I PEGGIORI CARTONI ANNI ’80 BASATI SUI FILM

Chi negli anni ottanta era un ragazzino nell’ultima decina d’anni si è visto sparare in faccia un bel po’ di proiettili da Hollywood con scritto sopra “nostalgia”, tipoTartarughe Ninja,TransformerseG.I. Joe.Oggi abbiamo film basati su serie animate degli anni ottanta, mentre negli anni ottanta c’erano serie animate basate sui film… Oppure, come in questo caso, serie televisive che con i cartoni animati non avevano niente da spartire. TipoLaurence Tureaud, meglio conosciuto comeMr. T.Nel 1983, laRuby-Spears Productions, studio d’animazione sussidiaria dellaHanna-Barbera, se ne uscì con questa serie piuttosto agghiacciante basata, appunto, su Mr. T. Ché poi, fare un cartone animato basato su uno che è diventato famoso per i ruoli del violento e aggressivo pugileClubber LanginRocky IIIe del latitante mercenarioBosco “P.E.” BaracusinA-Teammi pare più che giusto.Andata avanti pure troppo dal 1983 al 1986 per un totale di trenta episodi divisi in tre stagioni, la serie vedeva Mr. T. allenatore di una stereotipata squadra di ginnastica multietnica politicamente corretta. Che andava in giro per il mondo a risolvere crimini e misteri. Per farla breve, una versione di Scooby-Doo più coatta e con stereotipi razziali. A proposito di cose che c’entrano come la maionese sugli spaghetti: difficile crederlo, ma davvero hanno fatto un cartone animato suChuck Norris! Realizzato sempre dalla Ruby-Spears,Chuck Norris: Karate Kommandosè praticamente la stessa paccottiglia del precedente Mr. T.Ogni episodio iniziava e finiva con Chuck Norris in una palestra che dispensava preziose perle di saggezza morale ai giovani telespettatori. Almeno dalla sua Mr. T aveva il fatto che all’epoca era un esordiente. Chuck Norris, invece, aveva già una quindicina d’anni d’esperienza e più o meno una ventina di film all’attivo. TipoUna Magnum per McQuade,Rombo di tuono,Invasion Usa,Delta Forcee via dicendo. Tutte cose per niente violente. In linea con il suo personaggio, Chuck Norris era il capo di una squadra di guerrieri “radicalmente diversi” in lotta contro la malvagia organizzazione Vulture, guidata da The Claw e dal suo braccio destro Super Ninja. Che te lo dico a fare, un successone proprio. Infatti, la serie è durata giustocinqueepisodi. Il bello degli anni ottanta è che qualunque porcata venuta in mente all’ultimo dei disadattati poteva trasformarsi in una solida realtà. In questo caso alla solita Ruby-Spears, visto che con Chuck Norris non erano andati da nessuna parte, pensarono che, forse, un personaggio comeJohn Rambosarebbe stato il modello ideale per un pubblico di bambini. Quindi ecco che ti ciccia fuoriRambo: The Force of Freedom. Sulla falsariga dei G.I. Joe, Rambo, un reduce del Vietnam gravemente disturbato (protagonista del romanzo originaleFirst BlooddiDavid Morellin cui fa letteralmente una strage e da cui è tratto il film R-Rated conSylvester Stallone), si trasforma in un cartone animato per famiglie. Interessante notare come Rambo in Force of Freedom faccia parte della solita squadra che, con educazione, buone maniere e bombe “esporta democrazia e civiltà”. I cattivi della serie sono una organizzazione neonazista chiamataSavage. Nessuno è mai morto in questo cartone, c’è solo gente contenta di essere salvata dagli americani. SuRoboCop, uno dei miei film preferiti, ho tirato giù un bel pippone (se non lo ricordate basta un clickqui). In cui si anticipava di come pure lui sia stato sbattuto nel delirante mischione di serie animate anni ottanta. Se Chuck Norris e Rambo possono diventare cartoni animati, non vedo perché sorprendersi per Robocop. Sì, uno dei film più violenti degli anni ottanta, in cui l’agenteAlex Murphyviene torturato e massacrato a fucilate. I resti del suo cadavere crivellato dai proiettili trattati come materiali di scarto, quindi assemblati in un cyborg che ammazza i criminali senza tanti complimenti: tutto questo trasformato in un innocuo spettacolo per giovani telespettatori. Stavolta la Ruby-Spears non c’entra niente. Il “merito” diRoboCop: The Animated Seriesè tutto dellaMarvelche l’ha prodotto. Nel cartone, per evitare di mostrare ferite da armi da fuoco, le pistole sono state sostituite con armi laser. Non contenti, alla fine degli anni novanta hanno lanciato una seconda serie animata,RoboCop: Alpha Commando. Anche peggio di questa. Adattare un film comeKarate Kidin un cartone animato ha già più senso rispetto a Rambo e RoboCop. La trama di Karate Kid si basa su un tizio che impara le arti marziali per fare il culo ai bulli, ma almeno non ci sono sparatorie, morti ammazzati e sangue a go go. La serie animata è stata impostata su un setting action/adventure piuttosto classico, sullo stile diCarmen Sandiego, tanto per capirci. Col maestroMiyagialla ricerca di una statuetta dai poteri magici rubata dal tempio di Okinawa eDaniel LaRussoche lo accompagna in giro per il mondo nel tentativo di recuperarla. Su carta la cosa pare pure carina; infatti laColumbia Picturesci credeva malamente, tanto che programmò sessantacinque episodi. Peccato che la serie venne cancellata dopo il tredicesimo. Due cose sono sicure: la morte e il fatto che se qualcosa ha anche solo quel minimo di successo dev’essere strizzata fino in fondo. Infatti, appena conclusa la trilogia cinematografica, nel 1991 venne prodotta e mandata in onda la serie animata basata suRitorno al futuro. Sinceramente di questa serie ricordo poco o niente. Solo il fatto che, nonostante il protagonista dei film fosseMarty, nella serie animata era un certoDoc Brown. Con la moglieClarae i due figliJuleseVerne, che trovavo estremamente irritanti come personaggi. Oltre al fatto che c’erano segmentilive actionin cuiChristopher Lloydmostrava piccoli esperimenti nei panni di Doc. Ho letto che c’era pureThomas F. Wilsonche riprendeva il ruolo diBiff Tannenraccontando una barzelletta alla fine di ogni episodio, ma non me lo ricordo per niente. Ok, ci stiamo un po’ allontanando temporalmente da quelle che dovrebbero essere le serie animate anni ottanta, ma la tendenza dei cartoni che stiamo descrivendo è continuata fino alla prima metà degli anni novanta. Diciamo che i film splatter e pieni di nudità dellaTromanon sono forse adattissime per i bambini. Non so a chi sia mai potuto venire in mente, ma sta di fatto che hanno preso il film horrorThe Toxic Avengere l’hanno trasformato in un cartone animato sulla scia della moda del momento, con tutta quella roba ambientalista tipoCapitan Planet. Lo show è andato avanti per soli tredici annacquatissimi episodi, da cui è stata eliminata ogni traccia di violenza, sesso, sangue e volgarità, che erano praticamente l’anima del film. Anche se devo ammettere che, riguardandolo, piuttosto che il tentativo di far passare un messaggio ambientalista, questa serie mi pare più un tentativo di plagio delle Tartarughe Ninja. Conan il Barbaro: guerriero, mercenario, ladro, assassino e puttaniere incallitissimo. Nel film del 1982 diJohn MiliusconArnold Schwarzeneggerc’erano dei dialoghi magnifici. A un certo punto al barbaro viene chiesto:“Conan, qual è il meglio della vita?”; e lui risponde:“Schiacciare i nemici, inseguirli mentre fuggono e ascoltare i lamenti delle femmine”.E da qualche parte qualcuno ha pensato: sì, questo è materiale adatto per farci una serie animata per bambini. Ovviamente la serie animata tralascia quasi per intero gli aspetti più, come dire, “pesanti” di Conan. Lasciando spazio all’avventura pura e semplice, rendendo così il personaggio molto più simile a un He-Man senza tinta e messa in piega. Già all’epoca pensavo fosse abbastanza sciocca la spada che rivelava la vera natura dei nemici uomini-serpente, ma tant’è. Alla fine non era proprio malaccio. Tanto, che a differenza di quasi tutte le altre serie animate anni ottanta elencate, Conan The Adventurer ha avuto un certo successo andando avanti per ben sessantacinque episodi. Highlanderpresenta una caratteristica piuttosto affascinante: pur essendo un film assolutamente orribile è comunque incredibilmenteinfognante. Mentre questa serie animata è orribile e basta. La storia è ambientata ben settecento anni nel futuro (apocalittico tra l’altro), in cui un meteorite ha quasi spazzato via la vita dal pianeta. Il protagonista èQuentin MacLeod, discendente diConnor MacLeod, che insieme agli immortali rimasti (i quali hanno abbandonato il “gioco”) cerca di rimettere a posto le cose. Nel frattempo, deve sconfiggere il malvagioKortan, l’unico immortale che ha rifiutato di rinunciare al gioco e alla ricompensa. Animazioni scadenti, una storia delirante, confusa e solo vagamente connessa al materiale originale. La pur minima violenza del film è venuta del tutto a mancare (dopotutto gli immortali dovrebbero tagliarsi la testa a vicenda). Insomma, i quaranta episodi della serie sonotroppissimi. Ero indeciso se mettere Beetlejuice, perché le analogie sono parecchie, ma alla fine ho deciso di prendere in considerazione la serie animata suAce Ventura. Il personaggio diJim Carrey, con il suo umorismo demenziale, è sicuramente “accessibile” ai più piccoli, quindi prendere Ace Ventura e trasformarlo in un cartone animato è comprensibile. Tuttavia, l’Ace Ventura cinematografico era decisamente molto volgare. Faceva continue allusioni sessuali e una delle gag ricorrenti è quella dove parlava con il culo. Non so se rendo l’idea. La serie animata si concentra maggiormente sugli aspetti stravaganti del personaggio, con un umorismoslapstickprivo di riferimenti per adulti. Incredibile ma vero, la cosa ha funzionato. Tanto che la serie di Ace Ventura è andata avanti per cinque anni. Detto questo credo che con le serie animate anni ottanta (e non) basate sui film sia tutto. Stay Tuned, ma sopratuttoStay Retro.