LA NASCITA DEL CINEMA HARD ITALIANO

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History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. L’anno di riferimento per ilcinema hard in Italiapuò essere orientativamente identificato nel1978.Il problema di trovare personale disposto a lavorare nel settore non si pone nemmeno, nel contesto di grave crisi che la cinematografia italiana attraversa verso la fine degli anni Settanta.Anzi, si può certamente credere che molte centinaia di persone tra registi, truccatori, attori e operatori di vario genere abbiano potutotirare avantiper diversi anni grazie alporno, considerando che ai tempi era ben nota lapermeabilitàtra il cinemanormalee l’hard. Basti pensare adAristide Massaccesi, in arteJoe D’Amato, regista romano scomparso una ventina di anni fa, considerato oggi dai numerosi fan del cinema di genere un vero punto di riferimento. L’industria cinematografica italiana, ancora in buona salute nella metà degli anni Settanta, si sosteneva grazie al cinema popolare, altrimenti detto deigeneri(ovvero l’horror, ilwestern, l’erotico, ilpoliziesco, ilthriller, ildecamerotico, lacommedia sexyeccetera) di cui Massaccesi era uno dei più spregiudicati rappresentanti. Era l’autore di piccolicultcomeBuio Omega,Rosso Sangue,Antropophaguse soprattutto della fortunata serie diEmanuelle. Un regista dell’estremo, capace di portare la violenza (spesso cannibalica) e l’erotismo (spesso esotico) a vette quasi parossistiche, difficilmente eguagliabili (e riproponibili) in un cinema come quello attuale. Massaccesi gira nel 1978 ilprimo hard italianodall’evocativo titolo diSesso Nero. Come altri aveva compiuto i primi esperimenti aggiungendo inserti porno in alcune sue pellicole (primaEmanuelle in Americae poi suEmanuelle: perché violenza alle donne?) grazie alla gentile collaborazione diMarina Lotar in FrajeseeRick Martino, culturista italoamericano prestato al porno. Sesso Neroè riconducibile al cosiddetto periodoerotico-esoticodi Massaccesi e fu un successo capace di fruttare la bella cifra di un miliardo di lire (a fronte delbudgetridicolo messo a disposizione dalla produzione). Da sottolineare come la pellicola sia stata riproiettata nel 2006 in versione restaurata dalla prestigiosaCinémathèque Francaise, nell’ambito di un omaggio a Massaccesi. Sceneggiatura e soggetto sono diGeorge Eastman(aliasLuigi Montefiori, altra icona per gli appassionati diB movieitaliani) che dal canto proprio vantava già una lunga e proficua collaborazione con lo stesso Massaccesi. Sempre seguendo il filone esotico si possono segnalare altri film comePorno Esotic Love(in pratica un rimontaggio in chiave hard diEva Nera, diretto nel 1976 dallo stesso regista) e soprattuttoPorno Holocaustche già dal titolo si rifà aCannibal Holocaust(assai discusso per le numerose scene di violenza sugli animali) girato da un altro regista italiano,Ruggero Deodato, nel 1980. PerGordiano Lupi, uno dei massimi esperti italiani del cinema di genere,Porno Holocaustè «il film più riuscito del periodo dominicano, perché folle e visionario come il miglior cinema di Joe D’Amato». Un’altra pellicola da segnalare èOrgasmo Nero(1980, ancora riconducibile al periodo esotico-erotico), anch’essa caratterizzata dall’ormai collaudato stratagemma delle due versioni: quellasoftper il mercato italiano e quellahardper l’estero. Massaccesi si dedica a qualche altra “fatica” chiaramente pornografica, comeStretta e bagnata, per poi ritornare all’erotico, sulla scia del successo deLa Chiavedi Tinto Brass. Risultato?L’Alcolva(anno 1985, conLilli CaratieLaura Gemser, l’attrice del cicloEmanuelle) incassa due miliardi dell’epoca, mentreIl Piacere(sempre  con la coppia Carati-Gemser ma con l’aggiunta diDagmar Lassander, una delle più belle attrici del cinema italiano anni Settanta) arriva a tre. La già citata Marina Lotar (ex moglie del giornalista RaiPaolo Frajese) fu senza dubbio una delle prime stelle della pornografia italiana, accomunabile ad altre (ad esempioKarin Schubert) dal comune passato nel cosiddettocinema normale. Si ricorda Marina Lotar in alcuni film della italica commedia sexy comeLa Pretora(con Edwige Fenech, regia di Lucio Fulci) oIl Ginecologo della mutua(con Renzo Montagnani e Paola Senatore).Importante  anche la partecipazione aPrimo Amore(di Dino Risi, con Ugo Tognazzi e Ornella Muti),Le mani di una donna sola(di Nello Rossati),Gegè Bellavita(di Pasquale Festa Campanile),Play Motel(di Mario Gariazzo, con Ray Lovelock altra icona del cinema anni settanta),Compagna di viaggio(con Giorgio Bracardi e Serena Grandi).Fino ad arrivare ai due episodi della serie Er Monnezza/Tomas Milian (Delitto sull’autostradaeDelitto al blue gay) e a Fantozzi (Fantozzi subisce ancora). Dulcis in fundo  un ruolo neLa città delle donne, di Fellini. Da sottolineare come le due carriere della Lotar, quella nel cinemanormalee quella nel porno, si siano intrecciate tranquillamente tra la fine dei Settanta e i primi anni Ottanta, prima della irreversibile scelta a favore dell’harda partire dalla metà degli anni Ottanta (con il ritiro dalle scene avvenuto nel 1991 per raggiunti “limiti di età”). Naturalmente il fatto di essere la moglie di uno dei più conosciuti volti Rai stuzzicava le fantasie di autori e spettatori. La Lotar usò il cognome del marito Frajese per un buon numero di film, anche e soprattutto pornografici, incaponendosi in questo proposito nonostante fosse in corso già da tempo una comprensibile causa legale intentata dal marito. La Lotar è stata una delle pornodive più amate in Italia per la spontaneità sul set, nonostante gli anni che passavano e qualche problema di alcolismo. Il filmMarina e la sua bestiaresterà famoso per la presenza, accanto all’attrice, del cavallo Principe. Marina e Paolo Frajese si erano incontrati nel 1965 in Svezia, Paese natale della donna, nel quale il giornalista Rai si trovava come corrispondente. Lei, appena ventenne e bellissima fotomodella, era perfetta e i due convolarono a giuste nozze nel giro di due anni. Un matrimonio che sembrava proseguire senza particolari scossoni nonostante qualche piccolo scandalo legato all’abbigliamento di Marina (che spesso non indossava nulla sotto la gonna). Raggiunti i trent’anni, la Lotar inizia ad avere qualche rimpianto per la mancata carriera artistica. Arrivano i primi servizi senza veli e i primi film più o menoscollacciati. Non parliamo ancora dihard, ma comunque di qualcosa di molto ardito per la società degli anni Settanta.Quando poi Marina Lotar decide di passare al porno con film comeLa zia svedese, Cameriera senza malizia, Attenti a quelle due ninfomani,Albergo a ore, L’amante bisexe i celeberrimiMarina e la sua bestia 1e2, il matrimonio con Frajese naufragherà del tutto. Nel 1985 una sentenza le impedirà di utilizzare il cognome dell’ex marito nelle locandine dei film. (DaSpazio70).