LARRY LIEBER, IL FRATELLO DI STAN LEE

LARRY LIEBER, IL FRATELLO DI STAN LEE

Molti sanno che il primo direttore della Marvel, Stan Lee, si chiama in realtà Stanley Lieber. Qualcuno sa anche che Larry Lieber, uno dei primi disegnatori e sceneggiatori della Marvel, è suo fratello minore. Pochi però conoscono il ruolo abbastanza centrale che quest’ultimo ebbe nello sviluppo della Marvel nei primi anni sessanta.

I “credits” nelle prime pagine di una serie di importanti episodi della Marvel di quel periodo indicano Stan come autore della “trama” e a Larry per la “sceneggiatura”. Tuttavia, se ancora oggi non sappiamo nei dettagli in cosa consistesse esattamente il famigerato “metodo Marvel”, figuriamoci se possiamo sperare di conoscere come i due fratelli si dividessero effettivamente il lavoro.

Questo articolo cerca di dare un contributo al riconoscimento dei meriti di una delle colonne della Marvel degli inizi, quando bisognava saper fare un po’ di tutto. Larry Lieber inizia alla Marvel nei primi anni cinquanta, quando la casa editrice si chiamava Atlas, disegnando una “detective story” e un fumetto sentimentale. Si dimostra però troppo lento per reggere il passo con i ritmi serrati di produzione, di conseguenza il fratello Stan lo indirizza verso la professione di sceneggiatore.

Il suo primo testo è del 1959, “Don’t Ask me to marry you”, un racconto rosa illustrato dal grande Matt Baker. Ma è solo a partire dagli anni sessanta che il suo contributo diventa importante, sia come sceneggiatore sia come disegnatore: analizzeremo separatamente queste due diverse attività

LARRY LIEBER SCENEGGIATORE

Quello che segue è un elenco deI più significativi albi sceneggiati da Larry Lieber durante gli anni sessanta. 

Strange Tales 

Larry Lieber inizia a lavorare su Strange Tales nel n. 94 del marzo 1962. In tutte le 18 storie da lui realizzate per questa serie scrive le sceneggiature su soggetti di Stan Lee. “Stan ideava le trame e poi me le passava per sceneggiarle. Io andavo al parco, mi sedevo su una panchina e componevo la storia vignetta dopo vignetta, aiutato in questo dalle mie capacità di disegnatore”. La storia in questione si intitola “Pildorr The Plunderer From Outer Space”, una delle ultime storie di mostri pubblicate dalla Marvel.

LARRY LIEBER, IL FRATELLO DI STAN LEE

Quella che invece appare sul n. 101 è la prima storia della Torcia Umana, uno spin-off realizzato per capitalizzare il successo ottenuto dai Fantastici Quattro. Su Strange Tales n. 102 Lieber concorre a creare uno dei nemici più noti del quartetto: Wizard, responsabile di malefiche invenzioni e fondatore dei Terribili Quattro.
Sul n. 104 sceneggia quella che è probabilmente la miglior storia della serie: “The Human Torch meets Paste-Pot Pete!”, dove fa la sua apparizione quello che diventerà uno dei nemici più improbabili del fantastico quartetto: Pete l’uomo di colla.

Tales to Astonish 

Il suo esordio come soggettista avviene invece su Tale to Astonish n. 32 del giugno del 1962, con un breve episodio di cinque pagine disegnato da Don Heck intitolato: ”The Girl In The Black Hood!”. Sul n. 35 del settembre 1962 sceneggia su soggetto di Stan Lee la storia “The Return Of The Ant-Man”, disegnata da Jack Kirby.
In questo numero ritorna, su richiesta dei lettori, lo scienziato Henry Pym, l’inventore del siero riducente. Siccome le formiche lo avevano aiutato nella precedente avventura, stavolta Pym costruisce un elmetto dotato di antenne per comunicare con loro.

LARRY LIEBER, IL FRATELLO DI STAN LEE

Poco noto è il fatto che Larry Lieber avesse anche inventato il titolo della prima apparizione di Henry Pym, “The man in the Ant hill”, qualche mese prima.
Stan Lee non aveva una grandissima opinione del fratello. È rimasta famosa la frase “Larry, tu non sei un gran che, ma qui gli altri sono peggio“. Gli affidava soprattutto i titoli minori come, appunto, Ant-Man, che nonostante l’arrivo della graziosa Wasp e la trasformazione in Giant-Man non riuscì mai a sfondare. 

Journey into Mystery 

Su Journey into Mystery, Larry Lieber arriva con lo storico n. 83 dell’agosto 1962 che ospita “The Stone Men From Saturn” la prima avventura di Thor, il dio del tuono. Di Thor, Lieber sceneggia su soggetti di Stan Lee le prime nove storie.
Pare che sia stato proprio Lieber a inventarsi il nome Donald Blake per l’alter ego del principe asgardiano. Sceneggiare alla Marvel significava anche dover inventarsi parecchie cose, perché i soggetti di Stan Lee erano a dir poco ridotti all’osso.

LARRY LIEBER, IL FRATELLO DI STAN LEE

Lieber è accreditato per avere almeno co-creato il personaggio di Jane Foster, l’infermiera innamorata del dottor Blake che appare per la prima volta sul n. 84. Sua parrebbe anche l’ideazione di Loki, il dio del male che appare per la prima volta sul n. 85. Infine a Lieber viene attribuita l’efficace caratterizzazione del personaggio di Odino, che appare per la prima volta sul n. 86. Lieber si inventò anche il linguaggio shakespeariano che Thor e suo padre usano durante il loro colloquio, e ripreso in seguito da Stan Lee.
Naturalmente Jack Kirby ha avuto forse il ruolo più importante di tutti nella creazione di Thor, come viene detto qui.

Tales of Suspense 

Larry Lieber inizia a lavorare su Tales of Suspense con il n. 38 del febbraio 1963, dove sceneggia l’episodio “We Can’t All Be Human” su soggetto di Stan Lee. Si tratta di un breve episodio di fantascienza disegnato da Don Heck. Di tutt’altro spessore è il suo lavoro sul successivo n. 39, dove contribuisce in modo determinante alla nascita del vendicatore d’oro, l’invincibile Iron Man. Le indicazioni di Stan Lee a proposito furono quanto mai vaghe.

LARRY LIEBER, IL FRATELLO DI STAN LEE

C’era l’ambientazione in Indocina, la parte di mondo di cui fa parte il Vietnam, che precorreva i tempi di una grande guerra che stava per scoppiare con gli Usa. E c’era il protagonista miliardario preso pari pari da Bruce Wayne. “Un tipo tra Tyron Power e Clark Gable. Figo ma triste, uno depresso o con qualche malattia, qualche problema ce lo deve avere”, avrebbe detto Stan Lee.
Larry Lieber inventò il nome Tony Stark, breve e d’effetto, “Per non affaticare troppo l’addetto al lettering”, si schermisce Lieber. Lieber crea anche Ho Yinsen, il “grande scienziato” che aiuta Tony Stark a realizzare l’armatura di Iron Man e che si sacrifica perché un nuovo eroe possa nascere.
 

Rawhide Kid 

Rawhide Kid è un personaggio creato da Stan Lee ai tempi della Atlas a metà degli anni cinquanta che, in questa sua prima serie, durò 16 numeri. Venne riesumato nel 1960, continuando la numerazione dal 17. Lieber inizia a occuparsene con il n. 40 del giugno 1964, su sua richiesta perché preferiva il western ai supereroi.
Sul n. 40 sceneggia l’episodio “The Fastest Draw!”, da un soggetto di Stan Lee. Con il numero successivo Lee gli lascia carta bianca, anche perché troppo indaffarato e Lieber inizia ad occuparsi del soggetto oltre che della sceneggiatura.


L’autore, parlando con Roy Thomas circa la sua motivazione nello scrivere Rawhide Kid, spiegava: “Volevo che le persone piangessero come se stessero guardando High Noon” (il famoso film Mezzogiorno di fuoco, del 1952, interpretato da Gary Cooper). Il maresciallo Will Kane (Gary Cooper) deve scegliere tra difendere l’onore e adempiere al suo dovere verso gli altri o mettere la sua felicità personale al primo posto. Anche per Rawhide Kid fu così. 

LARRY LIEBER DISEGNATORE

Quello che segue è un elenco dei più significativi albi disegnati da Larry Lieber durante gli anni sessanta. 

Strange Tales 

Larry Lieber inizia a disegnare su Strange Tales con il n. 107 dell’aprile 1963. Oltre che lento nel disegnare, Lieber non aveva uno stile molto personale. Disegnava in un modo molto classico che ricordava più i disegnatori accademici della Dc Comics che quelli più innovativi della Marvel.
Era bravo nell’imitare lo stile di altri disegnatori, come dimostrerà decenni dopo replicando il tratto di John Romita sulle strisce giornaliere di Amazing Spider-Man.

Per Strange Tales disegna 6 episodi senza personaggio fisso, si tratta sostanzialmente di riempitivi di poche pagine posti tra un racconto iniziale di Jack Kirby e uno finale di Steve Ditko, le due vere star della serie.
Nella maggior parte di questi racconti, che appartengono perlopiù al genere fantascientifico, l’autore mette in mostra uno stile che ricorda quello del grande Basil Wolwerton degli anni cinquanta, con le linee di contorno spesse e nitide di pennello a definire le sagome dei personaggi e degli oggetti, e i sottili tratti di pennino per dare tridimensionalità alle figure e agli ambienti. 

Tales to Astonish 

Su Tales to Astonish, che ospitava il personaggio di Ant-Man, Larry Lieber disegna lo spin-off dedicato alle avventure di Wasp. Wasp era lo stereotipo della donna forte che si vedeva nei film degli anni cinquanta. Wasp sa cosa vuole, è molto capace, ma recita la parte della “donnina” per mantenere le apparenze sociali e rendere felici gli uomini.
L’impostazione generale era ovviamente data da Stan Lee, che non era esattamente un’avanguardia del movimento femminista.


Lieber, da parte sua, per l’occasione adotta uno stile completamente diverso da quello utilizzato su Strange Tales. Le linee sono più semplici e stilizzate, quasi leggere, il segno deve qualcosa a Don Heck. Anche il corpo e il volto di Wasp sono realizzati nello stile di Heck, buon conoscitore dell’anatomia femminile, e risultano pertanto piacevoli ed eleganti. L’impostazione della pagina è datata e non sembra affatto in linea con le innovazioni che in quegli stessi anni gli altri disegnatori Marvel stavano portando avanti.

Tales of Suspense 

L’Osservatore chiamato Uatu era un personaggio creato da Stan Lee e Jack Kirby apparso per la prima volta su Fantastic Four n. 13 dell’aprile 1963. Visto l’interesse suscitato dal personaggio, Lee decise di farci una serie spin-off che apparve su Tales of Suspense nei numeri che vanno dal 49 al 58. La serie fu pubblicata anche in Italia sui Fantastici Quattro, a partire dal n. 52 del 20 marzo 1973.


Erano brevi racconti di poche pagine, dove l’Osservatore raccontava una storia di cui era stato testimone. In questi numeri lo stile di Larry Lieber cambia ancora. Forse perché il personaggio proviene dal mondo dei Fantastici Quattro, qui Lieber segue lo stile di Jack Kirby.
Naturalmente Kirby è inimitabile, ma alcune delle soluzioni grafiche che lo distinguono vengono riprese da Lieber: il segno marcato dei contorni, le spesse linee scure a suggerire i volumi muscolari, la sintesi geometrizzante delle anatomie. 

Rawhide Kid 

Su Rawhide Kid forse Larry Lieber mette in mostra il suo stile più personale. Che poi tanto personale non è, poiché appare in gran parte derivato sempre da quello di Jack Kirby. All’inizio l’influenza di Kirby si fa sentire soprattutto nella costruzione del corpo del protagonista, che appare particolarmente massiccio.
Anche alcune scene di lotta si rifanno molto alla dinamicità del re. Dove Lieber non riesce proprio a tenere il passo di Kirby è nell’organizzazione della pagina e delle singole vignette, che spesso sembrano assemblate a caso e non il risultato di precise scelte compositive.


Negli anni, Lieber cercherà di dare una maggior forza prospettica ai suoi disegni introducendo le tipiche distorsioni “alla Kirby”, che però anche quando sono particolarmente riuscite appaiono sempre fuori contesto.
Verso la fine degli anni sessanta il suo stile si distaccherà in qualche modo da quello del Re, senza per questo riuscire a diventare realmente personale. Mostrava una serie di influenze diverse, senza riuscire a fonderle in una sintesi coerente.

Amazing Spider-Man Annual 

Chiudiamo con i due Spider-Man Annual, i supplementi annuali con protagonista l’Uomo Ragno. Il primo è Amazing Spider-Man Annual n. 4, “The web and the flame”, uscito nel novembre 1967. In prima pagina il nome del disegnatore non viene indicato: è una sorpresa che verrà rivelata solo nel finale.
Dalle prime vignette, comunque, sembra essere il solito John Romita. L’impressione è rafforzata dalla presenza alle chine di Micky Demeo, classico partner di Romita.


A meglio guardare si tratta di un Romita un po’ sbilenco, che al di là del segno riprodotto quasi perfettamente organizza le vignette in modo diverso, molto scolastico e poco inventivo. Le componenti del disegno sono numerose e a un analisi dettagliata i limiti di Lieber saltano fuori. Anche se questo episodio sarà senz’altro piaciuto ai fan.
Stesso discorso vale per l’ancora più iconico Annual n. 5, “The Parents Of Peter Parker”, dell’anno successivo, che racconta per la prima volta la storia dei genitori di Peter.



1 commento

  1. La differenza tra le storie scritte da Stan Lee e quelle scritte da Larry Lieber è comunque sempre evidente. Larry mancava della brillantezza del fratello pur essendo un onesto professionista sia come scrittore sia come disegnatore. I due annual di Amazing sono sicuramenet il suo capolavoro anche perchè sembra sia stato un po aiutato nei disegni dal grande John Romita seppur quest’ultimo non sia direttamente accreditato

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