CONAN DIVENTA UN AVENGER – POSTA

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Gentile Direttore,Cosa ne pensa del nuovo corso di Conan il Barbaro alla Marvel?Ho sempre trovato che la cifra di Conan stesse nella suspense, nel sapiente uso della magia e nel ritmo. Gli autori delle nuove serie non sanno come scrivere una storia davvero avvincente, che abbia una qualsivoglia atmosfera da vera era hyboriana.Amo il Conan disegnato o comunque inchiostrato da Alfredo Alcala. Alcala portava davvero il lettore in un’altra epoca e la suspense era garantita. Persino le brevi storie a fumetti allegate alle action figure di He-Man negli anni ottanta diventavano belle se disegnate da Alcala.Che ne pensa invece della versione francese della Glénat, uscita in Italia per Star Comics come Conan il Cimmero? Sulla versione italiana, The Barbarian King, sorvolerei visto i disegni che snaturano decisamente il personaggio.Valerio Gentile Valerio,riacquisendo dopo tanti anni i diritti sul personaggio, la Marvel ha inserito Conan nella continuity del proprio universo facendolo diventare membro permanente di uno dei sottogruppi dei Vendicatori. Definire ciò una porcata è volerla prendere con delicatezza. L’unica cosa positiva è che la serie non ha avuto successo (guarda caso) ed è stata decisa la sua chiusura.Io non sono un grande ammiratore diRoy Thomas, al quale, anzi, attribuisco il decadimento della Marvel quando, nei primi anni settanta, ne diventa direttore al posto di Stan Lee, promosso a editore dopo l’allontamento del fondatore Martin Goodman. Mentre Lee sapeva coniugare tristezza e brillantezza, a Thomas è sempre mancata la brillantezza. E ciò non è poco.Però devo ammettere che con i fumetti diConan il Barbaro, pubblicati dal 1970, Roy Thomas ha avuto solo meriti. Il primo dei quali è stato quello di rendere popolare un personaggio che neppure con la ristampa delle storie originali nei tascabili, avvenuta pochi anni prima con le copertine di Frank Frazetta, era mai stato veramente famoso: grazie agli ottimi fumetti, invece, ne sono stati fatti anche dei film.Il secondo merito di Thomas è stato quello di avere colto lo spirito dello scrittore delle pulp che aveva creato Conan, Robert E. Howard, o comunque di averlo ben rielaborato.Roy Thomas ha lasciato la Marvel per la Dc nel 1981 perché il nuovo direttore Jim Shooter gli aveva imposto, come agli altri autori-redattori, di scegliere tra continuare a fare lo sceneggiatore o il curatore degli albi.Già allora i successivi sceneggiatori non seppero individuare l’essenza di Conan (perché di formazione “telefilmica” invece che “pulpesca”), facendo di conseguenza scendere le vendite fino alla chiusura del comic book e della rivista a lui dedicati. Questo malgrado i disegnatori fossero più o meno gli stessi.Il filippinoAlfredo Alcalaè, in effetti, molto suggestivo con il suo tratto calligrafico da stampa ottocentesca, anche se era preferibile come inchiostratore più che come disegnatore.Dopo alcuni anni di oblio Conan il Barbaro è stato ripreso da altri editori, a partire dalla Dark Horse, ma le cose non sono migliorate, tanto che non ricordo nemmeno una di quelle storie.Per esempio, mi è rimasta l’impressione che gli episodi scritti da Kurt Busiek fossero carucci, ma niente di più. Soprattutto non erano quelli del “vero” Conan. Per il quale, come anche per il fumetto avventuroso in generale, gli sceneggiatori odierni non hanno il background necessario.Dato che Roy Thomas è ancora sulla piazza, benché lavori poco (lo abbiamo intervistatoqui), perché non restituirgli il personaggio? Naturalmente togliendolo subito dall’incongrua continuity supereroica. Caro Direttore,mi ha commosso la graphic novel “L’acchiapparane” di Jeff Lamire, un autore forse non abbastanza considerato.A proposito, come si fa a distinguere una graphic novel da un fumetto “normale”?Clelia Gentile Clelia,boh, “novel” significa romanzo, quindi le graphic novel dovrebbero essere deiromanzi disegnati. Ma il romanzo non è un genere specifico: ce ne sono di tutti i tipi.Rimango del parere che questa espressione, benché valida ai fini del marketing, sia una sciocchezza. I fumetti dovrebbero chiamarsi semplicemente fumetti.Jeff Lemireè uno dei migliori sceneggiatori del momento, che lavora sia per le serie di supereroi sia realizzando “graphic novel” come questa.L’acchiapparanelo disegna pure, dimostrando una buona capacità espressiva, anche se il segno non è certo splendido.La storia è prevedibile sin dall’inizio, ma il fatto che sia scritta bene fa la differenza. A Lemire manca ancora un grande successo, che prima o poi arriverà. Gentile Direttore,la sua opinione sull’arte digitale (es. giclée)?Altro quesito: in casa appenderebbe il poster di quale film?Zak Gentile Zak,spieghiamo intanto a tutti di cosa stiamo parlando, copia-incollando daWikipedia:“Giclée(pronuncia inglese[dʒiːˈkleɪ]) è un neologismo che descrive il processo di stampa su carta o tela, di opere d’arte digitali usando una stampante altamente professionale a getto d’inchiostro, nulla a che vedere con le comuni stampanti (inkjet) getto d’inchiostro adatte per uso domestico o per l’ufficio. Va tuttavia precisato che il termine è ambiguo in quanto non c’è nessuno standard tecnico previsto, si tratta quindi di un altro modo per definire una stampa fine art cioè una combinazione di buon file, buona stampante e buona carta per un risultato appunto fine art; una buona stampante a getto d’inchiostro può produrre una stampa giclée se stampata partendo da un buon file e una buona carta fine art”. Un testo non chiarissimo, devo dire.Del digitale non ne penso nulla, nel senso che per me l’arte può essere realizzata in qualsiasi modo. In particolare, non ho mai creduto nell’opera unica da appendere in un museo.Sui muri di casa non ho attaccato nulla, salvo alcuni vecchi quadretti seppiati di mio fratello Gabriele. Da piccolo in camera mettevo i manifesti con i personaggi dei fumetti, soprattutto quelli disegnati da Jack Kirby.Poster di film non li avrei messi neppure da bambino. L’aspetto iconico di certe locandine, come quelle deLo Squaloe deL’esorcistanon mi inducono a volerle avere sempre davanti a me. Neppure i film che ho apprezzato particolarmente, comeLa vergine sotto il tettooIl dottor Stranamore, mi necessitano di un richiamo visivo.Magari avrei scelto i disegnatori che preferisco, come Robert McGinnis o Averardo Ciriello, per le illustrazioni in sé, indipendentemente dai film rappresentati. Caro direttore,leggo sempre volentieri gli articoli che ha scritto per i giornali e che ripubblica qui su Giornale POP, ma se dovesse tornare a scrivere fumetti, quali personaggi realizzerebbe e in quale formato?Flavia Gentile Flavia,parlando per ipotesi, farei una serie ambientata in un lontano futuro selvaggio dove gli animali che conosciamo si sono evoluti in forme particolari e gli umani pure, nello stile del Flash Gordon di Alex Raymond.O una serie supereroistica ambientata in una avveniristica metropoli palaffitticola che sorge sui bassissimi fondali tra Inghilterra e Olanda, nello stile dei Fantastici Quattro di Jack Kirby.Oppure ancora una serie erotica ambientata nel mondo editoriale di un paese europeo immaginario degli anni sessanta, con la protagonista vagamente simile alla Valentina di Crepax.Il tutto nel formato cartonato francese. Caro Direttore,in fatto di massacri chi ha fatto peggio? Hitler o Stalin?Mara Gentile Mara,è un po’ come chiedere se è più forte Hulk o la Cosa.In percentuale il peggiore è statoPol Pot, nel senso che ha fatto uccidere un milione e mezzo di cambogiani, ossia un terzo della popolazione del Paese che governava.Ricordo che quasi neppure sapevo chi fosse Pol Pot, quando in attesa dal medico mi capitò sott’occhio un articolo di Famiglia Cristiana sulle sue vittime uccise nell’indifferenza assoluta degli italiani, che vedevano negli americani l’unico pericolo nell’area indocinese.Venendo ai due signori da lei citati, il presidente russo Boris Yeltsin disse cheIosif Stalinaveva ucciso più persone diAdolf Hitler, il che forse è vero, anche se in gran parte non direttamente, ma come conseguenza di squinternate campagne politico-agricole.Giustamente impressionano i milioni di ebrei uccisi da Hitler, ma purtroppo non sono stati gli unici a perire a causa di dittatori sanguinari.Attualmente, sempre leggendo casualmente Famiglia Cristiana, ho scoperto che nell’ultimo decennio sono stati uccisi più di10mila cristiani all’anno, soprattutto in Africa e Medio Oriente, ma in questo caso i responsabili sono in generale i fanatici islamici, non un dittatore specifico. Neppure di questi morti si parla mai (lo faccio io adesso, che sono ateo). Caro Direttore,ho letto “Anestesia” di Fumettibrutti sulla sua vita di trans, e l’ho trovato abbastanza noioso. Mi sembrava un fumetto disegnato da dilettanti, invece scopro che si tratta di roba particolarmente ben venduta e che ci sarà una serie televisiva.Non le pare abbastanza strano?Tiziana Gentile Tiziana,io sono crollato dopo aver letto solo un terzo delle pagine diAnestesia. Anche se per me è abbastanza normale non finire un libro, quando non ritengo valga la pena.I disegni sono inguardabili, la storia è un po’ sentimentale, un po’ erotica, un po’ vittimista, un po’ così. Ma credo che i lettori di Fumettibrutti, come quelli del comunque più bravo Zerocalcare, più che leggere il fumetto vogliano sentirsi parte di una certa area politica, un’area che ha sempre cercato degli autori che la rappresentino in qualche modo.La differenza rispetto al passato è che tra questi autori oggi ci sono anche alcuni fumettisti, che spero traslochino presto in media a loro più congeniali: le occasioni non mancheranno. Per esempio, come sceneggiatrice Fumettibrutti potrebbe avere un futuro nel cinema, benché sia un genere minore rispetto a quello dei fumetti. Caro Direttore,lei fa vita mondana?Stella Gentile Stella,se la domanda è se esco spesso, la risposta è no: sono sempre stato un orsacchione.Come giornalista ricevo inviti a inaugurazioni e a presentazioni con ricchi buffet, ma non ci vado quasi mai. Quandolavoravo per le riviste maschilinon era raro che mi telefonasse qualche soubrette televisiva per la sua festa di compleanno, ma non ci sono mai andato.Attualmente esco solo qualche volta con un’amica per l’aperitivo. Sauro Pennacchioli Scrivete le vostre lettere come “commenti” in fondo alla pagina: saranno rese visibili e riceveranno risposta nel prossimo appuntamento con la posta.