WATTERSON CONTRO LO SFRUTTAMENTO DEL FUMETTO

WATTERSON CONTRO LO SFRUTTAMENTO DEL FUMETTO

“… avere una carriera invidiabile è un conto, essere felici è un altro”
Bill Watterson (da un discorso al Kenyon College, 1990)

“Le strip dal 1992 al 1995, specie le domenicali, sono i lavori che mi rendono più orgoglioso”
Bill Watterson (dall’introduzione al catalogo Exploring Calvin and Hobbes, 2014)

 

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Bill Watterson pressato dalle scadenze, in una sua vignetta del 1986

 

Creando una strip come Calvin and Hobbes, come abbiamo visto nell’articolo precedente, per Bill Watterson il sogno di fare il cartoonist si è avverato e il successo sembra inarrestabile, ma è stato così rapido e implica tali pressioni che forse non vi era preparato.

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Terzo volume cronologico, 1989

 

Nel 1988 la National Cartoonists Society gli assegna per la seconda volta il Premio Reuben come miglior fumettista e il Premio per la miglior striscia a fumetti umoristica.

Nel 1989 escono il terzo volume cronologico della strip, Yukon Ho! (Yukon Arriviamo!), e la raccolta delle tavole settimanali The Calvin and Hobbes Lazy Sunday Book (in Italia: Domenica è sempre domenica).

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La prima raccolta di sole tavole domenicali, 1989

 

Bill Watterson riceve anche un Premio Harvey speciale per l’umorismo. Mentre in Norvegia, dove l’anno precedente ha vinto il Premio Sproing, viene dedicato ai suoi due personaggi il titolo di un albo antologico a fumetti, che continuerà a uscire per 18 anni, sotto il nome locale Tommy og Tigern.

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Il primo numero della rivista norvegese di Calvin and Hobbes, 1989

 

La strip di Calvin and Hobbes nel 1989 appare su ben 600 quotidiani, i volumi usciti restano stabilmente nella lista dei best-seller delle librerie. I guadagni sui diritti d’immagine sarebbero potenzialmente enormi: l’editor insiste per autorizzare il merchandising, ma il riservato Bill Watterson non accetta neppure un tour promozionale nelle librerie.

Fin dalle prime interviste, l’autore afferma che per lui i fumetti sono un’arte con cui trasmettere innocenza e spontaneità. Creare inutili derivati solo per arricchirsi comprometterebbe la coerenza dei suoi personaggi.

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Calvin nei panni di Spiff sulla copertina della rivista di critica fumettistica The Comics Journal n. 127 del marzo 1989

 

Bill Warrerson si oppone a qualunque prodotto con le immagini di Calvin and Hobbes, come spiega nel 1989 in un’intervista su The Comics Journal e in un discorso all’Università dell’Ohio intitolato “La svalutazione dei fumetti”.

Firmando il contratto aveva ceduto tutti i diritti di sfruttamento all’agenzia, la quale vorrebbe mantenere buoni rapporti accordandosi con Watterson, ma legalmente potrebbe anche decidere di fare a meno del suo consenso… e perfino di sostituirlo con un altro autore.

L’artista puro Bill Watterson non cede, ma sentendosi “messo con le spalle al muro”, prova un tale sconforto da “perdere la convinzione” che avrebbe passato la vita a disegnare fumetti.

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Calvin parla di cose fuori dal suo controllo e contro di lui, dicembre 1989

 

Il suo editor vorrebbe anche che autorizzasse una versione animata di Calvin and Hobbes e all’inizio l’autore è indeciso. È il solo adattamento che potrebbe interessarlo, a condizione di poter avere un totale controllo sul risultato. Tra i potenziali produttori, oltre alla Disney, ci sono Lucas e Spielberg, che tentano di contattarlo di persona.

Ma infine Bill Watterson rifiuta anche soltanto di parlare con loro e decide definitivamente di opporsi a ogni manipolazione della sua opera che possa svilirne il messaggio in senso consumistico, anche se significa rinunciare a introiti enormi.

Teme che troppa esposizione sul mercato rovini il fragile equilibrio che tiene insieme il suo lavoro. Dietro l’apparenza aggressiva, la sua è una serie di fumetti profondamente poetica, come dimostra la tavola natalizia del 1989 in una sola vignetta.

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Calvin si stringe a Hobbes nella tavola del 24 dicembre 1989

 

Più di venti anni dopo, dichiarerà: “Come fumetto, Calvin and Hobbes funziona esattamente nel modo in cui lo intendevo. Non c’è vantaggio per me nell’adattarlo”. Cioè, non vuole rischiare di tradirlo solo per arricchirsi ulteriormente.

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Calvin sostiene di essere perfetto così com’è nell’ultima tavola del 1989

 

In un discorso che tiene nel 1990 ai laureandi della sua vecchia scuola, il Kenyon College, e in alcune vignette, critica le agenzie che distribuiscono le strip nei quotidiani appropriandosi del diritto d’autore e commercializzandone le immagini su prodotti d’ogni tipo, anche contrari allo spirito dei personaggi.

Cartoon di Watterson ispirato al suo discorso al Kenyon College, 1990

 

In quel discorso Bill Warrerson difende il proprio rifiuto di tale sfruttamento e la sua scelta di ritirarsi piuttosto che accettarlo. Questa minaccia è forse uno dei motivi per cui l’agenzia non fa valere il contratto, ma continua a cercare il suo consenso. La sua strip, del resto, ha uno stile così personale che non si troverebbe mai un sostituto accettabile.

Copertina del quarto volume cronologico di Calvin and Hobbes (1990)

 

Intanto nel 1990 escono la quarta raccolta cronologica della serie, Weirdos From Another Planet (Strani esseri di un altro pianeta), e il libro The Authoritative Calvin and Hobbes, che ripropone strip dal terzo e quarto volume.

Copertina della raccolta dal terzo e quarto volume di Calvin and Hobbes, 1990

 

Lo stesso anno Bill Watterson disegna eccezionalmente un poster di Calvin and Hobbes per il Cartoon Art Museum di San Francisco. Gli viene assegnato in Germania il Premio Max und Moritz e negli Stati Uniti il Premio Harvey per la miglior striscia a fumetti, che continuerà a ricevere ogni anno per ben altre sei volte, fino al 1996.

Nel 1991 escono altri due libri cronologici di Calvin & Hobbes, The Revenge of the Baby-Sat (La vendetta del Baby-Sitterato) e Scientific Progress Goes “Boink” (Il progresso scientifico fa “Boink”), mentre tra i continui riconoscimenti gli è assegnato in Svezia il Premio Adamson.

Il quinto volume cronologico di Calvin and Hobbes (1991)

 

Ma Watterson, sentendo di avere già espresso quello che gli interessava dire all’interno dei limiti di una striscia, e stanco delle continue assillanti richieste di commercializzare le immagini dei suoi personaggi, pensa sempre più seriamente di abbandonare il campo.

Il sesto volume cronologico di Calvin and Hobbes, 1991

 

Dopo poco più di cinque anni di produzione, per far sì che le relazioni restino amichevoli e Bill Watterson si convinca a proseguire la strip, la Universal Press, senza esservi costretta, accetta di ridiscutere il suo contratto. Gli restituisce i diritti sui suoi personaggi e gli dà totale controllo creativo sulla serie e su eventuali prodotti derivati, che soltanto lui potrà autorizzare.

In più, senza che l’abbia chiesto, gli viene concesso un periodo sabbatico di vacanza, dal maggio 1991 al febbraio 1992, cosa più unica che rara nel settore delle strip, i cui autori lavorano sempre con l’assillo di scadenze giornaliere.

Disegno pubblicato in occasione della pausa del 1991

 

In questo periodo Watterson realizza una bella litografia a colori a tiratura limitata per i direttori dei quotidiani che pubblicano la sua striscia. Si tratta certo di un omaggio per fargli digerire il fatto che per una decina di mesi potranno pubblicare solo ristampe delle sue strisce.

Il divertimento spericolato di Calvin in una litografia del 1991

 

Avere vinto la battaglia sul controllo della sua opera lo convince ad andare avanti, anche perché potrà realizzare le tavole domenicali in formati più liberi e innovativi, senza dover più sottostare ai limiti dovuti alla necessità di rimontaggi successivi (dato che ogni quotidiano dispone le vignette in spazi diversi).

Il rapimento e sostituzione di Calvin in un’elaborata tavola del 1992

 

D’ora in poi le tavole domenicali a colori usciranno su tutti i quotidiani in un grande formato imposto di fatto come l’unica opzione praticabile (in Italia, sulla rivista Linus dovranno essere pubblicate di traverso).

Alcuni direttori di giornali protestano per non avere più la possibilità di rimontare a piacimento le vignette delle tavole, ma solo pochi di loro rinunciano a pubblicare una serie seguita e amata dai lettori.

La fantasia di Calvin all’opera in un’altra tavola del 1992

 

Dal 1992, così, come nelle vecchie tavole d’inizio Novecento di Kin-Der-Kids e Krazy Kat, la grafica è sempre diversa, con vignette di varie dimensioni e disposizioni, in cui i mondi immaginati da Calvin e la realtà degli adulti si alternano visivamente con grande efficacia narrativa.

La fantasia galoppante di Calvin nella tavola del 10 maggio 1992

 

Tra il 1992 e il 1993, Watterson trova anche il tempo per disegnare, con lo pseudonimo Fang Vampire e uno stile molto diverso da quello delle strisce, le copertine di due cassette della band di suo fratello minore Tom, che oltre a lavorare a Austin come insegnante canta e suona la chitarra nel gruppo musicale The Rels.

La prima cassetta dei Rels con copertina di Fang Vampire (alias Bill Watterson), 1992

 

Le strip dei libri cronologici 5 e 6 sono riproposte nel 1992 nel volume The Indispensable Calvin and Hobbes (L’Indispensabile Calvin e Hobbes) e intanto esce il settimo, Attack of the Deranged Mutant Killer Monster Snow Goons (in Italia, più in brevemente L’attacco dei mostri di neve mutanti).

Settima raccolta della serie cronologica di Calvin and Hobbes, 1992

 

L’autore riceve il Premio Eisner per la miglior raccolta di strisce, conferitogli nuovamente nel 1993, quando esce l’ottavo libro della serie, The Days Are just Packed (i giorni sono appena imballati), che in Italia sarà intitolato La vita che stress.

Da questo ottavo volume aumentano le dimensioni dei libri per riprodurre degnamente le nuove e affascinanti tavole domenicali in cui Calvin sembra una versione più moderna e scapestrata di Little Nemo. Solo che lui non deve addormentarsi per vivere le sue fantasie.

Ottava raccolta della serie di Calvin and Hobbes, 1993

 

È significativo che, in genere, le scene più realistiche non siano quelle del mondo reale, di solito rese con stile semplice ed essenziale, ma quelle del mondo immaginario, ben più ricche di dettagli e a volte ispirate a foto.

Realistiche reazioni interne dello stomaco di Calvin in una tavola del 1993

 

Certi panorami alieni esplorati dal cosmonauta Spiff, per esempio, imitano i rilievi dei parchi naturali dell’Utah.

Rilievi montuosi alieni ispirati alla Monument Valley in un’altra tavola del 1993

 

Solo i boschi che spesso percorre con Hobbes sono così vitali per Calvin da essere resi nei disegni in modo altrettanto dettagliato delle sue fantasticherie. Dietro la facciata del duro, Calvin nasconde un lato sensibile, che oltre a legarlo da profonda amicizia alla sua “tigre”, lo fa esprimere in difesa dell’ambiente.

Tavola su una sfortunata scorribanda nei boschi, 1993

 

Del resto, nonostante i guai che combina, Calvin non è davvero cattivo. Non è prepotente, né disonesto. È anzi costante vittima del bullo della scuola Moe, da cui subisce ogni sorta di prevaricazioni.

Non è solo lui, a essere sensibile sotto la scorza del duro intransigente. Il suo autore fa felici due insegnanti autorizzando, nel 1993, la vendita nelle scuole del loro libro Teaching with Calvin and Hobbes (Insegnare con Calvin e Hobbes), in cui le strip di Bill Watterson vengono usate per aiutare i bambini con difficoltà di apprendimento.

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Testo scolastico con strisce di Calvin and Hobbes del 1993, copertina di Jan Roebken

 

Al momento del massimo successo, Calvin and Hobbes esce su più di 2400 pubblicazioni, tradotto in oltre 20 lingue, mentre la strip continua ogni giorno ad alti livelli.

In questo periodo la qualità del lavoro di Watterson è tale che gli viene assegnato per la terza volta il Premio Reuben come miglior fumettista del 1993.

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Una tavola sull’eccezionale successo di Calvin, 1993

 

Ma la stanchezza di Bill Watterson per la ripetitività del lavoro di cartoonist si riaffaccia, teme di non poter mantenere a lungo la stessa qualità.
Il cast ristretto limita le situazioni, ma l’autore non ha mai voluto dare altri amici a Calvin, per non rovinare il suo esclusivo rapporto con Hobbes.

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Una lettura particolarmente violenta sconvolge il sensibile Calvin, 20 febbraio 1994

 

Con il nuovo contratto, può interrompere la strip quando vuole, senza che altri possano proseguirla. L’agenzia prende tempo concedendogli un’altra lunga vacanza non richiesta, da aprile a dicembre 1994.

Intanto esce il nono volume cronologico della serie, Homicidal Psycho Jungle Cat (Tigrotto psicotico con istinto omicida).

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Nono volume della serie di Calvin and Hobbes, 1994

 

Per tutto il 1995 Bill Watterson pubblica regolarmente la strip sui quotidiani, mentre esce un volume speciale per celebrare il decennale. Ma ormai ha deciso di smettere per sempre di realizzarla, finché la qualità è ancora al massimo.

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Volume speciale per il decimo anniversario di Calvin and Hobbes, 1995

 

Preannuncia la chiusura della striscia con una cortese lettera al suo editor, con il quale intende comunque continuare a collaborare. Le passate divergenze di vedute tra autore e agenzia appaiono del tutto superate.

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Voracità del tirannosauro Calvin nella tavola del 9 luglio 1995

 

Infine, il 31 dicembre 1995 esce l’ultima tavola, che tra strisce giornaliere e tavole domenicali è la 3160a opera di Calvin and Hobbes.

Il commiato allude all’esplorazione di nuovi territori, ma l’attesa di altre opere a fumetti dell’autore resterà delusa.
Bill Watterson si ritira semplicemente a vita privata e pare voglia far perdere le sue tracce. Eppure non del tutto.
Dopo anni, sia pure saltuariamente, quando ormai più nessuno se l’aspetta, si risentirà ancora parlare di lui… come vedremo nel terzo articolo.

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Nuove vie da esplorare nel finale di Calvin and Hobbes, 31 dicembre 1995

 

Qui il primo articolo.

 

 

(Da La seconda cosa)

 

 

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