I TROLL CHE DISCENDONO DA GOSCINNY

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Per quanto ne so, lo sceneggiatoreArlestonnon ha mai negato l’ascendenza asterixiana della sua serieTrolls de Troy(disegnata daJean-Louis Mourier). E sarebbe ben strano se lo facesse, visto che oltre a riprenderne in versione comico-splattermolti elementi, la cita a ogni piè sospinto. L’unico, dichiarato scopo è di divertirsi e divertire. Riuscendoci benissimo. Se in un episodio della creatura di René Goscinny e Albert Uderzo si citavanoen passanti Beatles, l’autore delle innumerevoli serie troyane (Lanfeust e derivati), nell’ottavo volume dedicato ai Troll impernia l’intera vicenda sull’altra faccia delle rock band inglesi, iRolling Stones. Ribattezzati The Groaring Trolls, da buoni troll quando fanno “l’angelo” proiettandosi sugli entusiasti spettatori… li schiacciano. Per l’intera vicenda si citano, francesizzati, i testi delle loro canzoni più famose.E si scherza sul nome originale del complesso quando, davanti a una piccola pioggia di sassi sulla testa, Ynghston/Mick Jagger protesta: “Ehi! Fate attenzione alle pietre che rotolano!”, mentre le musiche vengono “registrate” da esapodi che somigliano a musicassette. Per riascoltare i brani basta premere sulla schiena de gli animaletti che provvedono a… petarli fuori! Come dicevo, le citazioni asterixiane non mancano. Una delle più divertenti è quella che nel nono volume vede i troll in viaggio per mare imbattersi in una nave pirata. Ovviamente, quella stessa che Goscinny fa incontrare periodicamente ai suoi galli parodiando le avventure delBarbarossadi Jean-Michel Charlier e Victor Hubinon. Se sulle pagine di Asterix l’imbarcazione viene puntualmente affondata e i pirati “medusati”, non va altrettanto bene a quelli che si imbattono in Tetram e compagni, che divorano letteralmente i malcapitati. Gag nella gag, il nero a cui dalla coffa Goscinny fa gridare“I ga… i ga… i gaga… i galli!”, nella versione di Arleston, vedendo due piccoli troll attaccare la nave, il meschino urla:“Des go… des go… des gogo… des gosses!”(cioè, dei bambini). Nell’ultima tavola dell’ottavo volume, anche qui, saltano fuori iBeatles, ribattezzatiBoeufs Attelés(Buoi aggiogati) che si legge più o meno Bè-Atlé. Naturalmente, i Groaring fanno del rock duro (pardon,“du Rauque dur”) mentre i Boeufs Attelés fannoRauque pop, e il troll jaggeriano accetta di suonare con loro perché apprezza i loro hit: “Sergente Pepe”, “Lascia che sia”, “Dei campi di fragole per sempre”, “La notte di una dura giornata” e, immancabile, “Lucy nel cielo con dei diamanti”. Come si vede, rispetto al genio creativo di Goscinny, Arleston marcia più sulla strada del puro divertimento tra gag d’azione e giochi di parole. Lo sceneggiatore di Asterix, va detto, operava in un mondo dove i precedenti non erano tantissimi e lo spazio per inventare e sperimentare ancora ampi. Invece Arleston agisce in un settore dove è già stato scritto e disegnato praticamente tutto e, intelligentemente, preferisce giocare con i materiali a disposizione, piuttosto che inseguire non facili creazioni del tutto originali (anche se il mondo di Troy, con ognuno degli abitanti fornito di una diversa capacità magica, è comunque un’idea abbastanza inedita). Questo non gli impedisce, sulla traccia del predecessore, di inventare alcune di quelle cose che sono prettamente fumettistiche, nel senso di non esportabili in altri linguaggi come il romanzo o il cinema, d’animazione o meno. Se Goscinny l’aveva fatto con perle come l’egiziano che parla coi geroglifici e iballoonche si coloravano progressivamente di verde dopo che il cattivo della storia aveva diffuso tra gli altri la zizzania, Arleston si è inventato il fatto che quando un personaggio sta a testa in giù anche quello che dice appare rovesciato e di conseguenza incomprensibile per chi ascolta.La lezione del maestro l’ha appresa bene! Insomma, con le avventure del troll Tetram e della sua scombinata ma affettuosa famiglia (che comprende anche l’umana “trollizzata” Wa-Ha, la cui magia personale è di poter fare ogni genere di magie… ma senza sapere in anticipo quale) il divertimento è assicurato.E, per fortuna, ad Arleston non sembra mancare la fantasia per inventarsi ogni anno nuove folli situazioni.