IL PUNITORE DELLA LINEA MARVEL MAX

IL PUNITORE DELLA LINEA MARVEL MAX

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Il Punitore(The Punisher) è il flagello della malavita dell’Universo Marvel. Il suo vero nome èFrank Castle, un ex berretto verde che ha giurato guerra al crimine organizzato dopo aver perso la famiglia durante un regolamento di conti tra cosche mafiose.Ma è veramente solo per questo? Il Punitore è uno di quei personaggi occasionali che ha un successo inaspettato perfino al suo creatore, com’è accaduto anche nel caso diWolverine.Come il mutante con gli artigli, nato come avversario occasionale di Hulk, il Punitore compare per la prima volta in Amazing Spider-Man n. 129, creato dallo sceneggiatoreGerry Conwaye dal disegnatoreRoss Andru, sebbene il bozzetto originale del personaggio sia dell’art directorJohn Romita Sr.Nasce come sicario dello Sciacallo, che lo ingaggia per eliminare l’Uomo Ragno, accusandolo di essere l’assassino di Norman Osborn. Il suo primo scontro con l’Uomo Ragno lo mostra come un antieroe con un forte senso dell’onore.Dopo aver capito di essere stato manovrato dallo Sciacallo, il Punitore se ne va lasciandosi alle spalle l’immagine di un duro solitario e misterioso. I fan rimangono colpiti da questo tenebroso personaggio e ne vogliono sapere di più.Così il Punitore inizia ad avere insolititeam-upcon lo stesso Uomo Ragno, con Capitan America e soprattutto Devil, specie durante la gestione diFrank Miller. Lo sceneggiatore Gerry Conway afferma di avere preso ispirazione daMack Bolan, il protagonista della lunga serie di romanzi intitolata The Executioner, scritta da Don Pendelton a partire dal 1969. Mack Bolan è un veterano del Vietnam che diventa un killer di criminali in seguito alla morte dei suoi familiari. L’origine del Punitore infatti, è la medesima. Figlio di due emigrati siciliani, Frank Castle (nato Castiglione) è un ex berretto verde che ha visto la propria famiglia uccisa in un regolamento di conti tra mafiosi durante un pic nic a Central Park. In seguito alla tragedia, Frank decide di dedicare la propria vita allo sterminio dei criminali. Visto il consenso ottenuto presso il pubblico, la Marvel negli anni ottanta gli dedica alcune serie personali:The Punisher,Punisher War JournalePunisher War Zone, sulle cui pagine si sono alternati nel corso degli anni disegnatori di prima grandezza come Mike Zeck, Joe Kubert, Klaus Janson, John Romita Jr., Jim Lee e Mark Texiera. Il Punitore agisce in maniera diversa dagli altri eroi Marvel: vede il mondo in bianco e nero e si erge a giudice, giuria e boia dei criminali.Questo lo mette in contrasto con la maggior parte dei supereroi, con cui spesso è in conflitto ideologico anche quando combattono dalla stessa parte. Freddo, imprescrutabile, spietato, il Punitore non fa prigionieri e non conosce giurisdizione.Le sue avventure sono state raccolte in Italia in una serie a lui dedicata della Star Comics, con spesso in appendice le storie di altri personaggi tenebrosi comeNomadeFoolkiller. Il Punitore viene pubblicato con regolarità dal 1984 al 1995, anno in cui le sue serie chiudono per scarse vendite.La Marvel prova a rilanciarlo in chiave “occulta” con la miniseriePunisher: Purgatoryin cui, dopo la sua morte, Frank viene resuscitato dagli angeli del paradiso come loro sicario di demoni! La serie scritta daChristopher Golden, che pure può contare sui disegni diBernie Wrightson, si rivela un fiasco di lettori e di critica. Pure gli autori che in passato hanno lavorato sul personaggio si dicono contrariati, ritenendo che l’idea sia pessima e snaturi completamente il personaggio. Nel 2000 la Marvel affida il Punitore alle mani dello sceneggiatoreGarth Ennis, un nordirlandese di Belfast, creatore dell’irriverente Preacher e sceneggiatore di Hellblazer e Hitman per la Dc Comics.Ennis riporta il personaggio alle origini, ovvero quello di uccisore di mafiosi a New York, dimenticandosi la parentesi “mistica”. Caratterizza la serie con il suo stile a metà tra il cinema di Tarantino e quello di Danny Boyle (regista di Trainspotting), fatto di humor nero e personaggi grotteschi.Il Punitore si batte con la cosca mafiosa degli Gnucci, guidati dalla matriarca Mà Gnucci, una sorta di incrocio tra Crudelia de Mon e Al Capone. Ha a che fare con sicari bizzari quanto improbabili come il Russo, un bestione indistruttibile che verrà addirittura resuscitato come Cyborg con due enormi seni nel corpo da bodybuilder. La serie è all’interno della regolare continuity Marvel, in cui non mancano gli incontri con l’Uomo Ragno, Devil e Wolverine.Garth Ennis, che non ama particolarmente gli eroi in calzamaglia, a questi supereroi fa fare delle figure barbine: vengono malmenati o comunque umiliati dal più serio e pragmatico Frank. La scena in cui il Punitore incatena Devil a un comignolo e gli tiene una lezione sul fatto di eliminare o meno un mafioso è stata ripresa nella serie Netflix dedicata all’eroe cieco. Non mancano personaggi di contorno pittoreschi come il detective Soap, il poliziotto più sfortunato della città, e i vicini di casa di Frank, quali l’obeso Mr. Rotondi, il fissato con i piercing “Spacker” Dave e Joan “il topo”, una donna tanto fragile quanto insicura.Questo ciclo di storie ispira in parte il filmThe Punisherdel 2004, conTom Janenella parte di Frank Castle eJohn Travoltain quella del villain di turno. La serie di Ennis, disegnata daSteve Dillon, ottiene un successo di critica e pubblico riportando in auge il personaggio dopo il passo falso del 1995. La serie prosegue con successo fino al 2004, ma è nel 2005 che lo scrittore di Belfast va oltre, spingendo il piede sull’acceleratore. La lineaMaxè stata creata dalla Marvel per dare agli autori maggiore libertà d’espressione, realizzando fumetti rivolti a un pubblico adulto.La serie di questo Punitore non è in alcun modo legata alla continuity classica dei supereroi, in quanto è ambientata in una linea temporale a parte.Questo permette a Ennis di illustrare un mondo iperrealistico senza superuomini e tecnologie fantascientifiche. In tal mondo Ennis descrive Frank come un uomo invecchiato in tempo reale.Ha combattuto in Vietnam, dunque va per la sessantina.Si tratta di un uomo ancora più freddo e indurito dalla vita rispetto al personaggio classico, spesso raffigurato con i tratti di Clint Eastwood. Garth Ennis abbandona il suo tipico umorismo grottesco per narrarci un mondo oscuro dove la violenza non risparmia gli innocenti, che spesso muoiono in maniera violenta. Morte violenta che Castle restituisce ai criminali. Nella visione del mondo del Punitore non c’è mai una sfumatura di grigio.Non c’è alcuna speranza di redenzione per i criminali. Non patteggia con loro, li elimina con i metodi più spietati, talvolta ricorrendo alla tortura. Spesso viene anche ferito durante le sue rappresaglie, ed Ennis è bravissimo nel descrivere il dolore di un uomo non più giovane alle prese con“bastardi che hanno la metà dei suoi anni”. Durante il suo lungo ciclo al timone della serie per l’etichetta Max, Ennis mette il Punitore in lotta non solo con la mafia italoamericana e i gangster locali, ma anche con personaggi legati all’Fbi e al Kgb, terroristi mediorientali, schiavisti dei balcani e terroristi dell’Ira.Nessuno dei suoi avversari, ben caratterizzati da Ennis, riesce a salvarsi. Menzione a parte meritaBarracuda, l’enorme mercenario afroamericano che per il suo turpiloquio e il macabro senso dell’umorismo si avvicina di più ai tipici personaggi di Ennis.Barracuda è l’unico avversario ricorrente del Punitore, e anche il protagonista di una serie personale sempre a firma di Ennis, prima di incontrare la fine per mano del Punitore. Lo scontro tra i due è brutale e all’ultimo sangue, senza esclusione di colpi, ma alla fine anche il temibile Barracuda cade davanti a Frank Castle.“Perchè sei una barzelletta dopotutto, e lui è l’uomo più pericoloso mai esistito”. Garth Ennis, appassionato di storie belliche, è anche l’autore della drammatica miniserieBorn, in cui narra la storia di Frank Castle durante la Guerra del Vietnam.Frank è di base a Valley Forge, l’ultimo avamposto Usa in Cambogia. La base è in totale degrado, composta perlopiù da comandanti menefreghisti e disillusi e soldati indisciplinati. Frank è intenzionato a mantenere il controllo della base e impedire l’avanzamento del nemico. Non vuole essere rimpatriato, dato che in Vietnam ha preso gusto a uccidere.Per impedire la chiusura della base, fa uccidere un generale intenzionato a sbaraccare, portandolo a tiro dei cecchini vietcong. Nei dialoghi con una sorta di “demone interiore”, Frank pare intenzionato a portare avanti una guerra che, in cuor suo, vorrebbe durasse per sempre.Durante una battaglia sotto il bombardamento al napalm degli aerei americani, in un inferno di fuoco, Castle dichiara al suo demone interiore che è disposto a sacrificare tutto pur di continuare quel gioco al massacro. Unico sopravvissuto, Frank viene riportato a casa, dove riabbraccia la famiglia. La voce dentro la sua testa, quel “demone interiore” che lo ha accompagnato in Vietnam, gli dice che il prezzo da pagare per la sua “guerra infinita” è proprio la famiglia.