PERSONAGGI E FIGURE DEL PRESEPE SARDO

PERSONAGGI E FIGURE DEL PRESEPE SARDO

Accanto al presepe tradizionale e a quello napoletano, con le classiche figure dei pastorelli, degli artigiani e dei commercianti più o meno ambulanti, sta prendendo corpo, nelle vetrine dei negozi, nelle abitazioni private, il presepe di un’altra regione: la Sardegna. Che cosa c’entra la Sardegna con la Palestina? Poco, direte, eppure… Il presepe sardo è più sobrio e meno affollato di quello napoletano. Se in quest’ultimo abbiamo qualche volta l’impressione di trovarci in via San Gregorio Armeno in periodo natalizio, nel presepe sardo è più presente la solitudine delle campagne battute dal maestrale, dove pascolano le pecore che ci danno il tanto apprezzato formaggio. I pastori portano il costume tradizionale di qualche paese, spesso immaginario, con laberrittaeis ragas. Le donne indossano un costume più colorato e vario rispetto a quello maschile così com’è nelle tradizioni dell’isola. In qualche caso, spuntano pure dei gioielli d’oro, d’argento, di perle o di corallo. Al centro della scena abbiamo solitamente la capanna, edificata a secco, come quei muri che dividono i vari poderi delle campagne sarde e spesso teatro di tragedie legate alle faide familiari. In molti casi questa è sostituita da un nuraghe, generalmente piccolo. Gesù è là, nella mangiatoia, come deve essere, e vicino, come a riscaldarlo in quelle notti di freddo, l’asino e il bue. Spesse volte, al loro posto, abbiamo le sole pecore. Giuseppe e Maria sembrano dei nuoresi d’altri tempi. Non si vedono spesso i re magi con i loro regali e, se ci sono, ci appaiono vestiti da Sardi e portano, sottobraccio, un cestino di vimini colmo di ogni ben di Dio si possa produrre in Sardegna: una forma di formaggio, delle salsicce di Irgoli, del Nepente, delle seadas e del pane carasau. Altrimenti ci si chiederebbe come hanno fatto per venire in Sardegna a dorso di cammello. In compenso, intorno al nuraghe, vengono disposti i vari cori e i suonatori di launeddas. Sappiamo che non suonano i nataliziBianco Nataleo TuScendi dalle Stelle. Questi canti non hanno nessun rapporto con la Sardegna. Dai loro magici strumenti fuoriescono le dolci melodie che hanno cullato la tenera infanzia di tutti i Sardi:Notte de ChelueNaschid’ est. Per approfondire l’argomento cliccatequi.