Milizia esterna allo stato: l’Italia torna indietro di 100 anni | Il governo l’ha già riconosciuta

Milizie esterne allo stato approvate - Giornalepop.it (Fonte foto Canva)
Si torna a parlare di un argomento molto scottante: la milizia esterna dello Stato. Attraverso questa nuova realtà, l’Italia sembra fare un salto indietro di cent’anni e, a quanto pare, il governo l’ha già riconosciuta ufficialmente.
La storia italiana, soprattutto in ambito politico, è estremamente vasta. In essa viene spiegato come sono nate le istituzioni, come si è evoluta la gestione dei poteri e in che modo tutto ciò ha influito sulla formazione dei governi nel resto del mondo.
Un esempio pratico e lampante per capire quanto stiamo dicendo è rappresentato proprio dalla nascita del fascismo che, pur essendo stato condannato, ha contribuito a modellare l’assetto politico del Paese, ponendo le basi per la futura Costituzione italiana, entrata in vigore nel 1948, subito dopo la Seconda guerra mondiale.
In questo frangente, però, esiste un periodo storico che non dovrebbe essere affatto sottovalutato: quello in cui Benito Mussolini, insieme al Partito Nazionale Fascista, operò cambiando radicalmente lo scenario politico italiano e internazionale.
Ecco perché oggi si torna a parlare di milizie esterne. A quanto pare, dopo cento anni, sono tornate, e sarebbero già operative, con tanto di riconoscimento ufficiale da parte del governo.
Milizia esterna allo Stato: l’Italia torna indietro di cento anni
Non si tratta affatto di un’esercitazione: in Italia sta accadendo qualcosa di molto particolare che ha attirato l’attenzione di tutto il Paese. Quando parliamo di milizie esterne, ci riferiamo alla MVSN, Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, che, ai tempi del regime, era organizzata su base territoriale e composta da volontari iscritti al Partito Nazionale Fascista.
Le reclute, all’epoca, dovevano avere un’età compresa tra i 18 e i 50 anni, e potevano aderire anche i reduci della Prima guerra mondiale e gli ufficiali del Regio Esercito. Oggi quella definizione storica sembra riemergere in nuove forme: sulle ceneri di quell’organizzazione starebbe nascendo un nuovo movimento, che punta, almeno nelle intenzioni a una “rivoluzione” tutta italiana.
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“Scendete in piazza”
A ricordare l’operato delle vecchie milizie esterne, un tempo dirette da Benito Mussolini prima ancora che diventasse il Duce, troviamo l’iniziativa dei Patrioti Italiani, un gruppo di cittadini che ha recentemente pubblicato un video su Instagram invitando all’azione. I membri del movimento hanno annunciato che scenderanno in piazza il prossimo 18 ottobre a Porta Milano Venezia, alle ore 15:00, per un presidio sulla sicurezza, un tema che definiscono “centrale” per i cittadini, spesso costretti a fronteggiare situazioni di pericolo e a convivere con la percezione di una giustizia incerta.
La domanda che ora in molti si pongono è inevitabile: si tratta davvero di un ritorno al passato, a una forma di giustizia “privata” come quella gestita dalle milizie del Partito Nazionale Fascista?