BILANCIO SBE: CERCASI SOLUZIONE PER PERDITA DI 400MILA COPIE ANNUE
Il contesto in cui si colloca laSergio Bonelli Editore(d’ora in poiSBE), il mercato dei fumetti, soffre nel complesso dell’andamento dell’editoria periodica, di cui l’anno scorso avevamo fornitoalcuni indicatori. Il mercato nel 2018-2019 ha persistito nella tendenza di ribasso, inducendo alla contrazione il canale delle edicole, contrazione che è a sua volta parziale concausa del ribasso del mercato dell’editoria periodica cartacea, in un circolo vizioso che sembra non avere fine (alcuni datiquiequi). Il fatturato d’azienda di SBE nel 2017 è stato di € 29,4M (quasi30milioni), in aumento del 3,6% rispetto al dato 2017 di € 28,4M. Purtroppo nel 2018 non è stata pubblicata la distinzione tra il canale delle edicole e il canale delle librerie, per cui è possibile confrontare solo il dato complessivo delle vendite. Il fatturato dalla vendite nelle edicole è di € 26,7M, in calo dello 0,9% rispetto ai € 26,9M del 2017, ma superiore ai € 26,2M del 2016. Al contrario i ricavi da diritti di pubblicazione raggiungono i € 2,3M nel 2018 (grazie alle iniziative per i 70 anni di Tex), in aumento dell’85% rispetto ai 1,3M del 2017, ma sostanzialmente equivalenti al valore del 2016. Ancora in aumento il fatturato da merchandising, che arriva a € 137k, in aumento del 32,9% rispetto al 2017, ma con una crescita ridotta rispetto a quella dell’anno precedente, che fa presagire il prossimo raggiungimento del limite massimo di vendite annuali, pur rimanendo non strategico con un’incidenza sul fatturato totale dello 0,5%. L’anno scorso avevamo indicato come notevole l’aumento dei ricavi dai libri, che avevano raggiunto un’incidenza importante sul totale, e avevano registrato un incremento del 46% sull’anno precedente. Quest’anno, come anticipato, non è pubblicato il dato delle vendite di libri, ma la relazione di gestione indica che“i risultati della Divisione Libraria, in crescita costante in questi ultimi anni, sono positivamente superiori alle aspettative di budget”. Ipotizzando una crescita anche limitata, ma non nulla, del fatturato dei libri, il fatturato delle edicole nel 2018 non può essere stato superiore ai € 24,8M, con un faticoso mantenimento delle posizioni precedenti, pur nel calo delle copie del 5,1% (7.800.000 vendute nel 2018) indicato nella relazione di gestione. Significativo qui il fatto che la nuova pubblicazione “Tex Willer” (dedicata alla giovinezza del famoso personaggio) abbia raggiunto le 100mila copie, superando probabilmente Dylan Dog e diventando la seconda pubblicazione dopo Tex, di cui è una sorta di reboot. Il che testimonia la forza del personaggio Tex, ma se si sottraggono alle 7.800.000 copie totali, le 200mila copie di Tex Willer pubblicate nel corso del 2018, il dato risultante a pari perimetro appare peggiore. Al di fuori della gestione caratteristica, aumentano gli altri proventi a € 2,1M da € 1,5M. Si registra un contenimento generalizzato dei costi, con un risultato positivo ovunque tranne che nelle rimanenze di magazzino. Il risultato ha tuttavia un effetto negativo, compensato però dall’aumento dei fatturati e degli altri ricavi. Il risultato finale è un EBITDA (Profitto prima degli interessi, tasse, ammortamenti e svalutazioni) di € 1,9M, in aumento rispetto al 2017 e rispetto al 2016. Il profitto dopo le tasse è di € 0,5M superiore al 2017 di circa € 130k. A valle dell’EBITDA vanno considerate infatti: – Ammortamenti (costo non monetario) per € 1,1M (erano € 1,0M nel 2017) – Tasse per € 0,3M (erano € 0,2M nel 2017). Il giovane Tex riuscirà a risollevare la diffusione complessiva degli albi Bonelli? L’attivo di SBE si compone di: – € 3,1M di immobilizzazioni immateriali (erano € 3,6M a fine 2017) – € 9,3M di immobilizzazioni materiali (erano € 9,6M nel 2017). – € 12,5M di rimanenze (erano € 12,6M) – € 21,8M di attività finanziarie (erano € 20,8M) – € 6,1M di crediti che si nettano con € 5,7M di debiti – € 9,6M di liquidità (erano €14,1M) – € 5,2M di ratei e risconti (ricavi/costi con manifestazioni parziali in esercizi in corso, ma anche in esercizi futuri); che si nettano con € 0,6M di ratei e risconti passivi. Il passivo di SBE si compone di: – € 58,4M di Patrimonio netto, che include il capitale e tutti i profitti e i soldi messi a riserva nel passato (era € 59,4M nel 2017) – € 0,8 per rischi e oneri, soldi che SBE mette da parte per pagare oneri futuri o potenziali (immutato) – € 2,2M di TFR, un debito nei confronti dei dipendenti (era € 2,5M nel 2017; ne sono stati incassati € 0,7M da dipendenti in uscita nell’anno, al netto dei nuovi accantonamenti) – € 5,7M di debiti, già citati – € 0,6M di ratei e risconti, già citati. L’anno scorso indicavamo i dati più rilevanti nella Posizione Finanziaria Netta (la differenza tra la disponibilità di cassa, gli investimenti finanziari e i crediti da un lato, e i debiti dall’altro) e il Patrimonio Netto (la somma del capitale e la somma dei profitti accumulati negli anni, più le riserve accantonate). A fine 2018 la Posizione Finanziaria Netta (cioè la somma di quanti soldi ha Bonelli e quanti ne deve ricevere/dare a breve) è di € 31,8M, poco meno dei € 32,3M dell’anno scorso, ma ancora significativamente positiva. Il Patrimonio Netto è di € 58,4M, anche in questo caso ancora imponente, ma in calo rispetto ai € 59,4M dell’anno scorso. Chi scrive ha esperienza di bilanci e qualche anno di esperienze professionali nelle analisi strategiche; ma non è un professionista o un esperto di fumetti, è solo un appassionato. Le valutazioni che ne risultano sono (spero) neutre, ma guardano solo ai numeri e agli elementi di mercato. Perdoneranno quindi gli esperti, i critici e i professionisti del settore se le valutazioni sembreranno volare troppo alte sui problemi, e non considerare possibili soluzioni specifiche, che la strategia tende a considerare “tattiche” e quindi non significative nel lungo periodo. Quanto segue non è la verità, è solo la prospettiva di chi scrive, con tutti i suoi limiti e qualche piccola referenza. Considerazioni sul Conto Economico e sullo Stato Patrimoniale 1)La tendenza di contrazione del canale delle edicole, di cui parlammo già l’anno scorso, è ormai drammatica. La tenuta di SBE può ormai essere detta eroica, ma la tendenza generale inizia a presentare il conto. Al punto che l’area dei libri (che presumiamo in crescita poiché indicata come area che supera il budget nella Relazione di Gestione, ma di cui non appaiono numeri specifici come negli scorsi anni), non è in grado di compensare il calo delle edicole.