Aumento canone in bolletta: si aggiunge un’altra voce sulla lista spese | Nessuno può evitarla
Aumento del canone in bolletta - Giornalepop.it (Fonte foto Canva)
Si torna a parlare di bollette salate, ma c’è una voce tra le spese che proprio non puoi evitare. Novità preoccupanti che hanno messo in allarme i cittadini… ben presto cambierà ogni cosa.
Molti di noi, purtroppo, non prestano abbastanza attenzione ai dettagli delle fatture che riceviamo mensilmente: che si tratti del gas, della corrente elettrica o di altri servizi, tendiamo spesso a pagare senza approfondire. E invece, proprio lì, si nascondono sorprese che possono diventare molto costose.
Proprio per questo, oggi parliamo di una novità davvero importante, e altamente preoccupante, che riguarda costi nascosti in bolletta. Una voce che potrebbe pesare parecchio sulla gestione del budget familiare, più di quanto possiamo immaginare.
La notizia è già rimbalzata sui social network, generando non poca preoccupazione tra gli italiani, soprattutto per chi sta già facendo i conti con pagamenti faticosi e rincari continui.
Ma andiamo con ordine e vediamo di cosa si tratta, e soprattutto perché conviene leggere con attenzione le postille dei contratti. In alcuni casi, potrebbe essere necessario disdire tutto prima che sia troppo tardi.
Aumento del canone in bolletta: cosa sta succedendo davvero?
Come anticipato, bisogna prepararsi a una nuova serie di cambiamenti che incideranno sulle nostre bollette. A spiegarlo è stato l’avvocato Angelo Greco, volto noto sui social e direttore del magazine online La Legge per Tutti.
Greco, con un video pubblicato su TikTok, ha puntato l’attenzione sul DDL Concorrenza, un disegno di legge su cui il Parlamento sta lavorando proprio in queste settimane. Un provvedimento che potrebbe cambiare radicalmente le regole nei rapporti tra cittadini e operatori, anche telefonici.

Arriva il telemarketing aggressivo: italiani nel panico
Nel suo video, l’avvocato Greco descrive il DDL Concorrenza come una vera e propria “trappola“, articolata in due modalità principali. La prima riguarda il prezzo: oggi, se l’operatore modifica la tariffa anche di un solo euro, il cittadino ha diritto al recesso gratuito. Questo diritto, però, rischia di essere cancellato o “aggirato”, come spiega Greco. Infatti, gli aumenti futuri non verranno più considerati come modifiche unilaterali del contratto, ma come semplici adeguamenti legati all’inflazione. Questo vuol dire che non si potrà più recedere senza penali: o si accettano gli aumenti, oppure si paga per cambiare operatore.
Il secondo punto critico riguarda il cambio di operatore mantenendo lo stesso numero di telefono. Fino a oggi, i dati venivano trasferiti alla nuova compagnia attraverso un sistema protetto che garantiva la privacy dell’utente. Ma con le modifiche previste dal DDL, l’attuale compagnia potrà essere avvisata in tempo reale del cambio imminente, e potrà contattare il cliente con offerte, sconti e promozioni. Un comportamento che rischia di legittimare una forma di telemarketing aggressivo, oggi vietato, ma che potrebbe diventare del tutto legale. Per ora si tratta di modifiche in fase di valutazione, ma già nei prossimi giorni potrebbero arrivare aggiornamenti ufficiali.
