PEREZ, UGOLINI, BOSCHI, ADAMS E TEX – LA POSTA DEL FUMETTO

George Perez, un grande del fumetto Usa
Caro Sauro,
ancora un lutto nel mondo del fumetto. Cosa pensi di George Perez, il disegnatore di origine portoricana che ha lavorato per la Marvel e soprattutto per la Dc?
Mauro
Gentile Mauro,
a me George Perez piaceva molto perché aveva una concezione stilizzata del fumetto. Le cose che gli riuscivano meglio erano ammassare personaggi in costume e creare fantasiose ambientazioni quasi kirbyane, peccato che queste ultime le avesse centellinate.
Il precursore di Frank Frazetta
Gentile Sauro,
ho letto il suo articolo su Frank Frazetta e mi sono chiesta da dove arrivi il suo stile pittorico così vivace, che mi sembra un unicum.
Sofia
Gentile Sofia,
secondo me Frank Frazetta (1928-2010) ha studiato Frank Schoonover (1877-1972). In questa illustrazione di Schoonover del 1918 c’è tutta la pennellata corposa di Frazetta e molte altre sue caratteristche.
(Ora lo aggiungo al mio articolo).
Una copertina sopra le righe?
Caro Sauro,
ho visto che nel gruppo facebook di Fumettoso hai pubblicato la copertina dell’ultimo Tex chiedendo se sia “esagerata”, però non hai espresso la tua opinione in proposito…
Alessandro
Gentile Alessandro,
secondo me il mostro è troppo esplicito per un fumetto come Tex.
Io al mostro avrei fatto indossare un pastrano per coprire il corpo, avrei messo gran parte del suo volto in ombra e lo avrei ripreso di controcampo: Tex e Kit di schiena con il mostro che volta minaccioso il muso verso di loro, del quale si vedono bene solo gli occhi.
Quando Gian Luig Bonelli osò inserire un alieno in una storia di Tex Willer, lo fece inquadrare sempre parzialmente.
Il realismo di Neal Adams
Gentile Sauro,
so che non ama i fumetti realistici, ma come si fa a non adorare Neal Adams? Purtroppo scomparso recentemente…
Patrizio
Gentile Patrizio,
tra gli autori pseudofotografici Neal Adams è quello che aveva più il senso del movimento. Lo apprezzavo davvero molto, anche se in effetti non amo i fumetti realistici che proprio Adams ha lanciato nei comic book.
Fotografia e fumetto, binomio imperfetto
Caro Sauro,
sei proprio convinto che la fotografia non debba essere usata nei fumetti? Eppure in certi casi può risultare veramente utile.
Sandra
Gentile Sandra,
secondo me le fotografie vanno usate solo come documentazione e ispirazione, come fa da par suo Jack Kirby in questo caso (la foto, in originale in bianco nero, è presentata a colori nel volume An American Odyssey della Taschen).
Le foto non vanno invece ricalcate, perché altrimenti tutto diventa statico e privo di fantasia.
Il fascino del fumetto
Caro Sauro,
cosa la attraeva dei fumetti quando era piccolo?
Alessia
Gentile Alessia,
da bambino mi piacevano il senso di mistero, i trucchi tecnologici e le situazioni fantasiose ma non irrealistiche. Un po’ come adesso.
Un disegnatore per me
Caro Sauro,
se tornasse a scrivere fumetti quale disegnatore vorrebbe si occupasse della sua storia e perché?
Tiziana
Gentile Tiziana,
la mia ipotetica nuova storia la farei disegnare a Yves Chaland. Anzi, l’avrei fatta disegnare a lui, dato che non è più tra noi da tempo.
Chaland aveva il senso del fumetto classico (anzi, retrò) e allo stesso tempo un segno molto moderno.
Topolino contro Popeye
Caro Sauro,
quali sono i migliori cartoni animati? Quelli della Disney?
Valeria
Gentile Valeria,
l’ho già detto, ai cartoni di Walt Disney ho sempre preferito quelli di Max Fleischer, fantasioso come i fumetti di Benito Jacovitti (vedi l’illustrazione sopra).
Dei cartoni moderni mi piacevano molto quelli della Pixar, ma negli ultimi anni sono scritti sempre peggio. E poi non hanno mai avuto un vero intreccio, non c’è un nemico da affrontare e forse per questo si dimenticano subito.
Quindi dico, anzi ripeto, che preferisco la serie di Batman scritta da Dini e disegnata da Timm. Anche per la fusione di classico e moderno che mi piace sempre.
Copertine cestinate
Gentile Sauro,
ho letto nel suo articolo sui primi neri nel fumetto che l’Editoriale Corno aveva pubblicato, sia pure per sbaglio, una copertina rifiutata dalla Marvel… ci sono stati altri casi?
Giovanni
Sì, gentile Giovanni,
ci sono altre copertine. In questo momento mi viene in mente solo quella di Steve Ditko con il culo dell’Uomo Ragno in bella vista, che il pudibondo Stan Lee ha fatto modificare a Jack Kirby.
Una specie di anticipazione della famosa Spider-Woman di Milo Manara.
Un ricordo di Luca Boschi
Ciao Sauro,
rammento con piacere i tuoi commenti nel blog di Luca Boschi… cosa hai pensato quando qualche giorno fa è venuto a mancare?
Maria
Gentile Maria,
in passato avevo avuto con Luca Boschi qualche contatto professionale, poi ho iniziato a intervenire per la prima volta nel mondo virtuale proprio attraverso il suo blog.
Mi aveva contattato l’ultima volta un paio di mesi fa, dicendo che aveva scoperto due mie vecchie storie a fumetti non firmate (una delle quali era effettivamente scritta da me).
Mi viene in mente una nostra discussione (non pubblica) dopo le dimissioni della direttrice di Topolino, nella quale capii che trovava ingiusto che un esperto dei fumetti Disney e del fumetto comico italiano, come lui, per misteriosi motivi non avrebbe mai potuto ricoprire quel ruolo. Aveva ragione, dopo Federico Pedrocchi non c’è mai stato un direttore di alto livello.
Sentirò la mancanza della simpatia e della competenza di Luca Boschi.
Questo è troppo!
Ciao Sauro,
hai mai avuto il forte impulso di lasciar perdere i fumetti?
Sebastiano
Gentile Sebastiano,
oggi spesso, in passato forse solo una volta.
Mi era venuta voglia di lasciar perdere i fumetti Marvel quando, negli albi della Corno, lessi una storia scritta da Gerry Conway con Ercole che… spostava l’isola di Manhattan!
Siccome seguivo anche gli albi americani sapevo che l’episodio era tratto da Marvel Team-Up, una serie che, dopo alcuni buoni albi iniziali, era scesa parecchio di livello.
Presentava le storie dell’Uomo Ragno in compagnia di un supereroe sempre diverso e per questo, in Italia, sul quattordicinale dell’Uomo Ragno veniva alternata agli episodi tratti dalla storica The Amazing Spider-Man.
Proprio la commistione di serie per target diversi ha portato la Corno alla disaffezione dei lettori. L’Uomo Ragno, una volta raggiunta la produzione americana, sarebbe dovuto diventare mensile presentando solo le storie di Amazing.
Lo stile di Loredano Ugolini
Gentile Sauro,
che fine ha fatto Loredano Ugolini, l’autore di Billy Bis? Non si sente più parlare di lui da quando tu pubblicasti le sue ultime storie sulla rivista Intrepido.
Il suo stile, una volta così imitato, sembra scomparso dai fumetti…
Lamberto
Gentile Lamberto,
credo che lo stile di Loredano Ugolini derivi da quello di Giovanni Boldini (1842-1931), un pittore italiano trasferitosi a Parigi: qui sopra “La signora in rosa” (1916), un suo quadro famoso.
Per quello che ne so, dopo alcuni contrasti con la Casa Editrice Universo per una questione di diritti, Ugolini andò a insegnare in una scuola del fumetto fiorentina.
Oggi dovrebbe avere 94 anni.
Putiniani de noantri
Caro Sauro,
perché, secondo te, molti italiani sono a favore dell’invasione russa dell’Ucraina?
Fabiana
Gentile Fabiana,
sarebbe tempo sprecato cercare una risposta razionale: è più una questione psicologica che politica.
Mi limito a ripostare l’intervento che un noto fumettista ha fatto sul proprio profilo di facebook.
All’indomani dell’invasione tedesca della Polonia nel 1939, il Corriere della Sera dedicò la prima pagina accusando il Regno Unito e la Polonia “inchiodati alle loro tremende responsabilità”, colpevoli di non aver accettato subito le “proposte leali, ragionevoli ed eseguibilissime” di Hitler.
Come se Hitler fosse la vittima dalla parte della ragione.
Hitler aveva invaso un paese e non era dalla parte della ragione.
La Polonia invasa non aveva alcuna responsabilità per non aver accettato le proposte del dittatore.
Oggi come ieri, si accusa le vittime di non voler sentire le ragioni dell’aggressore e di “volere la guerra”.
Luca Enoch

Sauro Pennacchioli
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Gentile sig. Pennacchioli
secondo lei come mai l’industria dell’intrattenimento, in un periodo tra i più difficili della nostra vita, dopo due anni di angoscia e di sofferenze soprattutto psicologiche e economiche, sforna pervicacemente sempre e solo prodoto angoscianti e spaventosi? In edicola le storie di Tex (Mefisto) e Zagor (Chtulu) sono tra le più lugubri e spaventose mai proposte, al cinema i grandi miti come 007 finiscono come finiscono (no spoiler ma anticipo: il film non finisce bene) oppure presentano come protagonisti i villain psicopatici (Jocker, Venom, Morbius).
Eppure credo che storie positive, allegre e spensierate troverebbero ben migliore mercato, no?
(P.S. : non c’entra con la domanda e non attendo risposta, gli italiani non stanno con Zelenski e la NATO, non è vero che stanno con Putin. E sono stanchi della propaganda. E soprattutto sanno che non si tratterà di spegnere i condizionatori d’estate, come incredibilmente ha la faccia tosta di dire Draghi, ma di fare la fame e battere i denti d’inverno. Enoch dimentica che la stampa è al 1000 per mille contro Putin, quindi il paragone con la pagina del Corriere è assolutamente fuori luogo. Può anche espungere questa chiosa che è off topic.)
Grazie e buona giornata.
Gentile direttore
da dove derivano gli pseudonimi di MAGNUS e BUNKER? Che radice hanno? Perché Raviola e Secchi decisero di chiamarsi così? Sarei veramente curioso di saperlo.