WES CRAVEN VIVE NEI NOSTRI INCUBI

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Wes Cravenera uno dei registi di punta che dagli anni settanta hanno svecchiato il genere horror, passando dai vampiri e i lupi mannari ai “mostri della porta accanto” creati dalla società contemporanea. Lui,John Carpenter,Tobe Hooper,Bryan Yuzna,Stuart Gordon,Clive Barker,Tom Hollandsono gli autori che hanno plasmato gli incubi di più di una generazione e che continuano a farlo in quanto saccheggiati dai remake. Da bambino Wes Craven fu educato secondo i severi principi della chiesa battista: niente musica rock, niente ragazze e niente cinema. Poi, un giorno, entrato in una sala, videIl buio oltre la siepee scoccò la scintilla.Da grande, pur ottenendo un posto da insegnante, inizia a lavorare come fac totum in una piccola casa di produzione in cambio di uno stipendio da fame (ed era già sposato e con due figli). Là incontraSean S. Cunningham, esperto in horror trucidi e soft-core, nonché futuro autore della saga diVenerdì 13, con quel simpaticone diJason Voohrees(che nel 2002si scontreràcon la più celebre creatura di Craven, ma senza che i due “papà” vengano coinvolti direttamente). I due, rispettivamente regista e produttore, esordiscono nel lungometraggio horror conL’ultima casa a sinistra(1972), variante splatter deLa fontana della verginediIngmar Bergman.Due evasi stuprano e uccidono una ragazza, rifugiandosi poi in casa di quelli che, a loro insaputa, sono i genitori della vittima. Mammina e papino di dimostreranno ben più feroci dei delinquenti, tanto che questo (nonNon aprite quella porta) è il primo horror dove si usa unamotosegacome arma. Il film inaugura un nuovo genere, il cosiddettoRape & Revenge, e spiana la strada aLe colline hanno gli occhi(1977).Una famigliola in viaggio in camper si perde in una zona desertica, dove viene attaccata da una tribù di mutanti cannibali creati dalle radiazioni atomiche di alcuni esperimenti condotti dall’esercito. Per sopravvivere, i cittadini dovranno rispolverare il loro lato più feroce e animalesco. Seppur stroncati dalla critica come rozzi e “malati”, i due film rivisti oggi mantengono un significato sociale. Erano gli anni della guerra del Vietnam e dello scandalo Watergate, sembrava che l’idilliaca America allaHappy Daysstesse impazzendo e che ovunque fosse in agguato l’incubo.Dopo alcuni film minori comeSummer of Fearcon Linda Blair (L’Esorcista),Benedizione mortalecon una giovane Sharon Stone, eSwamp Thing(dal fumetto diLen WeineBernie Wrightson), Craven torna ai massimi livelli con una di quelle idee geniali che capitano una sola volta nella vita. Traendo spunto da articoli di giornale su ragazzi morti di paura nel sonno, e incrociando il ricordo del bullo che lo terrorizzava a scuola (un certo Fred Krueger) con quello della provincia forcaiola deIl buio oltre la siepe, Wes Craven sfornaNightmare – Dal profondo della notte(1984). Il film presenta il personaggio diFreddy Krueger, un pedofilo infanticida che, linciato dai concittadini inferociti, torna negli incubi dei figli dei suoi carnefici per ucciderli.Volto ustionato, cappellaccio a tesa larga, maglione a righe orizzontali e guanto con lame a mo’ di artigli, Krueger (magistralmente interpretato daRobert Englund) popolerà gli incubi dei ragazzini anni ottanta, al pari diLeatherface(Non aprite quella porta),Michael Myers(Halloween),Pinhead(Hellraiser) e il già citatoJason. In più, grazie al suo spiccato humor nero dasuper-villaindei fumetti, diverrà celebre anche presso chi patito dell’horror non è. Grazie aNightmare, laNew Line, da casa di produzione di documentari per le scuole, diventa la major che produrràIl signore degli anelli. Ma se New Line si arricchirà, lo stesso non vale per Wes Craven, che, estromesso dai numerosi sequel (eccezion fatta per la sceneggiatura del terzo capitolo), torna a lavorare per la tv. Nel 1986 giraDovevi essere morta, variante del mostro di Frankenstein in cui un giovane genio riporta in vita un’amica uccisa, impiantandole un chip nel cervello con esiti imprevedibili. Nel 1988 torna a fare scintille conIl serpente e l’arcobaleno, ispirato alla vera storia dell’antropologo Wade Davis (interpretato daBill Pullman). Nei primi anni ottanta Davis fu inviato ad Haiti per indagare su casi di “zombi”. Il ricercatore disse di avere scoperto che gli oppositori del regime locale venivano intossicati con il veleno del pesce palla e, caduti in uno stato di morte apparente, sepolti vivi.Per quanto originale nello spunto, e coraggioso nel messaggio (a volte il vero mostro è chi esercita il potere), il film non ottiene successo. Craven cerca allora di replicare la ricetta diNightmareconSotto shock(1991), dove un serial killer condannato alla sedia elettrica si trasforma in una scarica di corrente in grado di uccidere, entrando nei telefoni e negli elettrodomestici. Un film ricordato solo perché il cattivo ha il volto diMitch Pileggi, il futuro vicedirettore Skinner diX-Files. Segue un piccolo thriller per la tv,Delitti in forma di stella(1990), dove un detective è in contatto telepatico con il killer a cui dà la caccia. Un’idea ripresa nel 1996 dal creatore diX-Files, Chris Carter, col telefilmMillenium. Wes Craven torna nuovamente all’horror “sociale” conLa casa nera(1992), presentato in anteprima mondiale alDylan Dog Horror Fest.Una coppia di sposini pazzi (Everett McGilleWendy Robie, ripescati da David Lynch perTwin Peaks) rapiscono alcuni bambini per farli vivere come schiavi tra le intercapedini della loro villetta: il “marcio” dietro il perbenismo, tanto che i due orchi dellamiddle classvengono sconfitti da un pollicino nero dei bassifondi. Nel 1994 Wes Craven si ricongiunge alla sua creatura più celebre, conNightmare 7: Nuovo incubo. Freddy vuole entrare nel “mondo reale”, e si insinua nelle vite dei protagonisti del primo film (e di Craven stesso). Che qui interpretano loro stessi in un cortocircuito tra realtà e finzione che verrà ripreso in molte altre pellicole: basti pensare a quel capolavoro deIl seme della folliadi John Carpenter, o lo spassosoLa bambola assassina 5: Il figlio di Chuckydi Don Mancini. Nel 1995 esceVampiro a Brooklyn, tentativo poco riuscito di fondere l’horror vampiresco con la comicità diEddie Murphy. Nel 1996 Craven, su sceneggiatura diKevin Williamson(creatore diDawson’s Creek), giraScream, omaggio-parodia dei clichéslasheranni settanta e ottanta che lui stesso aveva contribuito a creare. Screamcattura sia i vecchi aficionados del genere sia la nuova generazione, segnando l’inizio di un nuovo filone: l’horror thriller adolescenziale, ricco di citazioni e humor, ma privo di veri e propri momenti splatter. Wes Craven chiude gli anni novanta conLa musica del cuore, suo unico film al di fuori del genere horror-thriller e il solo a ottenere una candidatura all’oscar per la performance diMeryl Streep. Nel film compare ancheGloria Estefan, al debutto come attrice. Nel nuovo millennio Wes Craven rimane un po’ “prigioniero” del trend diScream. Mentre alcuni giovani registi come Alexandre Aja e Dennis Iliadis si fanno un nome con remake dei suoi classici, sempre più estremi e sanguinolenti, Wes continua a confezionare thriller “anemici” pensati per i giovani, comeCursed: Il Maleficio, conChristina Ricci, eRed EyeconCillian Murphy(lo Spaventapasseri diBatman Begins). L’ultima pellicola da lui diretta èScream 4(2011), di cui aveva iniziato a curarela serie tv per Mtv. Wes Craven se n’è andato a 76 anni per un tumore al cervello. Wes Craven (1939-2015) (Immagini trovate nel web: © degli aventi diritto).