STRUMENTI DA LABORATORIO: LA CAPPA A FLUSSO LAMINARE

STRUMENTI DA LABORATORIO: LA CAPPA A FLUSSO LAMINARE

In un ambiente dove si maneggiano sostanze biologiche potenzialmente pericolose,una cappa aspirante è d’obbligo. Questi dispositivi sono in grado di ricreare un’area di lavoro controllata e sterile grazie a doppi motori a corrente continua,filtri di tipo HEPAe spesso canalizzazione all’esterno. Le dimensioni possono essere differenti, al fine di permettere il lavoro agevole di uno o più operatori e le tipologie sono essenzialmentemodelli orizzontali o verticali. Tra i più utilizzati c’è la cappa a flusso laminare, dispositivo sicuro e altamente efficiente. Unacappa a flusso laminaresi contraddistingue per la presenza di unfiltro di tipo HEPAche purifica l’aria grazie ai suoi molteplici strati di micro-fibre di vetro. L’efficienza di filtraggio di particelle di circa 0.3 micron arriva quasi al 100% e la classificazione ufficiale ai termini di legge è quasi sempre la EN 1822. Lachiusura stagna in fase di sterilizzazione e aspirazionedell’aria è una delle caratteristiche più importanti, perché evita qualunque tipo di contaminazione accidentale. Isoftware più evoluti integrati alle cappe a flusso laminareconsentono di rilevare subito la necessità di pulizia o sostituzione dei filtri, garantendo anche la massima sicurezza in caso di picchi di tensione elettrica. La stessapressione rimane costantee il flusso si arresta in caso vi sia qualcosa a ostacolare il filtro. Lacorrente continua, che si predilige a quella alternata per imotori dedicati all’aspirazione, ha il vantaggio di generare meno calore e garantire così anche unmaggior risparmio energetico. Le finestre in vetro che separano la cappa e il piano di lavoro dall’esterno sono di tipo basculante, così da consentire flessibilità econfigurazioni personalizzatea seconda che si voglia mettere il dispositivo in stand-by o meno. Lecappe a flusso verticalegarantiscono, di fatto, l’aspirazione dell’aria che viene convogliata attraverso i filtri e poi reimmessa nell’ambiente direttamente sulla superficie di lavoro dell’operatore, mentrequelle a flusso orizzontale si prediligono ove i rischi di contaminazione siano molto bassi, in quanto l’aria filtrata viene direttamente a contatto con l’operatore. Nell’ambito delle cappe a flusso laminare verticali, quelle ditipo 1sono particolarmente idonee a proteggere l’operatore che sta lavorando ad agenti potenzialmente patogeni e filtrano l’aria esclusivamente in fase di espulsione;doppi filtri HEPA per la tipologia 2, invece, che preserva così anche il campione cui si sta lavorando, mentrenel tipo 3vi è la creazione di un vero e proprioambiente sterile. Nella scelta intervengono ovviamente diversi fattori, primo tra i qualiil tipo di sostanze che si stanno utilizzandoe se necessitano di una cappa a flusso laminare verticale o ne è sufficiente una orizzontale. Per gradi di pericolosità diversi in caso di contaminazione, ci si può quindi orientare su 3 modelli differenti per prestazioni e potenza. In molte cappe, poi, sono presenti anchebatterie di riservaperché si chiuda la parte frontale anche in caso manchi la corrente elettrica. Ledimensioni della cappapermettono di avere piani di lavoro su cui può intervenire una sola persona oppure anche due o tre, a seconda dello spazio della stanza stessa ove verrà collocato questo dispositivo. Sarà importante acquistare le cappe a flusso laminare, così come tutti i dispositivi da laboratorio, presso rivenditori autorizzati, come per esempioAHSI, che forniscano anche certificazioni ufficiali, in modo da avere solo prodotti di qualità e durevoli nel tempo. Una cappa a flusso laminare, inoltre, deve esserefacile da ripulire, quindi risulterà agevole lo smontaggio dei filtri e anche la pulizia delle varie parti esposte.