MORTAL KOMBAT 2021, QUALCOSA NON QUADRA

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Metti che c’è voluto un quarto di secolo per vedere un nuovo film diMortal Kombat. Da qui in poiMortal Kombat 2021, giusto per distinguerlo dalMortal Kombatdel 1995, quello diPaul W. S. Anderson. Metti che, sì, ci sono voluti più di venticinque anni e sì, il risultato tutto sommato non è male. Il problema è cheMortal Kombat 2021non è male. Insomma… arrivato ai titoli di coda uno non può fare a meno di chiedersi una cosa. Anni e anni e anni ad aspettare e alla fine questo è il risultato? Il fatto è che film comeMortal Kombat 2021arrivanosemprecon il proverbiale bastimento carico-carico di dubbi e incertezze.Sempre, o quasi, si rivelano delle incognite, tra l’altro pure abbastanza pericolose. Nella migliore delle ipotesi c’èsemprequalcosa che non va come dovrebbe. Mortal Kombat 2021ci prova. Parte in quarta, mettendocela tutta nel tentativo di essere il meglio possibile sia come film di Mortal Kombat nello specifico, sia come filmtie-intratto da un videogioco in generale. Risultato: scivolata fatale sulla linea di partenza. Questo film segna il debutto diSimon McQuoid, al suo esordio come regista. Si vede l’impegno, la buona volontà che ha messo nel progetto. Sfortunatamente lisciando certe cose ha innescato tutta una serie di disastrosi eventi a catena, il cui risultato porta a un“non è male”. Facciamo un passo indietro: inutile partire tipo danacqui, crebbie bla bla bla, risalendo al pleistocene. Mortal Kombat è in giro dal 1992, per non averne mai sentito parlare devi aver vissuto su un altro pianeta. Giusto tre anni, e appena tre giochi dopo, nel 1995 il successo di Mortal Kombat fu tale da giustificare il tentativo di farci un film. Un film per lo più scadente, d’accordo. Mediocre e pure grossolano, sicuramente. Tutto questo è vero, però era comunque dignitoso. Il film di Anderson era giusto l’ultimo sulla scia di “successoni incredibili” comeSuper Mario Bros.,Double DragoneStreet Fighter. No, immagina solo per un attimo, a fronte di questi grandissimi risultati, la convinzione di chi stava lì a sganciare idindiniper fare un altro film basato su un videogioco. Invece, nonostante tutto, il film di Mortal Kombat fu un successo. Meritato? A fronte di una serie incredibile di compromessi, fondamentalmente sì. Qual è il punto di tutta questa manfrina? Semplice: la vacca dev’essere munta. Fino alla morte e pure oltre, se necessario. La cosa buffa è cheLarry Kasanoffe quelli dellaNew Line Cinema, forti del successo avuto con il film, appena due anni dopo se ne uscirono con un seguito:Mortal Kombat – Distruzione totale. Talmente brutto, ma talmente brutto, da farsi il giro e sembrare ancora più brutto. Considerando le ovvie similitudini con il film di Street Fighter, la maggior parte di problemi e lamentale nascevano dal fatto cheStreet Fighteraveva troppi personaggi risultando così dispersivo. MentreMortal Kombatsi affidava con troppa convenienza a una Cgi da varechina negli occhi. Questi erano, prevalentemente, i punti di cui tutti si lamentavano. Fanno un seguito diMortal Kombate, giustamente, cosa fanno? Prendere il peggio di entrambi i film, naturalmente. Sbattendo dentro ancor più personaggi e un’effettistica ancor più primitiva, ai limiti del dilettantesco. Siamo nel 1997 eDistruzione totale, distrugge totalmente, appunto, qualsiasi ipotesi di riportare Mortal Kombat al cinema. La vacca però era ancora lì con le mammelle stagliate all’orizzonte. L’idea di guadagnare attirando frotte di gente in sala era stata accantonata, ma non eliminata. Figuriamoci poi se Warner, dopo aver sganciato una cinquantina di milioncini, ci rinunciava. Ecco, questo porta al secondo punto all’ordine del giorno: nei suoi quasi trent’anni di vita da questo franchise hanno tirato fuori l’impossibile. Film, telefilm, cortometraggi, serie animate, fumetti. Poi giochi di carte, memorabilia e merchandising vario, eventuale e pure immaginabile. PeròMidway Games, storicasoftware houseche, a parteMortal Kombat, ha prodotto giochi comeRampageeCarnEvil, nel 2009 va in bancarotta ed è costretta a dichiarare fallimento. Pochi mesi dopo, sempre nel 2009,Warner Bros.si compra in blocco baracca e burattini. Così, vengono fondati iNetherRealm Studiose, tra i giochi prodotti da Midway fino al 2006 e quelli di NetherRealm Studios dal 2011 a oggi, la serie arriva a contare una quindicina di capitoli. Il punto è che Mortal Kombat, inteso come serie, come storia, con gli anni è andata a intricarsi sempre di più. Per estensione, questo significa un numero sempre maggiore di personaggi. Attualmente, ilrosterdovrebbe aggirarsi intorno al centinaio di personaggi, ok? Diciamo che c’è stato di tempo per ragionarci su e cercare di capire quale fosse il modo giusto per tirare fuori un altro film, no? Quasi trent’anni dopo hai a disposizione uno spettro di possibilità abbastanza ampio con cui agire, giusto? Proprio per questo, alla fine,Mortal Kombat 2021è il corrispettivo di un film di Batman, ma senza Batman. Capiamoci: un annetto fa uscivaMortal Kombat Legends: Scorpion’s Revenge. Film d’animazione sorprendentemente buono con cui Warner cominciava a tastare il terreno. Infatti,Mortal Kombat 2021parte con un prologo ambientato nel Giappone del XVII° secolo. Prologo mutuato di peso daScorpion’s Revenge, tra l’altro, in cui gli assassini del clanLin Kuei, con un attacco a sorpresa, massacrano i rivali del clanShirai Ryu. Per vari motiviBi-Han(Joe Taslim) il capo dei Lin Kuei, ce l’ha a morte conHanzo Hasashi(Hiroyuki Sanada) capo degli Shirai Ryu. Hanzo, scoperto che gli hanno ammazzato pure moglie e figli, giustamente, fa una strage e poi si scontra con Bi-Han. Sfortunatamente viene sconfitto e, sempre per vari motivi, la sua anima finisce all’inferno.Metti a questo punto cheMortal Kombat 2021pareva aver preso il binario giusto a seguire pedissequamenteScorpion’s Revenge. Peccato solo ci metta giusto dieci minuti per deragliare completamente. Nell’esatto momento in cui termina il prologo,Mortal Kombat 2021lascia la strada tracciata dal film d’animazione e tutto comincia a diventare meno affidabile di un cane in una salumeria. La storia si sposta nel presente e viene fuori un certoCole Young(Lewis Tan). Cole è un ex combattente professionista di Mma, nato con una voglia a forma di logo del franchise sul petto. Quindi è il“prescelto”. Non è tanto la predestinazione, per quanto brutta e stra-abusata, a dar fastidio. Semmai il fatto che questa sia la prima tessera a cadere dando il via al domino. Cioè, da un franchise che ti mette a disposizionemillemilapersonaggi, fra cui ben quattro e sottolineo quattro protagonisti storici tra cui scegliere, vai a fare il film e ti inventi un personaggio nuovo? Nel tentativo di dare un background a tutti i personaggi che man mano vengono introdotti,Mortal Kombat 2021va a schiantarsi contro lo stesso muro dove s’è sfasciato il film deI Cavalieri dello zodiaco – La leggenda del Grande Tempio. Come Pegasus, Cole, almeno su carta, dovrebbe essere il protagonista. Tuttavia la fretta e la necessità di ficcare tutto, troppo e subito, portaMortal Kombat 2021a certi sbalzi di tono assurdi. Cole nel frattempo è protagonista, spalla comica, risolutore e problematica del gruppo. La suaorigin storyva a sovrapporsi, uguale uguale, a quella di Liu Kang, il protagonista storico di Mortal Kombat. Cosa che porta a chiederti alla fine che bisogno c’era di questo: tanto, l’uno o l’altro sono la stessa cosa. A questo punto, concentrati su Liu Kang. Invece no. E nel frattempo tutti gli altri, Kung Lao, Sonya, Jaxx e via dicendo, avanzano a slogan. Buttando frasi a casaccio, giusto perché sono esclamazioni famose nei videogame. L’unico, che almeno all’inizio, provano a sviluppare e viene fuori con uno straccio di carattere èKano(Josh Lawson). Poi, nel momento in cui i personaggi cominciano ad aumentare, le cose sfuggono di mano: Kano cambia carattere alla bisogna, a seconda del momento in cui Cole deve comportarsi in un certo modo. Fatto di per sé abbastanza straniante, che per di più va a riflettersi anche su altri aspetti. Non è tanto il ritmo altalenante del film, che a un certo punto va direttamente a schiantarsi contro il classico momento “allenamento-trova-te-stesso” bloccandosi del tutto. Quanto proprio il tono diMortal Kombat 2021è incoerente. Sì, ci hanno messo ilgore, la violenza, la brutalità, d’accordo. Tutte cose che caratterizzano il franchise di Mortal Kombat, certo. Eppure, i combattimenti, che dovrebbero risaltare, sono strani. Perché sono puliti. Troppo puliti. Da scazzottata generica “Pg-13” di un qualsiasiFast & Furiousin onda su Italia 1 in prima serata. Non si vede una goccia di sangue, né un livido. Roba che Iron Man, Capitan America e Soldato d’Inverno che si picchiano inCivil Warpare di vedereGenocyber. Poi, all’improvviso, senza alcuna soluzione di continuità vedi gente fatta a pezzi e sangue come se buferasse. Così,de botto. Ma questo è niente: togli ritmo e tono, che fanno su e giù che manco le montagne russe. Togli personaggi, per la maggiore inutili, carismatici quanto un sacco di patate. Togli tutto quanto, ok? Il vero, grande problema diMortal Kombat 2021è che se la piglia lasca. Ogni cosa che vedi, che accade nel film, accade per “motivi”. Niente è definito, tutto è abbozzato, addirittura pure il torneo: fai un film su Mortal Kombat senza il Mortal Kombat? Cioè, il punto focale che dà persino il titolo al film, neanche lo mostrano, ne parlano soltanto. Perché? PerchéMortal Kombat 2021è un film piuttosto anonimo e che, in buona sostanza, alla fine non è male se preso per untie-insenza pretese. Alla Warner se la sentivano talmente che ‘sto film, hanno pensato, dovrebbe essere solo il primo capitolo. Primo capitolo di una trilogia. Cosa questa che, sul serio, dovrebbero dichiarare illegale. Ebbene, detto questo anche stavolta credo sia tutto. Stay Tuned, ma soprattuttoStay Retro.