BUIO OMEGA, L’ITALIA ENTRA NEL GORE

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History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. ConBuio Omega, il1979è l’anno che sancisce l’ingresso del cinema italiano nel mondo delgorepiù estremo.DopoZombi 2diLucio Fulci, che con gli effetti artigianali diGiannetto De Rossiha reso i morti viventi più spaventosi degli omologhi d’oltreoceano,Joe D’Amato(pseudonimo di Aristide Massaccesi) si accoda alla scia di sangue conBuio Omega, unremakein chiavesplatterdel thriller goticoIl terzo occhio, diretto daMino Guerrininel 1966. Il protagonista diBuio Omegaè Francesco (Kieran Canter), un giovane imbalsamatore che non accetta la morte della fidanzata Anna (Cinzia Monreale): dopo averla dissepolta dal cimitero decide di avvalersi delle proprie competenze per tenere il corpo della ragazza in grande segreto accanto a sé. Orfano di entrambi i ricchi genitori, Francesco abita in una villa assieme alla perfida Iris (Franca Stoppi), la governante, ignorando che quella donna si è resa responsabile della morte di Anna mediante maleficio. Iris ha infatti intenzione di sposare Francesco e lo copre anche nel corso degli efferati omicidi che compie ai danni di due ragazze, le quali, a turno, hanno la sventura di vedere il corpo senza vita di Anna.Nel frattempo qualcuno sta indagando attorno alla villa… Se nel decennio precedente il tema della necrofilia era stato già velatamente affrontato da esteti del terrore comeRiccardo FredaeMario Bava, o anche dallo stesso Mino Guerrini, qui è l’occhio dello spettatore a subire la dissacrazione finale di un percorso che da questo momento in poi non avrà più limiti. InBuio Omegasi respira la stessa aria malsana dei fumetti horror-erotici italiani di quegli anni (Terror, Oltretomba,Storie nere…), ma con loshock esteticoprodotto da una macchina da presa che infrange gli ultimi tabù ancora in piedi nel nostro cinema.Un tripudio di carni crude e sangue di maiale sostituisce con orrenda efficacia le materie plastiche degli effetti artigianali, mentre la violenza è scandita dai ritmi elettronici deiGoblin. Girato in due settimane in Trentino Alto Adige, tra Bressanone e Campo Tures, il film esce nelle sale il 15 novembre 1979. Riceve recensioni non proprio amorevoli, come quella del quotidianoLa Stampa.«Il regista di questa pellicoletta (che con le generalità sue,Aristide Massacesi, firma la fotografia) imita alla casalinga i film dell’orrore, sia ricalcandone gli effettacci sanguinolenti di bassa macelleria, sia sfogandosi nella scimmiottatura di quanto di più repellente, in fatto di situazioni atte a produrre ribrezzo, si è visto nei film del genere. Le atrocità incalzano, allineate in tutta la loro crudezza. Il protagonista è un giovane imbalsamatore dilettante che conserva la cara salma, dissepolta e imbalsamata, della sua morosa e le si corica macabramente accanto per eccitarsi ogni qualvolta fa l’amore con altre donne prima di diventare il folle loro assassino. Quello che viene dopo ripugna anche soltanto a riassumerlo. In tema di “spaghetti-horror”, vale a dire di contraffazioni spudorate di prodotti, forestieri o nazionali non privi come modelli di un’allucinante loro attrattiva, qui si tocca decisamente il fondo. Al dilettantismo della regia corrisponde, in condizione di parità, quello degli interpreti». IlCorriere della seranon si mostra più generoso. Parlando di«indigesto guazzabuglio», descrive la pellicola affermando che«i cadaveri, ora imbalsamati, ora squartati con cura, ora cremati ora disintegrati con acidi nella vasca da bagno, sono i veri protagonisti di questa storia disgustosa fino alla noia, ambientata (chissà mai perché) in un villaggio alpino dell’Austria». Nonostante le critiche negative, per gli amanti del genere la pellicola di Massaccesi diventa presto un autenticocult-movie.Non solo in Italia, negli Stati Uniti viene distribuito con il titoloBeyond the Darkness, in Francia diventaBlue Holocauste in Germania OvestSado – Stoß das Tor zur Hölle auf. (DaSpazio70).