I TELEFILM PRESERALI DI RAI UNO DEGLI ANNI ’70

A partire dal 5 ottobre 1976 su Rete Uno iniziò un appuntamento che divenne fisso per tutte le sere da lunedì a venerdì, o anche sabato, fino agli inizi degli anni ottanta: quello con il telefilm delle 19.20 (a volte anche sceneggiati o film divisi in puntate). A inaugurare queste “serie delle 19.20”, da martedì 5 ottobre all’11 novembre 1976, fu “Amore in soffitta” (Love on a Rooftop, 1966, USA).

Narra la vita quotidiana di due giovani sposi: David Willis (Pete Duel), e Julie Hammond Willis (Judy Carne), che si arrangiano a vivere alla meno peggio, sotto lo sguardo (e l’interferenza) del padre di Julie: Fred Hammond (Herb Voland) che, essendo piuttosto benestante, vuole migliorare la situazione economica dei due ragazzi intromettendosi nella loro vita, ma contro il parere di David. La mamma di Julie è Phyllis Hammond (Edith Atwater). Poi ci sono gli amici di famiglia: Stan Parker (Rich Little) e Carol Parker (Barbara Bostock), che vivono nello stesso palazzo dei coniugi Willis.
Dopo i coniugi Willis dal 12 novembre al 13 dicembre 1976 va in onda “Tre nipoti e un maggiordomo” (Family Affair, 1966, USA). I protagonisti sono tre orfani: i piccoli Elizabeth “Buffy” Patterson-Davis (Anissa Jones), e Jonathan “Jody” Patterson-Davis (Johnny Whitaker); e la loro sorella maggiore Catherine “Cissy” Patterson-Davis (Kathy Garver).

Dopo la morte del loro papà, fratello di Bill, e di sua cognata Mary, a causa di un incidente automobilistico, i tre sono affidati al loro zio, l’ingegnere civile Bill Davis (Brian Keith), che è aiutato dal maggiordomo tuttofare Giles French (Sebastian Cabot): insieme formano una nuova famiglia.
Dal 14 e fino al 21 dicembre 1976 va in onda “Gli errori giudiziari” (Erreurs Judiciaires, 1975, FRA). Con Yves Brainville, René Havard, Denys de La Patellière tra i protagonisti principali. Si occupa di casi da tribunale.
Dal 22 dicembre al 13 gennaio 1977 va in onda “Io e i miei tre figli” (My Three Sons, 1960, USA). Con Fred MacMurray (Steven Douglas), Stanley Livingston (Richard “Chip” Douglas), Don Grady (Robbie Douglas), Tim Considine (Mike Douglas), William Frawley (Michael Francis “Bub” O’Casey), William Demarest (zio Charley O’Casey), Barry Livingston (Ernie Thompson/ Douglas), Meredith MacRae (Sally Ann Morrison/ Douglas).

Si tratta di una commedia familiare con l’ingegnere aeronautico Steven Douglas che, dopo aver perso la moglie, si occupa della crescita dei suoi, appunto, tre figli. A dargli una mano ci sono il suocero tuttofare, “Bub” O’Casey, e lo zio Charley.
Dal 4 al 20 gennaio 1977, tornano altre puntate degli “errori giudiziari”.
Dal 21 gennaio al primo marzo 1977 va in onda “Furia, cavallo del west” (Fury, 1955, USA). Era già stato trasmesso da Domenica 16 aprile 1967 nella “Tv dei Ragazzi” con il titolo: “Furia, il cavallo selvaggio”.

Furia è un cavallo selvaggio catturato da Jim Newton (Peter Graves), proprietario della fattoria “Broken Wheel Ranch”. Sembra indomabile, ma viene preso in custodia da Joey (Robert Diamond), figlio adottivo di Jim, che riesce a conquistarne la fiducia. Nelle varie puntate, lo stallone nero “che beve solo caffè per mantenere il suo pelo più nero che c’è” (canta Mal nella famosa sigla) aiuta il piccolo Joey nelle sue avventure nel Far West. A dare una mano in fattoria c’è anche il vecchio Pete (William Fawcett).
Dal 2 al 29 marzo 1977 va in onda “La famiglia Smith” (The Smith Family, 1971 – USA).

Il capofamiglia Chad Smith (Henry Fonda) è un sergente di una stazione di polizia di Los Angeles; sua moglie è Betty Smith (Janet Blair) e i loro figli sono Cindy (Darleen Carr) di 18 anni, Bob (Ron Howard) che ne ha 15, e il piccolo Brian (Michael-James Wixted) di 7. Co-protagonista è il sergente Ray Martin (John Carter). Il telefilm narra la loro vita familiare, che si intreccia con il lavoro di poliziotto del sergente Chad.
Dal 30 marzo al 27 aprile 1977 va in onda “La piccola casa nella prateria” (Little House on the Prairie, 1974, USA), serie tratta dai romanzi “Little House” (1943-1945) di Laura Ingalls Wilder. Con Michael Landon (Charles Ingalls), Karen Grassle (Caroline Ingalls), Melissa Gilbert (Laura), Melissa Sue Anderson (Mary), Lindsay Greenbush (Carrie), Victor French (Isaiah Edwards), Alison Arngrim (Nellie Oleson Dalton), Katherine MacGregor (Harriet Oleson), Jonathan Gilbert (Willie Oleson), Charlotte Stewart (Eva Beadle), Richard Bull (Nels Oleson), Karl Swenson (Lars Hanson), Dabbs Greer (Rev. Robert Alden).

La famiglia Ingalls si stabilisce in un terreno agricolo vicino a Plum Creek, nei pressi della città di Walnut Grove, nelle pianure del Minnesota, intorno al 1878. La famiglia è composta da papà Charles, da mamma Caroline e da tre bimbe di 12, 10 e 3 anni: la più grande è Mary, la più piccola è Carrie, e la seconda è Laura, che ci descrive la vita di tutti i giorni della sua famiglia e degli altri abitanti del vicino paesino di Walnut Grove. Tra i vicini spiccano gli Oleson: Nels, il proprietario dell’emporio del paese, la sua “pettegola” moglie Harriet, e i loro due figli: Willie e la biondina Nellie, “rivale” delle sorelle Ingalls. Poi c’è il reverendo Alden; Lars Hanson che è il proprietario del mulino del paese; la maestra Miss Beadle, e Isaiah, l’amico di famiglia degli Ingalls.
Dal 29 aprile, e fino al 12 maggio 1977 va in onda “Orzowei” (1976, ITA-GER.O.). Con Peter Marshall, Stanley Baker, Doris Kunstmann, Bonne Lubega, James Falkland, Robert McIntyre; regia di Yves Allegret.

Basato sul romanzo omonimo del 1955 di Alberto Manzi, è la storia di un bambino bianco, Mohamed Isa, abbandonato nella giungla del Sudafrica e adottato da una famiglia della tribù degli Hutsi. I suoi coetanei lo chiamano Orzowei: “il trovato”, e il suo rivale è Mesei, il figlio del capo villaggio. Nonostante superi la prova d’iniziazione, Isa non viene accettato dai guerrieri della tribù. Si isola quindi nella foresta dove incontra il saggio Pao, capo della tribù dei Din, che lo prende come un figlio e lo spinge a incontrare i “bianchi”.
Isa incontra così alcuni boeri e salva una ragazza da un cobra. I boeri, pionieri di origine olandese, lo considerano comunque un selvaggio, solo Paul (che lui chiama “Fior di Granturco”), Anna, Irghin e il piccolo Philip, diventano suoi amici. Nel frattempo Mesei è diventato capo degli Hutsi, ha iniziato una guerra di conquista contro le altre tribù e sta diventando ostile anche con i bianchi. Orzowei raggiunge il grande guerriero Amunai, che per primo lo aveva raccolto nella foresta, e che muore per proteggerlo dall’ira di Mesei. Allora va a chiedere aiuto alla tribù di Pao: se si uniscono ai boeri potranno respingere gli invasori…
Dal 13 maggio al 7 giugno 1977 viene trasmesso “Aiutante tuttofare” (Butler Parker, 1972 -GER.O.). Con Dirk Dautzenberg (Josuah Parker), Eckart Dux (Mike Rander), Carl Schell (Cleveland), Edgar Hoppe (Longness Junior), Stella Mooney (Vivi Carlson), Gaby Dohm (Jenny Ricks).

Parker è un maggiordomo “speciale”, con bombetta d’acciaio e ombrello spara frecce; grazie alle sue abilità e ai vari gadget di cui è fornita anche la sua auto, risolve diversi casi criminosi, proteggendo i suoi datori di lavoro (che cambia diverse volte).
Dall’8 giugno al 11 luglio 1977 tornano “Le avventure di Rin Tin Tin” (The Adventures of Rin Tin Tin, 1954, USA). Erano stata trasmesse più volte dalla Rai sia negli anni sessanta sia negli anni cinquanta: in onda per la prima volta giovedì 5 aprile 1956 nella “Tv dei Ragazzi”.

Il giovane Rusty (Lee Aaker), rimasto orfano per un attacco di indiani, viene adottato dai soldati di “Fort Apache”: il Tenente Ripley Masters (James Brown), il Sergente Aloysius O’Hara (Joe Sawyer), e il Caporale Randy Boone (Rand Brooks). Rusty e il cane pastore tedesco Rin Tin Tin, vivono varie avventure nel mondo del Far West, alle prese con indiani e avventurieri.
Nell’estate del 1977 dal 12 luglio al 17 agosto vanno in onda i “Film di Tarzan” divisi in 2 o 3 parti; furono trasmessi i film realizzati dal 1933 al 1955 con protagonisti: Buster Crabbe, Bruce Bennett, Johnny Weissmuller, Lex Barker, Gordon Scott.

Dal 18 al 31 agosto 1977 va in onda “L’impareggiabile Glynis” (Glynis, 1963, USA). Con Glynis Johns (Glynis Granville), Keith Andes (Keith Granville), George Mathews (Chick Rogers).

Glynis scrive romanzi gialli, mentre il suo compagno, Keith Granville, fa l’avvocato. Insieme a un poliziotto in pensione loro amico, Chick Rogers, provano a risolvere diversi casi criminosi.
Il primo e il 2 settembre 1977 vanno in onda due episodi di di Zorro (della Disney), ma dal 3 e fino al 17 settembre 1977, arriva “Paul et Virginie” (1974, FRA), serie basata sul romanzo del 1788 dello scrittore francese Jacques-Henri Bernardin di Saint-Pierre, e diretta da Pierre Gaspard-Huit. Con Pierre-François Pistorio (Paul), Véronique Jannot (Virginie de la Tour), Michèle Grellier (Sophie de la Tour), Bachir Touré (Dominique), Georges Marchal (Il governatore), Sarah Sanders (Marguerite), Claude Titre (Brizac), Maurice Teynac (il filosofo).

Si tratta della storia di due ragazzi: Paul, di umili origini, figlio di una contadina; e Virginie, figlia della nobile Madame de La Tour. I due ragazzi si conoscono e si innamorano in una colonia francese d’oltremare; poi però Virginie è costretta a tornare a casa, ma non si adatta alla vita dei nobili e desidera tornare indietro…
Dal 19 al 24 settembre 1977 va in onda “Paper Moon” (1974, USA), serie che prende spunto dal film di Peter Bogdanovich del 1973, con protagonisti Ryan e Tatum O’Neal, a sua volta tratto dal romanzo del 1971 dello scrittore Joe David Brown: “Addie Pray”. Ambientato negli anni trenta, ai tempi della Grande depressione.

Addie Pray (Jodie Foster), che ha perso la madre e il padre, incontra Mosè (Christopher Connelly). I due stringono amicizia e partono per una serie di avventure vivendo di mille espedienti, anche illeciti, per racimolare denaro. Mosè è un commesso viaggiatore che vende Bibbie, e la giovane Addie lo accompagna aiutandolo spesso a uscire dai guai.
Dal 26 settembre al 25 ottobre 1977 va in onda “Mamma a quattro ruote” (My Mother the Car, 1965, USA). Serie già trasmessa in italiano dalla Televisione Svizzera (TSI) dal 7 aprile 1971. Con Jerry Van Dyke (David Crabtree), Maggie Pierce (la moglie Barbara), Cindy Eilbacher e Randy Whipple (i figli Cindy e Randy), Avery Schreiber (Manzini).

David Crabtree, in cerca di una seconda auto per la famiglia, acquista una vecchia Porter del 1928. Crede che sua madre Gladys vi sia reincarnata perché sente la sua voce provenire dall’autoradio, però la sente solo lui. L’auto è desiderata da un fanatico collezionista, il Capitano Manzini, che fa di tutto per poterla acquistare, con mezzi leciti e meno leciti.
Dal 26 ottobre all’8 novembre 1977, va in onda “Due anni di vacanze” (Deux ans de vacances, 1974, FRA-GER.O-ROM), serie tratta dal libro omonimo del 1888, dello scrittore francese Jules Verne.

Un gruppo di adolescenti di un collegio della Nuova Zelanda naufraga su di un’isola deserta del Pacifico. Cercano di adattarsi alla nuova vita, ma saltano fuori rivalità dovute anche al fatto che provengono da nazioni diverse. Sono in conflitto soprattutto tra un ragazzo francese, Bryant (Didier Gaudron), e uno inglese, Doniphan Weldon (Marc Di Napoli). Si creano così due gruppi, che però devono collaborare per fronteggiare la minaccia dei pirati.
Dal 9 novembre al 6 dicembre 1977 va in onda “Lassie”. Serie USA con episodi tratti dalle stagioni dal 1964 al 1970. Le puntate sono quelle con l’attore Robert Bray nel ruolo della guardia forestale Corey Stuart, il quale si prendeva cura del collie dopo che i Martin, la famiglia proprietaria di Lassie, si era trasferita in Australia.

Lassie aiutava il ranger tra i monti e le foreste. Altri protagonisti erano i “Forest Ranger”: Bob Erickson (Jack De Mave) e Scott Turner (Jed Allan), che si occuparono del cane dopo il ferimento di Corey in seguito ad un incendio.
Il 7 dicembre episodio isolato di “La vita segretissima di Edgard Briggs” (Top Secret Life of Edgar Briggs, 1974, ENG). Serie già trasmessa da Sabato 27 agosto 1977 alle 21.35 su Rete Uno. Gli episodi di “Briggs” furono trasmessi in modo saltuario alla fine o all’inizio delle “serie delle 19.20”.
Gli interpreti erano: David Jason (Edgar Briggs), Noel Coleman (il Comandante), Michael Stainton (Buxton), Mark Eden (Spencer), Barbara Angell (Jennifer Briggs), Elizabeth Counsell (Cathy).

Edgar Briggs è un funzionario del Servizio segreto inglese che, per un banale errore burocratico, assume il ruolo di assistente del Comandante del Servizio. È assolutamente incompetente e poco adatto a rivestire un ruolo così importante, ed è pure piuttosto distratto, ma grazie alle sue inconsuete doti e a un pizzico di fortuna riesce comunque a debellare le minacce di spie e traditori, e a risolvere casi difficili nonostante combini vari disastri…
Dall’8 dicembre al 14 gennaio 1978 va in onda “Happy Days” (Happy Days, 1974, USA).

Protagonista è la famiglia Cunnigham, con il capo famiglia Howard (Tom Bosley), sua moglie Marion (Marion Ross) e i loro figli, che inizialmente sono tre, ma già dalla seconda stagione il più grande, Chuck, sparisce senza spiegare il perché. Gli altri due figli sono Richie (Ron Howard) e la sua sorellina “Sottiletta” Joanie (Erin Moran). I migliori amici di Richie sono Warren “Potsie” Weber (Anson Williams), un po’ imbranato ma ottimo cantante, e Ralph Malph (Don Most), che si autodefinisce un grande barzellettiere. Oltre a Arthur “Fonzie” Fonzarelli (Henry Winkler), ex-membro di una banda giovanile, fa il meccanico ed è l’idolo non solo dei ragazzi ma, soprattutto, delle ragazze, che fanno la fila per un suo bacio. Tutti si ritrovano nel fast food di “Arnold”, dal nome del suo proprietario Matsuo “Arnold” Takahashi (Pat Morita).
Dal 16 gennaio al 25 febbraio 1979 tornava Furia, cavallo del west. Poi, da lunedì 27 febbraio al 27 marzo 1978 va in onda “La Famiglia Partridge” (The Partridge Family, 1970, USA). Una famiglia musicale composta dalla madre, vedova, Shirley Renfrew Partridge (Shirley Jones) e dai suoi cinque figli: David Cassidy (Keith Douglas Partridge), Susan Dey (Laurie Partridge), Danny Bonaduce (Danny Partridge), Suzanne Crough (Tracy Partridge), Brian Forster, e Jeremy Gelbwacks (Christopher ‘Chris’ Partridge); il loro manager è Reuben Kincaid (David Madden).

La famiglia forma un gruppo rock e parte in tour attraverso la California, riscuotendo un grande successo.
Dal 28 marzo al 26 aprile 1978 va in onda “Le Isole Perdute” (The Lost Islands, 1976, AUSTRALIA). Con: Tony Huges (Tony), Jane Vallis (Anna), Robert Edgington (David), Amanda Ma (Su Ying), Chris Benaud (Mark), Margaret Nelson (Helen Margaret Quinn), Rodney Bell (Aaron James Quinn), Ric Hutton (1° ministro Rufus Quad), Michael Howard (Quig), Ron Blanchard (Quell), Willie Fennel (Jeremiah Quizzle), Frank Gallacher (Jason Quinn), Cornelia Frances (Elisabeth Quinn), Ron Haddrick (Q).

Un uragano provoca il naufragio di una nave con a bordo 40 ragazzi provenienti da diversi parti del mondo. Quasi tutti si salvano ma cinque di loro, tre ragazzi: Mark (USA), Tony (Australia), David (Inghilterra); e due ragazze: Anna (Germania), Su Ying (Cina), si ritrovano sulle isole “Tambu” e “Malo”, abitate da persone che vivono ancora come se fossero nel 18° secolo, senza sapere nulla del mondo esterno.
Sono governati da un tiranno incappucciato che tutti pensano immortale e che nessuno ha mai visto in volto: si fa chiamare “Q”. Questo misterioso ed enigmatico individuo fa di tutto per far fuori i ragazzi, colpevoli di destabilizzare il suo potere. Intanto i ragazzi familiarizzano con alcuni abitanti, come la famiglia Quinn, che dà loro una mano contro gli scagnozzi di Q e i vari pericoli delle isole.
Dal 27 aprile al 27 maggio del 1978 tornano i “Film di Tarzan”, sempre divisi in più parti, questa volta sono trasmessi quelli realizzati dal 1958 al 1967, con protagonisti principali Gordon Scott, Ron Ely e Jock Mahoney.

Dal 29 maggio al 30 giugno 1978 tornano i Tre nipoti e un maggiordomo. Poi, dal primo al 31 luglio 1978, ecco “Zorro” (1957 – USA). Con Guy Williams (Don Diego de la Vega / Zorro), Gene Sheldon (Bernardo), Henry Calvin (Demetrio López García), George J. Lewis (Don Alejandro de la Vega), Don Diamond (Domingo Reyes), Britt Lomond (Enrique-Sanchez Monastario), Vinton Hayworth (Magistrado Carlos Galindo), Jolene Brand (Anna Maria Verdugo), Romney Brent (Padre Felipe), Charles Korvin (Don Josè Sebastian Varga / L’aquila), Vinton Hayworth (Don Carlos Galindo), Robin Hughes (Don Esteban Rojas).

Don Diego de la Vega, da Madrid, giunge a Los Angeles da suo padre: don Alejandro. Il paese, sotto il dominio spagnolo, è sottoposto alla crudeltà dello spietato capitano Monastario. Ai suoi ordini c’è il sergente Garcìa, che è di indole buona ma deve ubbidire agli ordini. Don Diego è aiutato dal fedele servitore Bernardo, che è muto e si fa passare anche per sordo al fine di poter ascoltare indisturbato gli avversari. Diego colloca il suo rifugio in un vecchio passaggio segreto e, in sella al suo cavallo Tornado, assume l’identità di Zorro, pronto a lottare in difesa dei più deboli.
Dopo il solito “tappabuchi” Briggs il primo agosto, dal 2 al 16 agosto 1978 va in onda “Silvia dei tre olmi” (Sylvie des 3 Ormes, 1968, FRA). Con Évelyne Dandry (Sylvie), Frédéric de Pasquale (Rémy), Patrick Jeantet (Eric), Patricia Calas (Françoise), Héléna Manson (Adrienne), Paul Villé (Justin), Philippe Baronnet (Pierrot), Sophie Grimaldi (Régine), Lucien Barjon (Auguste), Jean Franval (Decormeilles), Jacques Harden (Jacques).

È la storia di un agricoltore, Remo, rimasto vedovo con due figli: Enrico e Francesca. Remo vorrebbe sposare Silvia, una ragazza che lavora in città come segretaria ma che ha origini contadine, quindi si chiede se lei saprà adattarsi alla vita del podere dei Tre Olmi
Dal 17 agosto al 2 settembre 1978 va in onda “Le avventure di Robinson Crusoè” (Les Aventures de Robinson Crusoë, 1964, FRA), serie tratta dal romanzo omonimo do Daniel Defoe; regia di Jean Sacha. Serie trasmessa varie volte nella “Tv dei Ragazzi”, la prima da domenica 13 dicembre 1964. Con Robert Hoffman (Robinson Crusoe), Fabian Cevallos (Venerdì), Jacques Berthier (il padre di Robinson nella versione franco-inglese), Lee Payant (voce di Robinson e narratore nella versione inglese; da noi è Renzo Palmer).

Mentre viaggiava dal Brasile verso l’Africa, a causa di una tempesta Robinson naufraga su un’isola deserta al largo del Sud America. Sull’isola incontra poi un “selvaggio” che battezza Venerdì. Insieme lottano per sopravvivere, mentre Robinson spera sempre di riuscire a tornare alla “civiltà”.
Altra replica per la serie successiva dal 4 al 19 settembre del 1978: lo sceneggiato televisivo “L’isola del tesoro” (1959, ITA). Era andata in onda per la prima volta dal 7 febbraio 1959 sul Nazionale alle 22.00, e poi trasmessa dal 13 febbraio 1964 alle 17.30 sul Nazionale, nella “Tv dei Ragazzi”. Tratta dal romanzo omonimo del 1883 di R.L. Stevenson, riduzione televisiva di Paolo Levi; regia di Anton Giulio Majano.
Con Alvaro Piccardi (Jim Hawkins), Ivo Garrani (Long John Silver), Roldano Lupi (dott. David Livesey), Leonardo Cortese: (cav. John Trelawney), Arnoldo Foà (capitano Alexander Smollet), Giuseppe Pagliarini (Billy Bones), Mirko Ellis (Cane Nero), Riccardo Cucciolla (Joyce), Massimo Pianforini (Redruth), Diego Michelotti (Gray), Corrado Pani (Dick), Vittorio Duse (Bullet), Gianni Garko (Harry), Guido Celano (Morgan), Ubaldo Lay (Ben Gunn).

Il giovane Jim Hawkins, entrato in possesso della mappa di un tesoro, insieme a lord Trelawney e al dottor Livesey parte alla sua ricerca. Ma il famigerato pirata Long John Silver, intenzionato a mettere le mani sul bottino, si imbarca con la sua ciurma fingendo di essere un cuoco…
Dal 21 settembre al 6 ottobre 1978 la replica di un altro sceneggiato: “Michele Strogoff” (Michel Strogoff”), già trasmesso su Rete 1 dal 26 settembre 1976 alle 20.45. Tratto dal romanzo omonimo del 1876 di Jules Verne, regia di Jean-Pierre Decourt; una co-produzione francese, tedesca, austriaca, svizzera, ungherese, belga e italiana del 1975.
Con Raimund Harmstorf (Michele Strogoff), Lorenza Guerrieri (Nadja Fëdorova), Valerio Popesco (Ivan Ogareff), Rada Rassimov (Sangarre), József Madaras (Feofar Khan), Pierre Vernier (Alcide Jolivet), Vernon Dobtcheff (Harry Blount), Teri Horváth (Marfa Strogoff), Tibor Kenderesi (Vassili Fëdor), Tibor Molnár (Nikolaj Pigasov), Károly Mécs (Dimitri), Ferenc Baracsi (Voranzoff).

1875, nella Russia dello zar Alessandro II i tartari della Siberia, guidati da Feofar Khan, sono in rivolta. Un ufficiale rinnegato, Ivan Ogareff, vuole unirsi alle tribù tartare. Bisogna informare il fratello di Alessandro, Dimitri, rifugiato a Irkutsk; ma il telegrafo è stato sabotato, occorre inviare un corriere, e Michele Strogoff si mette in azione. Durante il viaggio incontra Nadja, anche lei diretta a Irkutsk per incontrare il padre, e le chiede di viaggiare insieme fingendosi marito e moglie…
Il 7 ottobre 1978 solito episodio di Edgard Briggs e poi, dal 9 e fino al 30 ottobre 1978, va in onda “Rottamopoli” (Krempoli – ein Platz für wilde Kinder, 1975, GER.O). Regia di Michael Verhoeven. Le puntate originali furono trasmesse divise in due parti ciascuna.
Con Hannes Gromball (Opa Krempel – zio “Rottame”), Petra Auzinger (Stefanie), Günter Broda (Jürgen), Harald Fendt (Joe), Michael Fischer (Wolfgang), Joachim Kraje (Dieter), Vedran Mudronja (Mirko), Sandra Olvedi (Claudia), Willi Pfaff (Michael), Andreas Rucker (Oliver), Kurt Rudolph (Thomas), Albert Urdl (Peter), Petra Vogt (Ursel), Gabi Wild (Monika).

Un gruppo di ragazzi, non avendo un posto dove giocare, si rivolge al proprietario di un centro raccolta rottami per realizzarvi una specie di parco giochi. Le autorità e gli “adulti” sono contrari a questo progetto, ma i ragazzi fanno di tutto per difendere il loro spazio, rivendicando i loro diritti.
Dal 31 ottobre al 14 novembre 1978 va in onda “Omer Pascha” (Omer Pacha, 1971, FRA-GER.O). Con Miha Baloh (Omer Pascià), Jutta Heinz (Elisa Radakovics), Franz Stoss (Col. Radakovics), Helmut Janatsch (Malik Efendi), Gustaf Elger (Hussein), Götz von Langheim (Rittmeister Graf Banovich-Mertenberg), Michl Bernhard (Smiljan), Frank Dietrich (Achmed Fazil), Claude Bertrand (Peyrac) e altri.

Narra le avventure ottocentesche di Omer Pascià, un ufficiale dell’Impero asburgico. Dopo essere stato accusato di tradimento, Omer si rifugia nel territorio dell’Impero Ottomano, e cerca un modo per dimostrare la sua innocenza.
Dal 15 al 22 novembre 1978 va in onda “Woobinda” (1968, AUSTRALIA). Woobinda nella lingua aborigena significa “uomo di medicina”.

Il veterinario Dottor Stevens (Don Pascoe) si prodiga per aiutare gli animali e respingere i perfidi bracconieri delle foreste australiane. Peter Fischer (Lutz Hochstraate) è l’assistente tedesco; Kevin Stevens (Bindi Williams) è il figlio aborigeno adottato dal dottore; Tiggie Stevens (Sonia Hoffman) è la giovane figlia del dottore; Jack Johnson (Slim DeGrey) è un buon amico della famiglia Stevens e dà anche lui una mano.
Dal 23 dicembre 1978 e fino al 21 febbraio 1979 tornano Fonzie e Ricky con altri episodi di Happy Days.
Dal 22 febbraio al 21 marzo 1979 vanno in onda “Gli invincibili” (The Protectors, 1972, ENG), serie ideata da Gerry Anderson. Con Robert Vaughn (Harry Rule), Nyree Dawn Porter (Contessa Caroline di Contini), Tony Anholt (Paul Buchet).

Rule è un uomo d’affari inglese; la contessa è inglese, ma vedova di un conte italiano; Buchet è un atletico avvocato francese. Fanno parte di un’organizzazione che offre protezione, difesa e soccorso a chiunque ne abbia necessità, e non esitano a procurarsi tutti i mezzi possibili per far trionfare la giustizia. Le loro avventure si svolgono in tutte le varie capitali d’Europa.
Dal 22 marzo al 6 aprile 1979 vanno in onda alcuni film del regista Alessandro Blasetti (suddivisi in puntate come per i film di Tarzan), con protagonista Gino Cervi.

Per primo, dal 22 al 26 marzo: “Ettore Fieramosca” (1938, ITA), con Elisa Cegani e Gino Cervi. Dal 27 al 31 marzo: “La corona di ferro” (1941, ITA), con Gino Cervi, Elisa Cegani e Massimo Girotti. Infine, da 2 al 6 aprile: “Fabiola” (1948, ITA), con Gino Cervi, Michel Morgan e Massimo Girotti.
Dal 6 aprile al 26 maggio 1979 va in onda “Spazio 1999”, seconda serie (Space 1999, 1976, ENG). Serie creata da Gerry e Sylvia Anderson con Martin Landau (Com. John Koenig), Barbara Bain (Dr. Helena Russell), Nick Tate (Cap. Alan Carter), Zienia Merton (Sandra Benes), Catherine Schell (Maya), Tony Anholt (Vicecom. Tony Verdeschi).

I membri della base Alpha sono obbligati a peregrinare nello spazio sulla Luna, sbalzata fuori dall’orbita terrestre a causa di esplosioni nucleari. Incontrano esseri alieni e affrontano diverse avventure su pianeti sconosciuti o nella stessa base.
Dal 28 maggio al 29 giugno 1979 va in onda “Peyton Place” (1964, USA).

Protagonisti sono il dott. Michael Rossi (Ed Nelson) che arriva nella cittadina da cui, secondo l’editore del quotidiano locale, Matthew Swain (Warner Anderson), le persone se ne vanno piuttosto che arrivare. La nipote di Matthew, Allison MacKenzie (Mia Farrow), è innamorata di Rodney Harrington (Ryan O’Neal); ma sua madre, Constance (Dorothy Malone) non vede di buon occhio la relazione. Rodney vorrebbe lasciare la sua attuale fidanzata Betty (Barbara Parkins), ma questa aspetta un figlio da lui, quindi Rodney è costretto a sposarla, ma dopo scoprirà che il bambino era, purtroppo, già morto…
Il 30 giugno 1979 un altro episodio del consueto Briggs e dal 2 fino al 17 luglio 1979 tornano i “Film di Tarzan”, stavolta come unico Tarzan protagonista c’è l’attore Gordon Scott.

Dal 18 luglio 1979 una serie di ritorni uno dietro l’altro: fino al 30 luglio, “Zorro”; dal 31 al 14 agosto, “Lassie”; poi, dal 15 al 28 agosto, “Rin Tin Tin”; infine, dal 29 agosto al 11 settembre, “Furia”.
Dal 12 settembre al 8 ottobre 1979 va in onda “Hop-along Cassidy” (1952, USA). Con William Boyd (Hop-along Cassidy) e Edgar Buchanan (Red Connors). Era stato già trasmesso dal 8 settembre 1954 alle 17,30 nella “Tv dei Ragazzi”. Serie basata sui film che Boyd aveva interpretato per il cinema tra il 1935 e il 1948. Le vicende sono tratte dai racconti di Clarence Edward Mulford del primo Novecento.

Cassidy è un generoso cow-boy che si batte contro le ingiustizie difendendo i più deboli.
Dal 9 ottobre al primo dicembre del 1979 ritornano due telefilm con “famiglie”: prima Tre nipoti e un maggiordomo, fino al 5 novembre. Poi, dal 6 novembre al primo dicembre, La famiglia Smith.
Dal 3 al 8 dicembre 1979 vanno in onda “Le comiche di Bernard Cribbins” (Get the Drift, 1971 – ENG). Sono sketch comici con protagonista il celebre attore britannico.
A chiudere il 1979, dal 10 dicembre, e fino al 5 febbraio 1980, torna la famiglia Cunningham con Happy Days.
Articolo interessantissimo! Io sono un appassionato della TV degli anni 50, 60 e 70, in pratica prima dell’era Berlusconi e questa lunga lista mi aiuta nella ricostruzione dei palinsesti di quegli anni. Grazie.
Necessita un continuo con Zaffiro e Acciaio, Sky, Prigionieri delle pietre, Un uomo in casa e il continuo Il nido di Robin e per finire Arcibaldo, la serie piena di Spin-off trasmessi dalla Fininvest (i Jefferson, Maude ect.).
Una piccola correzione, anzi due, in merito al periodo di trasmissione, in Italia, della seguitissima serie Happy Days.
La prima puntata della saga di Milwaukee è andata in onda il giorno 8 dicembre 1977.
L’ultima appuntamento con la famiglia Cunningham fu il 14 gennaio del 1987.
Ciao. Perdonami, ma per quanto riguarda la data di inizio di Happy Days è indicato appunto l’8 dicembre… (manca l’anno: ok, era meglio specificarlo: si; ma se si scrive poi come fine: 14 gennaio “78”, si può dedurlo, viste anche le date indicate prima e dopo per le altre serie). Per quanto riguarda la fine, qui non si parla dell’inizio e della fine di una serie in assoluto, ma del suo inizio e fine all’interno del ciclo del preserale di Rai Uno di quel periodo. Che poi sia proseguita negli anni a seguire è un altro discorso…
Allora:
– dall’8 dicembre 1977 al 14 gennaio 1978 compreso, passano 38 giorni
– le stagioni di Happy Days sono state 11
– gli episodi sono stati 255.
– la RAI ha trasmesso le prime nove stagioni dal 1977 al al 1983
– l’undicesima e ultima stagione è stata trasmessa dalla RAI appunto fino al gennaio 1987 (non 1978).
Dopo molti anni, nel 1999, Canale 5 ha trasmesso la decima stagione.
(Negli USA, Happy Days è stata trasmessa dalla rete ABC; la prima puntata dal 1974 al 1984).
Cordialmente.
Allora: L’articolo porta come titolo: “I TELEFILM PRESERALI DI RAI UNO DEGLI ANNI ’70”, evidenzio la parola finale: “Anni 70″…, e poi si scrive: “A partire dal 5 ottobre 1976 su Rete Uno iniziò un appuntamento che divenne fisso per tutte le sere da lunedì a venerdì, o anche sabato, fino agli inizi degli anni ottanta: quello con il telefilm delle 19.20 (a volte anche sceneggiati o film divisi in puntate).”. Pertanto si parla “solo ed esclusivamente” delle serie tv andate in onda negli anni 70 “ripeto”: “Anni 70”, nel classico appuntamento del preserale caratteristico delle 19.20, ripeto “19.20”. All’interno di questo ciclo, la serie in oggetto è andata in onda solo nel periodo indicato. Che poi sia proseguita fino alla fine degli anni 80, 90, o anche 2000 non riesco a capire cosa c’entri se l’articolo parla di altro…
Cordialmente.
Va bene.
Si sta parlando, nello specifico, di Happy Days.
Come già spiegato, la RAI ha trasmesso la serie ininterrottamente dal 1977 fino al 1983, quindi anche nel 1979, che rientra negli anni 70, oggetto dell’articolo.
Pensavo che avessi erroneamente scritto “1978”, invece che “1987,”ovvero l’anno in cui la RAI ha smesso definitivamente la serie, con l’undicesima stagione.
Mi sebrava strano che Happy Days, negli anni 70, fosse rimasto nelle reti RAI soltanto per 38 giorni.
E’ un articolo interessante, che ho letto volentieri.
Grazie.
Grazie a te.
Tutto giusto quello che dici, il fatto è che non è una “correzione”, ma un’aggiunta (sempre gradita) ai dati di quella serie in particolare.
Comunque, all’interno del preserale degli anni 70, oltre che nel periodo “8 dicembre 1977 – 14 gennaio 1978”, Happy è andato in onda anche (come ho scritto sopra) nel periodo “23/12/78 – 21/02/79”, e poi come scritto a chiusura dell’articolo: “A chiudere il 1979 (dal 10 dicembre, e fino al 5 febbraio 1980), torna la famiglia Cunningham con Happy Days.”… Poi toccò a quel programma con Sammy Barbot dei primissimi anni 80, ospitare Fonzie e compagni, ma questa, come si dice, è un’altra storia.