L’UOMO RAGNO NON È SPIDER-MAN!
History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Che il mio vicino sia un tipo singolare lo si evince già dall’ingresso della sua magione. Piccoli dettagli sparsi qua e là sembrano volermi dire qualcosa. Sì, ma cosa? Toh, chi avrebbe mai pensato di trovare qui un’Agama mwanzae! Pensavo fosse confinata alla sola Africa. Va be’, pure il giardiniere ha qualcosa di sospetto. Forse ho capito: ragni, ragni… Ragni di tutte le fogge… Ecco dove sono!Sono finito dentro le pagine dell’Uomo Ragno! Questa, per esempio, è la prima tavola disegnata daSteve Ditkonel 1962.Un pezzo di carta, scollandosi a causa dell’usura del tempo, mostra al di sotto il logo che il creatore aveva pensato per il Ragno. Già, il grande Ditko, ideatore dell’Uomo Ragno con l’aiuto diStan Leee del mondo psichedelico delDottor Strange.Ragno e psicomondo riuniti in questa vignetta per il piacere dei nostri occhi. Poi il personaggio è passato in molte altre mani, daJohn Romitafino ad autori che ne hanno magari disegnato un semplice omaggio, comeMoebius. O il nostroRoberto Baldazzini. C’è anche chi ha fatto un po’ di confusione, come il disneyanoDon Rosa. Per non dire delle grandi occasioni perdute. Vediamo le prove rifiutate dalla redazione di giovani artisti promettenti come il surrealistaSalvador Dalìe il metafisicoGiorgio De Chirico(tavole salvate dall’oblio grazie aGiorgio Comolo). Intanto l’Uomo Ragno mieteva successi in tutto il mondo, qui l’edizione israeliana. Negli anni settanta la televisione giapponese (sotto) e quella americana gli dedicarono due distinte serie televisivelive action. La versione giappo era la migliore, naturalmente. Il vecchio Testa di Ragnatela… quanti scherzoni faceva alle scuole superiori! Che poi la faccenda di sparare ragnatele arrivò a turbarlo nella sua sfera privata. Saranno state anche le preoccupazioni, certo il famigerato ritornello della canzone degli883non era benaugurante.Ma bisogna riconoscergli di non essersi mai preso troppo sul serio. Il vecchio Ragno è sempre disponibile a buttarsi in qualsiasi minchiata… … e non arriva mai a un festa con le mani vuote… Se non ti porta un dolcetto, saranno un paio di calzini… … o un bell’accappatoio. Sempre nel suo inconfondibile stile bicolore. Il vero problema dell’Uomo Ragno sono le donne. A partire daGwen Stacy,uccisain malo modo nel tentativo di far guadagnare copie alla testata. Tanto che i messicani, nella loro edizione locale, non solo la tennero in vita, ma addirittura le fecerosposareil Tessiragnatele.Cosa avranno visto di tanto speciale in lei, poi. Negli Stati Uniti, invece, Gwen viene sostituita senza tanti complimenti da quell’antipatica diMary Jane Watson, una ragazzettaye yefatta e finita. Come se le due non avessero potuto convivere d’amore e d’accordo. Poi la Marvel si è pentita e haresuscitatoGwen, in almeno un paio di versioni: qui abbiamo quella interdimensionale e in costume. Vittima anche lei della piaga del sessismo, come vediamo in questa ragnescagang bangvirtuale. Rimane il dubbio: meglio la platinata o la rossa? La rossa, invoca ilfandomdi bocca buona. Che poi a Mary Jane magari Peter Parker non basta nemmeno, a giudicare dalle domande indiscrete che rivolge all’indirizzo del non troppo imbarazzato dio del tuono:“Raccontaci del tuo martello, Thor…”. Come se non bastasse è arrivata laGatta Nera, da me esecrata in quanto imitazione della Catwoman di Batman (dopo che con Goblin gli avevano già copiato Joker).Comunque sia, ora Peter ha solo l’imbarazzo della scelta. Anzi, non è detto.Negli ultimi anni la Marvel ha sfruttato talmente il concetto dell’Uomo Ragno da moltiplicarlo in diversi personaggi: le ragazze non saranno più abbastanza. Ma questo affollamento ragnesco non è assurdo, secondo voi? Ve be’, finisce qui il viaggio demenziale neimeme(e non solo) sull’Uomo Ragno che infesta i social. Se non vi ha fatto del tutto schifo ditemelo, che ne ho da parte anche per altri personaggi… Trovo straordinariamente creativi questi articoli con testo e immagini in sequenza. Caro direttore, vada per avanti che il suo pubblico gliene sarà grato.