CANCELLATI I PERMESSI PER MALATTIA, invii il certificato medico e il capo ti licenzia in tronco | Anche con l’influenza devi andare in ufficio

Permessi lavoro malattia aboliti rischi il licenziamento - Giornalepop.it (Fonte Foto Canva)

Permessi lavoro malattia aboliti rischi il licenziamento - Giornalepop.it (Fonte Foto Canva)

Un nuovo tormento per i lavoratori italiani: questa volta sono stati ufficialmente cancellati i permessi per malattia. Ecco cosa sta succedendo.

Quando si parla di permessi di lavoro per malattia, infatti, bisogna considerare non solo gli strumenti forniti al lavoratore, ma anche quelli a disposizione del datore di lavoro.

Un esempio pratico e lampante per capire quanto stiamo dicendo è rappresentato dai permessi previsti dalla legge 104. Si tratta di concessioni extra riconosciute ai lavoratori a seconda delle esigenze, come nel caso dell’assistenza a un familiare malato o per motivi legati alla propria salute.

Il tutto non finisce qui, perché i permessi per malattia non riguardano solo questa legge, ma sono già previsti dal diritto del lavoro e dai contratti sottoscritti in sede di assunzione.

Eppure, una notizia dell’ultima ora getta panico e paura su questo argomento così delicato: a quanto pare, ben presto potrebbero essere cancellati e tu rischi seriamente il licenziamento.

Cancellati i permessi per malattia: rischi davvero il licenziamento

Come spiegato in precedenza, quando si fa riferimento ai permessi per malattia bisogna considerare quanto sancito dal diritto del lavoro e dagli accordi contrattuali con il datore di lavoro.

Ci si può infatti assentare dal lavoro per motivi legati allo stato di salute, ma tutto deve avvenire previa comunicazione. Non basta avvisare il titolare: è necessario rivolgersi al proprio medico curante, che dovrà verificare le condizioni di salute e aprire un fascicolo di malattia presso l’INPS, che procederà secondo le procedure previste.

Ovviamente, però, bisogna ricordare che ci sono “malattie e malattie”: si può passare da un breve periodo di pochi giorni a un’assenza più lunga, a seconda dei casi. In ogni situazione, però, resta valido un punto fondamentale: il dipendente è tenuto a comunicare la propria assenza il prima possibile, e comunque entro un massimo di cinque giorni. Oltre questo limite, può accadere l’irreparabile.

Permessi lavoro malattia aboliti rischi il licenziamento - Giornalepop.it (Fonte Foto Canva)
Permessi lavoro malattia aboliti rischi il licenziamento – Giornalepop.it (Fonte Foto Canva)

Altro che permessi di lavoro: ti arriva la lettera di licenziamento

Ebbene sì, tempi duri per i lavoratori che chiedono permessi di malattia. Questi, infatti, possono diventare un pretesto per il licenziamento per giusta causa, così come confermato anche dalla Corte di Cassazione, citata dal sito Brocardi.it in riferimento all’ordinanza numero 13.747 del 2025.

Nel caso in cui il dipendente non comunichi la sua condizione entro cinque giorni, il datore di lavoro può procedere con un licenziamento immediato, senza preavviso, consegnando direttamente la lettera di cessazione del rapporto di lavoro.

Secondo i giudici della Suprema Corte, avvisare il datore di lavoro costituisce una giustificazione valida. In assenza di comunicazioni, il datore ha diritto di interrompere il rapporto in modo rapido e diretto. La comunicazione può non essere obbligatoria solo in caso di impedimenti oggettivi: in queste circostanze, il lavoratore può impugnare il licenziamento e far valere le proprie ragioni per chiedere la reintegrazione sul posto di lavoro.