Tassa sui figli, si parte dal 2026: 100€ l’anno | Agli italiani passa la voglia di fare un bambino
Calo natalità, il Governo interviene - Giornalepop.it (Foto X)
C’è un dato statistico che in Italia non vuole saperne di alzarsi: niente più bebè, adesso la spiegazione è chiara a tutti.
C’era una volta lo spread. Chi non ricorda l’”estate mania” durante la quale milioni di italiani dovettero documentarsi sul significato di un termine non proprio tra i più usati anche da chi mastica inglese con regolarità?
Colpa, appunto, del “differenziale” tra i rendimenti di due titoli nell’arco della stessa giornata. Il riferimento era in particolare al gap tra i titoli di stato italiani (BTP) e tedeschi (Bund) a 10 anni. All’epoca, sembrava trattarsi dell’unico indicatore possibile per definire la salute della nostra economia.
I tempi cambiano rapidamente così oggi non se ne parla quasi più. Al punto che c’è un altro dato statistico riguardante l’Italia che è costante e che purtroppo è sempre in picchiata. In questo caso non si parla di economia. O forse in un certo senso sì.
In Italia non si fanno più figli. Il tema non è nuovo, appunto, perché il ritornello lo si sente da anni. L’età media della popolazione si sta alzando sempre di più e il tasso di natalità è in costante discesa ormai da lustri. Alla base, inutile dirlo, ci sono anche proprio motivazioni di tipo economico.
Natalità Italia, il calo è inarrestabile: come combatterlo?
Legare l’evento più bello che può esserci nella vita di una coppia, ovvero la nascita di un figlio, solo a meccaniche così “materiali” può essere triste, ma la praticità fa purtroppo parte della vita. La soglia di povertà per una parte della popolazione è un’amara realtà e ciò incide inevitabilmente sulla scelta di allargare la famiglia.
E il Governo come reagisce a tutto questo? Anzi, i governi, proprio perché il problema è sul tavolo di chi vive a Palazzo Chigi da ben più di un decennio. “Con gli stipendi che ci sono, con le politiche di assistenza pressoché assenti, chi ha più voglia di mettere al mondo bambini” recita la vulgata popolare. Qualcosa sta però per cambiare.

Altro che abbassare l’età media: in Italia arriva la tassa sui neonati
Il Governo starebbe infatti valutando l’introduzione di un Fondo Pensione per i neonati, basato su un contributo iniziale e versamenti annuali per alcuni anni. Secondo le ipotesi allo studio allo stato nascita verrebbero versati 300 euro nello schema previdenziale del minore, quota alla quale si aggiungerebbe nei quattro anni successivi un apporto supplementare di 200 euro all’anno, a condizione che la famiglia versi almeno 100 euro annui nel fondo del bambino.
La proposta, che punta a combinare politiche di natalità con incentivi previdenziali precoci, è allo studio per la Manovra 2026, ma nella Regione autonoma Trentino-Alto Adige è già stata approvata una legge simile. Una mano dà e una toglie? Il Paese ha bisogno di giovani, ma prima di fare il grande passo bisogna mettere loro a disposizione gli strumenti per vivere…
