KINGPIN, LO ZAR DEL CRIMINE DELLA MARVEL

KINGPIN, LO ZAR DEL CRIMINE DELLA MARVEL

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Concepito come avversario dell’Uomo Ragno, con il trascorrere degli anni Kingpin trova la sua consacrazione definitiva sulle pagine dedicate a un altro vigilante mascherato,Devil, l’uomo senza paura, diventando uno dei più importanti e carismaticivillaindella scuderia Marvel. Fin dai primi numeri, nelle storie dell’Uomo Ragno si è sempre cercato di inserire un losco “boss dei boss” che controllasse il crimine organizzato, una minacciosa figura che, spalleggiata da infimi sicari, comandasse il crimine delle metropoli. Gli autori,Stan LeeeSteve Ditko, hanno creato diversi personaggi su questa falsariga.Prima ilGranduomo, il leader della gang dei Duri, dietro la cui maschera si cela il giornalista del Daily Bugle Frederick Foswell. Poi ilSignore del Crimine, alias il boss Lucky Lewis, che ha conteso la leadership della criminalità di New York aGoblin, il folletto verde, nemesi dell’Uomo Ragno. Mentre fuori dalle pagine dell’Arrampicamuri, nel numero 3 di Devil, Stan Lee e Joe Orlando lanciano ilGufo. Un potenziale boss dei boss mai sfruttato fino in fondo. Ma è solo su Amazing Spider Man n. 50, del 1967, che Stan Lee eJohn Romita(subentrato a Steve Ditko) creano un personaggio che possa ricoprire quel ruolo in maniera egregia:Kingpin, il signore del crimine. Anche se in copertina appare solo nel numero successivo. John Romita racconta che Stan Lee si è limitato a dargli l’indicazione che“il nemico del numero 50 sarà Kingpin”, lasciando il resto alla creatività del disegnatore italoamericano. Romita ha immaginato Kingpin come un gigante di due metri, completamente calvo e ben vestito, apparentemente obeso, dal peso di quasi 200 kg.Una figura imponente e minacciosa, ispirata agli attoriSidney Greestreet, famoso per le sue interpretazioni neIl Falcone MalteseeCasablanca, eRobert Middleton, celebre per le sue folte sopracciglia e la robusta corporatura. Kingpin esordisce nel celebre episodio“Spider Man: no more”(“Non più Uomo Ragno”), in cui lo sfortunato Peter Parker decide di rinunciare al costume e al ruolo dell’Uomo Ragno, salvo ovviamente un ripensamento all’ultimo momento. L’addio provvisorio del supereroe permette a Kingpin di prendere il controllo delle gang della città e di dirigere il racket“come un azienda”, a cui ovviamente si mette a capo (Kingpin in italiano significa “perno”). Quando Kingpin fa rapire l’editore-direttore del Daily Bugle J. Jonah Jameson, perché lo ostacola con gli articoli del suo giornale, arriva a scontrarsi con l’Uomo Ragno. Nonostante il Ragnetto abbia poteri superumani, pure lui risente della straordinaria forza di Kingpin, che ci viene mostrato come un wrestler peso massimo o un lottatore di sumo. Kingpin è in grado di sollevare da terra un uomo come fosse senza peso e di scaraventarlo da una parte all’altra di una stanza. Ha abbastanza forza da stritolare una persona. Inoltre possiede un arsenale di armi non convenzionali, come un bastone da passeggio in grado di sparare raffiche “laser” e una spilla che emette gas narcotizzante. I combattimenti contro l’Uomo Ragno illustrati da Romita sono spettacolari e il personaggio incontra subito il favore del pubblico.Nel corso degli anni Kingpin diventa un nemico ricorrente, e vengono approfondite la sua storia e la personalità. Scopriamo che il suo vero nome èWilson Fisk. È sposato con una donna che si chiamaVanessa, da lui amata in maniera profonda: l’unica persona per cui nutre rispetto. Fisk ha un figlio,Richard, con il quale ha un rapporto difficile, quasi da tragedia greca.Il ragazzo non approva le attività illegali del padre e lo odia, arrivando a scontrarsi con lui nel corso degli anni, prima assumendo l’alias mascherato diSchemer(Amazing Spider-Man n. 83, 1970) e in seguito nei panni deLa Rosa(Amazing Spider-Man n. 286, 1984). Con l’arrivo dei cinici anni ottanta e traslocando sulle pagine di Daredevil, Kingpin si consacra definitivamente come uno dei maggiori villain della Marvel. Negli anni ottanta esplode il fenomeno dello “yuppismo”: giovani arrivisti tentano la scalata al successo con ogni mezzo disponibile, in un mondo dove l’avidità sembra non essere più vista come un difetto. La parodia dell’affarista privo di scrupoli spopola nell’immaginario collettivo, Michael Douglas vince un premio Oscar interpretando l’avido Gordon Gekko nel filmWall Streete anche il mondo dei fumetti ne rimane contagiato.Molti celebri villain vengono proposti come figure del genere, come Lex Luthor nella versione di John Byrne e il Teschio Rosso di Mark Gruenwald, non più descritti come chiassosi geni del male dotati di armi pseudoscientifiche, ma come milionari in grado di finanziare elaborati piani criminali dietro apparenti attività legali. Questo scenario è terreno fertile per Kingpin, che fin dalle origini si è mostrato in anticipo sui tempi.Frank Miller, autore di testi e disegni della serie di Devil nei primi anni ottanta, rivoluziona le storie dell’eroe cieco (come abbiamo raccontatoQUI).Anche l’utilizzo di Kingpin come nemico principale contribuisce alla fortuna della serie. Frank Miller toglie a Fisk i gadget tecnologici e raramente lo impiega in ruoli attivi, riducendo gli scontri fisici.Il suo ruolo adesso è quello di perfido tessitore di trame. Da dietro le quinte, con le minacce e la corruzione, muovendosi abilmente tra le maglie della legge dirige il suo racket criminale da un grattacielo di New York. Non più collerico e distruttivo, dunque, ma glaciale e calcolatore, machiavellico e perfido, caratteristiche che lo rendono ancora più minaccioso dell’incarnazione precedente vista sull’Uomo Ragno. La sfida con Devil, che è un fermo sostenitore del sistema legale e ha uno sconfinato amore per la giustizia, rende la loro sfida affascinante dal punto di vista morale.Fisk vede in Devil la sua antitesi, l’ultimo uomo onesto che deve schiacciare, ma che allo stesso tempo ammira. Devil e Kingpin diventano un binomio indissolubile, come la luce e le tenebre, al pari di Batman e Joker, Superman e Luthor, Mr. Fantastic e il Dottor Destino.Devil ha finalmente la sua nemesi e nel corso degli anni sono numerose le storie tra i due, troppe da elencare. Sicuramente la più nota èRinascita, di Frank Miller eDavid Mazzucchelli, in cui Kingpin viene a conoscenza della vera identità di Devil, ossia l’avvocato cieco Matt Murdock. Tramite manipolazioni, corruzione e intimidazioni riesce a far radiare Matt dall’Ordine degli avvocati, a fargli esplodere la casa e a ridurlo a vivere da un senzatetto.Murdock, in piena crisi di nervi, lo attacca direttamente nel suo attico, ma viene sconfitto e gettato nel fiume Hudson. Ma l’eroe riesce messianicamente a “risorgere” e a riprendesi grazie all’amore ritrovato di sua madre creduta morta, che in realtà aveva preso i voti da suora, e diKaren Page, sua ex segretaria e fidanzata storica. Kingpin è anche protagonista diAmore & Guerra, una graphic novel sempre scritta da Frank Miller e illustrata daBillSienkiewicz, in cui ci viene mostrato un Wilson Fisk fragile e umano. Disperato e disposto a tutto per salvare la moglie Vanessa caduta in coma. Nel corso della sua carriera criminale Kingpin usa diversi sicari, tra cui spicca il cecchinoBullseye,Elektra(fidanzata di Matt Murdock ai tempi del college e adesso killer a pagamento) e la schizofrenicaTyphoid Mary, assunta allo scopo di sedurre e poi tradire Matt Murdock, ma che finisce per conquistare lo stesso Fisk. Il quale si ritrova per un certo periodo a condividere la donna con il rivale.