DA POMPU A TATOOINE NELLA GALASSIA DEI LUOGHI SPERDUTI
Pompu non è un luogo fittizio, irreale. Non è neanche in un altrove isolato ai confini della civiltà. Frasi del tipo:“Dove mi hai portato? A Pompu?”;oppure:“Con Francesco Corrias abbiamo sbagliato strada e siamo finiti a Pompu”, sembrano collocare il paesino sardo in qualche luogo desertico, irraggiungibile e, soprattutto, lontano. Talmente lontano da far dubitare della sua esistenza. Qualcuno direbbe, tanto per ribadire l’idea di lontananza, che si trova“in su corru ‘e sa furca”(letteralmente: nel corno della forca, ossia del patibolo). Eppure eccolo lì, a pochi chilometri da Oristano o da Ales. Può esistere nell’immaginario dei sardi un luogo ancora più lontano di Pompu? Pare proprio di sì, e questo luogo è precisamente“a casinu ‘e Pompu”. Ora, non sappiamo se a Pompu ci fosse in passato una casa di tolleranza, ma immaginiamo che in caso affermativo per decenza questa non si sarebbe trovata nel bel mezzo del comune, nella piazza centrale, ma piuttosto in periferia.“A casinu ‘e Pompu”è quindi un luogo più lontano di Pompu. Ma Pompu è in buona compagnia nel nostro paese. In Sicilia assume lo stesso significato di luogo lontano la città di Canicattì e, nel Molise, Roccapipirozzi, frazione del comune di Sesto Campano. Canicattì Roccapipirozzi Fuori dall’Italia esistono numerosi posti sperduti che potrebbero seriamente fare concorrenza ai nostrinon luoghinazionali. Il Pompu degli inglesi èTimbuktu, nel Mali, un tempo centro propulsivo della religione islamica. Nel Belgio francofono abbiamo Hoûte-s’i-Ploût (frazione di Neupré). Sono in realtà diverse le località che portano questo nome oltre alla frazione di Neupré: una si trova a Esneux, un’altra a Vaux-Chavanne e un’altra ancora a Aywaille. Pare che abbiano in comune un mulino alimentato da un piccolo ruscello, tanto piccolo da essere efficace soltanto quando piove. Nel vallone di Liegi Hoûte-s’i-Ploût significa“ascolta se piove”e quindi i mulini che funzionano solo se piove e, per estensione, i luoghi lontani e sperduti dove si trovano questi mulini. In Francia ne abbiamo diversi come Kerpipiche (luogo immaginario della Bretagna), Perpète-les-Olivettes o Pétaouchnok. Quest’ultima è una località creata a imitazione di Petropavlovsk, città dell’Estremo Oriente russo, situata nella penisola della Kamčatka e quindi a grandissima distanza. Il Québec, regione francofona del Canada, ci offre un ampio ventaglio di nomi di luoghi lontani. Citiamo tra tanti: Saint-Loinloin, Saint-Clinclin-des-Meumeu e il molto prosaico“trou de cul du monde”. In Tunisia il luogo lontano e irraggiungibile è Tataouine. All’inizio del Novecento, Tataouine ospitava una prigione dove venivano spediti i militari disertori e i criminali comuni. Ovviamente, per raggiungere la piccola località situata alle porte del deserto del sud-est tunisino il viaggio era lungo. Una piccola annotazione: Tataouine ha dato origine a Tataooine, il desertico pianeta natale della famiglia Skywalkers inStar Wars. Tataouine Questo breve giro d’orizzonte dei luoghi lontani e sperduti ci porta a una domanda: perché abbiamo bisogno di fare riferimento a delle località con le caratteristiche appena descritte?La risposta potrebbe essere la seguente: perché anche se viviamo in grandi città come Milano, Torino, Roma o Napoli, saremo sempre i provinciali o, peggio ancora, i bifolchi, i campagnoli, i terroni di qualcun altro. Sapere che da qualche parte nel nostro Paese, o nel mondo, esiste un luogo più provinciale di quello in cui viviamo ci rassicura permettendoci di riderne. A costo di inventarcelo.