DALLO STILE ALL’OTTIMAZIONE SEO: LE REGOLE PER SCRIVERE SUL WEB

È il dilemma di chiunquescrivasul web: dar vita a testi capaci di interessare e fornire informazioni utili al lettore e, allo stesso tempo, scegliere temi e strategie che assicurino visibilità ai contenuti. Per imparare a redigere testi perfetti per il web occorrono tecnica, esperienza e anche una buona dose di creatività. Un testo per il web funziona se offre un valore aggiunto rispetto a quanto è già stato scritto su altri siti (fonte). Dietro a un progetto online di successo si cela un intero team che si occupa delcopywriting: mettere a punto una strategia di comunicazione efficace, in grado dicatturare l’attenzione del pubblico, d’altra parte, rappresenta da sempre la chiave di volta per qualunque iniziativa nata sul web. Quali sono i trucchi che iweb copywriterusano per organizzare il proprio lavoro? Scrivere testi capaci di portare visite al nostro portale e di aiutarci a vendere un prodotto o un servizio è davvero così complesso? Di certo, il lavoro dietro a un buon contenuto di testo è davvero molto. In questo articolo, vogliamo elencare i punti salienti nei quali si articola lo sviluppo di un testo di qualità per il web. Prima ancora di decidere come scrivere, dobbiamo avere un’idea chiara di cosa scrivere. In primis, dobbiamo riflettere sull’obiettivo del nostro articolo. Vogliamo scrivere un post di successo per il nostro blog, con il quale attirare molti visitatori? Oppure redigere una buonalanding pageper il portale dell’azienda, per esporre i pregi di un servizio e guadagnare nuovi clienti? È importante non perdere mai di vista il nostro fine durante la scrittura e tenere anche conto delle caratteristiche dello spazio che ospiterà le nostre parole: lo stile asciutto e impersonale di un comunicato stampa differisce molto da quello soggettivo e colloquiale del blog. Il modo più semplice per catturare l’attenzione degli utenti è offrirecontenuti utili,interessantie, quando possibile, anchedivertentioemozionanti. Se siamo in cerca di spunti validi per il nostro blog o per un altro progetto online, una soluzione semplice, ma efficace, è quella diindividuare keywordche potrebbero interessare il nostro pubblico. Così, un blog che tratta di cucina può sfruttare lostrumento di pianificazione della parole chiave diGoogle AdWordseGoogle Suggest, per scoprire cosa chiedono ai motori di ricerca le persone interessate a un certo tema. Per esempio, se digitiamo su Google“Come cucinare…”, il motore di ricerca automaticamente ci suggerisce“… La zucca”,“… La verza”e“… Le lenticchie”. Rispondere con un post esaustivo a ciascuno di questi quesiti può essere un ottimo modo per fornire un servizio utile agli utenti e portare nuove visite ad un blog di cucina. Come organizzare un testo per il web? Una buona regola da seguire è quella di suddividere sempre il discorso in tre fondamentali sezioni: un’introduzione;uno svolgimento;una conclusione. Le prime righe del nostro testo, in molti casi, sono le più importanti: l’utente medio dedica solo pochi secondi alla valutazione di un contenuto online; quindi, è essenzialeconvincere il nostro lettore di aver cliccato sul link giusto, sin dall’incipit della pagina. Quando un utente individua subito la risposta che stava cercando, aumentano le chance che scelga di proseguire nella lettura e di approfondire i temi trattati. Viceversa, sarà portato ad abbandonare immediatamente la pagina e il sito. Nel corpo dell’articolo, possiamo ampliare tutti gli argomenti annunciati nell’introduzione, portare prove a sostegno della nostra tesi e fornire spiegazioni esaustive al lettore. Stilare unascaletta dei contenutioppure unamappa concettualepuò essere di grande aiuto: abbandonarsi all’estro dello scrittore rischia di far deragliare il discorso, generando contenuti poco coerenti e troppo dispersivi per la lettura online, rapida per definizione. Infine, quando scriviamo la conclusione del nostro articolo, dobbiamo mirare a riassumere i punti salienti della trattazione e iconcetti chiave che vogliamo far rimanere impressi nella mentedel lettore. Non dobbiamo mai dimenticare dispronare gli utenti all’azione. Il nostro contenuto deve concludersi sempre con unacall to actionche inviti a esprimere la propria opinione commentando, a condividere la pagina sui social network, a contattare l’autore per chiedere chiarimenti e ulteriori informazioni o, perché no, all’acquisto di un servizio o di un prodotto. Sul web è meglio adottare uno stile impersonale, e scrivere in terza persona, oppure puntare a creare un rapporto confidenziale con il lettore, esprimendosi in prima persona e dando del “tu”? In realtà, per ogni contesto esistono formule più o meno indicate. Dare un’impronta fortemente personale a un blog, di solito, è la scelta migliore: il lettore avrà quasi la sensazione di conversare con l’autore e, se i contenuti si rivelano convincenti, sarà sempre più disposto a seguirne i consigli. I testi presenti sulle pagine delsito web aziendalerichiedono untono più neutro, ma spesso trasmettere l’immagine di una realtà viva e fondata sul lavoro di un team si rivela una mossa vincente: l’uso del “noi” e il ricorso a un linguaggio privo di formalismi garantisce risultati migliori rispetto a un testo freddo che elenca sbrigativamente le caratteristiche dei propri servizi. Lacoerenza nello stileè un fattore chiave: la persona che utilizziamo deve essere la stessa in tutto l’articolo e, possibilmente, anche per il blog o il sito nel suo insieme. Ovviamente, dobbiamo riuscire a padroneggiare gli argomenti sui quali scriviamo, conoscendone espressioni tipiche e termini tecnici: è impossibile pretendere di spiegare ai nostri lettori un determinato tema e, magari, di essere convincenti, senza aver prima dedicato il giusto tempo al suo studio. Creare contenuti per il web di buona qualità implica tener conto delle tante differenze che esistono tra la lettura di un testo stampato e di uno visualizzato su un display. I nostri contenuti devono essere semplici e chiari, anche quando affrontiamo i temi più complessi. Dobbiamo riuscire astrutturare periodi brevi, eliminando incisi e frasi subordinate. Per rendere più scorrevole la lettura, conviene anche fare a meno dei verbi in forma passiva o sostantivata (meglio un immediato “la scrittura è un’arte complessa” al posto di un “lo scrivere è un’arte complessa). Tra gli strumenti online utiliper fare pratica sulle regole della scrittura online c’è Hemingwayapp: nonostante sia disponibile solo in lingua inglese, questotooloffre un immediato riscontro del grado di complessità di un testo, fornendo consigli per la sua semplificazione. Per evitare lo sconfortante effetto “muro di testo”, è utiledividere in paragrafi il nostro articolo, ovviamente facendo attenzione a non interrompere la linearità del discorso. Glielenchi puntatisono perfetti come elementi di stacco e ci aiutano a focalizzare l’attenzione del lettore sui concetti più importanti. Anche ilgrassetto, se usato con misura, consente di evidenziare i passaggi fondamentali e di guidare l’occhio dell’utente. La sintesi è un fattore chiave quando si scrive per il web: ciò non significa che dobbiamo accontentarci di contenuti stringati o superficiali, ma che occorre fare a meno di giri di parole e ripetizioni inutili, andando subito al sodo. Queste regole rimangono valide sempre, sia quando scriviamo un articolo di stampo giornalistico, che una guida, una recensione o un breve racconto destinato alla pubblicazione online. Redigere contenuti per il web vuol dire anche saper organizzaretesti ottimizzati per i motori di ricerca. Solo così potremo sperare di ottenere un buon posizionamento nelle SERP organiche di Google e dei suoi competitor con le pagine del nostro sito o blog. Un brano ottimizzato per lakeyword“cucinare zucca” o per lalong tail“come cucinare la zucca” deve contenere i termini o le espressioni per le quali intendiamo posizionarci, ma sempre in modo naturale e coerente con il discorso. Il vecchio “keyword stuffing” ovvero la ripetizione ossessiva delle parole chiave che un tempo portava a testi non sense e assolutamente sgradevoli per il lettore non è di alcuna utilità. Viceversa,è utile inserire le nostre keyword: nell’h1 della pagina (il titolo del nostro contenuto);nel title;nella meta description;nell’URL;nelle prime righe del testo;in almeno un h2 (sottotitolo);nell’attributo alt delle immagini. Utilizzare itag header(ovvero gli h2, gli h3, ecc.) in modo ragionato ci permette di creare contenuti facili da consultare per chi legge e di impostare una struttura gradita ai motori di ricerca. Dobbiamo ricordare di sfruttare con metodo anche la possibilità di inserire link: se nel nostro testo citiamo un tema che abbiamo approfondito in passato in un altro post del blog o su un’altra pagina del sito, segnaliamo al lettore la possibilità di consultare quel contenuto. Perottimizzare i link in ottica SEO, dobbiamo contestualizzarli nel discorso e scegliere anchor text pertinenti, che esplicitino chiaramente i contenuti a cui puntano i collegamenti.