REGISTI TRA IL DIRE E IL FARE
History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Nel 1968, l’anno della contestazione giovanile, anche il mondo del cinema fu messo sottosopra dalla protesta di registi e sceneggiatori. Un gruppo capitanato dai registiJean-Luc Godard,Roman PolanskieFrancois Truffautcontestò duramente ilFestival di Cannes, facendo sospendere le proiezioni. Pochi mesi dopo accadde più o meno lo stesso alFestival di Venezia, quando i cineasti protestarono conto i premi e la mercificazione dell’arte cinematografica. A poco più di mezzo secolo di distanza, nel 2020 la pandemia ha causato la chiusura delle sale nel primo e nel secondolockdown, rendendo oltretutto difficile concludere le produzioni e metterne in cantiere di nuove. Per restare all’Italia, si sono alzate da più parti le lamentele sulla mancanza di tutela per i lavoratori del settore. La situazione attuale, sicuramente problematica, non sembra però spingere i registi ad alcun tipo di riflessione sul presente e il futuro della loro professione, sulle commissioni di dubbio valore che molti di loro accettano e che probabilmente saranno a maggior ragione costretti ad accettare una volta cessata l’emergenza con la normale ripresa delle attività. Manca in sostanza la volontà comune di un’analisi critica concernente la sempre più limitata autonomia artistica di chi fa cinema, che abbiamo sotto gli occhi ormai da tempo anche a livello di fruizione. Prima di pensare alla questione riguardante la riapertura delle sale, forse i registi dovrebbero chiedersi con quali idee intendono farlo, e se i committenti concederanno loro di realizzarle. Riflettendo magari su quelle espresse da alcuni grandi cineasti contemporanei e del passato. I registi Jean-Luc Goddard, Francois Truffaut, Louis Malle e Roman Polanski al Festival di Cannes del 1968 Il cinema è anche l’arte di immaginare i movimenti delle cose nello spazio, in conformità con i dati della scienza; il cinema concretizza il sogno dell’inventore, di qualunque inventore, studioso o artista, ingegnere o carpentiere. Non sono un regista che farebbe un film solo per ragioni commerciali, tengo molto alla validità della storia. E quando ho una buona storia cerco di rimanervi fedele e di renderla in immagini in modo che sia credibile. Se non si rispetta il soggetto, il film è condannato sin dal principio. Provo la più grande difficoltà a essere obiettivo con me stesso: sono un professionista, non un genio. Ma non temo la reazione del pubblico ai miei film. Personalmente non amo fare dei film soltanto comici; penso che il lato comico è accessorio in un film, ma trovo che quando il pubblico che segue il film ride al momento giusto, questa è una bella soddisfazione per l’autore. Spesso i giornalisti mi dicono che il sangue nei miei film non è molto realistico. Certo che non lo è, è la mia riposta, la gente deve sapere che si tratta di una fiaba, che si sta recitando, che l’attore non muore per davvero. Se non si capisce questo, è finito l’intrattenimento. Bisogna saper giudicare un film in rapporto alle sue ambizioni. Non ho mai incontrato, fino ad oggi, quella figura di produttore di cui i cineasti avrebbero bisogno, ovvero il produttore “all’americana”. Una figura che in Francia manca completamente, e se ce ne sono io non li conosco. Qui ci sono produttori che vogliono intervenire in tutti gli stadi della costruzione del film, per cui registi come me si tengono alla larga. Agli Studios ti dicono“ti facciamo sapere”e poi ci sono dieci persone, oppure quindici persone che devi convincere. È un cattivo sistema perché ci sono troppi galli nel pollaio. Credo che, soprattutto negli ultimi venti anni, sia diventato molto più difficile fare cinema. Sempre restando agli Usa, trovo che negli ultimi dieci, quindici anni, sia sparito il grande cinema americano che abbiamo vissuto noi. Riuscire a divertire le persone, catturare la loro attenzione per un’ora e mezzo e allontanarle dai loro problemi è una grande soddisfazione. Io credo che un film si realizzi in molte fasi, e che la fase più importante sia la scrittura della sceneggiatura. La tappa secondaria e in ordine ancora una volta gerarchico dopo la scrittura della sceneggiatura è costituita dalla scelta degli attori (…) Poi la scelta delle scenografie, la scelta dei costumi, la scelta della musica e quando tutte queste scelte sono state fatte le riprese per me sono solo una seduta di registrazione. Quello che voglio dal pubblico che esce da un mio film è che ritrovi nella realtà quello che io ho filmato.