione sessuofobica?Valeria L’illustrazione postata polemicamente su Twitter dal regista Zack Snyder Gentile Valeria,per chiarire i termini della questione, riporto quanto scrive il sito Dagospia traducendo un articolo del Daily Mail.“I fan della Dc Comics sono insorti contro l’azienda che ha tagliato dalla sua serie animata per adulti Harley Quinn, in onda su Hbo Max, una scena di sesso orale tra Batman e Catwoman. I dirigenti della Dc Entertainment hanno spiegato di aver preso questa decisione perché «gli eroi non lo fanno». Justin Halpern, co-creatore e produttore esecutivo di Harley Quinn, ha raccontato a Variety della scena cancellata, spiegando che mostrava Batman «leccare Catwoman», ma di essere stato costretto a cancellare il frame dopo che la DC ha detto loro che gli eroi «non possono assolutamente farlo». Più che il taglio, gli utenti dei social media hanno contestato la motivazione, immaginando anzi Batman come un amante generoso. Halpern ha detto che una delle gioie di lavorare su Harley Quinn è che i personaggi sono cattivi. «È incredibilmente gratificante utilizzare personaggi che sono considerati cattivi perché hai molto più margine di manovra», ha detto. Ma quando hanno cercato di far diventare uno degli eroi un po’ birichino sullo schermo, i dirigenti hanno posto il veto all’idea. «Un perfetto esempio di ciò è in questa terza stagione di Harley quando abbiamo avuto un momento in cui Batman stava per leccare Catwoman. E la DC ha reagito tipo, ‘Non puoi farlo. Non puoi assolutamente farlo’, ha detto Halpern. «Hanno detto: ‘Gli eroi non lo fanno’. Quindi, abbiamo risposto: ‘Stai dicendo che gli eroi sono solo amanti egoisti?’. E loro: ‘No, è che vendiamo giocattoli di consumo per eroi. È difficile vendere un giocattolo se Batman sta leccando qualcuno’».Anche nel nostro gruppo di Facebook,Fumettoso, ho letto reazioni critiche come la sua, ma io trovo che la decisione della Dc sia corretta, anche se spiegata male dai dirigenti.Batman non è un personaggio di genere erotico, così come non lo sono Tex, Topolino o Diabolik, quindi una scena come quella (lo stesso sarebbe stato Catwoman che fa un p***ino a Batman) non è in linea con la sua filosofia.Poco importa se quello specifico cartone animato è indirizzato al pubblico adulto. Gentile direttore,perché molto materiale americano è stampato in formato malloppone cartonato (vedi omnibus), oppure ridotto in formato bonellide (vedi Cosmo e Superman di Byrne per la Panini)? Una via di mezzo, no?Tanuzzobello Mulphy Gentile Tanuzzobello,il malloppone di mille e più pagine è pensato per chi vuole avere interi archi narrativi in un volume solo, mentre il formato piccolo viene scelto dagli editori nella speranza di acchiappare un po’ di lettori bonelliani.Per me il formato ideale dei volumi con fumetti americani è di circa 400 pagine, alto e largo come i comic book originali (cos’è questa moda delle edizioniextra-large?). Caro direttore,che possibilità hanno di sopravvivere i fumetti di nicchia che compaiono sui siti internet o webpublisher? (Non ho la minima idea di che caspita stia scrivendo, la domanda me l’ha suggerita mia figlia).Patty Smith Gentili Patty e figlia,i fumetti su internet saranno sempre più numerosi, ma raramente faranno guadagnare soldi.In ogni caso, rappresentano un’occasione per farsi la mano, dato che gli albi a fumetti di “serie B” sui quali si formavano i giovani autori non esisistono più da tempo.Tra parentesi, vorremmo pubblicare proprio su Giornale POP una rubrica settimanale diwebcomics, ma non abbiamo ancora una persona che se ne occupi. Se c’è qualche volontario, si faccia avanti. Secondo Lei, René Goscinny era maschilista?Nelle avventure sceneggiate da lui le donne hanno sempre ruoli marginali. In “Asterix alle Olimpiadi”, Beniamina, dopo che gli uomini sono partiti per Olimpia, dice alle altre donne che ne approfitteranno per pulire il villaggio e questo è l’unico intervento femminile nella storia.Mentre negli episodi “Asterix e la zizzania” e “Asterix e l’indovino” le donne entrano in scena solo per fare danno. In altri casi sono solo personaggi decorativi.Quando ero piccolo non ci facevo caso, ma rileggendo quelle vecchie storie dopo tanti anni ho avuto questa impressione.Lei, direttore, che ne pensa?Marco Irons Ferri Gentile Marco,come ho scrittoqui, solo in anni relativamente recenti le donne hanno acquisito autonomia andando a lavorare (e quindi ricevendo uno stipendio) e ottenuto la libertà sessuale grazie alla diffusione degli anticoncezionali, l’aborto legalizzato e l’analisi del Dna.Le donne avevano generalmente un ruolo importante all’interno della famiglia allargata, più di quello che si possa immaginare oggi, ma quasi mai un ruolo pubblico. A meno che non fossero prostitute o regine. Certo, casi eccezionali di professioniste ce n’erano, come la fin troppo citata pittrice Artemisia Gentileschi.René Goscinnyè cresciuto negli anni trenta e quel contesto lo ha rappresentato fedelmente da adulto. Più che maschilista era figlio del suo tempo.Certo, si può dire che, comunque, avrebbe potuto valorizzare meglio i personaggi femminili. Soprattutto nei socialmente più liberi anni sessanta e settanta, quando Goscinny era all’apice creativo.D’altra parte i fumetti realizzati oggi sono storicamente meno attendibili, se danno ruoli pubblici alle donne di epoche in cui non ne avevano. Sauro Pennacchioli Scrivete le vostre lettere come “commenti” in fondo alla pagina: saranno rese visibili e riceveranno risposta nel prossimo appuntamento con la posta.