PIZZA NAPOLETANA O PIZZA ROMANA?

PIZZA NAPOLETANA O PIZZA ROMANA?

La pizza è indubbiamente uno degli elementi più simbolici del Belpaese. Patria dell’amato piatto, le varianti che si sono susseguite nel corso del tempo hanno raggiunto una vastità della quale non si intuisce il limite. Rivisitazioni a partire dagli ingredienti e la cottura, per non parlare dei gusti, hanno fatto sì che uno dei piatti più semplici ed economici del mondo divenisse oggetto di esperimenti di alta cucina.

C’è una questione che anima i dibattiti degli amanti della pizza: meglio quella napoletana o romana? Due scuole di pensiero differenti con estimatori categorici sia da una parte che dall’altra. Gli stili culinari regionali fanno parte della tradizione, ma ormai tengono banco su tutto il territorio nazionale. Quali sono le differenze e le particolarità dei due tipi di pizza?

 

Pizza romana

Partiamo dalla pizza romana, la cui caratteristica principale è la sua totale friabilità, tanto da essere riconosciuta anche come pizza scrocchiarella. Più della pizza napoletana, la pizza romana scrocchiarella è stata oggetto di rivisitazioni e spesso chi la mangia non è consapevole delle origini di ciò che sta gustando. Negli ultimi decenni si è però dato un maggior peso alla riconoscibilità di tale tipologia di pizza.

Ciò che contraddistingue la versione romana è, in primis, l’essere estremamente croccante e friabile. Ne deriva una pasta sottile stesa con un mattarello solitamente all’interno di teglie, con un bordo anch’esso basso e friabile. Infine, i tempi di cottura decono essere piuttosto lunghi, in modo da assicurare un impasto asciutto e croccante. Per quanto riguarda il condimento, anche se si presta a mille interpretazioni, il classico rimane pomodoro, mozzarella, acciughe, pecorino romano e pepe.

Attenzione anche alla pinsa romana, oggi rivisitazione delle antiche ricette romane. Sostanzialmente simile allo stile della pizza romana, viene creata attraverso il mix di diverse farine e un contenuto d’acqua più altro rispetto a quello della classica pizza (un 80% contro una media del 60%). Il risultato è una pizza asciutta, digeribile e croccante all’esterno con un interno morbido, anche grazie alla stesura differente dell’impasto, caratterizzata da “pizzichi”.

 

Pizza napoletana

La pizza napoletana gode di fama internazionale. Rispetto alla pizza romana, riconoscere al primo sguardo la pizza napoletana tra le tante tipologie è davvero facile. La pasta della pizza napoletana è estremamente morbida e la sua forma rotonda con un notevole cornicione sono caratteristiche inconfondibili. L’aria incorporata durante la lavorazione dell’impasto restituisce una sofficità unica nel suo genere.

Per quanto riguarda la cottura, viene generalmente messa nel forno a legna per pochi secondi, solitamente tra i 50 ed i 90.
I gusti classici della pizza napoletana sono margherita (pomodoro, mozzarella basilico e olio) e marinara (pomodoro, aglio, origano e olio). Anche in questo caso, la fantasia trova libero spazio nell’accostamento di molteplici ingredienti e lavorazioni.

 

Principali differenze

Riassumendo: differenze pizza napoletana e romana. A occhio nudo, la diversità appare palese nella forma e nella consistenza. La prima è morbida e soffice, mentre la seconda sottile e croccante. Parlando di ingredienti, nella pizza romana è previsto l’utilizzo dell’olio nell’impasto, al contrario della pizza napoletana dove invece il suddetto grasso è un must per il condimento a crudo.

La cottura della romana è lenta e in teglia, mentre la napoletana prevede una cottura veloce in forno a legna. L’unica pecca è doverla mangiare in fretta per non rischiare che diventi gommosa.

Riguardo alla digeribilità, la pinsa romana è in assoluto quella che implica meno problemi avendo una lievitazione piuttosto lunga e anche una cottura uniforme. La meno digeribile è spesso la pizza napoletana: ha volte si ha la sensazione che continui a lievitare in pancia anche una volta finito di mangiare.

Infine, la presentazione. La pizza napoletana non può che essere al piatto. Nello street food può essere ripiegata se stessa per essere gustata in piedi. La pizza o la pinsa romana invece viene servita rigorosamente al taglio. Mangiarla in maniera fugace è indubbiamente più semplice avendo una consistenza maggiore.

 

 

 

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