I DIFFICILI ANNI SETTANTA DELLA DC COMICS

I DIFFICILI ANNI SETTANTA DELLA DC COMICS

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Dagli anni sessanta la competizione tra laDc Comicse laMarvel Comicsè alla base della vitalità del fumetto americano.Alla fine degli anni cinquanta la Dc, che allora si chiamava National Periodical, vendeva molto di più della Marvel, che si chiamava Atlas. I suoi competitori maggiori erano la Dell Comics e laArchie Comics. La stessa Dc Comics aveva provveduto anche alla distribuzione dei fumetti della Marvel, salvandola dal fallimento.Nel corso degli anni sessanta la Marvel era cresciuta costantemente e verso la fine del decennio aveva deciso di affrancarsi dalla distribuzione della Dc, per non essere più limitata da un numero prestabilito di testate. Martin Goodman, l’editore-fondatore della Marvel, potè così tornare alla sua politica editoriale dei primi anni cinquanta, riempiendo le edicole con una miriade di comic book. La Marvel, quindi, iniziò a intasare il mercato con nuove testate, presto seguita dalla Dc, che non voleva rimanere sommersa. La Dc, inoltre, si ritenne libera di ingaggiare il più grande disegnatore della Marvel, il responsabile della creazione della maggior parte dei suoi personaggi,Jack Kirby, dopo che lo aveva cacciato con ignominia alla fine degli anni cinquanta per una banale faccenda di soldi. Nel 1971, a fronte della grave crisi nelle vendite dovuta all’aumento sconsiderato delle serie di entrambe le case editrici, la Marvel e la Dc si mettono d’accordo per alzare i prezzi degli albi che dal 1969 costavano 15 centesimi di dollaro.La loro intesa verbale prevede che il numero di pagine di ogni albo passi da trentasei a cinquantadue (comprese le copertine), a fronte di un prezzo di venticinque centesimi. Tuttavia, dopo un mese, l’editoreMartin Goodmantorna al numero di pagine precedente a fronte di un prezzo di20 centesimi, offrendo così un margine di guadagno maggiore agli edicolanti. Questa mossa costa il primato di vendite alla Dc Comics, che si accoda troppo tardi al nuovo prezzo: per la prima volta la Marvel diventa la prima casa editrice di fumetti d’America. La Dc Comics passerà il resto del decennio continuando a inseguire la Marvel sul suo stesso terreno: quello della moltiplicazione dei titoli nel tentativo di riprendersi il primato. Questa tattica non darà nessun esito positivo e si concluderà con la cosiddetta “Dc implosion” del 1978, che porta alla cancellazione di una trentina di titoli.Comunque, gli anni settanta sono molto difficili anche per la Marvel, soprattutto a causa del malfuzionamento del sistema distributivo, messo in crisi dall’alto numero di albi. Ne fa le spese lo stesso Martin Goodman, che deve ritirarsi in pensione. Ricordiamo qui alcune delle innumerevoli nuove serie Dc degli anni settanta. Jack Kirby, in rotta con la Marvel, accetta l’offerta diCarmine Infantino, direttore della Dc Comics.Un evento epocale: i fan della Marvel gridano al tradimento, mentre quelli della Dc aspettano con ansia i nuovi eroi prodotti dalla fantasia smisurata di Kirby. Il primo parto sono iNew Gods(Nuovi Dèi). Non si tratta semplicemente di una serie di personaggi, Kirby ha creato un intero universo. Una sorta di concentrato di quello che il fumetto era stato in passato e avrebbe potuto essere in futuro.C’è dentro tutto: l’eterna lotta tra il bene e il male, la guerra, i tradimenti, l’orgoglio, la paura, le speranze, la vita insomma. Purtroppo non c’è la storia. Kirby continua a utilizzare il suo metodo di lavoro: realizza complesse sequenze piene di azione, vita, energia scoppiettante, lasciandosi trascinare soltanto dall’entusiasmo e dalla gioia del disegno. Ma non ha la capacità diStan Lee, il suo direttore alla Marvel, di dare un senso compiuto a una sequenza, di far nascere una storia con un filo logico infilando dei dialoghi dentro i balloon. I lettori hanno la sensazione di trovarsi di fronte a un enorme castello senza fondamenta, destinato a crollare.Infatti crolla con il n. 11 del novembre del 1972, l’ultimo della serie. Con iForever PeopleKirby abbraccia la speranza. La speranza che i giovani del suo tempo, tra i quali gli hippy, potranno migliorare il mondo.È straordinario come questo campione della classe media con una forte etica del lavoro, gravato da un mutuo, con un coniuge e quattro figli a carico, guardi con speranza alla generazione dei contestatori. Gli hippy sono contro la guerra del Vietnam, vogliono liberalizzare l’uso delle droghe e credono nel libero amore. Tutti concetti ai quali Jack Kirby è estraneo e rimarrà tale.In quegli anni gli hippy sono particolarmente numerosi in California, dove Kirby si è trasferito da poco, e sono voraci divoratori di fumetti. Non leggono solo i fumetti underground diRobert Crumb, Gilbert Shelton e Rick Griffin. Leggono anche i fumetti mainstream, come il Dottor Strange, l’Uomo Ragno e naturalmente i molti personaggi di Jack Kirby. The Forever People è il primo gruppo di supereroi non violento. La loro missione è battere il malvagio Darkseid nella corsa alla scoperta “dell’equazione anti-vita”, ponendo fine alla guerra fra la tetra Apokolips e la solare New Genesis. L’uscita di Forever People suscita entusiasmo nei lettori, come dimostra un estratto di questa lettera giunta in redazione:“The Forever People è fatto troppo bene per il pubblico medio dei fumetti. La potenza di Kirby è al suo apice. Ogni vignetta ti stordisce. Sembra essere il miglior materiale che la Dc abbia pubblicato negli ultimi anni. Si spera che a Kirby venga dato libero sfogo, che gli sia permesso di cavalcare i suoi sogni ovunque lo portino, perché il viaggio è speciale e abbiamo visionari come Kirby solo una volta in una generazione, se siamo fortunati”.Anche Forever People chiude nel novembre 1972 col n. 11. All’inizio la saga di Scott Free, aliasMister Miracle, sembra la più debole tra quelle del Quarto mondo. Non ha la stessa energia e sicurezza delle altre, ma sorprendentemente è quella che dura di più: 18 numeri, fino al gennaio 1974. All’inizio Scott appare come un personaggio fin troppo semplice, poi, numero dopo numero, la sua storia si complica. Finché, alla fine, risulta essere una delle figure più importanti del Quarto mondo. La sua forza sta nell’essere il più umano di tutti. Gli altri sono dei, con i loro vizi, le loro paranoie e la loro invalicabile distanza dagli essere umani. Scott Free, anche lui uno dei nuovi dèi, è più umano, con le sue debolezze e la sua sensibilità.Soprattutto, si concedeuna storia d’amore con una delle poche eroine carismatiche create da Kirby: la sorprendenteBig Barda. Se c’è senz’altro qualcosa di Kirby nel carattere della Cosa dei Fantastici Quattro, irascibile ma in fondo buono, è forse proprio Mister Miracle, la sua creatura più autobiografica.Jack è scappato dai bassifondi del Lower East Side di New York come Mister Miracle fugge da Apokolips. Kirby ha trovato se stesso con il disegno, Mister Miracle con l’escapismo. Con l’allentarsi delle censure imposte dalComics Code Authority, viene a cadere il divieto di inserire mostri e “morti viventi” nei fumetti. La Dc Comics nell’albo antologicoWeird War Talesmescola il genere horror con quello bellico, per porre l’accento sull’orrore generato da ogni conflitto armato. Gli episodi di questo ibrido nato dalla commistione di due generi sono presentati nello stile di Zio Tibia da un essere soprannaturale chiamatoDeath(la Morte), che compare indossando abiti militari sempre diversi.Le storie di combattimenti cruenti che introduce possiedono sfumature di suspense, fantascienza e paranormale. Realizzata da grandi nomi del fumetto bellico, tra cui l’editorJoe Kubert, lo sceneggiatoreRobert Kanighere i disegnatoriAlex TotheRuss Heath, la serie ha un certo successo, che le permette di raggiungere 124 numeri, durando fino al 1983. Tra gli eroi apparsi su queste pagine i più amati sono stati leCreatures Commandos, un gruppo militare creato daJ.M. DeMatteisePat Broderickcon un caposquadra umano, un lupo mannaro, un vampiro, il mostro di Frankenstein e una gorgone. A una convention, Carmine Infantino fa presente a Jack Kirby che in quel periodo l’interesse generale per il soprannaturale sta aumentando. In particolare, gli albi horror antologici della Dc Comics diretti da Joe Orlando,House of MysteryeHouse of Secrets, stanno ottenendo un notevole successo.Gli chiede pertanto di sfruttare la tendenza creando un personaggio horror. L’horror, che Kirby ha praticato negli anni cinquanta insieme e Joe Simon con l’albo Black Magic, non è il suo genere preferito, ma accetta la sfida. A sentire il suo collaboratore Mark Evanier, Kirby mette insieme la storia del primo numero diThe Demonmentre lo aspetta mangiando un hamburger.