Categories: Serie

BATMAN IN TV RILANCIA TUTTI I SUPEREROI

Può una serie tv far aumentare le vendite di tutti i fumetti di supereroi, e alla sua conclusione farli precipatare in basso? Solo una ha avuto questo potere: la serie diBatmanconAdam West. Gli anni sessanta furono talmente creativi per il fumetto americano che gli effetti si avvertono ancora chiaramente nell’industria del fumetto. Le innovazioni del settore, sia commerciali sia culturali, si concentrarono attorno a due editori, Marvel e Dc, e al genere dei supereroi. Furono anni in cui le due big lasciarono briglie sciolte a una generazione di maestri che seppe rinnovare i codici e i contenuti del mezzo e allo stesso tempo conquistare i favori del pubblico. Il calo costante del numero annuale di nuove uscite che era iniziato nel 1953 si concluse nel 1960, quando si stabilizzò intorno a 1500 all’anno. La tiratura complessiva dei fumetti, che era oscillata tra i 25 e i 30 milioni di copie dal 1962, nel 1966 superò i 30 milioni di copie grazie al clamore che circondava l’uscita della serie televisiva di Batman della rete Abc. I supereroi erano letteralmente risorti dalle ceneri del dopoguerra nella seconda metà degli anni cinquanta grazie a una fortunata intuizione diJulius Schwartz, editor della Dc Comics. Il rinnovamento dei supereroi Dc iniziò con l’apparizione del nuovo Flash nell’estate del 1956 e del nuovo Atom nell’estate del 1961, poi la palla passò alla Marvel, una piccola casa editrice che stava entrando nella sua fase più creativa. Approfittando dell’impulso dato al genere supereroistico dalla Dc, la Marvel in soli due anni e mezzo passò dalla creazione dei Fantastici Quattro, nell’estate del 1961, a quella del supereroe cieco Devil alla fine del 1963, formando in questo modo il cast principale dell’“Universo Marvel”. A partire da Detective Comics n. 327 (maggio 1964), l’editore Julius Schwartz rinnovò anche il mito di Batman cancellando con un colpo di spugna la deriva camp del decennio precedente e riformulando le figure di Batman e Robin come detective “realistici” attraverso i disegni diCarmine Infantinoe alla scrittura diJohn Broome. Il genere supereroistico ispirò anche altri editori. Nel 1965 si verificò l’esplosione: Acg, Archie, Charlton e Harvey lanciarono i propri titoli di supereroi e un nuovo arrivato, la Tower Comics, pubblicò una linea il cui titolo di punta T.H.U.N.D.E.R. Agents, disegnato dal grandeWally Woodsembrò per un breve periodo in grado di competere con Marvel e Dc. Verso la metà degli anni sessanta i fumetti divennero una vera e propria moda. Persino l’avanguardia artistica dellapop artli utilizzava come ispirazione per produrre nuove opere. I giornalisti iniziavano a raccontare con rispetto delle prime convention di fumetti (a partire dal 1964), sconcertati dai prezzi elevati raggiunti dai fumetti da collezione. Ma fu l’evento televisivo a far raggiungere all’industria dei fumetti il suo apice: la sbalorditiva popolarità ottenuta dalla serie televisiva di Batman. Batman aveva attirato l’attenzione diWilliam Dozier, un produttore televisivo alla ricerca di una serie di successo per la Abc. Dopo aver letto per la prima volta un albo di Batman in aereo, in men che non si dica Dozier trasformò lui e Robin, il “dinamico duo”, in una coppia di iconiche star televisive. Le ragioni di questo successo erano molteplici: una sigla immediatamente riconoscibile, trappole mortali, gadget ingegnosi… Era nato un fenomeno della cultura pop senza precedenti. Il suo segreto fu forse quello di mantenersi in bilico tra l’adattamento e la parodia. La serie veniva messa in onda due volte alla settimana: ogni mercoledì e giovedì sera, a partire dal 12 gennaio 1966. William Dozier dipinge un Batman comico ed egocentrico, che grazie alla particolare interpretazione diAdam Westrisulta divertente da guardare per gli adulti ed eroico per i bambini. Un’altra mossa vincente fu utilizzare una galleria di nemici seconda solo a quella di Dick Tracy per caratterizzazione e fisionomica, e senso del grottesco. La serie andò in onda per 120 episodi nel corso di tre stagioni. Durante la messa in onda, purtroppo la qualità scese continuamente di livello, soprattutto dalla seconda. La serie stava diventando la parodia di una parodia, i dirigenti della rete approvarono la terza stagione solo perché gli fu promessa una sexyBatgirl. Gli episodi da due alla settimana si ridussero a uno e i set divennero più economici per risparmiare denaro. Quando la Abc volle chiudere la serie, la rivale Nbc si offrì di mantenerla in vita, ma si scoprì che i set di Batman erano già stati smantellati: lo Stately Wayne Manor, la Batcaverna, l’Ufficio del Commissario eccetera. Ricostruirli avrebbe comportato un costo eccessivo, così la Nbc rinunciò e la serie venne chiusa. Durante i tre anni in cui la serie fu trasmessa, l’albo di Batman raddoppiò la diffusione arrivando a vendere quasi novecentomila copie al mese, trascinandosi dietro l’intero settore dei supereroi. La chiusura dello show produsse catastrofiche conseguenze sull’intera industria del fumetto. La crisi colpì tutti gli editori, anche la Marvel, che però riuscì a reagire meglio degli altri. I nuovi editori​​scomparvero nel giro di pochi pochi mesi e, nella loro caduta, portarono con sé la venerabile casa editrice Acg. La Towers sopravvisse fino al 1969, dopodiché dovette chiudere a causa della cattiva gestione. Lo stupefacente successo della serie televisiva di Batman aveva posto sotto i riflettori la Dc Comics, rendendola oggetto di speculazione finanziaria. In particolare la Kinney National Service, Inc. ( una conglomerata con interessi in società di manutenzione, pompe funebri e noleggio automobili) annunciò a fine 1967 la sua intenzione di acquisirla. La fusione avvenne nel marzo 1968: l’editoreJack Liebowitzentrò nel consiglio di amministrazione della Kinney e fu sostituito come presidente della Dc daPaul Wendell, che fino ad allora era stato il capo contabile della società. L’anno successivo, la Kinney acquisì gli studi Warner e diede inizio alla creazione, nel 1972, della Warner Communications, l’antenata dell’odierna Time-Warner. Così nel 1968 la Dc divenne una piccola parte di una grande azienda in cui le decisioni importanti venivano prese a livelli più alti rispetto a quello editoriale. Anche la Marvel stava per seguire un destino simile. Nell’autunno del 1968 l’editoreMartin Goodmanvendette la società che aveva creato nel 1932 alla Perfect Film and Chemical, una conglomerata che stava comprando società di media. Goodman rimase presidente e Stan Lee direttore, ma niente sarebbe più stato come prima. Dc e Marvel erano passate di mano nel momento migliore per i loro proprietari. Nel 1969 l’euforia dei tre anni precedenti si stava esaurendo. Il boom dei supereroi cominciava a perdere slancio e nessun nuovo genere si intravedeva all’orizzonte. L’anno precedente, Classics Illustrated, uno degli albi sopravvissuti alla prima era dei fumetti, aveva alzato il prezzo di copertina da quindici a venticinque centesimi per compensare il rallentamento delle vendite. Anche la Gold Key aveva aumentato il prezzo di copertina da dodici centesimi a quindici centesimi. Marvel, Dc e il resto dell’industria seguirono l’esempio nel 1969. I fumetti americani stavano per entrare in un decennio difficile: gli anni settanta, durante i quali rischiarano la chiusura completa.Marvel e Dc si ripresero, creativamente ed economicamente, solo all’inizio degli anni ottanta (vediQUIeQUI). Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati con* Commenta You may use theseHTMLtags and attributes:

Nome* Email* Sito Web Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.

Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

Ask the publishersto restore access to 500,000+ books. Search the history of over__WB_PAGES_ARCHIVED__web pageson the…

10 mesi ago

Ask the publishersto restore access to 500,000+ books. Search the history of over__WB_PAGES_ARCHIVED__web pageson the…

1 anno ago

Ask the publishersto restore access to 500,000+ books. Search the history of over__WB_PAGES_ARCHIVED__web pageson the…

1 anno ago

Ask the publishersto restore access to 500,000+ books. Search the history of over__WB_PAGES_ARCHIVED__web pageson the…

1 anno ago

Ask the publishersto restore access to 500,000+ books. Search the history of over__WB_PAGES_ARCHIVED__web pageson the…

1 anno ago

Ask the publishersto restore access to 500,000+ books. Search the history of over__WB_PAGES_ARCHIVED__web pageson the…

1 anno ago