BILANCIO BONELLI IN ATTIVO MA CROLLANO LE LIBRERIE

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History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location or business that were “resolved” when one of the parties stepped ahead and destroyed what was there. With the original point of contention destroyed, the debates would fall to the wayside. Archive Team believes that by duplicated condemned data, the conversation and debate can continue, as well as the richness and insight gained by keeping the materials. Our projects have ranged in size from a single volunteer downloading the data to a small-but-critical site, to over 100 volunteers stepping forward to acquire terabytes of user-created data to save for future generations. The main site for Archive Team is atarchiveteam.organd contains up to the date information on various projects, manifestos, plans and walkthroughs. This collection contains the output of many Archive Team projects, both ongoing and completed. Thanks to the generous providing of disk space by the Internet Archive, multi-terabyte datasets can be made available, as well as in use by theWayback Machine, providing a path back to lost websites and work. Our collection has grown to the point of having sub-collections for the type of data we acquire. If you are seeking to browse the contents of these collections, the Wayback Machine is the best first stop. Otherwise, you are free to dig into the stacks to see what you may find. The Archive Team Panic Downloadsare full pulldowns of currently extant websites, meant to serve as emergency backups for needed sites that are in danger of closing, or which will be missed dearly if suddenly lost due to hard drive crashes or server failures. Il bilancio 2020 di Sergio Bonelli Editore (SBE) arriva un po’ in ritardo rispetto al solito. Si tratta di un bilancio che, come tutti i bilanci del mondo, in questa fase storica probabilmente risente della crisi Covid. Il fatturato d’azienda di Sergio Bonelli Editore nel 2020 è stato di 27,7 milioni di euro, in calo del 9,4% rispetto al dato 2019 di 30,6 milioni, scendendo al di sotto del dato 2016, il più basso registratoda quando scriviamoquesta paginetta di analisi annuale. Il dato delle librerie segna il crollo dai 2,6 milioni di euro del 2019 a 1,7 milioni, passando a un’incidenza del 6,1% del fatturato totale, quando era arrivato a superare l’8%. Perdono anche le edicole con 24,5 milioni di euro dai 26,1 milioni del 2019, ma l’incidenza sul totale torna a 88,3% per il calo delle altre fonti di ricavo. I ricavi da diritti di pubblicazione tengono a 1,5 milioni di euro dai 1,6 del 2019, posizionandosi però ai minimi degli ultimi anni (aveva fatto peggio solo il 2017 con 1,3). Significativamente ridotto il fatturato da merchandising, che insieme agli altri ricavi segna meno di 100 mila euro, dagli oltre 400 mila dell’anno scorso. Probabilmente i dati di fatturato nell’anno del Covid non sono sono da considerarsi permanenti, bensì soggetti a ripresa nel corso dell’anno, ma è lecito domandarsi se riusciranno a tornare ai livelli precedenti in un mercato in ricostruzione, con la chiusura continua delle edicole (indica il bilancio che il 15% delle edicole ha chiuso nel corso della pandemia, alcune con l’intenzione di riaprire al termine della crisi), e con impatti significativi sul mercato delle librerie. Il bilancio cita di sfuggita che la chiusura del punto vendita all’interno della Mondadori di Milano non è stata decisa da Bonelli, ma una scelta imposta da Mondadori. Al di fuori della gestione caratteristica, aumentano gli altri proventi a 3,3 milioni di euro da 1,7, ma di questi la gran parte ha un effetto non monetario in quanto capitalizzazione di costi interni. Determinante la riduzione di costi da parte di Bonelli in tutti i comparti, che significa comprare meno, bloccare le assunzioni o licenziare. Il risultato è un EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization: utili prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e degli ammortamenti) di 4 milioni di euro (in aumento del 65% dai 2,4 milioni del 2019) e un profitto dopo le tasse di 2,2 milioni (quasi triplicato dai 0,8 milioni del 2019), con il profitto e l’EBITDA più alti da quando svolgiamo queste piccole analisi.In termi di flussi di cassa, l’azienda incrementa la cassa di 1,5 milioni di euro quest’anno, contro una perdita di oltre 4,5 milioni dell’anno scorso. Non entriamo in dettagli patrimoniali, che comunque migliorano generalmente in conseguenza del conto economico. L’esito finale è che, tra contenimento del calo dei ricavi (-9,4%, la variazione del fatturato di Bonelli, è un dato non troppo dissimile dal -8,9% media Italia nel 2020, nonostante la contrazione strutturale del mercato del fumetto), e la forte riduzione dei costi, Bonelli ha retto all’impatto della crisi Covid, recuperando anche redditività. Rimane il dubbio su quanto della riduzione di ricavi sarà recuperato tra il 2021 e il 2022, e quanto rimarrà come eredità della crisi. Sotto questa luce si spera all’apertura di nuovi mercati: il bilancio in più punti cita i progetti del cartoon Dragonero e del film su Dampyr. Nel bilancio Bonelli sono inoltre significative, e immagino che abbiano costituito un campanello d’allarme nell’azienda, le perdite di ricavi nel settore librerie e merchandising.Va notato soprattutto il dato delle librerie, che erano indicate come la promessa per la crescita dell’immediato futuro. Finisce per essere invece un canale da ricostruire, visto che il mercato delle librerie in Italia ha chiuso il 2020 in pareggio rispetto al 2019, performance che Bonelli non è riuscita a emulare.Nel frattempo, il sofferente mercato delle edicole, pur in riduzione strutturale da anni, continua a essere l’unico porto sicuro per Bonelli.