Cosa Nostra torna più forte di prima: riparte la guerra alla Mafia | I tempi di Totò Riina erano oro

Torna l'allarme criminalità in Italia - Giornalepop.it

Torna l'allarme criminalità in Italia - Giornalepop.it (Foto X)

In Italia torna a risuonare l’allarme sicurezza: le minacce sono ovunque, il futuro dei nostri giovani è in pericolo.

Quali sono i pericoli maggiori cui sono esposti i nostri figli nella società di oggi? E da cosa devono guardarsi i genitori nello “svolgere” giorno dopo giorno quella che resta la “professione” più difficile del mondo?

Non esiste una risposta univoca a una delle domande più assillanti per una mamma ed un papà del giorno d’oggi. Se veder nascere un figlio resta l’emozione più grande che si possa provare nel corso della vita, prepararli a “resistere” alla vita è una vera sfida.

C’era un’epoca in cui pensare di mandare un ragazzo a scuola da solo, magari già prima dei 10 anni, sembrava la cosa più naturale del mondo per iniziare ad inserirli nel mondo, nonché un esercizio piuttosto sicuro.

Sono trascorsi solo pochi anni, ma sembra passata una vita. Dall’aumento esponenziale del numero delle automobili al traffico selvaggio fino all’escalation della criminalità, non si può ormai più stare tranquilli.

Terrorismo, attentati e dipendenze: tutti i pericoli per i giovani d’oggi

Un tempo c’erano le mafie, la criminalità organizzata e il terrore dei rapimenti, una triste costante fino alla fine degli anni ’80. Poi il boom della tossicodipendenza, quindi, in epoca recente, l’incubo di possibili attacchi terroristici-

Un problema non di poco conto non solo per la sfera emotiva dei genitori, bensì anche sul lato pratico, perché mamma e papà devono lavorare per sfamare i propri eredi, ma farlo con nel cuore la paura che ai figli possa succedere qualcosa è inevitabilmente difficile. Anche perché i pericoli per i minori oggi sono ovunque e insospettabili.

Delinquenza giovanile, l'allarme arriva all'ONU - Giornalepop.it
Delinquenza giovanile, l’allarme arriva all’ONU – Giornalepop.it (Foto Pexels)

Delinquenza giovanile, scatta l’allarme social: ne parlano anche all’ONU

Anzi, i pericoli vengono da loro stessi. Dagli atteggiamenti che una fetta sempre crescente di ragazzi assume nella vita di tutti i giorni, anche a scuola. E nello spirito di emulazione che è purtroppo frequente in questa fascia d’età. A lanciare un allarme che è già nei fatti è stata la presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Chiara Colosimo, che intervenendo all’ONU durante l’evento “Le mafie nell’era digitale: focus TikTok”, ha denunciato l’inquietante ruolo dei social come strumento di propaganda attraverso cui le organizzazioni criminali cercano di reclutare e influenzare i giovani.

È questa la “nuova mafia”, che opera nel cono d’ombra degli account utilizzati quotidianamente dai ragazzi, spesso all’insaputa dei genitori. Un fenomeno allarmante, una piaga potenziale che sta prendendo piede anche in Italia, dove un numero sempre maggiore di adolescenti si atteggia da “giovani adulti” adottando codici estetici, linguaggio e simboli tipici della criminalità organizzata. Catene d’oro, automobili di lusso per i maggiorenni e in generale atteggiamenti da “boss”. I cybercrimini sono purtroppo sempre più frequenti e nascono proprio da chi cerca di inoculare nei ragazzi il concetto che atteggiamenti da bulli siano “cool” e aiutino ad aumentare amicizie e “condivisioni”.