Posto di blocco, dall’1 Novembre cambiano i documenti: Vogliono il CED compilato | Addio patente e libretto
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Ancora nuove e importantissime novità per gli automobilisti italiani: dal 1° novembre sarà obbligatorio esibire il CED.
Nel corso degli ultimi mesi, come abbiamo già avuto modo di spiegare in precedenti articoli, si è parlato spesso dei numerosi cambiamenti introdotti con il nuovo Codice della Strada. Un esempio chiaro riguarda proprio i documenti che devono essere mostrati durante un controllo delle forze dell’ordine a un posto di blocco.
Negli ultimi tempi, infatti, sono stati introdotti i documenti in formato digitale. Per chi ancora non lo sapesse, è possibile accedere alla copia digitale di documenti come la patente di guida o la tessera sanitaria direttamente tramite piattaforme ufficiali, ad esempio l’app IO.
In questo modo, durante un controllo, sarà possibile mostrare documenti validi anche in formato elettronico. Tuttavia, le novità non finiscono qui.
A partire dal 1 novembre, entrerà in vigore un’ulteriore modifica che riguarda proprio il CED, un nuovo sistema al quale dovremo prestare particolare attenzione.
Posti di blocco: dall’1 novembre cambia tutto per gli automobilisti
Come già anticipato, negli ultimi mesi sono state introdotte numerose modifiche per quanto riguarda la condotta degli automobilisti e le modalità di verifica dei documenti durante i controlli. Ma la vera novità riguarda proprio la presentazione dei documenti e il controllo incrociato tramite il CED.
Secondo quanto riportato dalla stampa nazionale, infatti, dal mese di novembre i cittadini italiani dovranno essere in regola con la verifica CED, pena una multa salata che può superare anche le aspettative. Per questo motivo è fondamentale non solo assicurarsi che i propri documenti siano aggiornati, ma anche evitare le possibili conseguenze derivanti da irregolarità riscontrate tramite il nuovo sistema di controllo elettronico.

Senza il CED sei nei guai: cosa cambia davvero per gli automobilisti
Quando si parla di CED, ci si riferisce al Centro Elaborazione Dati messo a disposizione dal Ministero dell’Interno. Attraverso questo sistema, le forze dell’ordine possono verificare in tempo reale, tramite la targa del veicolo, la presenza di irregolarità legate al mezzo controllato.
Sarà quindi più semplice individuare eventuali revisioni scadute, assicurazioni non valide o fermi amministrativi non rispettati. Nel caso in cui, durante un controllo, vengano riscontrate anomalie, gli agenti potranno applicare immediatamente le sanzioni amministrative previste dalla legge. Un esempio concreto: nel caso di revisione scaduta, la multa potrà variare da 173 a 694 euro. Una misura che mira a garantire maggiore sicurezza sulle strade e a contrastare l’irregolarità dei veicoli circolanti sul territorio nazionale.
