SCENEGGIATORE E DISEGNATORE CREANO MAGIE

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Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Il fumetto nella sua essenza è quasi sempre stato un lavoro di coppia. Uno scenggiatore si occupa di scrivere un testo e un disegnatore si preoccupa di illustrarlo.Funziona così dall’inizio dei comic book. Naturalmente il rapporto tra sceneggiatore e disegnatore è stato negli anni declinato in tutte le maniere possibili. Una rarissima pagina scritta di Stan Lee riguardante l’introduzione dei Fantastici Quattro, dopo che la storia vera e propria era già stata disegnata da Jack Kirby Alcuni autori fornivano al disegnatore pochi spunti che lasciavano sviluppare allo stesso. Altri, invece, elaborano pagine e pagine di dettagliatissime descrizioni.Ovviamente tutte le vie di mezzo sono possibili. Il fattore più importante, per la realizzazione di un buon fumetto è sempre stata la “chimica” che si instaura tra scrittore e disegnatore. È un fattore che quando si verifica può dare origine a veri e propri capolavori. La storia del fumetto americano è piena di coppie che hanno funzionato bene, altre molto bene e alcune come meglio non si può. È proprio su queste ultime che abbiamo puntato i riflettori alla caccia di creazioni che si sono imposte come canoni assoluti per la loro qualità estetica, il loro impatto storico e la loro capacità di innovare il media. Una dettagliata pagina della sceneggiatura di Watchmen, scritta da Alan Moore per Dave Gibbons (due inglesi al servizio dei fumetti americani) Abbiamo selezionato dieci coppie di autori che sono stati capaci di realizzare opere storicamente significative, o individualmente eccellenti oppure entrambe le cose. Sono tutte il risultato di un lavoro in coppia che ha saputo travalicare il semplice rapporto tra professionisti per attingere a motivazioni più profonde che legano gli esseri umani in maniera particolarmente stretta, come due alpinisti nella scalata in cordata.Abbiamo scelto non episodi singoli, ma serie più o meno lunghe, in modo da trovarci di fronte a opere di un certo respiro. Ci siamo imposti di selezionare almeno una coppia per ciascuna delle età in cui è tradizionalmente suddiviso il fumetto americano: Golden age, Silver age, Bronze age… Ecco a voi le 10 coppie più importanti del fumetto supereroistico americano e i loro capolavori. La coppia che creòSuperman, e quindi il fumetto supereroistico, era formata da due venticinquenni di Cleveland:Jerry SiegeleJoe Shuster.La storia che apparve nel 1938 sul primo numero diAction Comicsconteneva molti degli elementi che daranno vita al mito: l’identità segreta Clark Kent, la controparte femminile Lois Lane, il Daily Star (poi Daily Planet) e la città di Metropolis.Fu effettivamente un lavoro di coppia, Siegel scrisse con impegno la storia e Shuster la disegnò al meglio delle proprie possibilità. In seguito Jerry Siegel continuò a scrivere la sceneggiatura del personaggio, ma a causa di problemi agli occhi il co-creatore Joe Shuster non era già più l’artista principale dopo il secondo anno di pubblicazioni.Shuster disegnò e inchiostrò completamente i primi 5 numeri, disegnò e co-inchiostrò i numeri dal 6 al 10 e disegnò o co-disegnò gli episodi dall’11 al 24. Shuster fece in tempo a dare vita alla prima nemesi di Superman, l’Ultra-Humanite, che compare sul numero 13 e viene apparentemente ucciso sul numero 21, per essere sostituito da Lex Luthor sul numero 23. Joe Shuster, continuò a mantenere un certo controllo artistico su Superman sub-appaltandolo ad altri disegnatori del suo studio.Siegel e Shuster lasciarono la Dc Comics, allora chiamata National Allied Publications, dopo la scadenza del loro contratto e persero la causa contro la casa editrice per il possesso del copyright di Superman. Solo negli anni settanta ottennero un modesto vitalizio. L’altra coppia mitica della Golden age è quella formata dallo sceneggiatoreBill Fingere dal disegnatoreBob Kane. I due crearono il personaggio diBatmannel 1939, sul n. 27 di Detective Comics.Poiché lo sceneggiatore Bill Finger era un collaboratore del disegnatore Bob Kane, che era il solo ad avere un contratto con la casa editrice, il nome di Kane è l’unico ad apparire nella prima pagina della serie. Sembra invece che sia stato proprio Bill Finger il creatore principale di Batman: sua l’idea del nome, della maschera con le orecchie a punta, del mantello, del costume di calzamaglia grigia e della batmobile.Sua l’idea dell’origine del personaggio, di come Bruce Wayne perse i genitori durante una rapina. Sua perfino l’espressione Dark Knight, Cavaliere Oscuro. Bill Finger scrisse i primi due episodi della serie, con il terzo episodio e per i sei successivi gli subentrò Gardner Fox, il quale introdusse elementi soprannaturali e fantastici che Finger eliminò al suo ritorno sul numero 35. Finger scrisse tutti gli episodi di Batman su Detective Comics dal n. 35 al n. 59, i sette dal n. 60–68 e poi solo quattro dei successivi diciassette numeri, lasciando la serie dopo il n. 85 (marzo 1944). Fu il principale artefice della creazione di personaggi fondamentali quali Robin, il Joker e Catwoman. Kane disegnò a matita tutti i numeri (tranne uno) dal 27 al 74 e poi quattro degli otto successivi, lasciando la serie dopo il numero 82 (dicembre 1943). Bob Kane è sempre stato considerato l’unico autore di Batman, mentre il contributo di Bill Finger come co-creatore è stato riconosciuto soltanto recentemente.La presidente della Dc Entertainment, Diane Nelson, comunicò nel 2015 che Finger sarebbe stato accreditato assieme a Bob Kane nei titoli di testa del filmBatman Vs Superman: Dawn of Justice. Wonder Womancompare per la prima volta nel 1941 sulle pagine diSensation Comics(un albo antologico di 64 pagine come Detective Comics e Action Comics), lo stesso anno migra suAll Star Comicse da qui passa aComic Cavalcade. Finalmente, nel luglio 1942, divenne il secondo personaggio femminile ad avere un albo con la testata dedicata a lei (dopo la tarzanide Sheena, che però non era una supereroina).Spinto dal successo, l’autore delle storie venne allo scoperto: era lo psicologoWilliam Moulton Marston, uno degli inventori della macchina della verità, all’epoca usata da alcuni tribunali americani. William Moulton aveva sceltoHarry G. Petercome disegnatore e si accreditò con lo pseudonimo congiunto di Charles Moulton.Nelle sceneggiature originali, Marston descriveva le scene sado-maso, di cui il fumetto è pieno, con dettagli precisi in modo che Harry G. Peter potesse disegnarle esattamente. Nella prima delle storie pubblicate sul numero 2 di Wonder Woman, la nostra eroina viaggia“in un paese devastato, dove gli uomini del dio Marte stanno raccogliendo prigionieri”. Anche lei viene fatta prigioniera. Così recita la sceneggiatura:“Primo piano, figura intera di Wonder Woman. Mettici un bel po’ di catene qui: gli uomini di Marte sono dei veri esperti! Metti un collare di metallo su Wonder Woman con una catena che fuoriesce dalla vignetta, come se fosse incatenata nella fila dei prigionieri”. “Tiene le mani giunte al seno con doppie fasce sui polsi, tra questi corre una corta catena, circa la lunghezza di una catena di manette: questo è ciò che la costringe a unire le mani. Quindi metti un’altra catena più pesante e più grande tra i suoi polsini, che pende in un lungo anello appena sopra le sue ginocchia. Alla altezza delle sue caviglie mostra un paio di braccia e mani che escono dalla vignetta, che si stringono intorno alle sue caviglie. L’intera vignetta risulterà debole e rovinerà la storia a meno che queste catene non vengano disegnate esattamente come ti ho descritto”. Marston morì nel 1947, ma la sua firma continuò ad apparire fino a quando Robert Kanigher lo sostituì ufficialmente in Wonder Woman n. 31 (settembre 1948). Peter ha continuato la serie fino alla morte, le sue ultime matite e inchiostri sono apparsi nel numero 97 (1958). Con Superman e Batman, Wonder Woman è uno dei soli tre personaggi della Golden age che mantennero le loro testate tra gli ultimi anni quaranta e i primi dei cinquanta, quando i supereroi entrarono in (temporanea) crisi a vantaggio di altri generi. Stan LeeeJack Kirbysono senza ombra di dubbio la coppia delle coppie. I nove anni in cui realizzarono iFantastici Quattrorappresentano una delle più lunghe collaborazioni continuative su un singolo titolo nella storia dei fumetti americani.La serie dei Fantastici Quattro, iniziata nel 1961, ha ridefinito il genere dei supereroi introducendo, numero dopo numero, così tante novità che non è possibile elencarle tutte in un singolo articolo.