Lasciamo gli ospedali e le cliniche, perché stavolta il maestro Mori ci porta alla scoperta dell’industria della gomma, in particolare nella sezione dedicata alla produzione di preservativi.
Protagonisti indiscussi della storia sono il giovane e timido Goro Sagami, addetto alla pianificazione vendite trasferito nella sezione sviluppo, e la bella e seria Musubu Kondo, che dedica totalmente la propria vita al lavoro.
Lavorando spalla a spalla, i due colleghi iniziano lentamente ad aprirsi l’uno verso l’altra, portando in particolare Goro a esporsi sempre di più… e a finire immancabilmente in situazioni imbarazzanti fondate sui doppi sensi.
Ecco, questo fumetto delizioso si fonda proprio sui doppi sensi che si vengono a creare in un ambiente come questo, dove la battuta a sfondo piccante è sempre dietro l’angolo.

A partire dai doppi sensi Taishi Mori costruisce la storia traendo spunto per nuovi episodi sempre più assurdi. Nonostante l’ironia sia molto presente, l’autore trova sempre lo spazio per approfondire i sentimenti dei due protagonisti, la loro storia personale nel mondo lavorativo che li ospita.
Proprio come in Radiation House, Mori dimostra di lavorare a 360° all’interno dell’argomento scelto, dato che ogni aspetto tecnico viene trattato con attenzione e minuziosità, senza mai banalizzare nulla.
Niente è lasciato al caso e per questo la storia non si discosta poi molto dalla realtà, pur non presentandosi in maniera seriosa.
Nonostante il punto di vista del lettore è quello di Goro, i riflettori sono tutti puntati in direzione di Musubu. L’affascinante ricercatrice attrae con la sua innocenza e la sua dedizione per un lavoro che ad altri, soprattutto alle donne, imbarazzerebbe non poco.
Questo contrasto tra l’innocenza e il mondo in cui opera, nel quale è assai difficile non toccare argomenti imbarazzanti e spinti, sottolinea ancora di più il suo tenero fascino.

Come accennavo, dal punto di vista grafico il Taishi Mori presenta uno stile molto simile a Radiation House, nonostante provi a diversificarlo (come lui stesso spiega nella postilla alla fine del primo volume).
Il tratto è ancora una volta morbido e delicato, caratterizzato da linee tondeggianti che inteneriscono tutto, in un contesto che, invece, tanto tenero e dolce non è.
I tratti armoniosi creano un fascino smisurato quando l’imbarazzo predomina sul volto della giovane donna. Altra cosa che adoro di Mori sono le tavole ricche e particolareggiate, anche negli sfondi e soprattutto per l’aspetto tecnico: gli oggetti e le attrezzature ricalcano quelle vere in ogni dettaglio.
Il romanticismo del secondo volume
Dall’appassionata descrizione mi rendo conto che i motivi per cui certuni adorano questi manga, sono proprio gli stessi per cui ad altri tali manga sono intollerabili.